giovedì 31 maggio 2012

IL CAOS POLITICO A SEGRATE:TUTTI IN FUGA DAL PDL

POST PUBBLICATO IL 18 APRILE 2012, LO AVEVAMO GIA' PREVISTO!!!!
                                                                                                                                      
Di che colore è e chi fa parte della maggioranza segratese? L'UDC E' IN MAGGIORANZA?
PER RISPETTO DEI CITTADINI E DEGLI ELETTORI, CHIEDIAMO CHIAREZZA!

Per rispetto di chi ha con il voto espresso la sua preferenza, a questa domanda, l'Amministrazione e i partiti che la compongono debbono dare una risposta chiara e non più equivoca.

Alle ultime elezioni,gli elettori hanno espresso senza possibilità di equivoci e con una maggioranza schiacciante, la loro poreferenza ad una maggioranza composta dal PDL e dalla Lega.
Solo qualche mese dopo, ci ritroviamo il Consigliere eletto nel PDL Seracini che abbandona il suo partito per formare il gruppo di Futuro e Libertà.
Futuro e libertà  continua a professarsi parte della maggioranza, pur se sempre più spesso esprime un voto di astenzione o contrario a quanto la maggioranza politicamente propone. Nonostante FLI continua a dichiararsi in maggioranza, non viene invitato e voluto nelle riunioni di maggioranza che però ne sfrutta spesso il voto.

Bombelli, lascia la Lega, per formare un suo gruppo esprimendo con parole grosse il suo forte dissenso su atti politici e scelte e atteggiamenti, che la Lega segratese prende.
Dal canto suo si sente ancora in maggioranza e con essa vota, arrivando anche a chiedere il riconscimento di una presenza assessorile da togliere a quella della Lega.
Anche lui pero rimane nel limbo e subisce da parte della maggioranza lo stesso atteggiamento riservato al Consigliere Seracini,( Non ti voglio ma il tuo voto è utile).

Anche il Consigliere ZARDUS eletto nelle liste del PDL e esponente storico, abbandona polemicamente per sempre il suo vecchio partito per entrare nel gruppo misto.
A ZARDUS , premiandone la coerenza, viene riservato un trattamento migliore ed è ancora parte attiva della stessa maggioranza.
 Forse anche per dargli il tempo per  preparare un nuovo soggetto politico, dove far approdare molti "riformisti" ora in forze al PDL ed in altri partiti, per presenarsi alle prossime elezioni con un altro simbolo ed una lista locale.

Anche l'attuale Sindaco del PDL Alessandrini non è da meno, non perde occasione per sottolineare di non essere un politico a tutti gli effetti, di non essere organico al PDL e di non vedere in questo partito il suo futuro politico, di sottolineare le sue distanze politiche e personali dal PDL e dai suoi referenti superiori.
Lo ha fatto sui mezzi di comunicazione come in Consiglio Comunale, lo ha fatto in modo molto imbarazzato affermando di non essere un sindaco del PDL a tutti gli effetti, rispondendo ad una affermazione di un docente universitario all'assemblea pubblica svoltasi il 15 alla Moschea di Segrate.

Insomma ci ritroviamo un Sindaco che si professa Veltroniano a guidare una giunta formata dal PDL e dalla Lega e sostenuta da FLI e altri esponenti che più o meno in modo critico,si son costruiti nel frattempo  il loro orticello

Insomma che maggioranza è? chi manca?
Anche fra i Consiglieri dell'opposizione non  sono mancati i tentennamenti ed i distinguo.
E' capitato di veder alcuni esponenti tentennare, non su scelte amministrative ma su atti politici importanti, e rischiare di astenersi se non addirittura approvare.

Un Consigliere che si è distinto nel "soccorso" alla maggioranza e alle scelte politiche, ( e sottolineamo politiche non amministrative) e l'Esponente dell' UDC Antona.
Sempre più spesso Antona, si è dimostrato con le sue scelte e il suo voto, più organico alla maggioranza degli stessi Consiglieri di maggioranza.
Questo suo " strano" atteggiamento è stato più volte ripreso dagli organi di stampa, che lasciavano intendere su un suo percorso di avvicinamente alla maggioranza e alla Poltrona di Presidente del Consiglio.

