mercoledì 8 giugno 2011

I MIASMI DELLA LUCCHINI ARTONI,E LA MANCANZA DI RISPETTO DEL PRIMO CITTADINO DI SEGRATE.


Lucchini-Artoni e le “molestie olfattive”

La Lucchini-Artoni è un’azienda produttrice di cemento e bitume, situata tra via Foscolo e via Rugacesio, davanti alla discarica del comune di Segrate. Dagli inizi degli anni ’60, l’azienda ha scatenato le proteste degli abitanti del quartiere, in quanto generatrice di polveri, rumore e puzza (o “molestie olfattive”, come dicono i tecnici). Lunedì 6 giugno 2011, durante un’assemblea in Consiglio Comunale, di fronte ad una platea insolitamente numerosa (circa 300 persone hanno riempito la sala consiliare, e molte sono rimaste in piedi), l’azienda incaricata della riqualificazione dell’area, con le parole dell’architetto Di Bartolomeo, ha presentato un nuovo progetto. Sempre sulla stessa area, sarà costruito un mega-capannone (36 metri di larghezza, per 100 di lunghezza e alto 23 metri) dedicato alle operazioni inquinanti. A fare barriera verso la zona urbanizzata, ci saranno gli edifici (riccamente colorati) dedicati al terziario e allo stoccaggio, una fragile barriera verde ed è prevista la riapertura della roggia. L’utilizzo di nuove tecnologie dovrebbe ridurre l’inquinamento. Si è parlato anche di far passare gli automezzi diretti all’azienda, sul Ponte degli Specchietti (?!?). Gli ottimisti prevedono che il tutto sarà realizzato in un anno e mezzo.
Paolo Vanoli, coordinatore della partecipazione dei cittadini, ricorda come la concessione alla Lucchini-Artoni sia legata alla non emissione di residui nell’atmosfera e alla verifica continua del fatto che non vengano provocati danni alla salute dei residenti. Già 4 anni fa è stata presentata una denuncia alla Procura, ma sinora non è successo niente.
Per Radaelli (PD), unico consigliere comunale presente, il sindaco è responsabile della salute dei cittadini, e quindi, se le emissioni sono nocive, deve fermare le attività.
Le stesse problematiche acustiche e di puzze vengono segnalate anche da cittadini di Seggiano (Pioltello) presenti all’incontro. Si va poi avanti con rimpalli tra cittadini e amministrazione comunale. I tecnici comunali segnalano che la Lucchini-Artoni ha messo dei filtri (ancora non operativi) sugli scarichi, e che gli impianti sono fermi da 4 giorni. “Non è vero”, replicano i presenti, “le puzze si sono sentite anche durante il week-end”. Si presenta anche il sindaco Alessandrini, assente all’inizio della riunione. Secondo lui: “Il comune non ha competenze sulle imprese private e non può fermarle”. Fabietti (ex capo dei vigili) lo contraddice: “Smentisco che il comune non possa chiudere le aziende. Ai miei tempi, per motivi analoghi, un’azienda è stata chiusa e un’altra ha dovuto trasferirsi a Trucazzano”. Il sindaco si innervosisce. Cerca ripetutamente di interrompere Fabietti. L’assemblea si scalda, rinfacciandogli questo atteggiamento da maleducato. Il sindaco se ne va, tra i fischi dell’assemblea. Un cittadino cerca di interpretare il comune sentire: “Ci aspettiamo un po’ più di rispetto e, da subito, una risposta che ci dia un po’ di serenità”.

Nel pomeriggio si è tenuta la Conferenza del Servizi sullo stesso tema della variante urbanistica legata al nuovo progetto della Lucchini-Artoni. Erano presenti, oltre al comune di Segrate, la provincia di Milano, l’Asl, l’Arpa, il comune di Pioltello e i Vigili del fuoco. Tutti hanno segnalato l’anomalia del processo iniziato dal comune. Prima di dare il via alla Conferenza dei Servizi, sarebbe stato necessario procedere alla VAS (Valutazione Ambientale Strategica). “E si cominci, da subito, ad operare su di una situazione degradata”, raccomanda l’Arpa, “se non si vuole, come da noi suggerito, delocalizzare l’azienda”. Ma per il comune: “Non siamo qui per risolvere i problemi contingenti, ma solo per discutere del progetto futuro”. In attesa di approfondimenti e di ulteriori informazioni (tecnologie utilizzate, flusso di traffico, inizio della Vas) la conferenza viene aggiornata ai primi di luglio

Nessun commento:

Posta un commento

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7/03/2001.
Chi lascia commenti ai post si assume ogni responsabilità civile e penale di ciò che scrive. L';autore del blog declina ogni responsabilità per i siti segnalati e per il loro contenuto.