martedì 30 aprile 2013

STRETTA SULLE SLOT MACHINE E LA LUDOPATIA

Mentre si cerca di porre rimedio al grave problema.A
Segrate si va in controtendenza,dove da parecchi mesi e' attivo un
Casino'.Domanda chi ha dato
Il permesso di farlo aprire?
O il problema e' sorto solo
Ora dopo la sparatoria di Roma.


Milano, 30 aprile 2013 - A chiederlo ad alta voce è stato il Codacons dopo la sparatoria davanti a Palazzo Chigi: Luigi Preiti, disoccupato con il vizio del gioco, ha ferito due carabinieri prima di essere bloccato dalle forze dell'ordine. In regione Lombardia tutti hanno capito dell'esigenza di una legge speciale per bloccare il dilagare di un problema sociale. Il progetto di legge del Pd chiede la creazione di unità operative specializzate nel trattamento della dipendenza da gioco all'interno delle sedi Asl, oltre all'obbligo per i concessionari di slot machine di dotare le macchinette di un lettore di tessera sanitaria regionale, per impedirne l'uso ai minori. Lo stesso Governatore Roberto Maroni si è impegnato a occuparsene: "La ludopatia è un tema su cui mi voglio impegnare - ha nei prossimi giorni incontrerò gli assessori competenti per vedere come si possa intervenire per stringere al massimo la possibilità di diffusione di queste macchinette che rischiano di portare a situazione gravi".



CHE SI LASCI DECIDERE AI CITTADINI

Con un referendum tra i
Residenti,non come quello fatto per il centro commerciale.
E i lavori promessi con due
Lettere inviate ai residenti
Qualche anno fa.Che fine
Hanno fatto?Il parchetto
Abbandonato,documentato
Da noi con foto,parecchi mesi fa.Aspettiamo il degrado.

lunedì 29 aprile 2013

RIOCCUPATA L'UNIVERSITA' SAN RAFFAELE

San Raffaele, verso la protesta professori e studenti dell'ateneo
Milano, 29 aprile 2013 - Dopo il blocco delle iscrizioni alla facoltà di medicina per l’anno accademico 2013-2014, professori, studenti e specializzandi dell’universita’ Vita e Salute San Raffaele di Milano si stanno muovendo per protestare insieme. Questo pomeriggio si terranno infatti le assemblee di docenti, studenti e specializzandi per decidere le modalita’ della protesta.
Luca Vago, uno dei rappresentanti degli studenti spiega: "La situazione e’ piuttosto grave. Sono state infatti bloccate le iscrizioni al primo anno di medicina per il prossimo anno accademico, e i posti per le specializzazioni sono stati riassegnati e accorpati alle altre universita’ di Milano, che decideranno loro quanti specializzandi assegnare al San Raffaele. Inoltre c’e’ il rischio che a giugno si decida che chi e’ gia’ in corso si veda congelare il proprio percorso di studi o perdere addirittura l’anno’’. Tutto questo perche’ lo scorso 24 aprile, nel decreto del ministero dell’Istruzione, dell’Universita’ e della Ricerca (Miur), che mette a bando i posti per i corsi di laurea ad accesso programmato, non è stato assegnato alcun posto all’ateneo del San Raffaele.
Una situazione che e’ il risultato del braccio di ferro in corso da mesi tra le ‘’fedelissime’’ di don Verze’ (le Sigille Raffaella Voltolini e Gianna Zoppei) e i nuovi vertici dell’ospedale, tenuti fuori dal consiglio di amministrazione dell’ateneo. Un contrasto che ha portato la proprieta’ del San Raffaele a non rinnovare la convenzione tra universita’ e ospedale, e su cui finora la mediazione dell’ex ministro Profumo non ha dato gli esiti sperati. Tanto che un paio di settimane fa aveva nominato un ‘commissario’ suo rappresentante per cercare di risolvere la situazione. Al momento pero’ non si sa quando il commissario arrivera’ a Milano, e con l’insediamento del nuovo ministro i tempi rischiano di allungarsi ulteriormente, lasciando gli studenti senza risposte.


DOMANI MATTINA ASSEMBLEA DEL PERSONALE DALLE ORE 8 IN AULA SAN LUCA PARTECIPIAMO NUMEROSI COME L'ULTIMA VOLTA. MI PIACE PENSARE CHE L'ORDINE DEL GIORNO SIA RIPRENDIAMOCI CASA NOSTRA, RIPRENDIAMOCI I NOSTRI DIRITTI IL NOSTRO SALARIO ODG. RELAZIONE INCONTRO IN REGIONE DEL 29-04, VARIE ED EVENTUALI.






IL MOSTRO A SEGRATE

IL CENTRO COMMERCIALE TORNA IN GIUNTA

Ultima ora,

E sempre un'emozione, incontrare l'uomo più potente ed unico e vero padrone di Segrate e del suo destino, mentre beve tranquillamente un caffè, al bar Centrale del piccolo feudo di provincia.

Vederlo sorseggiare tranquillamente il suo caldo caffè, attorniato da uno stuolo di cortigiani e fidi giullari, architetti e costruttori, del nostro triste destino
Osservarlo  mentra pensa a che cosa dire, a cosa imporre, a cosa ordinare, a che ribrotti e punizioni impartire a chi promette e non mantiene, a chi inaffidabilmente assicura e assicurava, a chi ha ricevuto senza dare, a chi per ora e solo un costo senza guadagno, a chi potente un tempo o potente ora è in attesa di ordini da eseguire e strategie da perseguire.

Guardarlo avviarsi nel primo pomeriggio ( 16,30 ) verso la sede della sua municipalità, dove ad attenderlo ansiosi e preoccupati, vi sono tutti i suoi fidi e sottomessi esecutori, pronti a ricevere gli ordini da eseguire e mettere in atto le iniziative, per portare a termine la strategia pianificata.

Pronti a offrirgli quel che manca per divenir il re assuluto, l'unico esecutore e appaltatore di ogni destino, di ogni progetto, di ogni strada, pronti a prostrarsi al suo cospetto, regalandogli sommessamente qualche altro obolo, qualche altro risparmio o affare.

Non dura molto la visita alla municipalità del suo feudo, già alle 19 i sottoposti hanno recepito gli ordini impartiti, senza obbiettare, senza eccepire e ci mancherebbe altro.
Gia alle 19, il Re puo tornarsene alla sua  reggia, sicuro che  ogni suo ordine e ogni suo volere sarà eseguito dai suoi fidi scudieri sul territorio,
Gia alle 19 il nostro destino, quello del nostro territorio e del nostro futuro è pianificato, gia alle 19 Re Antonio è certo che la strada è spianata.

Procopio Gregorio  Segretario Cittadino SEL SEGRATE.






DOPO LE TELECAMERE AL CENTRO PARCO

Altre due installazioni in
Via Primo Maggio nei pressi
Del Comune,chissa a cosa servono?

SMENTENDO LE VOCI DI UNA TREGUA,

IL COMITATO SEGRATESE PER LA VITA INDIPENDENTE TORNA A PROTESTARE,
VISTO CHE DOPO L'ULTIMO INCONTRO,NESSUNA RISPOSTA E' ARRIVATA LORO
DA PARTE DEL SINDACO E L'ASSESSORE.DOPO CHE LEONARDO E NICOLA HANNO INVIATO DELLE MAIL PER SOLLECITARE UNA RISPOSTA



A causa della mancata applicazione della legge 162/98, Martedì 7 Maggio alle ore 15.30, di fronte al Palazzo Comunale di Segrate in Via 1° Maggio, il Comitato Segratese per la Vita Indipendente terrà la SETTIMA protesta per chiedere al Comune la reale attivazione dei progetti di Vita Indipendente. Tutte le persone con disabilità e i simpatizzanti che condividono la causa sono caldamente invitati a partecipare all'evento. É gradita la presenza di tv e giornalisti.