Ora la sua "non ufficiosa" entrata in maggioranza, sembra senza equivoci  sia stata sancita in modo ufficiale, dal documento che l'Amministrazione, il Sindaco e la Maggioranza, hanno inviato all'opposizione.
Nel documento ufficiale, in calce, oltre alla firma del Sindaco troviamo la sottoscrizione di tutti i partiti che il Sindaco e la sua maggioranza sostengono.
In calce al documento Troviamo Tra i sostenitori storici,( voluti o non voluti ) anche il simbolo dell'UDC.

Crediamo che a questo punto sia neccessario e non più rinviabile per rispetto dei cittadini e degli elettori,  un chiarimento e una dichiarazione ufficiale da parte del Sindaco,
 l'UDC E' IN MAGGIORANZA?

NOI LO AVEVAMO GIA' PREVISTO,

una scorciatoia per elezioni anticipate?o altri interessi in arrivo.


ADIOS PDL/ Secondo quanto può riferire Affaritaliani.it, a Segrate va in onda la fuga di massa dal Pdl. Nel giro di poche ore escono il sindaco Adriana Alessandrini, tre assessori e otto consiglieri comunali. Adios al Popolo della Libertà, tutti nel gruppo misto. A questo punto si potrebbe pensare che il Comune è pronto per il commissariamento. Invece no. Nuovi assetti stanno per nascere.

mercoledì 30 maggio 2012

LAVANDERIE UNO SPRECO DI PROMESSE E SOLDI PUBBLICI


L’INGRANAGGIO INCEPPATO
 LE PROMESSE
Queste sono due lettere inviate ai cittadini dal Sindaco, intrise di assicurazioni, promesse e rassicurazioni,nel 2008 e nel 2010, allo stato dei fatti forse un po troppo ottimistiche e avventate.
 SOLO UNA, ha trovato riscontro grazie anche all'impegno concreto e fattivo dell'Amministrazione milanese, il resto .............promesse da marinaio o propaganda elettorale?

2008                                                                                                                                          2010

 
















Dopo le nostre considerazioni, pubblichiamo una serie di fotografie che documentano lo stato di abbandono e il deterioramento delle strutture del parchetto pubblico.
Fotografie  che evidenziano  l'enorme spreco del denaro pubblico e sopratutto l'impossibilità per i nostri bambini di usufruire di uno spazio a loro dedicato

CONSIDERAZIONI 
Che l’ingranaggio della viabilità speciale si sia bloccato sembra simbolicamente rappresentato a Lavanderie dalla scelta “decorativa” fatta per “l’abbellimento” del recente rondò di via per Redecesio.
Proprio a fianco di un tratto del cantiere eternamente fermo della viabilità si erge, come abbandonato e fiero al centro del rondò, un enorme ingranaggio color ruggine.

Purtroppo il simbolico monumento si affaccia anche su di un’altra vergognosa e ormai datata incompiuta che ha sfigurato il quartiere.  Un altro cantiere abbandonato, che da anni ha dimezzato il parcheggio di via Guzzi, abbattuto gli alberi che costeggiavano via per Redecesio e distrutto parte dei giardini pubblici lasciando la zona dei giochi per i bimbi disfatta e inutilizzabile.

Eppure il Sindaco Alessandrini nel luglio del 2008 (vedi allegato) inviava, agli abitanti delle vie adiacenti al cantiere, incoraggianti motivazioni riguardo la salvifica utilità del progetto, oltre a profetizzare “effetti positivi sotto molteplici punti di vista”  e sottolineando “i più importanti interventi strutturali”  fra i quali “creazione di un terrapieno, l’installazione di barriere anti-rumore e la piantumazione di diverse centinaia di alberi al fine di attenuare il disagio visivo e sonoro”.

In quanto a disagio visivo, a distanza di quattro anni, invito tutti ad andare a vedere il paesaggio riservato oggi ai nostri concittadini di Lavanderie.

