martedì 29 settembre 2009

RICOSTRUZIONE..FRA SLOGAN E REALTA'..SULLA PELLE DI CHI SOFFRE

Divulgare... E' un dovere morale e civile!

Il miglior presidente del Consiglio che l´Italia abbia mai avuto negli ultimi 150 anni va ripetendo in giro che la consegna di 47 chalet a 200 dei trentamila sfollati per il terremoto d´Abruzzo dopo appena 162 giorni rappresenta "il cantiere più grande del mondo ", nonche l´opera di ricostruzione più rapida e imponente della storia dell´umanità.

Anche meglio della muraglia cinese e della piramide di Cheope. Non parliamo poi della bonifica delle paludi pontine e della battaglia del grano, che gli fanno un baffo.

A tenergli bordone c´è l´eccellentissimo Guido Bertolaso, il gran ciambellano della Protezione civile nonché "uomo della Provvidenza" che tutto il mondo ci invidia perché senza di lui non sapremmo
proprio come fare: anche lui si loda e si imbroda a proposito della ricostruzione più rapida e imponente eccetera.

La stampa al seguito registra e rilancia.

Peccato che non sia più in vita Indro Montanelli, che dopo il terribile sisma del 1980 in Campania e Basilicata, raccolse tra i lettori del suo Giornale (quello vero, non la tetra parodia oggi in edicola) un bel po´ di quattrini e consegnò ai terremotati di Castelnuovo di Conza un intero villaggio di nuove case, il "Villaggio Il Giornale ", inaugurato insieme all´allora presidente della Repubblica Sandro Pertini, 170 giorni dopo il sisma.

Cioè soli 8 giorni dopo l´attuale ricostruzione più imponente e più rapida eccetera. Ma ci fu anche chi arrivò molto prima: lo staff di Giuseppe Zamberletti, democristiano lombardo concreto ed efficiente, che
senza essere sottosegretario a nulla, ma in veste di commissario straordinario di governo, mise a frutto l´esperienza maturata nel 1976 in Friuli e riuscì a consegnare 150 chalet (identici ai 45 inaugurati
ieri dal premier, anche se a pagarli è stata la provincia autonoma di Trento, governata da Lorenzo Dellai, centrosinistra) alla popolazione di Ariano Irpino, che aveva appena pianto 300 morti, riuscendo a seppellirli solo tre settimane dopo.

Quando avvenne la consegna? Qualcuno, sentita la premiata ditta B&B, nel senso di Berlusconi &
Bertolaso, dirà: sicuramente non prima di 170 giorni, altrimenti gli annunci del presidente del Consiglio e del capo della Protezione civile sarebbero nient´altro che balle.
E i giornali che le registrano senza batter ciglio sarebbero nient´altro che uffici stampa.

Bene, tenetevi forte: Zamberletti consegnò ad Ariano i primi prefabbricati appena 60 giorni dopo il terremoto e le 150 casette con giardino dopo soli 122 giorni, dando un tetto permanente a 450 persone: la metà dei superstiti.

Cioè impiegò ben 40 giorni in meno della ricostruzione più imponente e rapida eccetera, per fare il triplo del migliore presidente del Consiglio degli ultimi 150 e del capo della Protezione civile che tutto il mondo ci
invidia.

Con tre lievissime differenze, fra il 1980 e oggi.

Primo: il terremoto in Campania e Lucania si estese per quasi due regioni intere, fece 3 mila morti (10 volte quelli d´Abruzzo), 9 mila feriti e 300 mila sfollati.

Secondo: all´epoca la Protezione civile non esisteva: i soccorsi erano coordinati dalla radio della Rai, con le telefonate in diretta degli amministratori e dei cittadini.

Terzo: scalcinata fin che si vuole, l´Italia era ancora una democrazia.

E anche il politico più infame avrebbe esitato un po´, prima di pavoneggiarsi a favore di telecamera su un red carpet di cadaveri.

Divulgate... E' un dovere morale e civile!

RICOSTRUZIONE..FRA SLOGAN E REALTA'..SULLA PELLE DI CHI SOFFRE

Divulgare... E' un dovere morale e civile!

Il miglior presidente del Consiglio che l´Italia abbia mai avuto negli ultimi 150 anni va ripetendo in giro che la consegna di 47 chalet a 200 dei trentamila sfollati per il terremoto d´Abruzzo dopo appena 162 giorni rappresenta "il cantiere più grande del mondo ", nonche l´opera di ricostruzione più rapida e imponente della storia dell´umanità.

Anche meglio della muraglia cinese e della piramide di Cheope. Non parliamo poi della bonifica delle paludi pontine e della battaglia del grano, che gli fanno un baffo.

A tenergli bordone c´è l´eccellentissimo Guido Bertolaso, il gran ciambellano della Protezione civile nonché "uomo della Provvidenza" che tutto il mondo ci invidia perché senza di lui non sapremmo
proprio come fare: anche lui si loda e si imbroda a proposito della ricostruzione più rapida e imponente eccetera.

La stampa al seguito registra e rilancia.

Peccato che non sia più in vita Indro Montanelli, che dopo il terribile sisma del 1980 in Campania e Basilicata, raccolse tra i lettori del suo Giornale (quello vero, non la tetra parodia oggi in edicola) un bel po´ di quattrini e consegnò ai terremotati di Castelnuovo di Conza un intero villaggio di nuove case, il "Villaggio Il Giornale ", inaugurato insieme all´allora presidente della Repubblica Sandro Pertini, 170 giorni dopo il sisma.

Cioè soli 8 giorni dopo l´attuale ricostruzione più imponente e più rapida eccetera. Ma ci fu anche chi arrivò molto prima: lo staff di Giuseppe Zamberletti, democristiano lombardo concreto ed efficiente, che
senza essere sottosegretario a nulla, ma in veste di commissario straordinario di governo, mise a frutto l´esperienza maturata nel 1976 in Friuli e riuscì a consegnare 150 chalet (identici ai 45 inaugurati
ieri dal premier, anche se a pagarli è stata la provincia autonoma di Trento, governata da Lorenzo Dellai, centrosinistra) alla popolazione di Ariano Irpino, che aveva appena pianto 300 morti, riuscendo a seppellirli solo tre settimane dopo.

Quando avvenne la consegna? Qualcuno, sentita la premiata ditta B&B, nel senso di Berlusconi &
Bertolaso, dirà: sicuramente non prima di 170 giorni, altrimenti gli annunci del presidente del Consiglio e del capo della Protezione civile sarebbero nient´altro che balle.
E i giornali che le registrano senza batter ciglio sarebbero nient´altro che uffici stampa.

Bene, tenetevi forte: Zamberletti consegnò ad Ariano i primi prefabbricati appena 60 giorni dopo il terremoto e le 150 casette con giardino dopo soli 122 giorni, dando un tetto permanente a 450 persone: la metà dei superstiti.

Cioè impiegò ben 40 giorni in meno della ricostruzione più imponente e rapida eccetera, per fare il triplo del migliore presidente del Consiglio degli ultimi 150 e del capo della Protezione civile che tutto il mondo ci
invidia.

Con tre lievissime differenze, fra il 1980 e oggi.

Primo: il terremoto in Campania e Lucania si estese per quasi due regioni intere, fece 3 mila morti (10 volte quelli d´Abruzzo), 9 mila feriti e 300 mila sfollati.

Secondo: all´epoca la Protezione civile non esisteva: i soccorsi erano coordinati dalla radio della Rai, con le telefonate in diretta degli amministratori e dei cittadini.

Terzo: scalcinata fin che si vuole, l´Italia era ancora una democrazia.

E anche il politico più infame avrebbe esitato un po´, prima di pavoneggiarsi a favore di telecamera su un red carpet di cadaveri.

