domenica 28 giugno 2009

SINDACO... UN NUOVO INIZIO..? - NOI LO AUSPICHIAMO!


Negli ultimi giorni, stiamo assistendo ad uno squallido e ridicolo rincorrersi di persone che si attribuiscono, in Consiglio Comunale e sui giornali, ogni merito sulle soluzioni ai problemi causati dall’arrivo della Bre.Be.Mi..
Noi non vogliamo entrare in questo sterile gioco. Si sa bene che potremmo dimostrare che abbiamo tutte le carte in regola per vincerlo.
Non vogliamo entrarci perché pensiamo che abbia ragione il Sindaco, quando afferma che questo non è il momento di attribuire meriti o colpe (ne hanno tutti tante). Questo è il momento di lavorare sodo, per ottenere un risultato utile per la città.
Un grosso merito, però, mi permetto di attribuirlo e rivendicarlo al Comitato Segrate Domani e ai cittadini. Sono stati loro che, con forte impegno e spinta propositiva, sono riusciti a “convincere” il Consiglio Comunale, e gli amministratori più scettici, a puntare su un unico ed inderogabile obiettivo, "la galleria".
Un impegno, che unito a quello della Circoscrizione, chiamata dai cittadini a svolgere la funzione che le compete, ha portato prima alla costituzione di una Delegazione e poi alla lettera che il Sindaco ha inviato, a nome di tutti, agli organismi nazionali e regionali competenti.
Abbiamo ottenuto anche un'altra soddisfazione. Su un’annosa e non meno importante problematica che assilla da decenni il territorio: le rotte aeree. Dopo l’esposizione pacifica di striscioni in consiglio Comunale e le nostre due lettere protocollate, si è finalmente riunita le Commissioni Ambiente, per discutere della problematica sollevata.
Il Sindaco stesso, dopo aver bollato il Comitato come "rappresentante di se stesso incline solo alla protesta e mai alla proposta" (vedi L’eco del 17 giugno), ci ha convocato, per dialogare e collaborare proprio su questa problematica.
Un cambiamento che ha dato immediatamente importanti frutti: la decisione di acquistare tre nuove centraline per il rilevamento del rumore sul territorio di Segrate, ed una serie di incontri con i tecnici della Sea.
Un ulteriore banco di prova di questa collaborazione lo si avrà su un nuovo tema che, a breve porteremo all’attenzione del Sindaco: la risoluzione dei problemi che attanagliano Novegro.
Noi ci auguriamo che tale rapporto si configuri come un albero ricco di frutti, e si intensifichi nel tempo per il bene e nell’interesse della città.
Procopio Gregorio Andrea

sabato 27 giugno 2009

Novegro: Relazione sull'assemblea pubblica del 26 giugno





Segrate Oggi, 08-07-2009



















La riunione si apre con le parole di Pino Di Marzo:” Si dice che a Novegro non va bene niente, ma non è sempre vero. Noi di Segrate Domani abbiamo voluto questo incontro con i cittadini di Novegro per raccontare che cosa finora abbiamo ottenuto e per sentire da loro che cosa vorrebbero”.

Di Marzo prosegue informando che d’ora in avanti il dispensario dei farmaci sarà aperto due giorni alla settimana la mattina ed altri tre giorni il pomeriggio; nel 2010 si spera di ottenere un orario più allungato. Aggiunge anche che dal prossimo gennaio la linea 38 arriverà fino a Novegro permettendo il collegamento con Milano; la costruzione delle pensiline è già stata appaltata.
Il servizio del "Pollicino" con la gestione dell'ATM, dovrebbe migliorare. Sul problema della sicurezza, Di Marzo riferisce che “La vigilanza è maggiore di prima; i problemi del sabato sera non sono però imputabili ai giostrai, ma alla gente che viene da fuori”.
La Polizia Locale ha promesso un maggiore controllo delle strade di Novegro in occasione di eventi al Magnolia e al Jardin du Bord du Lac (anche perché saranno loro a pagare loro gli straordinari) .

Aggiunge Di Marzo :” Il Comitato ha fato la sua parte, ma sono gli abitanti di Novegro che dovrebbero essere più attivi, partecipando tutti e non solo i 50 che sono qui stasera”.

Tre signore tra i presenti accennano al problema dei "PASS" di via Ferrarin, sono 4 anni e 4 mesi che lo richiediamo in Comune e Di Marzo fa loro notare come purtroppo siano assenti tutti gli altri residenti, che pur dovrebbero essere interessati.