Per fortuna il nostro Sindaco, a seguito di rimostranze degli abitanti, nel 2010 proseguiva il suo incoraggiante rapporto epistolare con il quartiere distribuendo un’altra cortese lettera (vedi allegato) che con entusiasmo e lungimiranza iniziava così:   “Come avrete sicuramente notato, hanno ripreso a velocità sostenuta le opere connesse ai lavori di viabilità speciale alternativa alla Cassanese” e più in specifico per le vie adiacenti aggiungeva “Successivamente……verrà ricreata una collinetta alta 2 metri, sormontata da barriere antirumore e piantumata da alberi e arbusti. Barriere fonoassorbenti, numerose piantumazioni con sempreverdi, alberi ad alto fusto ed altre opere di mitigazione renderanno minimo l’impatto….”
Cortesemente concludeva “Vi invio i miei più cari saluti e colgo l’occasione per augurarvi buone vacanze”.
Che da allora non sia ancora rientrato dalle vacanze?

Ancora una volta ricche promesse stile campagna elettorale, ma che a distanza di anni lasciano ancora il quartiere in condizioni vergognose.
Purtroppo continuiamo ad assistere a scelte di gestione del territorio segratese presentate spesso anche su carta patinata o raccontate con sorriso affabile e pose da Actors Studios, ma nella sostanza coronate da tristi risultati.

Questa di Lavanderie si aggiunge all’ormai lunga lista di conti che non tornano, di promesse non mantenute e di un territorio segratese da tempo martoriato e con un futuro destinato al peggio da un PGT che non ha nulla a che vedere con il benessere e le vere esigenze degli abitanti di Segrate.
Cosa faranno dunque ora per lavanderie?
     LE IMMAGINI



















SEGRATE IL CAVALLO VINCE, TUTTI A CAVALLO


 


 
 

Il Movimento 5 Stelle a Segrate tra volti nuovi e vecchie conoscenze


 Stralcio di un articolo  di . Federico Viganò..........


.................. Ma il Movimento 5 Stelle si prepara per la “prima” anche a Segrate, dove ha da qualche giorno iniziato ufficialmente le attività con la “benedizione” dei referenti milanesi, tra i quali il consigliere comunale – residente a Segrate – Mattia Calise.
 A formare il gruppo locale, che ha aperto martedì la pagina Facebook, un nucleo proveniente dal “meetup” (strumento di discussione online utilizzato dal movimento di Grillo) del “Mode Cafè” di Milano Oltre, già attivo da alcuni mesi e coordinato, tra gli altri, da Francesco Bassi e Luca Uva insieme con un gruppo di una ventina di simpatizzanti. Non mancano però le facce già viste nella cronaca politica locale: tra gli amministratori della pagina Facebook del “Movimento 5 Stelle Segrate”, infatti, il più attivo risulta essere Paolo Vanoli, animatore del comitato di cittadini contro la Lucchini Artoni e protagonista, negli ultimi mesi, di tutte le proteste e le polemiche contro il sindaco e l’amministrazione, dai T-Red al Pgt.

Il clamoroso risultato del Movimento 5 Stelle alle ultime elezioni, inoltre, sembra aver attirato altri simpatizzanti a livello locale. Insieme con il primo gruppo, infatti, un secondo “nucleo” si è riunito mercoledì sera al centro sportivo Marconi nell’omonima zona industriale lungo la Cassanese.
 L’incontro, a cui hanno partecipato una ventina di persone, era stato anticipato da un volantinaggio fatto nei giorni precedenti tra Segrate Centro, Redecesio e Rovagnasco. Organizzatore, un volto non proprio sconosciuto alla politica segratese. Già, perché a tentare di lanciare in città il Movimento dei grillini c’è anche Roberto Del Gatto, ex Forza Italia e candidato alle ultime elezioni locali con una sua lista civica, “Il Bene Comune”. «Abbiamo incontrato Alex Poyer e Dario Balsamo, del Movimento 5 Stelle di Milano e Peschiera – spiega l’ex berlusconiano – ci hanno presentato le linee guida del movimento e ci riuniremo nuovamente la prossima settimana per cominciare a lavorare, in collaborazione con gli altri gruppi spontanei già presenti o che si formeranno sul territorio».

martedì 29 maggio 2012

ANNULLIAMO TUTTE LE FESTE,E LA VISITA DEL PAPA A MILANO

SIAMO VICINI ALLE POPOLAZIONI COLPITE DAL GRAVE SISMA,CHIEDIAMO A TUTTI I COMUNI DI ANNULLARE TUTTE LE CELEBRAZIONI INERENTI AL 2 GIUGNO, A SEGRATE E A TUTTI I COMUNI DEL MILANESE DI FAR SI CHE SI ANNULLI LA VISITA DEL PAPA,E  CHE  TUTTE LE VARIE FESTE IN ONORE DELLA FAMIGLIA VENGANO ANNULLATE ,COSI TUTTI I SOLDI RISPARMIATI VENGANO MESSI A DISPOSIZIONE DELLE FAMIGLIE COLPITE DAL GRAVE SISMA,SAREBBE IL MODO MIGLIORE PER FESTEGGIARE LE FAMIGLIE E LA REPUBBLICA.
SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA' SEGRATE. 