Divulgate... E' un dovere morale e civile!

sabato 26 settembre 2009

AZZONAMENTO ACUSTICO E COMPENSAZIONI























































L'altra sera, in Consiglio Comunale sono state approvate e recepite le curve isofoniche e le zone di rispetto, concordate dalla SEA e da tutti i Comuni attorno allo scalo di Linate.

Quello che ci ha colpito è la reale ignoranza dei più, sulla materia e sulle conseguenze possibili e certe, di quello che andavano ad approvare.
Ormai è diventata la norma,che i consiglieri di maggioranza alzino il ditino, ed approvino delibere di cui non sanno assolutamente nulla,documenti di cui ignorano addirittura l'esistenza.
Ma a cosa serve quello, che cosi superficialmente, i consiglieri hanno approvato?

Per prima cosa,è essenziale per andare a definire il piano regolatore generale.

Per seconda, è in base alle fasce,se si è dentro o fuori,che si ha diritto alle compensazioni anche economiche e alle opere di mitigazione.

Quello che sorprende ancor di più, e che tali fasce non sono state costruite su dati reali e su reali misurazioni delle centraline ,promesse dal Sindaco e mai collocate.
Queste fasce sono sviluppate su simulazioni e dati presunti,cioè su desideri e sogni non verificabili e che forse, mai e poi mai , si realizzeranno.

Sogni su cui verrà sviluppato l'azzonamento acustico ed il piano regolatore,quindi il futuro stesso di Segrate e del suo territorio.
Sappiamo già che i voli su Linate verranno aumentati,si sa già la percentuale,che non tenendo conto fra l'altro, dei voli previsti per il nuovo centro commerciale, andra a peggiorare ulteriormente la situazione reale e non sognata e desiderata.

PIANO REGOLATORE Dalla lettura approfondita del disegno (che noi abbiamo da tempo), si puo notare che alcuni quartieri ed alcune vie,avrebbero diritto alle compenzazioni,al contempo parti dello stesso quartiere o delle stesse vie, se va bene sono in fasce diverse, se va male come per Redecesio est,si è completamente fuori da ogni beneficio e da ogni limite edificatorio.
Qui nasce il primo dubbio,come mai Redecesio est, che subisce egualmente e pesantemente lo stesso disagio generato dal rumore degli aerei,risulta fuori da ogni fascia?

Alcune Zone di Novergro di Redecesio e di altri quartieri, potrebbero veder aumentare notevolmente i disagi, diminuire la loro qualità di vita,veder aumentare in modo esponenziale il rischio per la propria salute,non avendo diritto a nessuna compensazione o opere di mitigazione.

Crediamo che non si possa decidere su questioni cosi importanti senza conoscere i dati reali sul rumore,fù per questo, che a suo tempo avevamo chiesto al Sindaco l'installazione di due centraline.

Centraline che l'amministrazione aveva promesso di installare e che si è quardata bene dal farlo.
Altre amministrazioni ( Cernusco S/N ), forse più interessate ed attente alla salute e agli interessi dei suoi cittadini,si son comportate diversamente, installandole in proprio e non fidandosi dei rilevamenti di chi è al contempo il controllore ed il controllato.

Ancor più strano e che mentre la sera di mercoledi scorso in consiglio comunale si chiedeva di approvare il futuro di Segrate su dati presunti o su sogni inrealizzabili,nel pomeriggio gli stessi soggetti, venditori di sogni, si riunivano per valutare i dati ed i disegni dei tracciati.

Incredibile quello che si può dedurre dall'osservazione del disegno stesso,ancor più difficile continuare a credere che il sogno si possa realizzare,e che si è cercato di vendere l'isola che non c'è e non ci sarà mai.
Ma vi è qualcosa di ancora più sconcertante ed incredibile,vi è l'enorme interesse dimostrato dai consiglieri di maggioranza,che chiamati a decidere del futuro della loro città e della salute dei loro cittadini, rimanevano instancabilmente presenti ed attenti.
Gli stessi consiglieri ,che tenacemente hanno chiesto e torneranno a chiedere, il voto nei quartieri maggiormente colpiti, hanno prestato fin dai primi minuti la massima attenzione e presenza.

Incredibile che torneranno con coraggio a richiederlo il voto, ancor di più che nessuno ha avuto il coraggio di denunciare questo antico ed inossidabile malcostume.
Nemmeno chi è adibito per regolamento e per incarico,a far rispettare le regole.





















AZZONAMENTO ACUSTICO E COMPENSAZIONI























































L'altra sera, in Consiglio Comunale sono state approvate e recepite le curve isofoniche e le zone di rispetto, concordate dalla SEA e da tutti i Comuni attorno allo scalo di Linate.

Quello che ci ha colpito è la reale ignoranza dei più, sulla materia e sulle conseguenze possibili e certe, di quello che andavano ad approvare.
Ormai è diventata la norma,che i consiglieri di maggioranza alzino il ditino, ed approvino delibere di cui non sanno assolutamente nulla,documenti di cui ignorano addirittura l'esistenza.
Ma a cosa serve quello, che cosi superficialmente, i consiglieri hanno approvato?

Per prima cosa,è essenziale per andare a definire il piano regolatore generale.

Per seconda, è in base alle fasce,se si è dentro o fuori,che si ha diritto alle compensazioni anche economiche e alle opere di mitigazione.

Quello che sorprende ancor di più, e che tali fasce non sono state costruite su dati reali e su reali misurazioni delle centraline ,promesse dal Sindaco e mai collocate.
Queste fasce sono sviluppate su simulazioni e dati presunti,cioè su desideri e sogni non verificabili e che forse, mai e poi mai , si realizzeranno.

Sogni su cui verrà sviluppato l'azzonamento acustico ed il piano regolatore,quindi il futuro stesso di Segrate e del suo territorio.
Sappiamo già che i voli su Linate verranno aumentati,si sa già la percentuale,che non tenendo conto fra l'altro, dei voli previsti per il nuovo centro commerciale, andra a peggiorare ulteriormente la situazione reale e non sognata e desiderata.

PIANO REGOLATORE Dalla lettura approfondita del disegno (che noi abbiamo da tempo), si puo notare che alcuni quartieri ed alcune vie,avrebbero diritto alle compenzazioni,al contempo parti dello stesso quartiere o delle stesse vie, se va bene sono in fasce diverse, se va male come per Redecesio est,si è completamente fuori da ogni beneficio e da ogni limite edificatorio.
Qui nasce il primo dubbio,come mai Redecesio est, che subisce egualmente e pesantemente lo stesso disagio generato dal rumore degli aerei,risulta fuori da ogni fascia?

Alcune Zone di Novergro di Redecesio e di altri quartieri, potrebbero veder aumentare notevolmente i disagi, diminuire la loro qualità di vita,veder aumentare in modo esponenziale il rischio per la propria salute,non avendo diritto a nessuna compensazione o opere di mitigazione.

Crediamo che non si possa decidere su questioni cosi importanti senza conoscere i dati reali sul rumore,fù per questo, che a suo tempo avevamo chiesto al Sindaco l'installazione di due centraline.

Centraline che l'amministrazione aveva promesso di installare e che si è quardata bene dal farlo.
Altre amministrazioni ( Cernusco S/N ), forse più interessate ed attente alla salute e agli interessi dei suoi cittadini,si son comportate diversamente, installandole in proprio e non fidandosi dei rilevamenti di chi è al contempo il controllore ed il controllato.

Ancor più strano e che mentre la sera di mercoledi scorso in consiglio comunale si chiedeva di approvare il futuro di Segrate su dati presunti o su sogni inrealizzabili,nel pomeriggio gli stessi soggetti, venditori di sogni, si riunivano per valutare i dati ed i disegni dei tracciati.

