giovedì 28 aprile 2011

NONOSTANTE LA CRISI E IL CALO DI VENDITE DI CASE A SEGRATE SI CONTINUA A COSTRUIRE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

 ECCO LA FIRMA DEL VICE SINDACO GRIONI ALLA PETIZIONE SULLA SALVAGUARDIA DEL GOLFO AGRICOLO,FIRMA DA LUI NEGATA.E DI CUI IL CONSIGLIERE BOTTARI NE AVEVA CHIESTO LE DIMISSIONI.
Segrate 28 aprile 2011 - Salvare il Golfo agricolo dall’avanzata del cemento, una missione quasi impossibile tentata a colpi di firme da 3mila cittadini segratesi. È una battaglia all’ultimo filo d’erba quella combattuta dal Comitato per la salvaguardia del golfo, una vasta area agricola da 900mila metri quadrati che rischia di trasformarsi in un maxi quartiere residenziale di lusso. Al posto di mais e foraggio, appartamenti costosi corredati da parco e, secondo alcuni abitanti della zona, anche da un campo da golf esclusivo. «È un assalto continuo all’unica area agricola rimasta sul territorio - è l’allarme di Stefano Volante, portavoce del Comitato - alcuni lotti soni già stati resi edificabili (come ad esempio la Vecchia Olghia) e l’unico risultato visibile sono dei cantieri aperti da anni e mai conclusi».
Con la crisi del mattone sempre più pressante e il numero altissimo di appartamenti invenduti in tutta Segrate, il rischio è quello di creare una nuova Santa Monica dove, al posto delle case extralusso, ci sono scheletri di cemento armato e cantieri aperti in un deserto. «Fino a una decina di anni fa, il golfo era coltivato - continua Volante - poi, quando i contratti di affitto sono scaduti, i proprietari dei terreni non li hanno rinnovati nella speranza di convincere il Comune a rendere l’area edificabile. A quei tempi, infatti, era in vigore una legge che consentiva più facilmente il cambio di destinazione d’uso dei terreni agricoli lasciati incolti».
L’anno scorso il Comitato aveva raccolto 3mila firme per chiedere al Comune il rispetto e la valorizzazione del verde agricolo, ma la petizione popolare è approdata in Consiglio comunale solo nelle scorse settimane, e lì c’è stata una battuta di arresto. La richiesta degli abitanti non è stata accolta e i terreni del golfo verranno inseriti all’interno del Pgt. Due le proposte del Comitato: il recupero delle colture di mais, oppure la realizzazione di un Parco locale sovracomunale tra Segrate, Vimodrone e Milano. «I segratesi utilizzano quotidianamente il golfo come fosse un parco - racconta Caterina Farnetti, del Comitato - vengono a correre nel verde, fanno delle passeggiate con i bambini ed escursioni in bicicletta tra i sentieri che uniscono le diverse frazioni. L’idea del Parco sovracomunale tutelerebbe al meglio un’area che di fatto è già considerata una risorsa da migliaia di segratesi».
Ma non solo. «Un’altra ipotesi potrebbe essere quella di riportare le coltivazioni di mais all’interno del golfo - prosegue Caterina Farnetti - i terreni potrebbero essere dati in affitto agli agricoltori, incentivandone così la ripresa». Inizialmente, il Comune aveva ipotizzato degli interventi edilizi solo sul 10% dei terreni, ma in fare di stesura del Pgt, la quota è già salita al 30%. «Non solo dati reali - aggiunge Volante - perché oltre a quelle percentuali destinate alle case bisogna considerare che ci saranno strade, parcheggi e servizi che eroderanno altro verde». Tanti i segratesi che che già vivono il golfo. «Vengo spesso a camminare - conferma Gemma Micheletta, di Rovagnasco - ci stanno togliendo tutto il verde! A Segrate si continua a costruire nonostante le case non si riescano a vendere».
di Patrizia Tossi dal Giorno La Martesana 28/04/2011

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