E NOI PAGHIAMO! A SEGRATE UNA PISCINA PIENA DI DEBITI

A PROPOSITO DELLE FAMOSE ROTONDE A STROZZO DI SEGRATE


lunedì 28 maggio 2012

L'Amministrazione segratese debole con i forti e forte con i deboli

 LUCCHINI E CAVA LA CURIOSITA' DEI 
DUE PESI E DUE MISURE


 Nell'apprendere della cessata possibilità di svolgere gare nel lago al centro di Segrate, siamo stati pervasi da quattro distinte emozioni ed un unica curiosità.

La prima e quella di ecologisti convinti, che vedeva finalmente preservato e messo al sicuro, un ecosistema delicatissimo, che avrebbe potuto essere messo a rischio, da uno sfruttamento non consono o eccessivo.

La seconda e da sportivi , fermamente convinti che, la crescita e lo sviluppo dell'offerta culturale e sportiva verso i cittadini,  l'accessibilità alla portata di tutti, sia uno degli obbiettivi da percorrere e raggiungere.

La terza e dettata dall'orgoglio segratese, per un'attività che fa conoscere la città di Segrate a livello Europeo e Mondiale, che la porta su tutti i giornali sportivi del mondo, conferendo alla nostra Città attenzione e lustro internazionale.

La quarta e dettata da essere si ecologisti ma non ottusi,  qundi non escludendo dalla nostra attenzione l'estrema importanza di coniugare il rispetto dell'ambiente con il  mondo del lavoro e dell'imprenditoria,  che crea occupazione e ricchezza per la Città.

Qust'ultima considerazione  è quella che ha generato tutta la nostra curiosità e le nostre domande.

Perchè, chi è preposto più di noi ( l'Amministrazione), a preservare le attività imprenditoriali, ad offrire alle imprese, supporto, mezzi, strutture e sostegno, che li invoglino a rimanere o insediarsi sul nostro territorio, si comporta cosi duramente con una di esse?
Per pura scelta ecologica?
Forse una delle probabili  risposte è facile da ottenere e trovare, basta andare sul sito del centro parco e ci si rende conto che dell'ecologia non vi è traccia e solo uno splendido parco al  "servizio" della vendita dell'insediaminto abitativo.
CERTO sarà un parco pubblico.....MA?..quando sarà tutto circondato dai comparti ? io lo mantengo e tu te lo vendi.


Il nuovo parco urbano di Segrate: le fasi del CentrOparco

DATI DIMENSIONALI:
 
Parco completo mq 1.159.000 
Comparto attuativo 0 mq 112.000 (2007-2008) 
Comparto attuativo 1 mq 127.000 (2008-2012)
Comparto attuativo 2 mq 396.000 
Comparto attuativo 3 mq 54.000 
Comparto attuativo 4 mq 273.000 
Comparto attuativo 5 mq 98.000 
Comparto attuativo 6 mq 99.000
Per informazioni:
Centroparco


Giacomo Valtolina 
Corriere della Sera – (Milano)  del 27 maggio 2012 (pag. 1) 
Addio al  laghetto che ha consentito di praticare lo sport a migliaia di appassionati. 
L’ordinanza affonda lo sci d’acqua 