COSA ASPETTIAMO,CHE SUCCEDA QUALCOSA DI GRAVE CARO ASSESSORE ZANOLI.

CARO ASSESSORE ZANOLI,LE VORREMMO RICORDARE CHE DI QUESTE SITUAZIONI A SEGRATE C'E' NE SONO ALTRE
IN PARTICOLARE,CASCINA BRUCIATA A NOVEGRO SONO PASSATI 6 ANNI E' ANCORA NIENTE E' STATO FATTO DI CONCRETO.A PARTE RECINTARLA,CON SCARSI RISULTATI.VISTA LA PRESENZA DI ESTRANEI ALL'INTERNO.L'EX FISHER ABBANDONATA AL CUI FIANCO STA CRESCENDO UNA GIUNGLA,A ROVAGNASCO A FIANCO DI CASCINA COMMENDA,C'E' IL RESTO DELLA CASCINA CHE STA CADENDO A PEZZI.BASTA PAROLE CHIEDIAMO INTERVENTI PER SCONGIURARE PERICOLI DI CROLLI O ALTRO GRAZIE. CORDIALI SALUTI

DI MARZO GIUSEPPE COORDINATORE CITTADINO SEL SEGRATE

LA FESTA SCIPPATA " LEGALMENTE"

PER I NEGOZIANTI LOCALI RIMASTI SENZA FESTA NON E' PIU' PRIMAVERA.

CI PARE CAPIRE CHE CI SIANO ALTRE MOTIVAZIONI PER NON RIPRISTINARE LA VERA FESTA

DI PRIMAVERA NATA NEL 1997.

Saracinesche abbassate, niente festa
ATTUALITA' - Correva l’anno 1997 quando i commercianti di via Gramsci si inventarono la Festa di Primavera col duplice obiettivo di ravvivare il centro città e promuovere le proprie attività. Fu un successo. Ora gli stessi commercianti, 16 anni dopo, tornano a parlare di quella manifestazione con amarezza scrivendo una lettera aperta ai segratesi dopo essersi visti chiusi la porta in faccia dall’amminisrazione comunale alla loro richiesta di ripristinarla così come era nata. Un «no», motivato dal municipio con problemi legati alla viabilità, che non va giù agli esercenti. «È una risposta che ci porta a pensare che sia stata redatta da gente che non conosce Segrate» scrivono i commercianti delle vie Gramsci, Suardi e Dalla Chiesa, in particolare riferendosi al fatto che tra i punti di diniego ci sia anche l’impossibilità di deviare la linea 923 dell’Atm quando in realtà oggi transita su via Roma, strada che non sarebbe interessata dalla manifestazione. «Oppure, più probabile, che si tratti di una colossale arrampicata sui vetri pur di negarci il permesso». E i negozianti parlano di scelte politiche fatte negli anni che non condividono. «Dopo le prime edizioni fortunate della festa, qualche politico pensò bene di appropriarsene con il risultato che dopo alcuni sterili tentativi di portarla in altre zone della città, non fu più riproposta. Nel programma elettorale del sindaco Alessandrini c’era la promozione e la valorizzazione delle attività artigianali e commerciali locali. Non bastava allora un sistema viabilistico estremamente penalizzante per i cittadini e gli esercenti della zona? Non bastava averci dimezzato i parcheggi? Ora dobbiamo anche costatare che per intralciare le nostre iniziative tutti i mezzi sono buoni. A dicembre, ad esempio, per la manifestazione dei Mercatini di Forte dei Marmi (evento che verrà ripetuto questo giovedì 25 aprile, ndr), non sono stati sollevati tutte queste problematiche nel chiudere per due giorni alla circolazione un tratto di via Roma e la via XXV Aprile. Inoltre, proprio il benestare a queste bancarelle, ci porta a dire che nessuno dei nostri amministratori è stato minimamente sfiorato dal pensiero che, in un momento di vacche magre, questi ambulanti sono venuti a togliere lavoro ai commercianti cittadini. Ora che siamo noi a volerci promuovere, noi che paghiamo le tasse a Segrate, tutto è valido per ostacolarci. Qualcuno ci dovrebbe spiegare perché chi viene da fuori è favorito, mentre noi veniamo penalizzati. Ma forse la colpa è nostra che non abbiamo tenuto conto che dal 1997 al 2001 c’erano altri amministratori che sapevano capire, e avevano a cuore, il territorio, l’artigianato e il commercio segratese».
da Segrate infolio
29 Aprile 2013

domenica 28 aprile 2013

IL SERVIZIO SUI T-RED LE MULTE VAMPIRO A SEGRATE

VIVIANI: T-Red e le multe maledette - Video Mediaset

A SEGRATE COSA ASPETTIAMO? UN DIRITTO CIVILE CONTRO L'ARRETRATEZZA CULTURALE DELLA NOSTRA AMMINISTRAZIONE.

Lombardia :Milano :Nordovest Milano :Rho www.sinistraecologialiberta.it Territorio 28 aprile 2013 Entro l'estate anche a Rho un Registro per le Unioni Civili Il circolo rhodense di Sinistra Ecologia Libertà esprime soddisfazione per il percorso che, grazie alla nostra iniziativa, si è avviato fra i partiti della coalizione (PD-SEL-IdV) e che porterà l'Amministrazione, prima della fine dell'Estate, ad istituire un Registro e ad adottare un Regolamento per il riconoscimento delle Unioni Civili sulla falsariga dei provvedimenti già adottati dal Comune di Milano. È un passo importante che garantirà anche a Rho il rispetto dei diritti di convivenza fra coppie non legate da un vincolo matrimoniale e che ancora a livello Nazionale non ha ottenuto un'adeguata risposta. Potranno richiedere di essere iscritte al Registro delle unioni civili due persone maggiorenni, di sesso diverso o dello stesso sesso, residenti e coabitanti nel Comune di Rho e legate da vincoli affettivi. Le persone che chiederanno di registrare la loro Unione Civile, all'interno del Comune di Rho, saranno equiparate al "parente prossimo" ai fini della possibilità di assistenza. Il Regolamento impegna la Giunta a compiere tutti gli atti necessari alla tutela della Unioni Civili, al fine di superare situazioni di discriminazione e favorirne l'integrazione e lo sviluppo nel contesto sociale, culturale ed economico del territorio. Parallelamente al binario Istituzionale, i Partiti della coalizione avvieranno un percorso di condivisione pubblica sui temi che ispirano l'adozione del provvedimento in modo tale che questo possa essere arricchito da un dibattito aperto e partecipato. "Abbiamo voluto essere di stimolo alla maggioranza sui temi dei diritti civili" ha dichiarato Flavio Fusarpoli, coordinatore di SEL a Rho "e nel contempo, lanciare un segnale forte al territorio circa la nostra collocazione sui temi cosiddetti etici. Ci auguriamo che questo segnale contribuisca alla formazione di una opinione diffusa sul nostro territorio e su quello Nazionale, che consenta di superare lo stallo che blocca da anni l'adozione di una Legge sulle coppie di fatto. Si tratta di un segnale di arretratezza culturale che ci auguriamo il Parlamento sia in grado di superare.

DOMANI COMINCIA LA MEDIAZIONE,SPERANDO IN UN ACCORDO.

