Una delle problematiche segratesi di più ardua soluzione è sicuramente quella delle rotte aeree, sia per la vicinanza dell’Aeroporto di Linate che per la presenza di Comuni confinanti, alla continua ricerca di soluzioni individuali dal dubbio esito.
E’ certamente nota a tutti la lunga battaglia legale che ha visto i cittadini del Quartiere di Redecesio strenuamente impegnati su vari fronti, ma anche la temporanea vittoria, ottenuta con una “storica” sentenza, non ha avuto l’esito sperato.
Malgrado ciò, il Comune ha concesso che si edificasse nella zona di Redecesio Est, in flagrante violazione del tassativo divieto di edificabilità, visto che i decibel oltrepassano la soglia ammessa ex lege, e sfruttando la mancata applicazione nella nostra città del Piano di Azzonamento acustico, adottato sin dal 2004.
La preoccupante noncuranza con cui la presente Amministrazione Comunale – per quanto legittimata da provvedimenti prefabbricati dalla passata Amministrazione – persegue tenacemente il suo progetto di edificare senza alcuna regola e senza alcun vincolo che la possa almeno limitare nei suoi piani espansionistici, potrebbe essere foriera di conseguenze più serie di quanto si possa pensare.
La MANCATA APPICAZIONE DEL PIANO DI AZZONAMENTO ACUSTICO DEVE ESSERE DENUNCIATA agli organi competenti per violazione della normativa in materia, e non taciuta da chi ha la massima responsabilità di tutelare la salute pubblica.
Come ha riconosciuto anche l’Assessore all’Ambiente, dott. Rindone, la mancata applicazione del Piano, “…in attesa della definizione delle zone di competenza della Commissione Aeroportuale”, potrebbe dare adito a qualche dubbio, visto che i Comuni limitrofi lo hanno già approvato e dato seguito ai relativi interventi di mitigazione, individuando conseguentemente le aeree per la adeguate destinazioni d’uso: abitativa, viabilistica o a verde ricreativo.
In questo modo, è stato possibile cominciare a preparare i relativi PGT, la cui adozione è imposta ex lege a tutti i Comuni entro il 2009.
Ed a Segrate? Sinora si è fatto ben poco.
Si preferisce rinviare il più possibile, per avere nei prossimi mesi la massima libertà di approvare tutti i provvedimenti in itinere. Ed il problema “rotte aeree” verrebbe rinviato sine die.
Ma proviamo a fare il punto della situazione.
1. Dal punto di vista legale, dopo esser stati di fatto vanificati gli effetti positivi della favorevole sentenza di 1° grado, ci riferiscono che il Comitato di Redecesio ha in corso un’azione di risarcimento per danni alla salute, puntualmente documentati da decine di cartelle cliniche: estremo tentativo di portare fino in fondo una battaglia sempre più isolata.
Quindi bisognerà attendere la fine del procedimento in corso.
L’unica speranza è riposta nei dati che, secondo il dott. Rindone, dovrebbero essere rilevati da una nuova centralina ed esaminati con il valido supporto del suo staff dell’Università Bicocca (organo indipendente di indiscussa esperienza): un’eventuale conferma di quanto supposto non escluderebbe la possibilità di avviare un’altra azione legale sulla base di dati scientifici nuovi ed inoppugnabili.
2. Nell’attesa, sono convinto che, unitamente al suddetto ESPOSTO, una pressione possa venire da una continua e capillare azione di sensibilizzazione della cittadinanza, tesa a coinvolgere diffusamente anche persone scettiche o non bene informate sui molteplici effetti negativi che potrebbe subire la loro salute.
Considerare le rotte aeree come un problema per tutta la città potrebbe essere sicuramente determinante per farle diventare nuovamente uno dei principali argomenti di discussione anche sui giornali: un’adeguata campagna di informazione dovrebbe affiancarsi a riunioni e Convegni, convocati per affrontare approfonditamente l’argomento alla ricerca delle soluzioni migliori sino alla proposta di un eventuale Referendum Consultivo.
Eliminare TUTTI i voli notturni e rinnovare la flotta aerea potrebbero essere certamente i primi passi utili, ma limitare i sorvoli spalmandoli sugli altri Comuni deve essere un altro iter da percorrere decisamente.
3. Pertanto Comune di Segrate, Commissione Aeroportuale, cittadini, Associazioni e tutti i Comuni limitrofi coinvolti (da Pioltello a Cernusco S/N a Milano) dovrebbero quanto prima (ri-)aprire un tavolo di trattative per cercare l’accordo più condiviso, confrontandosi con spirito nuovo per risolvere un problema comune.
Un TAVOLO DI CONCERTAZIONE ante litteram.
Tutti sanno che è l’unica soluzione possibile, soprattutto dopo il recente fallimento della sperimentazione.
Perchè impegnarsi a risolvere questo annoso problema sarà sicuramente UNA DELLE SFIDE AMBIENTALI DEI PROSSIMI ANNI.
Stefano Volante
Ciao a tutti.
RispondiEliminaVolevo chiedere se mi confermate che hanno approvato la norma antiblog con l'obbligo di rettifica entro 48 ore ? ??
legggete qua
http://technoburger.net/intercettazioni-2009-vs-blog
Se è così, è pazzesco.
mentre tutti erano in sala consigliare a discutere del problema brebemi,il nostro sindaco con naturalezza abbandonava la sala consigliare senza neanche salutare questo e' il nostro sindaco ciao
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