Incredibile quello che si può dedurre dall'osservazione del disegno stesso,ancor più difficile continuare a credere che il sogno si possa realizzare,e che si è cercato di vendere l'isola che non c'è e non ci sarà mai.
Ma vi è qualcosa di ancora più sconcertante ed incredibile,vi è l'enorme interesse dimostrato dai consiglieri di maggioranza,che chiamati a decidere del futuro della loro città e della salute dei loro cittadini, rimanevano instancabilmente presenti ed attenti.
Gli stessi consiglieri ,che tenacemente hanno chiesto e torneranno a chiedere, il voto nei quartieri maggiormente colpiti, hanno prestato fin dai primi minuti la massima attenzione e presenza.

Incredibile che torneranno con coraggio a richiederlo il voto, ancor di più che nessuno ha avuto il coraggio di denunciare questo antico ed inossidabile malcostume.
Nemmeno chi è adibito per regolamento e per incarico,a far rispettare le regole.





















venerdì 25 settembre 2009

Viva Legambiente e l’Ecologia

.
Apprendo questa mattina leggendo la stampa ed in particolare “Il Giornale” che oggi venerdì come avviene in tutta Italia viene avviata una campagna di educazione ecologica promossa da Legambiente che coinvolge i giovani per educarli al rispetto dell’ambiente mediante la raccolta dei rifiuti di cui l’ Italia è invasa ed con particolare attenzione alla raccolta differenziata.
Il quotidiano in questione come si può leggere all’ indirizzo web http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=385352 riferisce che anche Segrate partecipa a questa manifestazione riportando quanto segue:
“A Segrate, domani a partire dalle 8.30, gli studenti delle superiori, in particolare gli alunni dell'istituto comprensivo Sabin, si ritroveranno presso il parco del centro sportivo Atm a fianco del laghetto di Redecesio. L'obiettivo è rendere partecipi i ragazzi della riqualificazione del verde del loro territorio. Attraverso una caccia al tesoro a premi e una serie di dimostrazioni fatte dal personale Amsa gli studenti impareranno sul campo come si fa la raccolta differenziata e come si eseguono i principali servizi di igiene ambientale. Non solo. Verrà presentato il progetto di "Risanamento ambientale urbano di Santiago Atitlán Guatemala" partito a maggio nell'ambito dei programmi di cooperazione internazionale avviati dal Comune per migliorare le condizioni ambientali e socio sanitarie di quella zona attraverso la gestione sostenibile dei rifiuti e la riduzione della contaminazione.”
Quindi oltre che ad educare i giovani alla racoolta differenziata ci ergiamo anche a paladini dell’ecologia per il Risanamento ambientale urbano di Santiago Atitlán Guatemala.
Tutto questo è pregevole se allo scrivente non saltasse all’occhio questa grossa contraddizione.
Sono stato questa mattina alle 11.00 circa nella zona di Segrate dove sabato scorso, in occasione della posticipata festa di San Rocco, è stato inaugurato il "Centroparco", polmone verde o cuore di Segrate, in particolare a pochi metri dall'istituto comprensivo Sabin che riunisce l’ istituto comprensivo Schweitzer e la nuova secondaria di primo grado Leopardi e mio malgrado l’ area di discarica trasformata in parco era ancora li intatta nonostante le segnalazioni già fatte su questo blog da alcuni giorni. E se Legambiente andasse a vedere questa parte del nuovo tanto osannato parco fatto da innumerevoli pezzi di vetro triturati, bottiglie a pezzi , batterie, e quant'altro non so dove verrebbe retrocessa Segrate e la sua Amministrazione.






Mi sarei aspettato come minimo, visto che in occasione della festa ne avevamo parlato con tanta gente compreso politici presenti che come minimo la zona venisse recintata segnalando “AREA PERICOLOSA IN FASE DI BONIFICA” ma non c’è traccia di nessun avviso.
Nel video che allego si notano voci di ragazzi che giocano a palla canestro ad alcuni metri di distanza. Oggi poi a quell’ora c’erano tanti giovani fuori con famiglie.
Capisco che mettere un avviso del genere rovina l’immagine di Segrate soprattutto dopo l’inaugurazione, ma mi chiedo anche…..
cosa succede se qualcuno giovane o vecchio giocando o inciampando si facesse seriamente male, chi li pagherebbe i danni?
Anche questo è SICUREZZA !!!!! senza parlare del piombo delle batterie visibili a cielo aperto il cui percolato finisce nella falda e nel canale che si immette nell’ Idroscalo.
Ma siamo pazzi ? Quanta porcheria c’è sotto quell’area che è stata bonificata dal comune semplicemente passandoci su una ruspa ?? E’ possibile che si debba ancora nascondere la sporcizia sotto i tappeti ??. Mi vengono in mente certe segnalazioni di Striscia la Notizia su come si facevano le Bonifiche in Campania.
Concludo Sperando che questa Amministrazione prenda quanto prima dei provvedimenti in merito.


.................................................................................V. Scaparrotti


UNO DOPO L'ALTRO.... CI FAN LA CORTE

 

ARIA NUOVA CI GRATIFICA

Riconoscendo l'importanza del nostro progetto e del nostro lavoro

Ho letto l'ultimo comunicato di "Aria Nuova per Segrate" del 10/2009, pubblicato sul proprio blog, in cui si parla pressappoco anche di noi!

Sul blog il capogruppo scrive:

( Nel Comitato "Segrate Domani" attivo da tempo sul territorio abbiamo visto la presenza di molti esponenti del PD, perlopiù di quella parte dissidente con le scelte dell'accordo PD-PDL, insieme a simpatizzanti di altri partiti, di centro-destra e centro-sinistra.

. E' corretto, lo spirito del comitato e della lista civica è quello di una trasversalità agli schieramenti.

Nell'attività di Segrate Domani abbiamo notato, nell'affanno di farsi spazio sulla scena cittadina e per scarsa conoscenza della materia, un po' di confusione nell'identificare chiaramente amici e nemici, e di stabilire una scala di priorità. Ma all'inizio è sempre così, la politica è un arte complessa.)

Sono contento che il capogruppo Lenisa riconosca la presenza di persone di comprovata esperienza all'interno del nostro Comitato, provenienti dall'esperienza cattolica, riformista come dal PDL, dal PD o dalla lega. E', infatti, vero, che pareri, proposte e idee possono trovare ascolto presso di noi, a prescindere dalla vetusta e decrepita etichetta di colore-politico o di schieramento che si cerca sempre di attribuire loro.

 A mio parere la proposta giusta non ha necessariamente una sola provenienza, anzi, è proprio attraverso il confronto e il dibattito che si può trovare le soluzioni migliori che, per inciso, potrebbero anche non essere le nostre.

 

E' a mio avviso, è un punto di forza e di orgoglio, che Segrate Domani, sia riuscito e riesca ad attirare a se esperienze diverse, che lavorano insieme per un obiettivo e un progetto condiviso, il bene di Segrate.

Rilevo quindi una sottile contraddizione nell'affermare, che con noi lavorino esponenti di comprovata esperienza e al contempo asserire, che non abbiamo ancora l'esperienza necessaria.


Affanno sì, ce n'è molto, non ce la stiamo prendendo comoda, ma non ci spaventa farci vedere con un volantino distribuito in fotocopia e un sito ancora "in costruzione" (avanzata) perché, il nostro vero biglietto da visita, e questo i quartieri di Segrate lo sanno bene, sono le battaglie fatte negli ultimi tre anni per le rotte aeree, la Bre.Be.Mi., il centro commerciale, la viabilità...  siamo certi che saranno quelli a farci fare bella figura.
Di fiato ne abbiamo, e molto. Segrate Domani può vantare fra le sue fila molti elementi sotto i venticinque anni !
Sarà un caso?