San Raffaele, i sindacati pronti a un "sacrificio economico" (28/04/13 20:22) Questa voltaè probabile che la trattativa tra sindacati e amministrazione dell'ospedale San Raffaele arriverà a un risultato reale: i rappresentanti dei lavoratori infatti hanno fatto in questi giorni una proposta nuova, secondo la quale c'è un "piccolo sacrificio economico", inferiore a quello previsto dall'accordo poi bocciato con il referendum, e la discussione solo "del problema economico e non di altri punti che possono diventare critici". Lo anticipa Margherita Napoletano, delegata Usb dell'Rsu. Domani, lunedì 29 aprile, alle ore 15:00, i delegati sindacali del San Raffaele e azienda sono convocati in via Taramelli 24 a Milano, nela sede dell'Arifl, l'agenzia regionale incaricata dalla giunta lombarda come mediatore, per far ripartire la trattativa. Dalle 15 alle 17 inoltre i lavoratori licenziati saranno in presidio davanti alla sede Arifl. "Abbiamo parlato di questa proposta con l'Arifl - spiega - che ha saggiato il terreno anche con la proprietà. E se ci hanno convocati vuol dire che forse qualcosa si muove. Abbiamo tolto delle pregiudiziali dal tavolo e ci aspettiamo che anche l'azienda faccia altrettanto. Ci aspettiamo un forte senso di responsabilità -aggiunge Daniela Rottoli, coordinatrice dell'Rsu - anche da un punto di vista sociale, da parte della proprietà del San Raffaele, nell'auspicio che l'Amministrazione abbia davvero intenzione di far rientrare immediatamente i 64 colleghi già licenziati, ritirando la procedura per i 244 licenziamenti collettivi dichiarati esuberi". La disponibilità a fare sacrifici per uscire dalla crisi "c'è sempre stata - continua Rottoli - ma con la prospettiva che, una volta messi in ordine i conti, di cui la stessa Regione vuole avere rendicontazione per procedere con la necessaria trasparenza, le quantità economiche vengano ripristinate".

venerdì 26 aprile 2013

STASERA SU ITALIA LE IENE

NEL PROGRAMMA LE IENE VERRA'
TRASMESSO IL SERVIZIO SU SEGRATE,RIGUARDANTE I T-RED.
LE IENE CONTRO ALESSANDRINI

UNA CHIMERA A SEGRATE.O FORSE UN SOGNO?

Image Article La campagna si prende spazio, il parco cresce








Pozzuolo Martesana, 26 aprile 2013 - Percorsi ciclabili attrezzati, passeggiate fra il verde e i fontanili, turismo sacro per vecchie chiesette di campagna, tappe in cascina per degustare e comperare a chilometro zero: la strada è appena iniziata, ma è già pronta l’idea del Parco del «dopo Tem». Il Plis Alto Martesana, nato già da qualche anno, raduna oggi 800 ettari di campagna a ridosso dei grandi cantieri per la Tangenziale Est esterna e a cavallo dei due Comuni fondatori, Pozzuolo Martesana e Melzo (in primis aderì anche Bellinzago, poi uscito). 

Ma il perimetro è già pronto ad aumentare: è già cosa fatta l’adesione di Inzago, che ha inserito nel Plis una cospicua porzione di abitato, sono pronte le adesioni di Pozzo d’Adda, che ha presentato richiesta ufficiale da poco, e di Cassano d’Adda, adesione strategica in quanto sarebbe il trait d’union con l’Adda e con il Parco Adda Nord, che qui ha la sua propaggine più a sud.  In questi giorni si gioca anche un’importante scommessa, l’accesso a un finanziamento nell’ambito di un bando europeo per le «reti sostenibili» che consentirà di procedere nella realizzazione fisica del parco. Un Parco “difficile”, fatto di verde al confine con le nuove autostrade, da strappare al rischio del cemento. 

«L’idea originaria — spiega l’assessore all’Ambiente di Pozzuolo, Costantino Volpe — è nata proprio con i progetti di Brebemi e Tem. Si vincolò territorio per evitare la cementificazione in aree verdi già condannate agli stravolgimenti che oggi tutti abbiamo sotto gli occhi. Oggi l’idea è ancora più forte. Ci sarà la Tem, c’è già la Dhl, ma c’è il Plis, crescerà ulteriormente, e sarà un polmone verde a misura del turismo per famiglie e della fruibilità territoriale». Le nuove adesioni? «Si sta arrivando al dunque in questi giorni. Stiamo andando avanti piano per via del bando europeo, che sarebbe un importantissimo passo avanti». Obiettivo numero uno, «compensazione».

Lo stesso sito provinciale definisce la delicatezza di quest’area: «Un’area caratterizzata da una fra le più elevate densità urbane del continente, con una presenza di rilevanti infrastrutture per il trasporto esistenti e previste (Autostrada Tangenziale Est Esterna, Autostrada Brescia Bergamo Milano e opere connesse) le quali costituiscono un rilevante impatto ambientale che occorre mitigare e compensare». 
Obiettivo futuro, fruizione: «La campagna è la nostra grande risorsa, il progetto più importante riguarda le reti ciclabili, la fruizione sostenibile, la tutela dell’agricoltura e la promozione dei nostri prodotti locali. Ma vi sono anche progetti che riguardano aree specifiche da destinare a bosco, in questo caso nel territorio di Pozzo d’Adda».

monica.autunno@ilgiorno.net

giovedì 25 aprile 2013

DOPO TANTO SCRIVERE E SEGNALARE IL DEGRADO,SI SONO MOSSI!!!

FINALMENTE DOPO TANTE SEGNALAZIONI,SUL DEGRADO DELLA FERMATA DEL
PASSANTE FERROVIARIO DI SEGRATE.CON GRANDE SODDISFAZIONE PUBBLICHIAMO UNA MAIL CHE CI HA INVIATO UN UTENTE PER RINGRAZIARCI E
SEGNALARCI LA SUA SORPRESA.


SORPRESA !
Oggi ho visto "un'altra" fermata Segrate del passante: sottopasso completamente bonificato mediante pulizia generale, ritinteggiatura delle pareti, pavimentazione asciutta, macchinetta obliteratrice funzionante.

RINGRAZIO tutte le persone che, a vario titolo, hanno contribuito al raggiungimento di questo risultato, ancorché minimo.

APPELLO :
chiedo cortesemente all'Amministrazione Comunale di prendere in considerazione la possibilità di creare altri stalli di sosta a pettine lungo la strada (a senso unico in uscita dal piazzale) lato sinistro, lasciando giustamente il lato opposto riservato al transito ciclo pedonale. Sarebbe un passo avanti per molti utenti.

GRAZIE





martedì 15 gennaio 2013

LA SEGRATE CHE NON VOGLIAMO.IL DEGRADO DELLA STAZIONE(FERMATA) DI SEGRATE


COSA SI ASPETTA PER RIQUALIFICARE LA STAZIONE E IL PIAZZALE ANTISTANTE COME DENUNCIATO DA NOI CIRCA 6 MESI FA

http://segratedomani.blogspot.com/2012/08/segrate-la-stazione-della-vergogna.html

http://segratedomani.blogspot.com/2010/12/stazione-di-segrate-due-filmati.html
http://segratedomani.blogspot.com/2012/09/una-stazione-da-terzo-mondonella-tanto.html
http://segratedomani.blogspot.com/2009/12/cronaca-di-una-passeggiata-per-le-vie.html

ecco i link dei vari articoli che denunciano il degrado
della stazione di Segrate



Testa bassa e passo svelto Alla stazione di Segrate è meglio non fermarsi

Illuminazione guasta e nessun controllo

  
Per raggiungere i binari si attraversa un sottopassaggio sporco e poco sicuro
di Gabriele Gabbini
La stazione di Segrate (NewPress)
La stazione di Segrate (NewPress)
di Gabriele Gabbini
Segrate, 15 gennaio 2013 - Un binario vuoto, il buio attorno. La stazione di Segrate è silenziosa. Poi un sibilo, in lontananza, che pian piano si fa più fragoroso mentre un convoglio si avvicina. Un treno arriva, si ferma e poi prosegue la sua corsa come nulla fosse. Pochi i passeggeri in poltrona e ancora meno quelli che scendono, mentre il freddo si fa più pungente. Alle 20.30 di un sabato sera non sono in molti a tornare dalle grandi città, non è un giorno feriale e questa stazione non è certo fort Alamo in quanto a sicurezza. Chi può scegliere spesso scommette sull’auto e al diavolo il traffico, che l’importante è tornare a casa tranquilli. Sguardo basso e passo svelto, movenze tipiche di ogni buon milanese che si rispetti, anche se in questo caso la fretta non è certo legata a impegni professionali, quanto piuttosto alla voglia di restare in zona il meno possibile.

