venerdì 27 marzo 2009

Audizione in regione sul tema riqualificazione SP Rivoltana (Bre.Be.MI.)















Segrate, 18 marzo 2009


Raccomandata RR

Anticipata via fax


                                                                           Egregio

                                                                            Presidente della V Commissione

                                                                            Giovanni Bordoni

                                                                            Via F. Filzi, 29

                                                                           20124 Milano MI

                                                                            fax 0267482517/27


Oggetto: URGENTE. Richiesta di audizione sul tema riqualificazione SP Rivoltana, opere correlate alla Bre.Be.Mi.


In relazione al progetto di riqualificazione della SP Rivoltana all’interno del progetto Bre.Be.Mi, i cittadini di San Felice (località divisa tra il Comune di Pioltello, Segrate e Peschiera Borromeo) e Tregarezzo (località di Segrate), rappresentato dai seguenti Comitati: Tregarezzo, Segrate Felice e Segrate Domani, Le chiedono con la massima urgenza un’audizione.

Le nostre richieste sono relative alla riqualificazione, tramite costruzione di viadotto rialzato, del tratto della SP Rivoltana adiacente alle case del complesso di Tregarezzo e della parte nord del complesso di San Felice.

Premettiamo che i cittadini non sono stati informati né resi partecipi dai Comuni interessati (Comuni di Segrate e Pioltello) dei lavori di riqualificazione previsti. Sono infatti venuti a conoscenza della questione tramite stampa e tramite iniziativa privata di un singolo cittadino. I tempi per la presentazione delle eventuali osservazioni rimane quindi molto stretto (circa 10 giorni).

L’impatto estetico ed ambientale (polveri sottili e acustico) sarà devastante, considerato l’aumento del flusso previsto ed oggi già più che sostenuto (le centraline Arpa segnalano una media di 200 mg/m3 con una soglia posta per legge al limite di 50!).

I cittadini di Tregarezzo e di San Felice, ritengono inaccettabile la costruzione del viadotto e chiedono che il suddetto tratto venga messo in galleria.


In subordine, la richiesta è quella di:

  • per i cittadini di Tregarezzo – lo spostamento in altra ubicazione (delle abitazioni e delle attività commerciali) con relativo finanziamento.

  • Per i cittadini di San Felice – il trinceramento del tratto di strada adiacente alle case più vicine.


Considerando inoltre la presenza di un istituto scolastico superiore (Liceo Scientifico Machiavelli) nell’area adiacente alle abitazioni di San Felice nord (quindi sul territorio del Comune di Pioltello), riteniamo ancor più inaccettabile il progetto del viadotto e sottolineiamo l’esigenza della messa in galleria o, per lo meno, del trinceramento.

Le chiediamo inoltre, visto il disinteresse mostrato dai Comuni stessi, di estendere l’invito ai Sindaci del Comune di Segrate e di Pioltello, nonché all’amministratore delegato della Bre.Be.Mi. Prof. Bottiglieri, del presidente del Consiglio di circoscrizione sig. Seracini, dell’ammistratore del condominio centrale di San Felice.


In attesa di un vostro sollecito riscontro,

cordialmente


Comitato Tregarezzo

Comitato Segrate Felice

Comitato Segrate Domani



mercoledì 25 marzo 2009

Sapevamo di essere spiati, ma adesso le intimidazioni arrivano fin sotto casa...


Ieri, 24 marzo, verso le 15.00, ho subito un grave atto intimidatorio, mi è stata danneggiata l'autovettura parcheggiata sottocasa e poco prima avevo ricevuto delle telefonate mute, sto pensando che la democrazia e' finita se cominciano a colpire le persone che stanno facendo qualcosa di positivo per il loro quartiere e la propria città. 
Ringrazio tutte le persone che mi hanno telefonato esprimendomi la loro solidarieta', queste persone sono tutte persone come me...
Dall'amministrazione comunale Segratese non è arrivato neache un bit.

GRAZIE ANCORA A TUTTI SALUTI PINO DI MARZO 

lunedì 23 marzo 2009

Segrate: Testimonianze sul grave lutto che ha colpito la città delle "Cascine", è morta... la Democrazia!



19-20 marzo 2009 (Dentro e fuori il consiglio comunale) 


Ragazzi, stasera è stata una vera e propria intimidazione, hanno mandato le camice nere, gli skin heads. 
Se questa è  democrazia....
...ne sono disgustato!
M.
 

Ho vissuto una serata da incubo. La nostra democrazia ci stà abbandonando.
S.
 

Ieri sera in comune si doveva approvare l'accordo di programma per il mega centro polifunzionale nell'area della dogana. Ebbene i cittadini di Segrate sono stati accolti  con uno schieramento di polizia locale e di carabinieri  per impedire di entrare  in sala consigliare. Il sindaco disse per ragioni di sicurezza, invece era che tutti i posti erano occupati dai bergamaschi amici di Percassi, che naturalmente parteggiavano per lui. Devo anche dire che questi segratesi che sono rimasti per strada sono stati straordinari: non si sono mossi e sono entrati dopo la mezzanotte.
M.
 