Amici e nemici, è vero, non ci sembra di averne ancora, ma aspettiamo a braccia aperte gli uni e gli altri. Sappiamo (e anche questa potrebbe essere una conferma) che quel poco che abbiamo fatto fino ad ora è già stato sufficiente per farci notare: chi ci tira la giacchetta, chi ci strizza  l'occhio, e chi cerca una qualche etichetta banale con cui bollarci. Forse a qualcuno abbiamo già dato fastidio, e a qualcun altro saremo simpatici.
D'altra parte, lo abbiamo sempre detto, lavoriamo per Segrate e per i suoi cittadini, nel massimo della trasparenza e senza farci condizionare da alleanze, compromessi, accordi... della "complessa arte della politica" vista negli ultimi anni e che tanti danni per Segrate ha generato, ci interessa poco, perché poca ha che vedere con il bene di Segrate.

Siamo più interessati alla concretezza dei risultati, alle domande e alle attese dei cittadini, proprio perché, abbiamo visto che è in questa fumosa complessità, che poi spesso germinano certi guai che vogliamo contrastare e cui non desideriamo più assistere.

Procopio Gregorio Andrea

UNO DOPO L'ALTRO.... CI FAN LA CORTE

 

ARIA NUOVA CI GRATIFICA

Riconoscendo l'importanza del nostro progetto e del nostro lavoro

Ho letto l'ultimo comunicato di "Aria Nuova per Segrate" del 10/2009, pubblicato sul proprio blog, in cui si parla pressappoco anche di noi!

Sul blog il capogruppo scrive:

( Nel Comitato "Segrate Domani" attivo da tempo sul territorio abbiamo visto la presenza di molti esponenti del PD, perlopiù di quella parte dissidente con le scelte dell'accordo PD-PDL, insieme a simpatizzanti di altri partiti, di centro-destra e centro-sinistra.

. E' corretto, lo spirito del comitato e della lista civica è quello di una trasversalità agli schieramenti.

Nell'attività di Segrate Domani abbiamo notato, nell'affanno di farsi spazio sulla scena cittadina e per scarsa conoscenza della materia, un po' di confusione nell'identificare chiaramente amici e nemici, e di stabilire una scala di priorità. Ma all'inizio è sempre così, la politica è un arte complessa.)

Sono contento che il capogruppo Lenisa riconosca la presenza di persone di comprovata esperienza all'interno del nostro Comitato, provenienti dall'esperienza cattolica, riformista come dal PDL, dal PD o dalla lega. E', infatti, vero, che pareri, proposte e idee possono trovare ascolto presso di noi, a prescindere dalla vetusta e decrepita etichetta di colore-politico o di schieramento che si cerca sempre di attribuire loro.

 A mio parere la proposta giusta non ha necessariamente una sola provenienza, anzi, è proprio attraverso il confronto e il dibattito che si può trovare le soluzioni migliori che, per inciso, potrebbero anche non essere le nostre.

 

E' a mio avviso, è un punto di forza e di orgoglio, che Segrate Domani, sia riuscito e riesca ad attirare a se esperienze diverse, che lavorano insieme per un obiettivo e un progetto condiviso, il bene di Segrate.

Rilevo quindi una sottile contraddizione nell'affermare, che con noi lavorino esponenti di comprovata esperienza e al contempo asserire, che non abbiamo ancora l'esperienza necessaria.


Affanno sì, ce n'è molto, non ce la stiamo prendendo comoda, ma non ci spaventa farci vedere con un volantino distribuito in fotocopia e un sito ancora "in costruzione" (avanzata) perché, il nostro vero biglietto da visita, e questo i quartieri di Segrate lo sanno bene, sono le battaglie fatte negli ultimi tre anni per le rotte aeree, la Bre.Be.Mi., il centro commerciale, la viabilità...  siamo certi che saranno quelli a farci fare bella figura.
Di fiato ne abbiamo, e molto. Segrate Domani può vantare fra le sue fila molti elementi sotto i venticinque anni !
Sarà un caso?

Amici e nemici, è vero, non ci sembra di averne ancora, ma aspettiamo a braccia aperte gli uni e gli altri. Sappiamo (e anche questa potrebbe essere una conferma) che quel poco che abbiamo fatto fino ad ora è già stato sufficiente per farci notare: chi ci tira la giacchetta, chi ci strizza  l'occhio, e chi cerca una qualche etichetta banale con cui bollarci. Forse a qualcuno abbiamo già dato fastidio, e a qualcun altro saremo simpatici.
D'altra parte, lo abbiamo sempre detto, lavoriamo per Segrate e per i suoi cittadini, nel massimo della trasparenza e senza farci condizionare da alleanze, compromessi, accordi... della "complessa arte della politica" vista negli ultimi anni e che tanti danni per Segrate ha generato, ci interessa poco, perché poca ha che vedere con il bene di Segrate.

Siamo più interessati alla concretezza dei risultati, alle domande e alle attese dei cittadini, proprio perché, abbiamo visto che è in questa fumosa complessità, che poi spesso germinano certi guai che vogliamo contrastare e cui non desideriamo più assistere.

Procopio Gregorio Andrea

martedì 22 settembre 2009

Una tranquilla domenica di settembre a Novegro...

.......................................................................................................................
...alla ricerca di un parcheggio!





....................................................................................................Brulav...
..........................................................................................................................................................................

Dispensario (Farmacia) di Novegro: da "part time" a quasi "full time"

Un'altro obiettivo centrato dal Comitato Segrate Domani su Novegro.
Da tempo Novegro soffriva di una inaccettabile mancanza: una farmacia nel quartiere.
Questo rendeva necessario doversi spostare con mezzi propri verso quelle del centro di Segrate o verso quella dell'aereoporto di Linate, con non pochi disagi nel caso di emergenze o addirittura impossibile per gli anziani o gli infermi. Unica alternativa alla farmacia è il Dispensario, aperto però solo alla mattina.

Ebbene, dopo una lunga lotta Pino di Marzo è riuscito ancora a fare qualcosa per migliorare il suo quartiere, stavolta con un cambiamento profondo ed importante: Dal 1 ottobre il Dispensario è aperto non più part time, dopo lunghe trattative siamo arrivati all'accordo che il Dispensario rimarrà aperto come segue:

Lunedì: mattino
Martedì: pomeriggio
Mercoledì: mattino
Giovedì: pomeriggio
Venerdì: mattino
Sabato: pomeriggio
Domenica: pomeriggio

Visto che "siamo in zona" ci casca l'occhio su Cascina Bruciata. Ci chiediamo che fine abbia fatto il progetto ri riqualificazione che doveva partire più di 6 mesi fa. Forse, come quello di novegro 2000, giace in qualche cassetto di qualche scrivania del primo piano degli uffici comunali?

Pino Di Marzo.

sabato 19 settembre 2009

CHI CI TEME? CHI TEME LA RAGIONE? (un odissea per Irene)

UN ODISSEA PER IRENE

UN ODISSEA PER LA RAGIONE

 

Oggi ho chiamato l'Ufficio Affissioni San Marco del Comune di Segrate per chiedere informazioni riguardo la regolamentazione per l'affissione di volantini/manifesti.

 

 Mi sono trovata davanti una persona con le idee davvero TANTO confuse che mi ha detto che, in teoria, bisogna pagare una tassa di euro 4,65 a volantino, a seconda del numero di persone che lo distribuiscono (??).

 

 Dopo averle ripetuto che avremmo dovuto affiggerli mi ha detto "Ah! Allora sono euro 4,65 per volantino e potete tenerlo affisso un mese". Poi le ho chiesto delle dimensioni e lei ha detto che per gli A4 e gli A6 che sono molto grandi ci vogliono permessi speciali. Dopo averle spiegato che cosa sono gli A4 e gli A6 ha detto "Ah no, allora per metà A4 non serve nulla". "Ok, perfetto, quindi gli A6 si possono appendere senza problemi?" "No, solo all'interno dei locali"…AAAARGH!!!!