Prende la parole Michele Digiugno, che accenna alla “bel risultato” ottenuto a Tregarezzo, dove “molti residenti sono intervenuti a rallentare il traffico sulla Rivoltana con noi”.
Passa poi a dire: “Qualcuno si è lamentato del Magnolia e del Jardin du Bord du Lac; benissimo, noi siamo qui pronti a dare una mano, ma loro dove sono..?”

Una signora interviene dicendo “ Siamo andati a parlare in Prefettura, sono stati gentilissimi, ma non hanno fatto niente. Adesso faremo un esposto al sindaco”.

Angelo Golin prende la parola per ricordare che "Segrate Domani" è il comitato di tutti i quartieri cittadini e che è nato per occuparsi di queste problematiche. “Abbiamo sentito la necessità di crearlo per fare delle iniziative ed avere contatti con le istituzioni. Abbiamo prima affrontato l’urgenza di Tregarezzo, ora siamo qui perché anche voi siete interessati alla Bre.Be.Mi come Tregarezzo e queste notizie devono essere diffuse al più presto a tutti i cittadini”, continua dicendo che questa riunione è destinata a sentire dalla viva voce dei cittadini le problematiche nel quartiere; ad esempio Novegro potrebbe avere dei problemi simili a quelli di Redecesio con le Rotte Aeree. Termina dicendo: “Siamo qua per farci conoscere e per farvi sapere cosa abbiamo ottenuto tutti insieme”.

In seguito, una signora riprende il discorso di via Ferrarin, raccontando che il vigile le ha detto come la via non faccia parte del piano urbanistico (di certo per spiegare perché il Comune non se ne occupa); questo provoca il commento di Mario Sormani che una strada pubblica è per forza nel piano urbanistico, visto che l’hanno anche asfaltata.

Un signore interviene dicendo che uno dei problemi maggiori in zona è il rumore, che tiene tutti sotto stress continuo, e poi le strade, i marciapiedi che sono mantenuti in modo indegno.
Aggiunge “Io sono turnista e la sera quando torno a casa trovo auto estranee, ed io non so mai dove parcheggiare”.

Questo intervento apre un coro di lamentele simili riguardo la strada di fronte alle giostre, definita un letamaio con bottiglie e lattine o un gabinetto.

Altri partecipanti aprono fronti diversi, quelli delle multe a causa dei cancelli aperti sulla strada (“In un anno ho preso 3 multe, portando mia moglie all’ospedale”), quello di un bar che “Fa casino fino alle 4 del mattino. Ho detto al proprietario che non è giusto tenere aperto fino a quell’ora per i bulgari, ma se uno chiama la polizia, questa non arriva. Dovreste controllare se hanno il permesso di occupazione di suolo pubblico e della vendita di superalcolici”.

Dopo una fase un po’ confusa dove i presenti parlano tutti insieme interviene un giovane novegrino dalle idee chiare, che riassume le cose dette su sicurezza, degrado, etc, in un “ Sono tutte dovute all’assenza sul territorio di chi dovrebbe occuparsene”, affermando che “il vigile di quartiere non ha utilità verso lo spaccio o un degrado particolarmente elevato: ci vuole la presenza di Carabinieri o Polizia nei luoghi e negli orari più a rischio. Un ambiente decoroso è più difficile da sporcare”.

Un altro intervento inizia dicendo che il sindaco sa tutto dei problemi di Novegro da circa 4 anni: ”Ad esempio il marciapiede che va verso la chiesa è in uno stato pietoso; abbiamo fatto 4 lettere, il sindaco è venuto ed ha promesso che tra marzo e aprile sarebbe stato sistemato.... e non è successo niente. Per due anni si è solo occupato del Centro Commerciale, tralasciando la Bre.Be.Mi.: spero che sia ancora possibile l’interramento”.

Preso l’abbrivio, la lista delle denunce continua: un altro dei presenti afferma che l’uscita da Novegro per andare sulla circonvallazione dell’Idroscalo è pericolosa da anni, pur essendo “una curvina di 5 metri che bastano due ore a sistemare”.

A questo punto Pino Di Marzo ne approfitta per proporre di fare la stessa dimostrazione fatta a Tregarezzo. “Se lo facciamo, vuoi scommettere che qualcosa si muoverà? Però a Tregarezzo erano presenti tutti i residenti... e qui a Novegro..?”.

