domenica 13 novembre 2011

NICHI VENDOLA SUL GOVERNO MONTI

Se il governo Monti farà cose di destra il rito di sepoltura del nuovo Ulivo sarà immediato. Penso ad esempio a norme per rendere più selvaggio il mercato del lavoro. Ma non credo che accadrà, perché ho visto molta determinazione in Bersani.
''Berlusconi esce da Palazzo Chigi ma il berlusconismo e' saldamente insediato nelle istituzioni e nel potere, l'Italia non si sta ancora congedando da un ciclo politico-sociale durato 15 anni e che avrebbe meritato di arrivare al naturale punto di consunzione attraverso il voto democratico''. Inizia cosi' un'intervista al presidente di Sinistra Ecologia Liberta', Nichi Vendola, pubblicata oggi sul quotidiano L'Unita'. ''Ho visto su Internet - prosegue il leader di Sel - le immagini dei cori di 'Alleluia' al Quirinale e mi sono emozionato. Mi unisco a quei cori, ma non dimentico che il berlusconismo e' ancora una minaccia incombente sulla vita del Paese. E' un'uscita da palazzo Chigi, non un'uscita di scena. Il Cavaliere viene messo alla porta da banche e mercati, e non dalle opposizioni. E' il liberismo che si libera dal populismo''.

Vendola si dice preoccupato davanti alla ''ricerca di soluzioni extrapolitiche, l'invocazione, che leggo da tante parti, di un demiurgo dotato di poteri quasi sovrannaturali, l'evocazione della Tecnica come medicina necessaria per curare i dolori del Paese. C'e' il rischio di un suicidio della politica''. Il leader di Sel non si vuole ''mettere pregiudizialmente di traverso. Ma il governo di transizione, per tre mesi, deve servire a mettere in campo i binari per una discontinuita'. Il centrosinistra, quando vincera' le elezioni, sara' il treno che camminera' su quei binari''. E gia' ''nella primavera 2012'' si puo' votare. ''Per tornare al Mattarellum - continua Vendola - bastano due giorni di lavoro in Parlamento. Cosi' si da' una risposta a chi ha firmato i referendum, e si salvano il pluralismo e le coalizioni''.

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