T-RED VAMPIRI DI CASSA NOSTRA
«Una sentenza bomba, molto ben articolata, ci mancava. Devo complimentarmi perché finalmente in questo caso il problema è stato affrontato dal Giudice di Pace a 360°», così Franco Fabietti, ex comandante dei ghisa a Segrate divenuto il “difensore degli utenti deboli della strada”, commenta la sentenza emessa pochi giorni fa a Milano.
«Una sentenza che farà strada – afferma – perché crea un precedente che gli altri Giudici di Pace non potranno non tenere in considerazione». Il Giudice, infatti, ha accolto il ricorso presentato nell’ottobre 2012 da una cittadina segratese contro il Comune di Segrate – corpo Polizia locale – che impugnava l’ingiunzione di pagamento per un verbale di accertamento per violazione dell’art. 126 bis, secondo comma, del codice della strada. Si avvalora così la tesi sostenuta da tempo da Fabietti che – lo ricordiamo – riguarda l’irregolarità dei secondi verbali consequenziali di contestazione, a suo giudizio, «illegittimi, viziati, ingannevoli e vessatori nei confronti dei numerosi utenti deboli della strada».
In particolare, secondo l’ex comandante, il vizio sarebbe nelle date. Sui verbali da lui esaminati, infatti, sarebbe stata omessa la data, l’ora e la località in cui si è “concretizzata” la violazione all’articolo 126 bis. La data riportata, infatti, è successiva alla data della commessa violazione, impedendo così all’utente di poter calcolare se la notifica è avvenuta entro o oltre il 150° giorno. «Di casi come questo ce ne sono tantissimi e non solo a Segrate. Alcune ditte di trasporti – continua Fabietti – si sono viste notificare, tramite i loro camionisti che transitano abitualmente sulla Cassanese, anche una cinquantina di verbali. A Pioltello, poi, un panettiere ha ricevuto una dozzina di verbali, quasi novemila euro da pagare. In altre situazioni si è arrivati fino al pignoramento di un quinto della pensione (nel caso di un'anziana di Segrate) o dello stipendio». Ricordiamo che questi secondi verbali “incriminati” sono collegati alla vicenda T-Red esplosa nel 2006 a Segrate quando un vero diluvio di multe - più di 35mila in pochi mesi - travolse i cittadini.
Il caso dei semafori “truccati”, in gergo “vampiri rossi”, per cui è tuttora in atto un processo penale a Milano, ha attirato l’attenzione del programma televisivo Le Iene, in Comune a Segrate la scorsa settimana a caccia del sindaco Alessandrini per chiedere ragione al primo cittadino – anche lui sotto processo – delle maxi multe per i T-Red. Ma il sindaco era assente, ci riproveranno?
Cristiana Pisani
«Una sentenza bomba, molto ben articolata, ci mancava. Devo complimentarmi perché finalmente in questo caso il problema è stato affrontato dal Giudice di Pace a 360°», così Franco Fabietti, ex comandante dei ghisa a Segrate divenuto il “difensore degli utenti deboli della strada”, commenta la sentenza emessa pochi giorni fa a Milano.
«Una sentenza che farà strada – afferma – perché crea un precedente che gli altri Giudici di Pace non potranno non tenere in considerazione». Il Giudice, infatti, ha accolto il ricorso presentato nell’ottobre 2012 da una cittadina segratese contro il Comune di Segrate – corpo Polizia locale – che impugnava l’ingiunzione di pagamento per un verbale di accertamento per violazione dell’art. 126 bis, secondo comma, del codice della strada. Si avvalora così la tesi sostenuta da tempo da Fabietti che – lo ricordiamo – riguarda l’irregolarità dei secondi verbali consequenziali di contestazione, a suo giudizio, «illegittimi, viziati, ingannevoli e vessatori nei confronti dei numerosi utenti deboli della strada».
In particolare, secondo l’ex comandante, il vizio sarebbe nelle date. Sui verbali da lui esaminati, infatti, sarebbe stata omessa la data, l’ora e la località in cui si è “concretizzata” la violazione all’articolo 126 bis. La data riportata, infatti, è successiva alla data della commessa violazione, impedendo così all’utente di poter calcolare se la notifica è avvenuta entro o oltre il 150° giorno. «Di casi come questo ce ne sono tantissimi e non solo a Segrate. Alcune ditte di trasporti – continua Fabietti – si sono viste notificare, tramite i loro camionisti che transitano abitualmente sulla Cassanese, anche una cinquantina di verbali. A Pioltello, poi, un panettiere ha ricevuto una dozzina di verbali, quasi novemila euro da pagare. In altre situazioni si è arrivati fino al pignoramento di un quinto della pensione (nel caso di un'anziana di Segrate) o dello stipendio». Ricordiamo che questi secondi verbali “incriminati” sono collegati alla vicenda T-Red esplosa nel 2006 a Segrate quando un vero diluvio di multe - più di 35mila in pochi mesi - travolse i cittadini.
Il caso dei semafori “truccati”, in gergo “vampiri rossi”, per cui è tuttora in atto un processo penale a Milano, ha attirato l’attenzione del programma televisivo Le Iene, in Comune a Segrate la scorsa settimana a caccia del sindaco Alessandrini per chiedere ragione al primo cittadino – anche lui sotto processo – delle maxi multe per i T-Red. Ma il sindaco era assente, ci riproveranno?
Cristiana Pisani
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