Un altro giovane chiede al Comitato di controllare gli orari dei concerti e verificarne i decibel: Abbiamo la musica praticamente in casa!
Interviene Mario che afferma che Jardin du Lac e Magnolia fanno da anni ciò che vogliono e quando la polizia locale va trova solo risse. Bisogna far cambiare la testa a chi gestisce.”

Molti presenti accennano a diversi argomenti: il semaforo che porta alla fermata della '73 e alle giostre, citato per il verde che dura un attimo o il problema della fine delle scuole.
All’affermazione “Possibile che in un quartiere come Novegro, quando finisce l’anno scolastico no si sa dove mettere i propri figli?”- Replica un ragazzo: “La settimana delle votazioni, il sindaco ci ha messo a disposizione gratis il Campus segrate....”

Altro tema, denunciato da una signora: la montagnola di terra che è stata fatta sulla Rivoltana e che viene pulita solo una volta l’anno.

Un’altra signora afferma che a Novegro la qualità di vita è scadente, sia di giorno che di sera. Sul fronte rumore, Novegro somma quello aereo con quello della musica: “Ad esempio il fastidio degli aerei: era migliorato quando hanno spostato le rotte, adesso che le hanno ripristinate il fastidio va avanti fino a tarda notte”, ma anche “Tre anni fa, l’Arpa è venuta a misurare i decibel della musica, le cose erano migliorate, ma ora sono tornate come prima. Il problema è anche che i ragazzi stazionano per strada e fanno baccano, ma è perché non hanno dove andare”.

Un’altra lamentela torna sul problema multe, ma da un’altra angolazione: "
Qui abbiamo le strisce gialle notturne per i residenti: io sono residente, ma sono stato multato solo per aver dimenticato di esporre il contrassegno... Non lo vedono in Comune che sono residente?”
A questo proposito, una ragazza racconta di essere stata multata per aver esposto il suo pass sul finestrino laterale invece che sul parabrezza: “Ore di lavoro perse per farla annullare”
A proposito dei vigili, interviene un ragazzo denunciano che questi non vedranno mai niente, perché passano alle nove del mattino o alle cinque del pomeriggio...”intelligenza delle strutture!”

Infine, quasi alle 23, di fronte ai mille problemi denunciati, Angelo Golin li suddivide, evidenziando quelli denunciati da tutti sui quali Segrate Domani intende fare iniziative comuni, su cui chiede ai presenti di far partecipare tutti i cittadini.

1° obiettivo: abbattere il rumore, sia aereo che musicale, Forse non sarà possibile avere delle soluzioni, ma almeno far sì che ne parlino in Consiglio Comunale.
2° obiettivo: la cura del territorio. Segrate Domani farà in modo che tutte le indicazioni date vengano portate sulla stampa, per avere risposte nel giro di qualche mese. Gregorio Procopio afferma che una raccolta di mille firme fa un certo effetto sul Comune, come successo a Tregarezzo; “Unire le forze: è questa l’idea vincente”
3° obiettivo: far prendere coscienza che va fatta qualcosa per i giovani e la scuola.

Secondo Golin, qualche obiettivo Segrate Domani l’ha portato a casa dopo il 6 maggio, come dirà Nadin a proposito del rumore aereo, grazie a 2 lettere spedite al sindaco.
L’intervento di Mario Nadin, richiesto di illustrare le problematiche delle rotte aeree, si apre con l’affermazione che Segrate Domani non ha alcuna coloritura partitica e con l’esortazione a non fare più come prima, dove tanti comitati si occupavano ognuno solo del suo quartiere. (Un giovane interviene affermando che il vero problema è il tipo di aeromobile usato, più che le rotte; gli aerei vecchi come l’MD80 sono molto rumorosi)

Il suo racconto, molto stringato per necessità, viene inizialmente accolto con disinteresse, ma poi si fa attrattivo per i partecipanti quando Nadin parla della causa vinta, dimostrando che la possibilità di avere rimborsate le opere di mitigazione interessa anche Novegro.
Questo in sostanza il racconto: la Commissione Aeroportuale - fatta da 12-13 enti diversi – si è riunita il 6 maggio ed ha finalmente stabilito l’azzonamento acustico ( cioè suddiviso le zone in A, B e C in funzione del grado di rumore). Nella zona A non si può mettere nulla di diverso da hangar e strutture aeroportuali, nella B che va oltre il limite di 65 decibel si possono costruire solo strutture commerciali e del terziario, infine nella C che deve essere sotto i 65 decibel, dove si possono costruire case di abitazione.
Dice Nadin che la documentazione della riunione è stata tenuta segreta e nessuno sembrava saperne niente: una richiesta di accesso agli atti fatta al Comune non ha prodotto niente, allora Segrate Domani ha esposto cartelli in Consiglio Comunale ed ha costretto il sindaco a portare la documentazione in Commissione Ambiente e Territorio il 25 giugno.