C’era una volta lo sci nautico a Milano. Più precisamente alla scuola Asd Parco Sud della cava Binella di Segrate, teatro di un campionato del mondo, tre Europei e degli assoluti italiani. Tutte kermesse di successo, elogiate anche all’estero e con rosee prospettive di sviluppo. 
“C’era una volta” perché oggi non c’è più, con le strutture “divorate” dalle ruspe, migliaia di euro sprecati e altrettanti appassionati “dirottati” verso mete lontane, nelle zone di Brescia e Novara. A dicembre, dopo una guerra di ordinanze e ricorsi, implacabile è arrivato lo sgombero. Bizzarra “precarietà “ all’italiana. “Abbiamo sempre stipulato contratti a termine – dicono al Comune -. Anche per le strutture installate, gli accordi sono stati chiari”. Uso “precario”. 
Tuttavia, “se le promesse/premesse erano altre”, secondo il presidente Gianni Andronico. “Avevamo un quartier generale a Buccinasco, contratto commerciale, zero preoccupazioni. Il sindaco Alessandrini volle spostare qui gli Europei, e noi ottenemmo forti garanzie per il futuro, nonostante i contratti a termine. Sia quando l’area era privata (della Holcim), sia quando diventò comunale. Altrimenti mica avrei speso 200mila euro per soli 3.500 euro di rimborsi …”. Soluzione cercasi. Idroscalo? “Sì, ma la provincia non ci vuole...”. 

domenica 27 maggio 2012

C' ERA UNA VOLTA IL LAGHETTO,IL SINDACO AFFONDA LO SCI D'ACQUA


Addio al  laghetto che ha consentito di praticare lo sport a migliaia di appassionati. 
L’ordinanza affonda lo sci d’acqua 

C’era una volta lo sci nautico a Milano. Più precisamente alla scuola Asd Parco Sud della cava Binella di Segrate, teatro di un campionato del mondo, tre Europei e degli assoluti italiani. Tutte kermesse di successo, elogiate anche all’estero e con rosee prospettive di sviluppo. 
“C’era una volta” perché oggi non c’è più, con le strutture “divorate” dalle ruspe, migliaia di euro sprecati e altrettanti appassionati “dirottati” verso mete lontane, nelle zone di Brescia e Novara. A dicembre, dopo una guerra di ordinanze e ricorsi, implacabile è arrivato lo sgombero. Bizzarra “precarietà “ all’italiana. “Abbiamo sempre stipulato contratti a termine – dicono al Comune -. Anche per le strutture installate, gli accordi sono stati chiari”. Uso “precario”. 
Tuttavia, “se le promesse/premesse erano altre”, secondo il presidente Gianni Andronico. “Avevamo un quartier generale a Buccinasco, contratto commerciale, zero preoccupazioni. Il sindaco Alessandrini volle spostare qui gli Europei, e noi ottenemmo forti garanzie per il futuro, nonostante i contratti a termine. Sia quando l’area era privata (della Holcim), sia quando diventò comunale. Altrimenti mica avrei speso 200mila euro per soli 3.500 euro di rimborsi …”. Soluzione cercasi. Idroscalo? “Sì, ma la provincia non ci vuole...”. 

Giacomo Valtolina 
Corriere della Sera – (Milano)  del 27 maggio 2012 (pag. 1) 


http://www.centroparco.it/

TUTTI INSIEME PER DIFENDERE LA NOSTRA SALUTE


APRIAMOLO QUESTO CANTIERE, UNA VOLTA PER TUTTE


A FOTO DI VASTO

Vendola, ultimatum a Bersani

«Centrosinistra unito anche senza Pd».