Quì si tratta di una cosa molto grave. Di una scorretezza nei riguardi dei cittadini di Segrate da parte di estranei, sulle nostre problematiche. Ci è stato impedito di assistere alla più importante seduta comunale con metodi da "comunist-fascisti". Ma spero non finisca quì.
Povera democrazia, che fine sta facendo. Sono disgustato 
S.

 
Ieri sera è stata scritta una delle pagine più nere della politica Segratese non solo dentro il consiglio dove la leggittimità della inammissibilità degli emendamenti è ancora da verificare, ma sopratutto all'esterno. Ho sentito racconti che parlano di naziskin minacciosi verso i cittadini, mi hanno raccontato che alcuni di questi strani personaggi all'uscita dicevano: "io comunque il mio gettone me lo sono guadagnato", altri in galleria che avvisavano: "siete pagati per stare qui fino all'una di notte", persone che sono entrate dalle porte di servizio bypassando i cittadini segratesi in fila per entrare, ed altro ancora. Insomma hanno mobilitato le truppe per far passare "Manu militari" l'Accordo di Programma, tappando la bocca elle centinaia di cittadini che volevano esprimere pacificamente il loro dissenso.
B.
 

Di testimoni c'erano 2 signore ma non saprei dire chi erano, mentre degli stranieri ci hanno aspettato e seguito, quando ci siamo rivolti al Tenente Ricciardi, accorgendosene si sono dileguati. Ci hanno rassicurati 2 ex carabinieri in congedo che erano li in pattugliamento, una volta raggiunte le nostre auto, un pò spaventati siamo tornati a casa.
P.


La presenza dei cittadini in una sala consiliare costata 7 milioni di euro, mal progettata e con una capienza insufficiente (100 posti) è stata ostacolata dalla presenza di numerosi “ospiti” del Presidente del Consiglio. Che stranamente avevano uno spiccato accento di Bergamo, città ove ha sede il gruppo Percassi; o addirittura straniero… comunque non segratesi. E così oltre 300 pacifici cittadini, arrivati peraltro anche due ore prima della seduta, sono rimasti per ore al freddo bloccati dalle forze dell’ordine. Alcuni hanno dichiarato di essere stati oggetto di intimidazioni e minacce. Solo verso le 23:00, stufatisi molti degli “ospiti” gli ultimi cittadini pazienti sono riusciti ad entrare. No comment…
C.


"Io sono rimasto disgustato, dalla bassezza dei metodi che hanno utilizzato per evitare di far accedere i cittadini all'aula consiliare, Veramente uno schifo !!!"
B.


"una cosa scandalosa...LA MORTE DELLA DEMOCRAZIA"
D.


"che schifo....."
P.


"Abbiamo assistito ad uno spettacolo non degno di un paese civile, mi dispiace dirlo. Siamo in un paese, e mi riferisco a livello generale, dove l'aria si fa sempre più pesante e quando si toccano i centri di potere il concetto di libertà sfuma pericolosamente e diventa limitata... basta non dare fastidio a chi detiene le leve del potere e allora non si corre nessun rischio.
E.

continua...

domenica 22 marzo 2009

Prima vittima del centro commerciale più grande d’Europa: la democrazia


All’alba di venerdì 20 marzo, alle 4.45 del mattino, dopo 8 ore di discussione ininterrotta, il Consiglio Comunale di Segrate ha approvato l’accordo di programma che darà il via ai lavori per la costruzione del 
più grande centro commerciale d’Europa.

Favorevoli PDL, AN, liste civiche del centro destra e il PD. Ormai da qualche mese, infatti, Segrate è governata da una maggioranza trasversale: non quella uscita dalle urne delle ultime elezioni amministrative, ma quella che il Sindaco ha formato dal momento in cui, proprio sulla questione del Centro Commerciale, aveva perso l’appoggio di Lega e UDC.

Il voto in Consiglio è stato preceduto da una distribuzione in tutte le caselle postali dei segratesi di una brochure che metteva in evidenza tutti i presunti vantaggi per la Città derivanti dalla costruzione del centro commerciale: i comitati cittadini, invece, hanno smentito, dati alla mano, che “La città del tempo libero” – come il Sindaco ha battezzato il centro commerciale di Percassi – sarà la soluzione ai problemi di traffico. Infatti, la viabilità finanziata con gli oneri che verserà l’operatore non sarà nemmeno sufficiente a sopportare i 7 milioni di auto in più che il nuovo Centro Polifunzionale porterà a Segrate. Inoltre, l’Amministrazione ha finanziato un sondaggio telefonico che, più che raccogliere l’opinione dei segratesi, sembrava cercare di persuaderli della bontà del progetto. La maggioranza aveva promesso che decisioni di questa portata sarebbero state sottoposte a referendum: invece il regolamento per il referendum comunale, in tre anni, non è stato approvato.