L’illuminazione scarseggia
L’illuminazione c’è, vero, ma funziona a sprazzi con molte lampade bruciate o intermittenti. Per muoversi da un binario all’altro si percorre un sottopassaggio, ripulito da poco anche se ancora persiste un odore acre che a ventate attacca le narici. Sui muri invece campeggiano scritte e graffiti di illegali pittori urbani, tutt’altro che capolavori.

Sotto l’attacco dei vandali
Alle estremità, in corrispondenza dei due binari, ci sono due macchinette obliteratrici. Non funzionano ovviamente, sono spente. E pensare che, senza timbro, il biglietto non è valido e qualsiasi controllore avrebbe tutto il diritto di tirare fuori carta e penna. Inutile poi spiegare che la colpa sia delle macchinette. Quella di Segrate però, a onor del vero, non è una stazione nel vero senso della parola. Si tratta esclusivamente di una fermata, e si vede. Nessun controllo, nessuna attività commerciale, né nelle vicinanze né tantomeno all’ interno, e nessuna telecamera. Nessun bagno anche. Ma a ovviare il problema bastano gli angoli bui della banchina, a giudicare dalla puzza. Di fianco agli scalini che conducono al sottopasso ci sono anche due rampe per i disabili. Utili, almeno a vedersi. Peccato che, considerata la pendenza, servirebbe un motore di buona cilindrata per portar su una carrozzina senza l’aiuto di qualcuno. Ma l’apparenza è salva, e tanto basta. Subito fuori dalla stazione c’è invece la banchina degli autobus. Ne passano diversi e con buona frequenza, non c’è molto da aspettare. Tutti vuoti, o quasi, già dalle 8 di sera. Qualche ragazzo, di ritorno da Milano, e immigrati per lo più sono le uniche facce che circolano dopo il tramonto. «Io mi fermo qui solo qualche minuto prima di ripartire - confessa un autista -. Diciamo che non è il posto dove lascerei sola mia figlia ma non ho mai riscontrato grossi problemi».

Tutto intorno il deserto
Il parcheggio di fronte è sgombro, con poche auto e tante bottiglie. Tutte vuote, qualcuna ancora integra. Nelle poche zone non asfaltate si accumulano sacchetti di spazzatura, pezzi di cartone e perfino un paio di scarpe lasciate lì da chissà quanto tempo. E intanto dall’alto, attraversata la strada, i palazzoni del lussuoso, e mezzo vuoto, Segrate Village osservano tutto da vicino, ma al riparo di alti cancelli. Due mondi, stessa piazza.

mercoledì 24 aprile 2013

Nichi Vendola a "BALLARO'

Guarda "Ballarò - Nichi Vendola, Sel: questa è una restaurazione 23/04/2013" su YouTube

SAN RAFFAELE I LAVORATORI SUBISCONO CONTESTAZIONI DISCIPLINARI


[Milano] San Raffaele: contestazioni disciplinari ai lavoratori in lotta

Oggi, al San Raffaele, la giornata era iniziata male: stanno arrivando a singoli lavoratori contestazioni disciplinari per aver partecipato alle assemblee di questi giorni, non autorizzate dall'azienda. Sono sopraggiunte altre lettere di licenziamento
.

Poi c'è stata questa mozione approvata nel pomeriggio dal Consiglio Regionale che prende netta posizione contro l'operato dell'azienda del San Raffaele, aprendo un tavolo di confronto, senza pregiudiziali, sia con le RSU che con l'azienda.
Questo non obbliga l'azienda ad accettare i contenuti espressi nella mozione del Consiglio Regionale, ma comunque esercita una bella pressione, dal momento che il 90% nel fatturato del San Raffaele lo si deve alla assistenza pubblica.
Si ha l'impressione che la lotta di questi giorni cominci a dare i suoi primi, se pur ancora acerbi,  frutti.
Fonte USI/AIT




Se nasce governissimo Sel sarà all’opposizione

                NON SI PUO' RISOLVERE I PROBLEMI CON CHI LI HA GENERATI 

si dialoga con Moro non con il caimano

Siamo all'opposizione. Non è bello: significa che abbiamo perso. Abbiamo perso un alleato, una storia, persino un pezzo della nostra vita collettiva. Ma non ci siamo smarriti, perché ancora riusciamo a distinguere il bianco dal nero, nonostante questa maledetta notte. Non è difficile farlo. Basta pensare a che giorno è domani.   Giovanni

 

«Voteremo contro la fiducia a qualunque governo che abbia al suo interno il blocco berlusconiano». Lo afferma il laeder di Sel, Nichi Vendola, dopo aver incontrato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nell’ambito delle consultazioni. Vendola chiarisce che sicuramente «Matteo Renzi potrebbe rappresentare una novità ma – spiega – nessun elemento di novità può essere così spiazzante da farci mutare giudizio qualora al suo interno il governo abbia il blocco del Pdl. Un blocco che ha portato allo sfascio l’Italia».
Vendola, esprime «ammirazione per Napolitano che ha accolto l’invito pressante delle forze politiche ad accompagnare il paese fuori dallo stallo e dalla paralisi.
Noi – continua Vendola – vogliamo essere parte attiva nel processo di ripensamento degli assetti istituzionali del paese». L’obiettivo di Sel, spiega il presidente della Puglia, è quello di «dare segnali positivi tra cui l’immediata abrogazione del porcellum (che si può fare con una sola norma di legge) e la cancellazione della normativa sui rimborsi elettorali. Siamo contrari a un governissimo – ribadisce Vendola – ad un’alleanza il cui perno sia il rapporto Pd-Pdl. Non è questa la soluzione dei problemi drammatici del paese». In ogni caso, dice ancora il presidente di Sel, «se sarà governissimo per il partito sarà opposizione anche se non ci sfugge la drammaticità della situazione del paese. A qualunque governo andremo incontro – dice ancora Vendola – spetterà rispondere ad alcune questioni: rifinanziamento degli ammortizzatori sociali, chiusura della partita penosa degli esodati, abbattimento dei vincoli del patto di stabilità, riapertura del negoziato con Bruxelles che ci consenta di uscire dalla palude dell’austerità». Insomma, conclude, «sarà opposizione la nostra, ma con la capacità di collaborare su tutto ciò che potrà alleviare i dolori del paese».

LE AZIENDE ABBANDONANO SEGRATE,COSTA TROPPO.