IL centrosinistra italiano ha su un grosso cartello che reca la scritta: «Lavori in corso».
E i più convinti sono Vendola e Di Pietro. Il leader di Sinistra ecologia e libertà è stato chiaro: «Convochiamo gli stati generali del futuro, del centrosinistra come luogo per salvare il Paese. Bersani dice no? Io e Di Pietro apriamo il cantiere, cominciamo lo stesso da soli».
L'appello a Bersani è arrivato durante la registrazione di In onda su La7.
OLTRE VASTO. Tanto Vendola quanto Di Pietro propongono di andare oltre la foto di Vasto, coinvolgendo ampie fette della società civile ma rilanciando quel progetto vincente di centrosinistra, mentre il leader dell'Italia dei valori ha liquidato la frase di Alfano su Silvio Berlusconi presidente della Repubblica come una semplice gaffe. (Guarda il video).
«Bisogna costruire un'area molto più vasta, con alleati che secondo me sono attualmente soprattutto non dentro ma fuori il quadro politico. Io voglio sapere qual è l'idea, qual è il programma per l'Italia, altrimenti è solo un balletto dell'alleanzismo e delle formule non me frega niente».
DI PIETRO: «NON MI IMPORTA DI FORMULE E NUMERI». Riguardo alla riforma elettorale, anche Di Pietro ha da dire la sua: «Stiamo parlando di numeri e formule dei quali ai cittadini non frega niente. Io chiedo un programma chiaro e preferisco stare fuori dal grumo di potere di chi si guarda allo specchio e pensa di rappresentare il Paese mentre rappresenta solo se stesso. Stabiliamo tre cose chiare: non si candidano i condannati, c'è un'incompatibilità con altri ruoli, chi è eletto non può avere incarichi di governo».
VENDOLA DELUSO DA MONTI. Vendola si è poi detto estremamente deluso dal lavoro dell'esecutivo guidato da Mario Monti: «Io ero in attesa dei risultati del governo Monti ma è stata una delusione grande e il voto dimostra che è fallita l'ipotesi del Pd di condizionare il partito. Ora dico a Bersani che rispetto le sue scelte ma, come si vede, la linea vincente è quella di Hollande, è battere la politica della Merkel. Io sono disponibile a un programma socialdemocratico di tipo europeo per dare una svolta al nostro Paese».
Il riferimento è chiaro. Bersani deve scegliere: o il Terzo polo o la sinistra.
«Mentre si sta sfasciando un mondo e le politiche europee e italiane negli ultimi 30 anni ci hanno portato nel precipizio, bisogna discutere di una proposta politica di sinistra, non delle tarantelle, del gioco dei quattro cantoni o di giochini di società sulle alleanze che a me non interessano. C'è bisogno di far riapparire quel soggetto evocato e scomparso che si chiama centrosinistra che avrebbe vinto di più alle amministrative se fosse stato vivo come soggetto politico nazionale».
«UNA PROPOSTA DI CENTROSINISTRA». Per questo Sel e Idv lanciano una proposta di stati generali del centrosinistra al leader del Pd e Vendola aggiunge: «Non m'interessa il giochino di guadagnare potere d'interdizione, la mia partita è quella di trasformare la qualità politica di una proposta di centrosinistra».
Antonio Di Pietro, dal canto suo, non ha nessuna intenzione di buttare via l'esperienza del centrosinistra italiano: «Ho già scritto a Bersani: 'Caro Luigi, ti aspetto...'. E per la terza settimana di settembre, dal 21 al 23, annuncio una nuova Vasto».
«BERSANI? IL PD COME LA DC: DICE SÌ MA ANCHE NO». «Se Bersani viene? Il Pd è un po' come la vecchia Dc dice sì ma anche no».
Le intenzioni del leader dei democratici sono un vero e proprio giallo: «Cosa lancia Bersani? Ancora non lo sappiamo. Sappiamo invece ciò che proponiamo noi: ripartire da Vasto andando oltre quell'alleanza, che deve essere un punto di partenza. Poi ci saranno tante altre sigle, noi per primi riteniamo che se se non ci apriamo, se non coinvolgiamo la società civile, non bastiamo più neppure noi, rischiamo di diventare superflui».
Sabato, 26 Maggio 2012

AUGURI ENRICO BERLINGUER

sabato 26 maggio 2012

ORA COME ALLORA,DIFENDIAMO I NOSTRI DIRITTI DI CITTADINI!!!!!


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PUZZA E TRAFFICO. IL COMUNE LIMITROFO NON VUOL CONVIVERE CON IL SEPARATORE DI IMMONDIZIA DI VIA RUBATTINO

Assedio a Palazzo Marino

Sindaco e consiglieri di Segrate protestano stasera contro l' impianto rifiuti nell' ex Maserati