Le centinaia di cittadini che giovedì sera hanno cercato di assistere alla seduta del Consiglio Comunale si sono ritrovati i posti previsti per il pubblico occupati da muratori e operai di cantiere, bergamaschi, Bulgari o Romeni, e da skin heads di Forza Nuova, presentatisi fin da due ore prima dell’inizio del Consiglio. La polizia locale e i carabinieri hanno continuato a non far entrare i cittadini anche quando si sono liberati alcuni posti e a selezionare chi far entrare e chi no, in base a quanto dissenso al progetto manifestavano. Alcuni minuti di tensione hanno provocato un tentativo di ingresso da parte di alcuni cittadini ed è partita la carica degli agenti presenti. Solo il senso di responsabilità dei manifestanti e le foto scattate alla scena hanno impedito che si consumasse un vero e proprio pestaggio sui cittadini.

Oggi veniamo a sapere che alcuni attivisti dei Comitati cittadini sono stati perfino seguiti, con intento intimidatorio, all’uscita dal Consiglio Comunale; queste persone, non identificate, si sono dileguate solo dopo che è stato chiamato il Comandante dei Carabinieri.

I cittadini di Segrate hanno subito un duplice attacco: la devastazione del proprio territorio e della democrazia!

Il Matrimonio PD-PDL ha partorito un mostro: Il Megacentrocommerciale





















Grazie a questo accordo il centro commerciale, ora definito Centro Polifunzionale, raddoppia e interesserà un’area di 1.039.000 mq, con circa 700 negozi  su 99.000 mq. Raddoppia (o quasi) anche il quartiere di San Felice.

 

I danni per la nostra città saranno ben maggiori dei benefici decantati:

 

Una nuova struttura sovraccomunale sul nostro territorio, che si somma alla Ferrovia, all’aeroporto, alle Strade Cassanese e Rivoltana, all’Idroscalo, al Parco Esposizione, fanno di Segrate una città colonizzata.

 

Segrate NON sarà liberata dal traffico e dall’inquinamento che al contrario raddoppiano grazie anche ai 20.000/25.000 mezzi giornalieri che affluiranno al Centro Polifunzionale. L’inquinamento aumenterà anche a causa del maggior traffico di aerei su Linate che porterà clienti al Centro Commerciale; Il Centro Commerciale inoltre aprirà prima che la nuova tangenziale di Segrate sia completata (come è scritto sull’Accordo di Programma), quindi migliaia di  macchine passeranno sulla Cassanese (che non sarà mai decongestionata dal traffico), portandola al collasso.

 

E’ falso che il centro porterà 3.000 nuovi posti di lavoro, nei documenti viene dichiarato che sono 2.045 i presunti occupati dalla struttura commerciale e dalle attività indotte, da questi vanno detratti i circa 1000 lavoratori che resteranno disoccupati in conseguenza dell’apertura del centro commerciale, a causa della chiusura di negozi, piccoli e medi. Non si esclude peraltro il fallimento anche di grandi strutture, in un’area - l’est Milano - satura di centri commerciali.

 

Anche i grandi benefici economici sbandierati saranno poca cosa basti pensare che il comune di Segrate contribuirà a finanziere con soldi propri (10.500.000,00 €) la nuova strada provinciale, come ha già fatto peraltro per le rotonde che saranno realizzate sulla Cassanese. In ogni caso un comune più ricco non corrisponde necessariamente ad un comune più vivibile. Amministrare significa fare scelte politiche, anche per le generazioni future, non scelte economiche.

 

Il Sindaco, il PDL e il PD hanno promesso ai Segratesi un Referendum ora non solo non lo fanno ma si trasformano addirittura in “promoter” di Percassi elargendo sogni inesistenti ai Segratesi. L’amministrazione Comunale, con i soldi dei cittadini, sta rifilando un vergognoso depliant con visioni artefatte della realtà e numeri spropositati, per convincere i cittadini della magnificenza di questa “Città del tempo libero”. Un depliant dove persino il “centro parco” viene fatto apparire come realizzato dal Centropolifunzionale. Un imbroglio a danno della collettività.

Non vi è solo una devastazione territoriale dietro a questo progetto, c’è anche una devastazione sociale e culturale: il Centro Commerciale come nuovo fulcro della vita sociale e culturale della città.



Segrate giovedì 13 marzo 2009

 

 Gruppi Consiliari:

Verdi per la pace, Aria Nuova, Lega Nord, Margherita, Rifondazione Comunista, Unione di Centro, Democratici di Sinistra

Diciamo NO al Centro Commerciale - Invitiamo tutti i Segratesi a partecipare