Imu, batosta in arrivo per le aziende A Segrate è polemica

Polemica a Segrate: «Andiamo a colpire proprio chi porta lavoro»
di Gabriele Gabbini
Da Segrate sono già fuggite due superpotenze come Microsoft e 3M. Per la minoranza serve un segno di cambiamento
Da Segrate sono già fuggite due superpotenze come Microsoft e 3M. Per la minoranza serve un segno di cambiamento
Segrate, 24 aprile 2013 - Parlare di tasse non piace a nessuno, anche se poi tutti ne parlano. Così a Segrate, «col cuore infranto» e «tappandosi il naso» - le parole di alcuni consiglieri prima del voto -, è stato approvato un nuovo balzello in casa Imu. A essere toccati non saranno però i cittadini, non direttamente almeno, bensì le aziende. Se per i segratesi infatti le aliquote sulla prima casa (0,4%) e sulle altre abitazioni (0,95%) resteranno le stesse, i problemi nascono invece per i fabbricati di categoria D (opifici, capannoni industriali, ospedali, ecc). In sintesi, la fotografia della situazione è questa: nel 2012 le entrate fino allo 0,76%, per quanto riguarda i capannoni industriali, erano divise tra Stato e Comune.
Nel 2013 invece, lo Stato si prenderà per sé l’intero piatto (almeno fino allo 0,76%) e quindi il Comune, per fermare l’emorragia, ha dovuto aumentare l’aliquota globale dallo 0,95 del 2012 all’1,06% nel 2013. Una variazione che consentirebbe almeno di limitare i danni, fermando la perdita a poco più di 2 milioni di euro. Le aziende dunque pagheranno di più mentre i cittadini no. La paura di molti però è che le due voci siano di fatto strettamente correlate e che la reazione davanti a nuovi aumenti erariali da parte di un tessuto industriale già pesantemente lacerato dalla crisi potrebbe essere davvero devastante. «Segrate costa troppo? - il primo pensiero di chi deve fare business secondo l’opposizione -. Allora ce ne andiamo. E se le aziende scappano, anche il lavoro diminuisce e la città rischia di collassare».

Così la minoranza si ribella: «Vogliamo tartassare gli imprenditori, che sono già in difficoltà e chiudono a decine lasciando a casa centinaia di operai? Diamo un segno di cambiamento - la richiesta dei consiglieri di Scelta Civica -. Già Microsoft e 3M hanno abbandonato Segrate». «In questo modo - la voce di Sel a rincarare la dose - andiamo a colpire proprio chi porta lavoro».

La replica dell’Amministrazione però arriva forte e chiara, segnale di una decisione «sofferta ma indispensabile», come spiega l’assessore Angelo Zanoli: «Quella di Segrate - le sue parole - è una situazione molto particolare: le aziende sul nostro territorio sono circa 3mila, molte di alto profilo, da Mondadori a Ibm. Sappiamo che il momento non sorride a nessuno ma la nostra scelta è stata ben ponderata - sottolinea -: per cominciare questa non è una nostra tassa ma ci viene imposta dallo Stato. Noi però dobbiamo comunque trovare i fondi e, tra cittadini e aziende, siamo stati costretti a scegliere il minore dei mali, consapevoli però del fatto che l’alto livello delle nostre aziende saprà ammortizzare meglio questi ritocchi rispetto ai singoli segratesi».

martedì 23 aprile 2013

LA MOZIONE DEL CONSIGLIO REGIONALE CHE IMPEGNA LA GIUNTA.

ECCO IL DOCUMENTO CON LA FIRMA DI ALCUNI CONSIGLIERI REGIONALI

CARISSIMA AMMINISTRAZIONE SEGRATESE.

ORAMAI E' NOTO CHE A SEGRATE DA PARTE DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE.TUTTE LE ATTENZIONI E GLI INTERESSI ECONOMICI SONO
RIVOLTI AL NUOVO CENTRO CIVICO,MA PER TOGLIERE QUESTO CESSO
DAL PARCO EUROPA QUANTO DOBBIAMO ANCORA ASPETTARE?VISTO CHE IL
5 MAGGIO CI SARA' LA FESTA DI PRIMAVERA NEL SUDETTO PARCO NON SAREBBE MEGLIO RIVOLGERE QUALCHE ATTENZIONE A QUESTO ANNOSO PROBLEMA!!!


PER SEMPRE LIBERI

DEDICATO A TUTTI I LAVORATORI
CHE STANNO COMBATTENDO PER DIFENDERE IL POSTO DI LAVORO

LAVORATORI SAN RAFFAELE RICEVUTI IN CONSIGLIO REGIONALE.


Rappresentanti sindacali dell’Ospedale San Raffaele di Milano ricevuti in Consiglio regionale

Le rappresentanze sindacali dei lavoratori dell’Ospedale San Raffaele di Milano sono stati ricevute oggi a Palazzo Pirelli dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, che ha raccolto in tempo reale il loro allarme per l’avvio  delle procedure formali di licenziamento per 40 dipendenti. Oltre al Presidente Raffaele Cattaneo (PdL), erano presenti i Vice Presidenti Fabrizio Cecchetti (Lega Nord) e Sara Valmaggi (PD), i Consiglieri Segretari Daniela Maroni (Lista Maroni) e Eugenio Casalino(M5S), il co-capogruppo del PdL Claudio Pedrazzini, il capogruppo del PD Alessandro Alfieri, la capogruppo del Patto Civico di Ambrosoli Lucia Castellano, e i Consiglieri Jari Colla (Lega Nord) e Maria Teresa Baldini (Lista Maroni).
In un incontro durato oltre due ore, i rappresentanti sindacali presenti con una delegazione di dodici componenti guidata dalla coordinatrice RSU-USB Daniela Rottoli, sono stati lungamente ascoltati e hanno avuto modo di esporre e illustrare in modo dettagliato la situazione, sollecitando la Regione ad attivarsi per bloccare i licenziamenti in atto e per riaprire un tavolo di confronto con la proprietà e chiedendo anche di valutare le strade possibili per rendere l’Ospedale San Raffaele una struttura pubblica.

La tempestiva convocazione avvenuta oggi dei rappresentati sindacali dei lavoratori del San Raffaele -ha detto il Presidente Cattaneoè testimonianza concreta della grande attenzione e della disponibilità all’ascolto da parte dell’Assemblea regionale lombarda e di tutte le forze politiche. Una disponibilità che confido i lavoratori possano trovare ora anche nelle altre sedi competenti –ha aggiunto Raffaele Cattaneo-.Scriverò una lettera al Presidente della Giunta e agli assessori competenti, Mantovani e Aprea, per informare dei temi emersi durante l’incontro di questa mattina, sottolineando la necessità di trovare il modo di riaprire un tavolo di trattativa per trovare una soluzione immediata ad una vicenda critica come questa”.

“Ricevere oggi sindacati e lavoratori è stato un passaggio significativo che ci ha consentito di avere elementi di analisi importanti sulla situazione del San Raffaele –
ha detto il Vice Presidente Fabrizio Cecchetti (Lega Nord)-. Da parte nostra c’è tutta la volontà di lavorare per cercare di trovare una soluzione”.
La revisione delle modalità di accreditamento e la comparazione dei contratti pubblici e privati sono temi importanti ma proiettati nel medio periodo –ha evidenziato la Vice Presidente Sara Valmaggi (PD)-; oggi la priorità e l’emergenza sono invece la tutela dei posti di lavoro e la Regione deve fare la sua parte per chiedere il ritiro immediato delle procedure di licenziamento in atto e consentire la riapertura delle trattative. Mi auguro –ha concluso Sara Valmaggiche una volta insediata, la Commissione Sanità convochi subito in audizione la proprietà dell’ospedale”.
Per il Consigliere Segretario Eugenio Casalino “chiedere che il San Raffaele diventi un ospedale pubblico non è un obiettivo realistico: bisogna invece adoperarsi per il mantenimento dei livelli occupazionali esistenti, lavorando anche sulla progressiva riduzione dei costi strutturali e di funzionamento”. Un intervento forte e immediato dell’amministrazione regionale è stato chiesto dal capogruppo del Partito Democratico Alessandro Alfieri, mentre il co-capogruppo del PdL Claudio Pedrazzini ha assicurato la piena disponibilità dell’Assessore regionale alla Sanità Mario Mantovani a incontrare al più presto i rappresentanti sindacali dei lavoratori per affrontare insieme la situazione, confermando che uno dei primi atti della Commissione Sanità (che si insedierà martedì 16 aprile) sarà quello di convocare la proprietà del San Raffaele.
Attualmente all’Ospedale San Raffaele, complice anche il mancato accordo in sede ministeriale successivo all’esito negativo del referendum tenutosi il 29 gennaio sull’ipotesi di accordo inizialmente raggiunta tra l’azienda e le RSU, è aperta la procedura di mobilità per 244 dipendenti.