 


A questo punto ho dato la precedenza ad internet ed ho trovato che, per l'affissione è sempre necessaria l'autorizzazione del Comune, che però quasi nessuno la chiede ed il Comune è tollerante. Nel nostro caso però credo che il Sindaco potrebbe non essere altrettanto tollerante.

 

CREDO CHE OGNI COMMENTO SIA SUPERFLUO,ma noi ci siamo,ci saremo, nonostante chi ci teme e teme la ragione

CHI CI TEME? CHI TEME LA RAGIONE? (un odissea per Irene)

UN ODISSEA PER IRENE

UN ODISSEA PER LA RAGIONE

 

Oggi ho chiamato l'Ufficio Affissioni San Marco del Comune di Segrate per chiedere informazioni riguardo la regolamentazione per l'affissione di volantini/manifesti.

 

 Mi sono trovata davanti una persona con le idee davvero TANTO confuse che mi ha detto che, in teoria, bisogna pagare una tassa di euro 4,65 a volantino, a seconda del numero di persone che lo distribuiscono (??).

 

 Dopo averle ripetuto che avremmo dovuto affiggerli mi ha detto "Ah! Allora sono euro 4,65 per volantino e potete tenerlo affisso un mese". Poi le ho chiesto delle dimensioni e lei ha detto che per gli A4 e gli A6 che sono molto grandi ci vogliono permessi speciali. Dopo averle spiegato che cosa sono gli A4 e gli A6 ha detto "Ah no, allora per metà A4 non serve nulla". "Ok, perfetto, quindi gli A6 si possono appendere senza problemi?" "No, solo all'interno dei locali"…AAAARGH!!!!

 


A questo punto ho dato la precedenza ad internet ed ho trovato che, per l'affissione è sempre necessaria l'autorizzazione del Comune, che però quasi nessuno la chiede ed il Comune è tollerante. Nel nostro caso però credo che il Sindaco potrebbe non essere altrettanto tollerante.

 

CREDO CHE OGNI COMMENTO SIA SUPERFLUO,ma noi ci siamo,ci saremo, nonostante chi ci teme e teme la ragione

venerdì 18 settembre 2009

Dopo lustrini e pailletes... il disastro!




Senza parole...


Avevamo auspicato che dell'insegnamento della passerella di Lavanderie si fosse fatto tesoro.

Non volevamo pensare che le stesse problematiche e gli stessi errori, si ripresentassero immediatamente, anche sulla passerella del ponte degli specchietti, appena inaugurata in "pompa" magna.

Ed invece? poche ore dopo l'inaugurazione eccolo li, l'ascensore non era in servizio, inutilizzabile...

Oggi, dopo solo pochi giorni dalla solenne inagurazione, la ciclopedonale è chiusa, sommersa d'acqua, impraticabile.

Saranno le pompe che non funzionano? - Le pendenze errate? - I canali di scolo non idonei? - Sta di fatto che ciclisti e pedoni sono ancora li, a rischiare il collo.

Tanti anni d'attesa, centinaia di migliaia di euro di spesa, prove tecniche e collaudi, eccoci ancora li ad aspettare, dopo lustrini e paillettes... il DISASTRO!

......................................te Domani...............................................
Segrate Domani


grazie a mattia per le foto
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giovedì 17 settembre 2009

PASSERELLA

Passerella ciclopedonale...CIRISIAMO


Avevamo auspicato che dell'insegnamento della passerella di Lavanderie si fosse fatto tesoro.

Non volevamo pensare che le stesse problematiche e gli stessi errori, si ripresentassero immediatamente, anche sulla passerella del ponte degli specchietti, appena inaugurata in pompa magna.

Ed invece? poche ore dopo l'inaugurazione eccolo li ,l'ascenzore non era in servizio,inutilizzabile chissa' perchè.

Oggi, dopo solo quattro giorni dal'inaugurazione solenne,la pista ciclopedonale è chiusa al traffico,sommersa ed impraticabile.

Saranno le pompe che non funzionano,le pendenze errate o i canali di scolo non idonei,sta di fatto che ciclisti e pedoni sono ancora li, a rischiare la loro vita sul famigerato e pericoloso ponte degli specchietti.

Assolutamente sconcertante che dopo tanti anni d'attesa,centinaia di migliaia di euro di spesa,prove tecniche e collaudi,eccoci ancora li ad aspettare, dietro l'esibizione di lustrini e paiettes e dietro tutto,IL DISASTRO
GRAZIE PER L'INAUGURAZIONE SUNTUOSA,GRAZIE PER I LUSTRINI,MA A QUANDO LA SOSTANZA E LA CONCRETEZZA?MA SOPRATTUTTO A QUANDO L'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITA'?,A QUANDO CHI SBAGLIA PAGA?
Procopio

PASSERELLA

Passerella ciclopedonale...CIRISIAMO


Avevamo auspicato che dell'insegnamento della passerella di Lavanderie si fosse fatto tesoro.

Non volevamo pensare che le stesse problematiche e gli stessi errori, si ripresentassero immediatamente, anche sulla passerella del ponte degli specchietti, appena inaugurata in pompa magna.

Ed invece? poche ore dopo l'inaugurazione eccolo li ,l'ascenzore non era in servizio,inutilizzabile chissa' perchè.

Oggi, dopo solo quattro giorni dal'inaugurazione solenne,la pista ciclopedonale è chiusa al traffico,sommersa ed impraticabile.

Saranno le pompe che non funzionano,le pendenze errate o i canali di scolo non idonei,sta di fatto che ciclisti e pedoni sono ancora li, a rischiare la loro vita sul famigerato e pericoloso ponte degli specchietti.

Assolutamente sconcertante che dopo tanti anni d'attesa,centinaia di migliaia di euro di spesa,prove tecniche e collaudi,eccoci ancora li ad aspettare, dietro l'esibizione di lustrini e paiettes e dietro tutto,IL DISASTRO
GRAZIE PER L'INAUGURAZIONE SUNTUOSA,GRAZIE PER I LUSTRINI,MA A QUANDO LA SOSTANZA E LA CONCRETEZZA?MA SOPRATTUTTO A QUANDO L'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITA'?,A QUANDO CHI SBAGLIA PAGA?
Procopio

lunedì 14 settembre 2009

IL FUTURO DEL GOLFO AGRICOLO


NORMATIVE E PROPOSTE


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NORMATIVA EUROPEA –

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La Direttiva 2001/42/CE del Parlamento Europeo sulla Valutazione Ambientale Strategica (VAS), introdotta dal Consiglio Europeo il 27 giugno 2001, rappresenta un importante passo avanti nel contesto del diritto ambientale europeo ed ha anzitutto, l’obiettivo di garantire un elevato livello di protezione dell’ambiente e di contribuire all’integrazione di considerazioni ambientali durante il procedimento di adozione e di approvazione di piani e programmi che possano avere effetti sull’ambiente.


Tra le sue principali finalità troviamo quella di perseguire obiettivi di salvaguardia, tutela e miglioramento della qualità dell’ambiente, di protezione della salute umana e di utilizzazione accorta e razionale della risorse naturali: in particolare, all’art. 3, comma 3, 4,e 5, sono indicate le tipologie di piani e programmi da sottoporre obbligatoriamente a valutazione ambientale, e quelle da verificare preventivamente per accertare la necessità delle stessa.


Inoltre, tali obiettivi collegano la Direttiva in parola agli obiettivi generali della politica ambientale della Comunità stabiliti dall’art. 174 del Trattato Istitutivo della Comunità Europea.