I rapporti col sindaco sono stati burrascosi: dato che Segrate Domani ha contestato la sua assenza dalla riunione della Commissione Aeroportuale.
“Lui se l’è presa e ci ha dato degli estremisti; noi abbiamo risposto comunicandogli i dati dei decibel della centralina di Redecesio che non erano stati considerati nella simulazione che ha portato a definire che ci sono 65 decibel solo sulla ferrovia”. Nadin rivela come la simulazione 2009 sia stata fatta con i dati del 2004, denunciando un inquinamento acustico per Novegro oltre i 65 decibel, tale che la SEA debba mettere a disposizione fondi per aiutare a ridurre l’inquinamento acustico dentro le case ( mitigazione ambientale). Avvisa Nadin” Se voi avete case di 30-50 anni fa, la SEA sostituirà i serramenti con altri che vi consentano di vivere, senza che voi li dobbiate pagare!”
Il 25 giugno nella Commissione Ambiente i consiglieri hanno chiesto di istallare altre centraline per controllare la veridicità di quanto affermato dalla Commissione aeroportuale.
Conclude Golin” Ecco, a queste cose serve un Comitato cittadino, per dare a tutti le stesse notizie e la stessa possibilità di avere le opere di mitigazione”

Infine la signora DeStefani di Tregarezzo ha raccontato una sintesi del problema Brebemi, progetto studiato ormai 4 anni fa. Nasce a Brescia e termina a Melzo, utilizzando per arrivare a Milano sia la Cassanese che la Rivoltana.
Il sindaco di Pioltello qualche anno fa aveva chiesto ed ottenuto che ci fosse una galleria nel tratto pioltellese della Cassanese. “La stessa cosa chiediamo oggi noi al sindaco di Segrate. Abbiamo fatto una manifestazione sulla Rivoltana, bloccando il traffico ed offrendo acqua minerale agli automobilisti: chiediamo l’interramento della strada o la delocalizzazione”
La signora DeStefani termina dicendo che in Consiglio Comunale è stata votata una richiesta per l’interramento in galleria e che il sindaco ha stabilito di andare a portare questa richiesta nelle sedi opportune con una delegazione.

“Ecco – chiosa Golin – per ottenere le cose ci vuole partecipazione”; rispondono Procopio, Digiugno e Sormani che si potrebbe intanto “metter giù una letterina per Novegro per dire ad esempio che via Ferrarin fa parte della città e per mettere in chiaro la situazione dei due locali notturni”.

La palla passa in mano ai cittadini: vorranno partecipare?



Un grosso ringraziamento a Santina per la relazione e l'articolo


martedì 16 giugno 2009

Tregarezzo e la Bre.Be.Mi. (da Flash n.256)

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Tregarezzo

e la

Bre.Be.Mi.