ULTIMA ORA SAN RAFFAELE,PARTITE ALTRE LETTERE DI LICENZIAMENTO


San Raffaele di Milano, partite altre 30 lettere di licenziamento



Milano, 23 apr. (Adnkronos Salute) - Non si fermano i licenziamenti tra il personale del comparto dell'ospedale San Raffaele di Milano. Secondo quanto confermato da fonti ospedaliere, sarebbero una trentina le nuove lettere in arrivo. Si sono quindi rivelati fondati i timori che circolavano da giorni anche tra i sindacati.

Oggi i riflettori sono puntati sull'Aula del Consiglio regionale lombardo, dove saranno discusse tre mozioni (Pd-Patto Civico, M5S, Pdl) per scongiurare i tagli. Una delegazione di una quindicina di lavoratori ha annunciato la sua presenza durante la seduta.
Sempre a quanto si apprende, potrebbero sfiorare il milione di euro le perdite finora accumulate dall'Istituto di via Olgettina nei giorni in cui la protesta dei lavoratori ha bloccato gli sportelli dell'Accettazione.

Usa pronti ad ammodernare le testate nucleari in Italia

Il Parlamento discuta della mozione Sel



Sul Guardian la notizia che il Pentagono si appresterebbe a spendere 11 miliardi di dollari per ammodernare 200 ordigni nucleari B61, di cui 70 si trovano in Italia nelle basi di Aviano e di Ghedi.
 Si tratta di ordigni che potranno essere trasportati ed utilizzati dai cacciabombardieri F35. L’Italia deve dire di no a questa follia.  Lo afferma l’on. Giulio Marcon di Sinistra Ecologia Libertà in relazione alla notizia riportata dal quotidiano britannico sul un piano USA da oltre dieci miliardi di dollari per aggiornare e migliorare le armi di cui il Paese dispone in Europa.


Dopo questa notizia, continua l’on. Marcon, ancora più forte è la convinzione della necessità di cancellare immediatamente la partecipazione dell’Italia al programma di acquisizione e costruzione dei cacciabombardieri F35. Si tratta di aerei che non servono per le missioni di pace e per difendere il paese, ma solo per fare la guerra e oltretutto per portare ordigni nucleari.

Il Parlamento discuta immediatamente la mozione presentata da SEL per la sospensione della partecipazione italiana al programma F35 e chiediamo la completa denuclearizzazione del territorio italiano. Nelle basi di Ghedi e di Aviano, conclude l’on. Giulio Marcon, non dovranno più essere presenti ordigni atomici: chiediamo al governo italiano di attivarsi subito con la NATO e gli Stati Uniti per la loro rimozione.

IL GRIDO DI CHI NON SI ARRENDE

I LAVORATORI DEL SAN RAFFAELE
NON SI ARRENDONO.A DIFESA DEL POSTO DI LAVORO

domenica 21 aprile 2013

LA VERA SINISTRA LEALE, SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'

CARI POLITICI CHE VE LA GODETE ALLE SPALLE DEI CITTADINI,LEGGETE E RIFLETTETE SE AVETE UNA COSCIENZA.


La crisi finisce anche nei corridoi d’ospedale

Michele Mendolicchio - La situazione economica sempre più complicata, lascia per strada sempre più gente. L’espulsione dai posti di lavoro ormai non risparmia quasi più nessuno. Solo banchieri, manager e politici riescono ancora a mantenere i loro privilegi. Gli altri sono tutti a rischio di non poter pagare non solo il mutuo o l’affitto, il condominio, le bollette, la macchina ma anche l’Imu, la Tares e tutto il groviglio di tasse che ci circonda. Ma fosse solo questo! Il rischio è di finire in fila alla Caritas o nelle strutture Sant’Egidio del ministro Riccardi. Magari sarà felice di vedere finalmente realizzata la sua visione di società multietnica. Tutti poveri senza distinzione di razza.
Ma veniamo alla questione allarmante della Sanità. Dopo la crisi dell’Idi, ecco la difficile situazione del San Raffaele. Dopo la morte del padrino don Verzè l’ospedale ha presentato il conto allo Stato con un buco enorme da ripianare. E in parte è avvenuto, con il sacrificio di tutti gli italiani. Il problema è sempre lo stesso: finché ci sono le tangenti e i grandi scambi di interesse tutto funziona ma quando il meccanismo finisce tutto crolla.
Ora arrivano anche le noti dolenti: i licenziamenti. La decisione della Direzione dell’ospedale di inviare circa 40 lettere di licenziamento ha fatto scattare la reazione dei sindacati.
Oltre una dozzina di dipendenti è salita sul tetto mentre una 50 di persone ha cercato di occupare il reparto di accettazione. Ovviamente gli agenti schierati hanno impedito che il disegno andasse a buon fine. La protesta è stata organizzata in particolar modo dai comitati di base.
Il Pd invece ha chiesto che l’assessore alla sanità e la proprietà dell’ospedale vengano al più presto ascoltati dalla commissione sanitaria del consiglio regionale lombardo, per trovare una soluzione alla vertenza. “Denunce -dicono i due esponenti del Pd Borghetti e la Valmaggi- sono già arrivate all’Urp per peggioramento della qualità del cibo, carenza nella pulizia e nella fornitura dei presidi medico-chirurgici, anche per prestazioni ordinarie”.
E questo, a loro dire, incrinerebbe la fiducia dei cittadini nella struttura ospedaliera considerata una eccellenza. Però il fatto che la situazione esploda a poche ore dall’insediamento della commissione sanità del Pirellone, con il leghista alla presidenza, lascia pensare.
Secondo Salvini, segretario del Carroccio in Lombardia, la protesta nasconderebbe altri fini. “Pochi esagitati -sostiene- tengono in ostaggio 3 mila lavoratori e un intero ospedale”. Però nonostante questo auspica che si ritrovi una serenità tra azienda e sindacati, attraverso un confronto senza pregiudizi.
Logicamente i lavoratori sono fortemente divisi sulla forma di protesta. “Il problema è che qui si continua a calcare la mano sull’accordo bocciato -spiega la sindacalista Rottoli- La verità è che l’amministrazione non vuole trattative, vuole solo riprendere il documento che i lavoratori hanno rifiutato. Crediamo sia un atteggiamento assurdo. I soldi li hanno presi, ora ritirino i licenziamenti”.
Ci auguriamo che anche in questo caso, come nella vicenda Idi, si trovi una soluzione per i tanti lavoratori dell’ospedale che rischiano di restare senza lavoro.

http://www.rinascita.eu/index.php?action=news&id=20383

LORO LITIGANO E SI TURANO IL NASO MENTRE NOI PAGHIAMO.