----------------------------------------------------------------- Puzza e traffico. Il comune limitrofo non vuol convivere con il separatore di immondizia di via Rubattino Assedio a Palazzo Marino Sindaco e consiglieri di Segrate protestano stasera contro l' impianto rifiuti nell' ex Maserati Nuova protesta davanti a Palazzo Marino dei cittadini di Segrate contro l' impianto di separazione dei rifiuti da 2 mila tonnellate al giorno progettato all' interno dell' ex Maserati di via Rubattino 87, al confine tra Milano e i quartieri Redecesio e Lavanderie di Segrate. Il sindaco Bruno Colle, gli assessori e i consiglieri comunali presidieranno alle ore 18 il municipio di Milano. La battaglia tra il Consorzio Milano pulita, la societa' dell' Amsa appaltatrice dell' impianto, e il fronte anti - separatore, formato dal Comune di Segrate, dall' azienda Innse - Mannesmann e dal comitato anti - rifiuti, era arrivata anche davanti al Tar. Nell' ordinanza dell' 8 novembre scorso, pero' , i giudici amministrativi avevano dato ragione un po' a tutti: no alla sospensione provvisoria dei lavori, come chiedevano in tre diversi ricorsi i contestatori, ma anche l' annuncio per gennaio della sentenza definitiva sulla questione. Una decisione commentata favorevolmente da Walter Ganapini, assessore all' Ambiente di Milano: "Come abbiamo sempre detto, gli studi che abbiamo presentato e le procedure seguite sono convincenti e trasparenti. Ora porte aperte agli accordi: anzitutto con Segrate". Una strada assai ardua da percorrere: il comune condannato a convivere con il mega - separatore non ha mai accettato le dimensioni dell' impianto, il fatto che sorga a meno di 200 metri dalle prime case di Redecesio e il prevedibile aumento del traffico pesante, calcolato in un autocarro in transito ogni minuto e mezzo. Da parte loro, i dirigenti della Innse - Mannesmann avevano minacciato di chiudere lo stabilimento e di lasciare a casa 400 lavoratori a causa degli odori pestilenziali provenienti dal centro di trattamento dei rifiuti: secondo una perizia, basata su studi gia' effettuati su impianti simili gia' realizzati in Germania, gli accorgimenti previsti dal Consorzio Milano pulita non avrebbero abbattuto a sufficienza le esalazioni. Il braccio di ferro aveva minacciato di degenerare in rissa nell' assemblea del 9 ottobre scorso a Segrate, dove solo l' intervento dei carabinieri aveva salvato l' assessore Ganapini da un tentativo di aggressione da parte dei cittadini inferociti: a nulla erano servite le assicurazioni che l' impianto sarebbe rimasto in funzione solo per 3 - 4 anni, fino all' ultimazione del nuovo inceneritore Amsa.

Pagina 47
(9 dicembre 1996) - Corriere della Sera
Questo articolo e' datato 1996 circa 16 anni fa',e alcuni di noi parteciparono alla protesta contro la rifiuteria di via Rubattino,Allora il Sindaco e alcuni politici ci seguirono fino a Palazzo Marino per protestare contro l'impianto che ceava disagi come ora fa la LUCCHINI ARTONI,insetti aria insalubre,odori nauseabondi e obbligo di tenere le finestre chiuse anche d'estate.Come mai ora il Sindaco e anche consiglieri di maggioranza e Assessori non fanno altrettanto,cosi dimostrano ai cittadini il loro interesse per Segrate.Ora come allora uniti per difendere i nostri diritti alla salute,o adesso ci sono altri interessi.Ricordiamo che allora  con la nostra protesta riuscimmo nell' intento,il consorzio dopo poco chiuse l'impianto.ORA COME ALLORA UNITI PER DIFENDERE I NOSTRI DIRITTI DI CITTADINI!!!! CHIEDIAMO A TUTTI I CONSIGLIERI ANCHE DI MAGGIORANZA GLI ASSESSORI E IL PRIMO CITTADINO DI STARE AL FIANCO DEI CITTADINI,ORA COME ALLORA

venerdì 25 maggio 2012

UN GRANDE UOMO ENRICO BERLINGUER


OGGI  A 90 DALLA NASCITA DI ENRICO BERLINGUER  MILANO GLI RENDE OMAGGIO INTITOLANDO UNA PIAZZA CITTADINA A LUI,GRANDE UOMO MAI DIMENTICATO DELLA POLITICA ITALIANA,
 NELLA FOTO LA FIGLIA BIANCA DURANTE LA CERIMONIA AVVENUTA OGGI.

giovedì 24 maggio 2012

NOTIZIE DALLE COMMISSIONI




AcquaMarina alla resa dei conti 


Non è ancora arrivata a conclusione la questione AcquaMarina, la società preposta dal comune di Segrate, attraverso la sua posseduta Segrate Servizi, alla gestione di piscina, palestre, spazi sportivi e relativi corsi. Le attività le erano state assegnate (a cavallo tra il 2007 e il 2008) senza concorso, in base al principio del “in house providing”, partendo dal presupposto della scarsa redditività e degli obiettivi sociali delle attività. La società “Gis Milano” aveva fatto ricorso contro la procedura, con particolare riferimento alla gestione della piscina. Nell’iter procedurale complesso di queste questioni, ora la Corte dei Conti ha deciso che il sindaco Alessandrini, l’ex assessore Coari e l’ex dirigente Micheli dovranno provvedere al rimborso delle spese legali (83.000 euro). Ne tratta la Gazzetta della Martesana nel numero in edicola. Ci saranno poi le controdeduzioni, e la procedura si trascinerà ancora per mesi, con la possibilità che tutto finisca in prescrizione.  