D’altra parte, anche l’esperienza acquisita con la Direttiva 85/337/CEE, concernente la Valutazione dell’Impatto Ambientale di determinati progetti pubblici e privati (la V.I.A.), aveva dimostrato che è importante garantire un’attuazione ed un’applicazione coerenti in tutta la Comunità per sfruttare al massimo il potenziale disponibile per la protezione ambientale.


Il D. Lgs. n. 152 del 3.4.2006, recante “Norme in Materia Ambientale”, modificato ed integrato dal D.Lgs.n.4 del 16.1.08, ha dato attuazione alla Direttiva 2001/42/CE.


La L.r. n. 12 dell’11.3.2005 ha introdotto la VAS anche nella Regione Lombardia, approvata poi con delibera del Consiglio regionale del 13.3.07 e definitivamente entrata in vigore con atto di disposizione della Giunta Regionale n. 6420 del 27.12.07.


Quindi la tutela ambientale è uno dei principali obiettivi della vigente normativa europea.


La suddetta Direttiva definisce (art. 2, sub b) la valutazione ambientale come “….l’elaborazione di un rapporto d’impatto ambientale, lo svolgimento di consultazioni, la valutazione del rapporto stesso e dei risultati delle consultazioni nell’iter decisionale, con la messa a disposizione delle informazioni sulla decisione; per rapporto ambientale (art. 2, sub. c) s’intende la parte della documentazione del piano o del programma da cui si possano evincere gli effetti significativi che la loro attuazione potrebbe avere sul’ambiente, nonché “..le ragionevoli alternative alla luce degli obiettivi e dell’ambito territoriale”.


La valutazione deve essere applicata a tutti i piani e programmi redatti nell’ambito “..agricolo, forestale, della pesca, energetico, industriale, dei trasporti, della gestione dei rifiuti e delle acque, (..) della pianificazione territoriale o della destinazione dei suoli e che definiscono il quadro di riferimento per l’autorizzazione dei progetti elencati negli allegati I e II della Direttiva 85/337/CE sulla VIA – unica sinora vigente in tutta la materia - per i quali, in considerazione dei possibili effetti sui siti, si ritiene necessaria una valutazione ai sensi degli artt. 6 e 7 della Direttiva Habitat 92/43/CEE (come recita l’art. 3 della Direttiva Europea 2001/42/CE).


Quest’ultima mira a realizzare una rete ecologica europea coerente delle Zone Speciali di Conservazione e prescrive che gli Stati membri propongano dei siti come zone speciali di conservazione.


“..La biodiversità, la popolazione, la flora, la fauna, il suolo, l’aria, l’acqua, i fattori climatici, il paesaggio, il patrimonio culturale….” sono solo alcuni degli aspetti elencati alla lettera f) del suddetto art. 3, ma, in particolare, il concetto di salute umana deve essere considerato nel contesto di altre questioni indicate nella stessa lettera f) e della correlazione con altre quali l’esposizione al rumore del traffico o ad agenti inquinanti dell’aria: una descrizione del rapporto tra tutti i suddetti fattori è essenziale, dato che potrebbero indicare altri e più gravi effetti rispetto a quelli risultanti dall’esame isolato dei singoli fattori.


Ma l’altro aspetto da evidenziare è l’importanza fondamentale che tutta la normativa europea in materia attribuisce all’Informazione ed alla Consultazione dei cittadini: lo stesso art. 2 già citato afferma chiaramente che la consultazione è parte inscindibile della valutazione.


Basilare è il disposto dell’art. 6 della Direttiva 2001/42/CE, che alle prime righe (sub1) afferma come la proposta di piano o di programma ed il rapporto ambientale “…devono essere messi a disposizione delle autorità (..) e del pubblico”, ribadendo ed ampliando il concetto agli artt. successivi e nelle direttive europee 2003/4/CE e 2003/35/CE sull’informazione e la partecipazione al processo di Valutazione Ambientale.

Ma fondamentale è anche quanto afferma l’art. 9, sub 1, della Direttiva 2001/42/CE, affiancando al concetto di semplice informazione quello di messa a disposizione di documentazione successiva:


a) il piano o il programma adottato;

b) una dichiarazione di sintesi con le ragioni per cui è stato scelto il piano o programma adottato;

c) le misure adottate in merito al monitoraggio, come previsto dal successivo art. 10, sub 1).


A margine dell’aspetto di nostro interesse, segnaliamo come per “pubblico” si intendano Associazioni, organizzazioni o gruppi anche privi di personalità giuridica, come previsto dal combinato disposto degli artt. 6 e 7 della Convenzione di Aarhus, che suggerisce una divulgazione sia pubblica che individuale perché abbia maggior efficacia.


Inoltre, negli ultimi anni la Normativa Europea ha prodotto diverse Direttive in campo ambientale: p.e., la Direttiva Quadro 2000/60/CE in materia di acque, la Direttiva Quadro 75/42/CEE sui rifiuti, la Direttiva Quadro 96/62/CE in materia di qualità dell’aria, solo per citarne alcune, si integrano e vanno coordinate con la principale 2001/42/CE per una visione armonica e complessiva della materia, costantemente in fieri.


A questo proposito, segnaliamo che il Comune di Segrate ha effettuato una VAS in merito al progetto al’area denominata “Golfo Agricolo”, senza un doveroso coinvolgimento dei cittadini proporzionale all’importanza di quanto programmato, “notiziati” solo a procedura conclusa – il pubblico “deve” essere consultato sui progetti e sulla valutazione ambientale ed occorre tener in debito conto le opinioni che esprime -, ma soprattutto, senza tenere in alcuna considerazione le autorevoli prescrizioni delle citate Direttive Comunitarie.



NORMATIVA PROVINCIALE -

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Come forse noto, l’attuale legge di riferimento è la Lex 12/05 ed è in corso un’approfondita revisione della normativa provinciale.


Secondo fonti attendibili, è in corso la definizione di “ambiti territoriali strategici a destinazione agricola” che potrebbero coinvolgere anche la zona di Segrate, probabilmente una delle più compromesse.




NORMATIVA REGIONALE -

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La Lombardia dispone dal marzo 2001 di un Piano Territoriale Paesistico Regionale (PTPR), che costituisce quadro regionale di riferimento per la pianificazione paesaggistica.


Ed il PTR ha la valenza di Piano Paesaggistico, come descritto negli artt. 76 e 77 del D. Lgs. n. 42/04: la scelta del legislatore regionale attesta la profonda compenetrazione esistente tra governo del territorio/valorizzazione paesaggistica e ambientale, come logico abbinamento di materie che la stessa Costituzione ha ritenuto di dover assegnare alle Regioni.


Per dare piena attuazione alle caratteristiche sopra indicate, secondo quanto previsto dall’art. 19 della Legge 12/05, gli elaborati del PTPR vigente vengono integrati e aggiornati annualmente dal PTR, individuando aree compromesse o degradate dal punto di vista paesaggistico e proponendo interventi di riqualificazione e recupero del degrado.


Il Piano del Paesaggio Lombardo, formato dagli atti di specifica valenza paesaggistica prodotti da Regione (PTR), Province (PTCP), Enti Gestori dei Parchi (PCP) e Comuni (PGT), è l’elemento fondativo del sistema di pianificazione del paesaggio regionale, così come già riconosciuto nel suindicato Piano Territoriale Paesistico Regionale (PTPR).

Con la Legge Regionale 12/05, il Piano Territoriale Regionale ha acquisito un ruolo fortemente innovativo nell’insieme degli strumenti ed atti di pianificazione previsti in Lombardia.


Tra le principali novità, che più qui interessano, si sottolinea come l’impostazione della legge ha attribuito, non solo alla responsabilità degli amministratori pubblici ma anche a quella di tutti gli operatori territoriali coinvolti, la determinazione dei contenuti degli atti di pianificazione, dando attuazione al principio di sussidiarietà.