FLASH N,371 A CURA DI GIANCARLO FILIPETTA



Imu e Irpef (turandosi il naso)

Imu. E’ sempre critico quando si parla di tasse, specialmente in un periodo di crisi come
quello che stiamo attraversando. E così lo è stato anche la sera di giovedì 18 aprile 2013 in
Consiglio Comunale, quando si è discusso di Imu (Imposta Municipale Unica), che
contribuisce per circa 15 milioni al bilancio di Segrate, e per la quale sono state confermate
le aliquote sulla prima casa (0,4%) e sulle altre abitazioni (0,95%). Dato che dal 2013
l’intero importo entra nelle casse comunali, senza contributi allo Stato, le entrate di queste
voci aumentano di 2.460mila euro. I problemi nascono per i fabbricati di categoria D
(opifici, capannoni industriali, ospedali, ecc.). Nel 2012 le entrate fino allo 0,76% erano
divise tra Stato e Comune. Nel 2013, lo Stato si prende tutto (fino allo 0,76%), e quindi il
Comune, per recuperare le cifre perse, pensa di aumentare l’aliquota globale dallo 0,95 del
2012 allo 1,06% nel 2013. Con questa variazione, la perdita sui fabbricati di categoria D
viene “limitata” a -2.580.000 euro. C’è però un’altra voce positiva: quella legata alle aree
che con il Pgt sono state trasformate da verdi a edificabili, e per le quali è previsto un
aumento di gettito di 1.189.000 euro. Globalmente il gettito Imu dovrebbe quindi
aumentare, nel 2013, di più di un milione di euro. Sul tutto aleggiano però i -2.240.000 euro
legati ai mancati trasferimento dallo Stato in un fondo di riequilibrio, soppresso nel 2013.
Ma nascono due tipi di problemi.
Primo. La presidente della commissione Bilancio (Radaelli–Pd) aveva chiesto che la
minoranza partecipasse alla definizione del Bilancio 2013. Risposta negativa. Uniche
eccezioni Grioni (Servizi Sociali) e il Segretario Generale (Spese di funzionamento, Cimitero),
che si sono dichiarati disponibili a discutere in commissione le parti di Bilancio di loro
competenza. Molto poco istituzionale, invece, ricorda Rosa (Segrate Nostra), la risposta del
Sindaco: “Se volete sapere qualcosa, venite nel mio ufficio e parliamone”. Ma, in
conclusione, si chiedono i consiglieri di minoranza: “Se non conosciamo le spese
previste, come potete chiederci di definire le entrate legate alle tariffe Imu?”.
Secondo. “Vogliamo tartassare gli imprenditori, che sono già in difficoltà e chiudono a
decine? Diamo un segno di cambiamento – chiede Seracini (Scelta Civica) – Già Microsoft e
3M hanno abbandonato Segrate”. “In uno dei paesi più ricchi d’Italia, abbiamo assistito alla
crescita del prelievo Imu dal 2011 al 2012, e poi per il 2013 vogliamo chiedere un milione in
più ai nostri concittadini?”, si chiede Monti (Insieme x Segrate). “La delibera è inopportuna.
Ritiratela”, è l’invito di Ancora (Pd). “E non sappiamo neppure dove e come stiamo ricevendo
dalle aree di trasformazioni”, è l’opinione di Rosa e Mongili (Pd). Alla minoranza si aggiunge
Casadio (PdL), per segnalare come gli incrementi dell’Imu non facciano che “mettere a
repentaglio lo sviluppo pianificato dal PdL”, e ne approfitta per chiedere “un nuovo accordo
per chiudere la legislatura”. Al voto, però, mentre Casadio e Borlone votano NO, gli altri due
consiglieri PdL (Casella e Nardio) votano SI. Anche la Lega (Viganò), dopo aver sparato su
tutto e su tutti, afferma: “Il Governo centrale si comporta in maniera criminale aumentando
le tasse, e noi, con la morte nel cuore, votiamo SI”. Terzi, per gli indipendenti, fa un atto
di fede: “Abbiamo fiducia nell’assessore”. La ciliegina finale la porta Antona (UdC): “Le leggi
criminali sono state decise all’80% dal Governo Berlusconi/Tremonti, e il resto da Monti. Ma
mi turo il naso e voto SI”. Conclusione: 13 voti a favore e 12 contro. La delibera passa.
Irpef. Niente di nuovo sull’addizionale comunale Irpef. Vengono confermate le aliquote
2012, cioè: esenzione fino a 15.000 euro; aliquota dello 0,2% per chi supera i 15.000 fino a
28.000 euro; aliquota dello 0,45% per le somme tra 28.000 e 55.000 euro; 0,50% per le
somme tra 55.000 e 75.000; 0,55% per le somme eccedenti i 75.000 euro.
Il gettito globale è previsto in 2.590.000 euro

venerdì 19 aprile 2013

LA VERGOGNA D'ITALIA I LAVORATORI PERDONO IL POSTO DI LAVORO

E piangono......A Roma se la ridono
Guarda "Milano, 19 aprile 2013. San Raffaele, è guerra contro i licenziamenti" su YouTube

ULTIME DAL SAN RAFFAELE

Occupata accettazione. Oltre mille in corteo

NO ALLE LETTERE DI LICENZIAMENTO

7Giorni | «Non tocca a noi pagare gli errori di una mala gestione». Il grido disperato dei lavoratori del San Raffaele in protesta dopo le prime lettere di licenziamento | il giornale gratuito del Sud Est Milano

NOTIZIE DALLE COMMISSIONI A CURA DEI FLASH N,370 A CURA DI GIANCARLO FILIPETTA


Nuove edificazioni. Le prime conseguenze dell’approvazione, a inizio 2012, del Pgt (Piano
di Governo del Territorio) sono state le trasformazioni di aree a verde in aree edificabili: vedi
il caso del Golfo Agricolo. Una conseguenza secondaria, ma non troppo, è che gli interventi
individuati nel Pgt possono essere approvati direttamente in Giunta, senza passare in
Consiglio Comunale. E’ solo dovuto al “buon cuore” dell’assessore Zanoli (Territorio) se i
consiglieri sono informati. E’ stato il caso, mercoledì 17 aprile 2013, in commissione
Territorio, di un nuovo progetto di edificabilità. L’area interessata era inizialmente nel Centro
Parco, zona Lavanderie, e già nel 2007, nell’ambito della direttiva di indirizzo del Centro
Parco, le erano stati assegnati 28.000 metri quadrati di slp (superficie lorda di pavimento).
Ora questo diritto di edificabilità (per 25.000 metri quadrati), come richiesto in fase di
approvazione del Pgt, è stato trasferito ad un’area della stessa proprietaria (Yoko Nagae,
vedova Ceschina) sul lato sinistro della Cassanese, andando verso Milano, prima dell’Istituto
del Sacro Cuore, di fronte alla floricultura Galbiati. Qui verranno costruiti edifici per attività
produttive, e precisamente un magazzini di carni e un deposito Brico. Contestualmente
l’area di zona Lavanderie viene ceduta al Comune ed entra a far parte del Centro Parco. La
proprietaria si impegna al “preverdissement” dell’area, e a pagare oneri addizionali di 20
euro al metro quadrato. Ma la zona, dicono Rosa (Segrate Nostra) e Mongili (Pd) è “coperta
da terreno di riporto” e quindi probabilmente richiederà un’attività di bonifica. Comunque
adesso ogni decisione ulteriore spetta alla Giunta, e chissà se avremo ancora modo di
parlarne

San Felice 2. Paolo Micheli (Segrate Nostra e nuovo consigliere regionale) ha chiesto alla
Direzione Urbanistica Regionale se lo slittamento della data di chiusura relativa
all’Ambito 1 (San Felice 2 – ex Ibm) dell’Accordo di Programma (AdP) per il Centro
Polifunzionale sia stato concesso in maniera regolare. In base ad una decisione della Giunta
segratese, la nuova data è il 31-12-2022, cioè tre anni e mezzo oltre la scadenza
inizialmente prefissata. L’assessore Zanoli e l’avvocato Aldini assicurano che intervenendo
solo su di un Ambito (e non sull’intero AdP) e senza toccare la parte finanziaria, si rientra
nelle regole. Insolitamente, era presente anche il sindaco Alessandrini, evidenziando così
come la risonanza mediatica dell’azione di Micheli lo abbia infastidito. Certo, sarebbe stato
meglio se i consiglieri comunali, almeno quelli della commissione territorio, avessero saputo
il tutto direttamente dall’amministrazione, invece di scoprirlo dalla lettura delle delibere. Ma
così va il mondo, e i consiglieri di minoranza (e spesso anche quelli di maggioranza)
dovranno adattarsi a scoprire le azioni dell’amministrazione andando a spulciare
pazientemente delibere e determine.