Dopo averne tanto discusso in commissioni e in incontri con e senza il sindaco Alessandrini, lunedì 15 giugno 2009, il tema di Tregarezzo e dei danni causati dalla Bre.Be.Mi. è finalmente arrivato in Consiglio Comunale. In una sala consiliare quasi completamente riempita dai residenti di San Felice e di Tregarezzo, Latino (Verdi) ha presentato la sua mozione. Ne abbiamo già trattato nel Flash n.254. Le richieste principali sono: 1- realizzazione in galleria della strada provinciale Rivoltana nel tratto che va da Pioltello a Novegro; 2- delocalizzazione dei residenti in un’area situata a Segrate Centro tra il futuro Centro Polifunzionale e il quartiere Stazione (o Village); 3- istituzione di una delegazione che vada a trattare con gli organi competenti di Regione e Ministero delle Infrastrutture. Ribadisce Latino: “Il Consiglio Comunale deve ormai prendere delle decisioni, anche se arrivano in ritardo. Si è discusso tanto, ma non sono mai stati presentati dati realistici sui costi dell’interramento, delle sopraelevate e delle delocalizzazione”. Lenisa (Aria Nuova) fa la storia del progetto Bre.Be.Mi., a partire dal febbraio 2002 (presentazione), arrivando alle lettere di esproprio spedite ai residenti di Tregarezzo (31-08-2007), e ai recenti accadimenti. Lascia perplessi, a questo punto, la posizione di Alessandrini, il quale, nervoso e polemico, lascia chiaramente capire di ritenere irrealizzabile, per costi e tempi, la strada in galleria. Ripropone il progetto della Provincia (lo abbiamo illustrato nel Flash n.253), che prevede, in sintesi, la provinciale Rivoltana “a raso”, con attraversamenti a “scavalcamento“ o interrati. Progetto già bocciato da Seracini (presidente della circoscrizione) e dai residenti: non risolve i problemi dell’inquinamento e dell’ulteriore barriera cittadina. Per Cristofori (PD) la delocalizzazione avrebbe dovuto essere fatta anche senza la BreBeMi, e la strada in galleria va richiesta, come stanno facendo in questi giorni anche a Monza. Ferrante (PSI), Rosa (Margherita), Bottari (Alleanza per Segrate), Casella e Salvà (F.I.) ricordano che Tregarezzo e Bre.Be.Mi. in Consiglio Comunale. in commissione Viabilità tutti erano d’accordo nel chiedere con forza la galleria. Rebellato (Lega) va oltre. “Secondo il Sindaco – dice Rebellato – noi non siamo capaci di comandare a casa nostra. Dovremmo opporci anche fisicamente [cioè fare dimostrazioni in strada] ai progetti che distruggeranno non solo Tregarezzo, ma anche Novegro”. Il sindaco intanto si è allontanato con i componenti del comitato per Tregarezzo, per illustrare ancora una volta il progetto della Provincia. La mozione di Latino viene approvata all’unanimità. Manca il sindaco. Quando la delegazione, composta da sindaco, consiglieri comunali, circoscrizione e cittadini contatterà i responsabili regionali e ministeriali, se il sindaco è già intenzionato ad accettare la soluzione della provincia, ben difficilmente riuscirà ad ottenere la strada in galleria. Come dice Oscar Wilde: “Vince solo chi è convinto di poterlo fare”.

da Flash n.256 di Giancarlo Filipetta Foto: Michele Digiugno

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giovedì 11 giugno 2009

ROTTE AEREE: UNA SFIDA PER LA FUTURA SEGRATE



Una delle problematiche segratesi di più ardua soluzione è sicuramente quella delle rotte aeree, sia per la vicinanza dell’Aeroporto di Linate che per la presenza di Comuni confinanti, alla continua ricerca di soluzioni individuali dal dubbio esito.

E’ certamente nota a tutti la lunga battaglia legale che ha visto i cittadini del Quartiere di Redecesio strenuamente impegnati su vari fronti, ma anche la temporanea vittoria, ottenuta con una “storica” sentenza, non ha avuto l’esito sperato.

Malgrado ciò, il Comune ha concesso che si edificasse nella zona di Redecesio Est, in flagrante violazione del tassativo divieto di edificabilità, visto che i decibel oltrepassano la soglia ammessa ex lege, e sfruttando la mancata applicazione nella nostra città del Piano di Azzonamento acustico, adottato sin dal 2004.

La preoccupante noncuranza con cui la presente Amministrazione Comunale – per quanto legittimata da provvedimenti prefabbricati dalla passata Amministrazione – persegue tenacemente il suo progetto di edificare senza alcuna regola e senza alcun vincolo che la possa almeno limitare nei suoi piani espansionistici, potrebbe essere foriera di conseguenze più serie di quanto si possa pensare.

La MANCATA APPICAZIONE DEL PIANO DI AZZONAMENTO ACUSTICO DEVE ESSERE DENUNCIATA agli organi competenti per violazione della normativa in materia, e non taciuta da chi ha la massima responsabilità di tutelare la salute pubblica.

Come ha riconosciuto anche l’Assessore all’Ambiente, dott. Rindone, la mancata applicazione del Piano, “…in attesa della definizione delle zone di competenza della Commissione Aeroportuale”, potrebbe dare adito a qualche dubbio, visto che i Comuni limitrofi lo hanno già approvato e dato seguito ai relativi interventi di mitigazione, individuando conseguentemente le aeree per la adeguate destinazioni d’uso: abitativa, viabilistica o a verde ricreativo.

In questo modo, è stato possibile cominciare a preparare i relativi PGT, la cui adozione è imposta ex lege a tutti i Comuni entro il 2009.

Ed a Segrate? Sinora si è fatto ben poco.

Si preferisce rinviare il più possibile, per avere nei prossimi mesi la massima libertà di approvare tutti i provvedimenti in itinere. Ed il problema “rotte aeree” verrebbe rinviato sine die.

Ma proviamo a fare il punto della situazione.