Nel frattempo, una legge nazionale ha imposto al comune di disfarsi della partecipata AcquaMarina. Cosa che veniva recepita con la decisione, molto dibattuta sulle scadenze, del Consiglio Comunale del 7 febbraio 2011. E ora si raccolgono i cocci di queste decisioni. Martedì 22 maggio 2012, in commissione Bilancio, le minoranze hanno cercato di capire come sia potuto accadere che, per ripianare i buchi di bilancio del 2010 e del 2011 dell’AcquaMarina, il comune si sia dovuto accollare circa 200mila euro. Non solo. A questi vanno aggiunti altri 200mila euro per rinuncia ai crediti. E adesso c’è la richiesta di altri 300mila euro da mettere nel Bilancio 2012. In totale 700mila euro, che non sono una cifra indifferente. Dalla dottoressa Giovannuzzi, ufficiale liquidatore, si è riusciti a capire che l’azienda è stata gestita non con criteri “aziendali”, ma con criteri “sociali”. Il che vuol dire tariffe più convenienti per i cittadini utilizzatori, e stipendi leggermente più alti del mercato per i collaboratori. Sono emerse anche delle grosse pecche in fase di costruzione della piscina (perdite di acqua, piastrelle che si rompono, scarichi non fatti bene, ecc.), che hanno aggiunto costi su costi. Il comune, dice il direttore centrale Laura Aldini, è attualmente in causa con il costruttore.  Certo è che, dice sempre l’Aldini, “la nuova azienda che ha preso in carico la piscina, ha alzato le tariffe del 40%”. Anche la gestione del bar, aperto “politicamente” da mattino presto a sera tardi, era in passivo. A ciò si aggiunge, evidenzia l’assessore ai Servizi Sociali Grioni, che, quando si chiude un’azienda, le spese per investimenti, di solito spalmate su più anni, vanno a incidere cumulativamente sull’ultimo esercizio. Comunque la Giovannuzzi non ha rilevato “situazioni denunciabili o particolari sprechi”. “Ma quando finirà questa storia?” chiede Berardinucci (IdV). Per il liquidatore: “Entro la fine dell’estate”. Rosa (Segrate Nostra) si chiede invece se: “chi doveva controllare (il sindaco? l’assessore?) aveva fatto tutto quello che avrebbe dovuto fare?”. Radaelli (PD) sintetizza: “Non abbiamo elementi per dire che c’è stata malversazione”, mentre per Monti (Insieme per Segrate): “Finita un’esperienza, sarebbe stato opportuno fare una valutazione dell’accaduto. Ma ci mancano le evidenze per tirare delle conclusioni”. 


UN MOMENTO DI RIFLESSIONE!!!


Perché non sono numeri

Essere a lavoro alle 4.04 di una domenica mattina non è cosa facile.
Rimanere vittime di un terremoto, ma anche di strutture  inadeguate che ti crollano addosso, mentre lavori per vivere con tua moglie o la tua compagna, pagare il mutuo, per mandare a scuola i tuoi figli o mantenere i tuoi genitori e i tuoi fratelli dall’altra parte del mondo, è qualcosa di tragico.
Sapere che quei familiari dovranno poi pagare per ricostruire le loro case ,
già pagate con altre tante domeniche notte di lavoro, è qualcosa di inaccettabile e di irridente. Perché non sono numeri, una cifra di bilancio, ma persone con un nome e un cognome.
E forse sarebbe bene che il Presidente Monti quei nomi e quei cognomi li leggesse e ripensasse cosa vuol dire essere una comunità. Perché non c’è alcuna comunità nell’accanirsi sulle vittime. Perché non c’è civiltà nell’irrisione della tragedia..