Vita Indipendente. Durante la Commissione Servizi Sociali di martedì 16 aprile, con la
presenza di Leonardo Tencati del “Comitato per la Vita Indipendente”, la commissione ha
deciso di dedicare una sessione specifica al tema della disabilità. Ai rappresentanti del
Comitato sarà così possibile presentare e discutere una proposta organica di progetto,
ritagliata sulle loro specifiche esigenze.

A SEGRATE I POLITICI 2.0 SONO DELL'OPPOSIZIONE.


La Rete poco utilizzata da sindaco, assessori e consiglieri di Pdl, Lega e Indipendenti


Non sono i grillini ad avere più feeling con il Web, ma le liste civiche, i giovani del Partito democratico e i vendoliani locali




SEL SEGRATE





 La comunicazione 2.0 pare indigesta a sindaco e componenti della sua giunta comunale, ma anche i rappresentanti in consiglio comunale della maggioranza non amano i social network Twitter e Facebook, ormai largamente utilizzati anche in politica e dai politici. Il nuovo che avanza Renzi e Grillo insegnano, ma a Segrate la lezione non sempre viene recepita. Chi lo ha fatto è stato premiato. Leggasi Paolo Micheli. La sua recente elezione a consigliere regionale a fianco di Ambrosoli è anche e soprattutto frutto del tam tam in Rete. Per capire meglio come stanno le cose, allora, facciamo un viaggio virtuale tra blog, siti e pagine personali dei rappresentanti dei partiti locali. Partiamo dal primo cittadino. Digitando Adriano Alessandrini su Google si trova solo il suo profilo Twitter (@AdAlessandrini). Ma a giudicare dalla data del suo ultimo cinguettio, il 13 marzo dopo la fumata bianca del Papa, viene il dubbio che il sindaco non curi più di tanto questo strumento preferendo altri canali per informare i suoi concittadini sul suo operato. E anche il numero esiguo di follower (58), ovvero coloro che ricevono ogni suo tweet, raccontano di uno scarso appeal del primo cittadino da questo punto di vista. Se il capo parla poco in Rete, non lo fanno per nulla i suoi assessori. C’è chi è registrato su Facebook (la dottoressa Maria Ronchi), ma non cura qui le sue amicizie, e c’è chi, invece, su Twitter ha cinguettato una sola volta nel 2012 (il leghista Martino Rebellato). Ma l’identità @martinoreb nonostante il chiaro contenuto lumbard del tweet del 13 gennaio 2013 («sono d’accordo per le grandi opere, ma + che grandi, utili x il nord»), senza l’aiuto fotografico, potrebbe indurre in errore. Anche sul fronte maggioranza i byte inviati ai cittadini via Web scarseggiano. Pdl e Indipendenti non hanno nemmeno un sito internet. Ce l’ha la Lega (leganordsegrate.blogspot.it), ma più per piacere che per dovere. Tra i rappresentanti in aula di questi partiti si segnala solo il profilo Twitter del capogruppo del Carroccio, Andrea Donati (@donati_andrea, 10 follower), poco utilizzato, e quello di Ezio Lazzari degli Indipendenti (@EFlazzari) che ha una sola persona al suo seguito e forse anche per questo cinguetta di rado. Il capogruppo del Pdl, Roberto Nardio, ha una pagina Facebook, ma la sua ultima apparizione virtuale risale al 30 agosto del 2012. Il suo collega degli Indipendenti, il capogruppo Domenico Bottari, potrebbe essere su Twitter (@bottaridomenico). Ma il condizionale è d’obbligo visto che l’assenza della fotografia e di tweet non aiutano a capire se sia il “nostro” Bottari o un cybersosia. Le cose vanno decisamente meglio sul fronte dell’opposizione. Detto di Micheli che ha un blog (paolomicheli.it), 348 follower su Twitter e 1.943 amici su Facebook (1.343, invece, gli affezionati di Segrate Nostra che ha anche un sito internet segratenostra.org e un account Twitter, @SegrateNostra con 186 follower, dove vengono rilanciati anche appuntamenti istituzionali), anche il Pd è piuttosto presente in Rete. Il segretario Dario Giove dal suo blog (dariogiove.it) ultimamente è molto attivo sul fronte della propaganda politica locale. Ed è on line sia su Twitter (@Dariogiove, 18 follower) che su Facebook (195 amici). Anche il capogruppo dei democratici Vito Ancora ha un suo angolo virtuale personale (vitoancora.com) acceso per la campagna elettorale del 2010 e mai più utilizzato. Pochi anche i suoi tweet (@vito_ancora, 38 follower), il suo ultimo è del 12 gennaio. Meglio fanno, forse per una questione anagrafica, Silvia Carrieri (@S_Carrieri, 142 follower; Facebook, il numero di amici è nascosto) e Pietro Cattorini (@PCattorini, 111 follower; Facebook, 1.206 amici). Le loro chiacchiere in Rete, però, riguardano poco Segrate e le vicende politiche locali. La lista civica Insieme per Segrate ha un suo sito (insiemexsegrate.com, visitato fino ad oggi da 107mila persone) e una sua pagina Facebook (373 amici), così come i due rappresentanti in aula Paola Monti (193 amici) e Fabrizio Ciapini (316). L’ex consigliere dell’Idv è raggiungibile anche su Twitter (@fabriziociapini, 6 follower). Il suo ex capogruppo, Antonio Berardinucci, ha molti amici virtuali (302 su Facebook), ma usa poco questo canale come informatore politico. Attivissimi sul Web, pur non essendo presenti in aula, i referenti di Sel Giuseppe di Marzo e Andrea Procopio. Dal loro blog (segratedomani.blogspot.it) quotidianamente postano problemi e rilanciano temi e accuse in particolare contro l’amministrazione comunale. Argomenti che poi fanno rimbalzare su Twitter (@selsegrate, 84 follower) e su Facebook. Qualcosa di più per chi ha fatto della Rete l’unico mezzo d’informazione ci si potrebbe aspettare dal Movimento 5 Stelle cittadino. La pagina Facebook è molto utilizzata per fare propaganda politica a livello locale e nazionale, ma raggiunge (per ora) solo 261 amici. L’Udc di Angelo Antona, dopo un lancio del sito in pompa magna (udcsegrate.altervista.org), pare aver spento il computer visto che l’ultima comunicazione risale al 4 dicembre scorso. Dal centro si segnala anche l’assenza dal Web anche del montiano Alessandro Seracini.
alessandro ferrari

ULTIM'ORA DAL SAN RAFFAELE TENSIONE RIOCCUPATA L'ACCETTAZIONE



San Raffaele, ancora tensione Occupata l'accettazione

Una donna contusa




Tensione al San Raffaele (NewPress)
Tensione al San Raffaele (NewPress)

Milano, 19 aprile 2013 - Ancora tensione al San Raffaele. Dopo gli scontri di tre giorni fa (lavoratori sul tetto e due contusi), anche questa mattina si sono registrati scontri tra i licenziati dal gruppo di Giuseppe Rotelli e la polizia. I lavoratori volevano entrare nell'accettazione per bloccare i servizi ospedalieri, nel marasma una donna è rimasta contusa e portata al pronto soccorso. Lo riferiscono fonti sindacali.
Dopo l'inizio dell'assemblea, in cui alcuni dei lavoratori licenziati hanno raccontato la loro storia, sindacati e dipendenti si sono mossi in corteo verso l'accettazione, ora occupata e dove adesso è tutto fermo. I pazienti che devono fare visite ed esami vengono al momento inviati direttamente nei reparti, dove pagano le prestazioni.


ABBIAMO RICEVUTO UN MESSAGGIO DA PARTE DI UN LAVORATORE DEL SAN RAFFAELE,CHE HANNO SFONDATO,E CI SONO FERITI TRA CUI LUI E ALTRI SUOI COLLEGHI.