1. Dal punto di vista legale, dopo esser stati di fatto vanificati gli effetti positivi della favorevole sentenza di 1° grado, ci riferiscono che il Comitato di Redecesio ha in corso un’azione di risarcimento per danni alla salute, puntualmente documentati da decine di cartelle cliniche: estremo tentativo di portare fino in fondo una battaglia sempre più isolata.

Quindi bisognerà attendere la fine del procedimento in corso.

L’unica speranza è riposta nei dati che, secondo il dott. Rindone, dovrebbero essere rilevati da una nuova centralina ed esaminati con il valido supporto del suo staff dell’Università Bicocca (organo indipendente di indiscussa esperienza): un’eventuale conferma di quanto supposto non escluderebbe la possibilità di avviare un’altra azione legale sulla base di dati scientifici nuovi ed inoppugnabili.

2. Nell’attesa, sono convinto che, unitamente al suddetto ESPOSTO, una pressione possa venire da una continua e capillare azione di sensibilizzazione della cittadinanza, tesa a coinvolgere diffusamente anche persone scettiche o non bene informate sui molteplici effetti negativi che potrebbe subire la loro salute.

Considerare le rotte aeree come un problema per tutta la città potrebbe essere sicuramente determinante per farle diventare nuovamente uno dei principali argomenti di discussione anche sui giornali: un’adeguata campagna di informazione dovrebbe affiancarsi a riunioni e Convegni, convocati per affrontare approfonditamente l’argomento alla ricerca delle soluzioni migliori sino alla proposta di un eventuale Referendum Consultivo.

Eliminare TUTTI i voli notturni e rinnovare la flotta aerea potrebbero essere certamente i primi passi utili, ma limitare i sorvoli spalmandoli sugli altri Comuni deve essere un altro iter da percorrere decisamente.

3. Pertanto Comune di Segrate, Commissione Aeroportuale, cittadini, Associazioni e tutti i Comuni limitrofi coinvolti (da Pioltello a Cernusco S/N a Milano) dovrebbero quanto prima (ri-)aprire un tavolo di trattative per cercare l’accordo più condiviso, confrontandosi con spirito nuovo per risolvere un problema comune.

Un TAVOLO DI CONCERTAZIONE ante litteram.

Tutti sanno che è l’unica soluzione possibile, soprattutto dopo il recente fallimento della sperimentazione.

Perchè impegnarsi a risolvere questo annoso problema sarà sicuramente UNA DELLE SFIDE AMBIENTALI DEI PROSSIMI ANNI.


Stefano Volante

IL CAMBIO DELLE ROTTE AREE HA UN NESSO CON IL CENTRO COMMERCIALE? (CLICCA SUL TITOLO)


Redecesio: Richiesta di convocazione urgente del Consiglio di Circoscrizione di Redecesio


Segrate, 10 giugno 2009



Spett. Presidente Circoscrizione di Redecesio

Sig. Bruno Ghidini


P.C. Assessore all’Ecologia

Prof. Bruno Rindone


“ “ Capigruppo Consiliari


Oggetto: richiesta di convocazione


Il 9 giugno il sindaco ad una pacifica contestazione sul rumore prodotto dalle rotte aeree e la richiesta di conoscere le nuove aree di azionamento acustico aeroportuale A – B – C è stato estremamente scortese.

Dovendo in qualità di rappresentante dei cittadini capire, interpretare e spiegare le novità che si stanno creando in quartiere e nella sua prossima periferia, le nuove rotte e la loro rumorosità, le chiediamo di indire una assemblea pubblica nella quale rapportarsi con i cittadini sui vari problemi del quartiere.

Per chi come noi ritiene il decentramento il luogo ove il rapporto tra il cittadino e le istituzioni dovrebbe trovare il momento di confronto ottimale e continuato, si accorge invece che queste forme di democrazia vengono disattese proprio per non disturbare i vari manovratori.

Nel ringraziarla anticipatamente per le azioni che lei vorrà intraprendere le rendiamo noto che se entro i tempi previsti dai regolamenti non verrà ottemperata la nostra richiesta, saremo noi a presentare e discutere direttamente con i cittadini.


Distinti Saluti



Sig. Mario Sormani ……………………………………………

Sig. Mario Nadin……………………………

Sig. Mario Posadinu……………………………………………

Sig. ra Anna Poggio………………………………………………

Sig. Armando Batta……………………………………………..




Segrate, 10 giugno 2009

venerdì 5 giugno 2009

Scrivono di noi…

 

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