Pertanto il governo locale ha la responsabilità di individuare misure di tutela e valorizzazione ambientale e paesaggistica, oltre alla scelta degli obiettivi di sviluppo territoriale ed alla definizione dei livelli di prestazione dei servi pubblici.


Ecco perché il PTR, nella concezione della L.r. 12/05, costituisce fondamentale cornice di riferimento interattivo e di raccordo per la pianificazione locale: di più, il PTR rappresenta elemento indispensabile per un assetto armonico della disciplina territoriale della Lombardia e, più specificamente, per un’equilibrata impostazione dei Piani di Governo del Territorio (PGT) e dei Piani Territoriali di Coordinamento Provinciale (PTCP).


Con l’entrata in vigore del “Codice dei Beni culturali e del Paesaggio” (D. Lgs 22.1.04, n.42) e della L. r. 12/05, si è reso necessario aggiornare il PTPR , che fa già riferimento al concetto di paesaggio contenuto nella “Convenzione Europea del Paesaggio”, ratificata con la L. 14/06.

Pertanto, nel detto aggiornamento, assunto dal PTR, vengono confermate le disposizioni generali del Piano del 2001, ed in particolare la centralità del Piano del Paesaggio Lombardo, e viene così rafforzata l’efficacia del quadro di riferimento paesaggistico del Piano.


E’ intuibile come tra il PTR ed i Piani Territoriali di Coordinamento Provinciale (PTCP) si realizzi un legame molto stretto in quanto l’art 17, comma 7, della Legge Regionale n. 12/05, prevede espressamente per il PTCP una verifica di compatibilità “con gli atti di programmazione e pianificazione regionale”, e dunque, in primo luogo, con il PTR.


La coerenza dell’impostazione dei vari PTCP rispetto agli obiettivi definiti nel PTR è necessaria affinché sia possibile ottenere un complessivo sistema di pianificazione organico e congruente.


Ma il rapporto tra il PTR ed il PTCT ha una sua immediata evidenza nelle previsioni regionali direttamente prevalenti su quelle provinciali e comunali, di cui la L. r. 12/05 ha delineato i confini su temi precisamente definiti: non solo realizzazione di infrastrutture e potenziamento delle linee di comunicazione, adeguamento del sistemi di mobilità e poli di sviluppo regionale, ma soprattutto zone di preservazione e salvaguardia ambientale.


Poiché tali previsioni regionali possono incidere sul regime giuridico della proprietà immobiliare, conformandola a tutti gli effetti di legge, la localizzazione delle relative aree di intervento o di tutela ambientale risulta puntualmente individuata dal PTR stesso e conserva, alla decadenza del vincolo, valore orientativo per la pianificazione e nella programmazione degli eventi.


La medesima L.r. 12/05 ha dato facoltà alle Province di proporre alla Regione modifiche ed aggiornamenti della propria programmazione e pianificazione, tanto che quasi tutte le Province Lombarde sono attualmente dotate di uno strumento di pianificazione.


Inoltre, nei confronti dei PGT Comunali, il PTR assume la stessa valenza prevista per i piani provinciali e quindi una funzione sia orientativa che prescrittiva: la presenza di previsioni del PTR “prevalenti” sulla urbanistica di Province e Comuni comporta per tali Enti effetti procedurali rilevanti, sia per l’approvazione dei rispettivi piani sia per l’adeguatezza a tali previsioni come condizione di legittimità.

Aggiungiamo che i PGT interessati sono assoggettati ad una verifica regionale di corretto recepimento delle previsioni del PTR.


Ma tra i dati più interessanti annoveriamo anche il rapporto tra PTR e Piani Territoriali di Coordinamento dei Parchi Regionali, secondo la L.r. 86/83, nei confronti dei quali il PTR è sia atto di orientamento che di valore prevalente, distinguendo le aree qualificate parchi naturali o aree naturali protette, ai sensi della Legge n. 394/91 vigente in materia.


Quanto sopra è stato recepito dall’art. 20 della L.r. 12/05, che prevede i Piani Territoriali Regionali d’Area (PTRA), progetti di sviluppo territoriale che danno attuazione ed integrano gli obiettivi del PTR, condivisi con gli Enti Locali, per il governo delle complessità e di aree di significativa ampiezza territoriali interessa teda opere, interventi o destinazioni funzionali aventi rilevanza regionale o sovraregionale.


Le finalità del PTRA sono il precisare gli obiettivi e le strategie e, coerentemente, definire il quadro di riferimento territoriale per un’azione coordinata ed efficace di tutte le programmazioni territoriali dei soggetti interessati: essi rappresentano anche il luogo della costruzione di consenso e cooperazione per affrontare criticità e nodi problematici comuni ai territori interessati e per l’intera Regione.


Inoltre, il territorio lombardo, e tra questi Segrate, presenta una notevole complessità rispetto alle componenti morfologiche, geologiche ed idrogeologiche.

Al PTR è assegnato il compito di definire gli indirizzi per il riassetto del territorio, così da ridurre i rischi presenti e garantire un corretto uso delle risorse territoriali, che consentano condizioni di sicurezza per i cittadini e per lo sviluppo di attività antropiche, nonché condizioni ambientalmente sostenibili per l’intera regione.

Il PTR lavora in raccordo con la pianificazione a scala di bacino e tiene conto delle direttive per la prevenzione del rischio sismico.


Infine, anche il PTR è assoggettato a Valutazione Ambientale Strategica, che ha il compito di evidenziare la congruità delle scelte rispetto agli obiettivi di sostenibilità e le sinergie con gli altri strumenti, le alternative assunte, gli impatti potenziali, le misure di mitigazione e compensazione.

La Valutazione Ambientale, che la le legge prevede estesa ai piani e programmi di natura territoriale, diviene anche uno strumento attraverso il quale garantire la sostenibilità delle scelte e la coerenza delle azioni nel perseguire gli obiettivi di sviluppo per il territorio della Lombardia.




SITUAZIONE ATTUALE

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Da tempo seguiamo le problematiche connesse al paventato allargamento del Parco Agricolo Milano Sud sino a comprendere il cosiddetto “Golfo Agricolo”, ampia area verde che si trova nel Comune di Segrate ed a Nord della Cassanese, tra Milano 2 e Rovagnasco.


La moderna pianificazione urbanistica , ormai affermata in tutta Europa, considera indispensabile salvaguardare gli spazi agricoli interstiziali tra i nuclei urbani come elemento di qualità sociale ed ambientale, nonché componente di “ricucitura” del territorio e principio contenuto nel Piano Agricolo della Provincia di Milano.


La contemporanea crescita di Milano e di grossi centri nella cintura milanese ha infatti lasciato appezzamenti agricoli di varie dimensioni, che gradualmente sono stati inglobati, smarrendo altresì la loro peculiare identità, tipica della dell’agricoltura della Pianura Padana, per assumerne un’altra altrettanto importante di vivibilità urbana.


In questo modo, essi diventano, e sono sempre più destinati a diventare, una risorsa preziosa ed insostituibile per la qualità della vita di chi vi abita vicino, soprattutto in quegli agglomerati caratterizzati da carenza di spazi verdi.


Inoltre, come è stato più volte evidenziato, l’agricoltura è un’attività economica che può difendere e valorizzare il territorio, e le sue straordinarie potenzialità costituiscono una risorsa strategica naturale anche per combattere il riscaldamento globale e le emissioni di CO2, ora in ritardo rispetto agli obiettivi previsti dal Protocollo di Kyoto: la crescita del debito complessivo (per ogni tonnellata di CO2 è stato stimato un prezzo di € 20) si può visualizzare in tempo reale dal contatore presente sul sito del Kyoto Club (ad oggi un debito di € 42 al secondo).


Per poter quantificare meglio il notevole vantaggio che di cui potrebbe beneficiare SEGRATE, basti pensare che un campo di mais di 100 ettari (circa l’estensione del “GOLFO AGRICOLO”) abbatte in un anno circa 3 milioni di metri cubi di CO2, pari a circa 4300 tonnellate di CO2!


Probabilmente era arduo sperare che il paesaggio della zona della Martesana, una delle ultime aree agricole della cintura milanese e considerata l’ultima importante risorsa di indubbio valore ambientale ed ecologico, non venisse coinvolto negli interessi speculativi che stanno stravolgendo il volto della nostra città: la presenza di una fitta rete irrigua (fontanili, rogge e canali) che sfruttava l’acqua, una delle principali ricchezze del territorio Segratese, alberi, essenze, specie animali autoctone ed antiche cascine, tutti questi elementi di vita stanno subendo un profondo mutamento ed il progetto urbanistico in atto sta deturpando l’intera area territoriale del Comune di Segrate.


Sia nell’ipotesi che sorgano abitazioni per 8.500 cittadini (come prevede il piano attualmente depositato in Comune) sia nell’altra che ne prevede 2.500 (come illustrato nell’incontro di Milano 2 con il Sindaco e l’Assessore al Territorio), il progetto in parola sarebbe indubbiamente un colpo durissimo per la vivibilità di Segrate, visto che anche l’ultimo “polmone verde” sarebbe urbanizzato.


Sembra paradossale constatare che perfino la vicina Milano risulterebbe più virtuosa, visto che il Sindaco Moratti ha recentemente destinato all’agricoltura 4.000 ettari inglobati nel territorio metropolitano.


Credo comunque che la socializzazione e la vivibilità dei tessuti urbani esistenti non possano essere certo perseguite con un intervento edificatorio continuo e generalizzato, teso ad occupare tutti gli spazi agricoli esistenti.


Anche per questo motivo, stiamo esaminando con grande attenzione i progetti normativi allo studio presso la Provincia di Milano e presso la Regione Lombardia.


Ma cos’è oggi il Golfo Agricolo? Un’oasi meravigliosa che offre l’opportunità di passeggiare nella tranquillità delle campagne ed alle famiglie uno spazio dove scoprire la natura, alle persone anziane un angolo dove ritrovare l’atmosfera di un tempo ed un percorso ideale per gli appassionati di jogging.

Ed il paesaggio, la conservazione della flora e della fauna, la presenza di ecosistemi tipici sono solo alcune delle ricchezze più pregiate di questa area.


Questi aspetti “bucolici” si intrecciano con motivi di salvaguardia e tutela del territorio, con la difesa di una funzione economica come quella agricola che ha segnato la storia dello sviluppo economico di quest’area: un Parco che deve tener conto di una crescente domanda sociale alla continua ricerca di spazi fruibili e ricchi di significati culturali, in un contesto di Area Metropolitana tra le più sviluppate del Paese.


In sintesi, queste aree agricole sono una risorsa preziosa ed insostituibile per la vita degli abitanti di Segrate e la loro tutela è fondamentale sia per il recupero ambientale delle fasce di collegamento tra città e campagna sia per il riequilibrio ecologico dell’area metropolitana.

Tra l’altro, potrebbero essere soluzioni per evitare di danneggiare in modo irreversibile un tessuto territoriale fondamentale per dimensioni e caratteristiche per la città di Segrate e sfruttare al meglio le prospettive di sviluppo offerte da un'occasione forse irripetibile quale l'assegnazione a Milano dell'EXPO 2015.


Creare questo allargamento potrebbe essere solo un atto lungimirante di politica agricola, nella prospettiva di salvaguardare e potenziare le attività agro-silvo-colturali in coerenza con la destinazione dell’intera aerea.


Ma, soprattutto, potrebbe essere il modo per omogeneizzare la tutela di un territorio difendendo ed incrementando la funzione economica nel rispetto della vocazione agricola.


Credo, insomma, sia forse un progetto ardito, ma senz’altro fattibile, visto che esistono tanti presupposti di compatibilità e l’occasione che ci si presenta è forse irripetibile



PROBLEMI E PROPOSTE

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Tra le conseguenze “invisibili” dello sviluppo incontrollato assunto da Segrate negli ultimi anni, segnaliamo che rilievi scientifici indipendenti, effettuati presso alcune residenze di Milano 2, hanno accertato un inquinamento del sottosuolo da dosaggi squilibrati di diversi elementi, al punto da rendere l’acqua di tali Residenze di dubbia potabilità.



Inoltre, tra le problematiche più scottanti ed urgenti, figura anche la funzionalità del Sistema Fognario del Comprensorio di Milano2.


Infatti, come risulta da una comunicazione recentemente inviata dal Responsabile del Settore Tecnico del Comune di Segrate, dott. Rigamonti, la nostra rete fognaria “….è vecchia di 30 anni e realizzata con mezzi inadeguati, anche in virtù degli eventi climatici meteorologici eccezionali degli ultimi tempi”.


Il sistema fognario in parola viene ritenuto “deficitario” e, con la citata comunicazione, viene richiesta la realizzazione di “...nuovi pozzi perdenti per lo smaltimento della acque meteoriche”, come previsto dal vigente Regolamento Consortile di Fognatura, al fine di migliorare l’attuale funzionalità del predetto sistema



Per non voler citare i continui allagamenti delle cantine di molte Residenze e le difficoltà nel parcheggiare le auto, problemi un po’ comuni anche ad altri quartieri (primo fra tutti NOVEGRO!) e che necessiterebbero di adeguata regolamentazione.


Sarebbe anche necessario:


1. effettuare la riqualificazione paesaggistica delle area dismesse che prevedano interventi compensativi, con specifica attenzione alla valorizzazione della dimensione pedonale e dei percorsi ciclo-pedonale ed alla connessione con le reti verdi provinciali e regionali;

2. creare dei corridoi verdi, quali elementi verdi lineari chiamati a svolgere un ruolo di connessione con gli altri nodi provinciali e con il sistema rurale paesistico, a continuo rischio di compromissione per il continuo consumo del suolo;


3. riconoscere il valore strategico delle rete verde regionale e della costituenda rete verde provinciale, quale sistema integrate di boschi alberate e spazi verdi, ai fini della qualificazione paesaggistica dei contesti urbani e rurali, del contenimento del consumo del suolo e della promozione di una miglior fruizione dei paesaggi della Lombardia: i piani di indirizzo forestale, i progetti di Sistemi verdi rurali, i progetti provinciali e regionali di green way, i progetti di rete ecologica e, soprattutto, i Parchi Locali di Interesse Sovra comunale (P.L.I.S.) contribuiscono alla costruzione ed alla salvaguardia della rete verde regionale e sono gli strumenti che potrebbero essere utilizzati per realizzare quanto descritto;


4. tutelare i fontanili ancora attivi, che sono da valorizzare in riferimento alla loro funzionalità idrica, limitando i prelievi delle acque sotterranee e prevedendo modalità efficaci di corretta manutenzione.

Pertanto, anche alla luce dei suindicati riferimenti normativi, è ragionevole supporre che l’area naturalistica esaminata possa e debba trovare adeguata regolamentazione secondo i principi ambientalisti affermati anche nelle Sedi più autorevoli.


E, in questa prospettiva, la proposta di un “collegamento” del cosiddetto “Golfo Agricolo” con il Parco Agricolo Milano Sud diventerebbe più realistica.


A questo punto, riteniamo opportuno proporre al prossimo Convegno, previsto per la prima settimana di Ottobre p. v., una raccolta di firme tra tutti cittadini di Segrate favorevoli al su indicato progetto, che andranno depositate e protocollate in Consiglio Comunale entro la fine dell’anno:


una petizione a difesa dell’ultima area verde di Segrate.


A presto



STEFANO VOLANTE

COMITATO MILANO 2 PER SEGRATE