lunedì 19 dicembre 2011

SEGRATE- MILANO- PIOLTELLO- SANTA MONICA, SANTA GIULIA, PARCO DELLE CASCINE


IL FILO ROSSO DEL MALAFFARE CONTRO L’INTERESSE PUBBLICO
Il filo rosso del malaffare urbanistico è ormai chiaro. Le inchieste della magistratura milanese e di Monza rappresentano le emergenze giudiziarie di un sistema.
 I collegamenti tra queste emergenze, che oggi appaiono come oscurati a chi osserva solo con lo sguardo giudiziario, sono considerazioni logiche, di una logica stringente, prima ancora che politiche.
Bisogna solo far mente locali ai nomi che ricorrono nelle inchieste e qualche elementare ragionamento su scelte urbanistiche del tutto illogiche, di cui sarebbe fatica vana cercare di individuare l’interesse pubblico.
Qualche piccolo salto logico, in politica, bisogna pur farlo, altrimenti non resta che affidarsi ai processi di terzo grado.
Questo mi spinse nel febbraio 2009 a denunciare alla magistratura quanto era si poteva intuire nell’affare Santa Monica: l’assurdità di un fondo immobiliare “famigliare”, l’incredibile valorizzazione delle quote, triplicate nel giro di un anno, il coinvolgimento di una finanziaria che contemporaneamente giocava con Grossi la partita della Sadi, la società delle bonifiche, un investimento societario che, guarda caso, era esattamente pari ai fondi neri risultanti dalle sovrafatturazioni di Santa Giulia, ecc.
Oggi sappiamo che la banca che finanziò l’operazione, la Cassa di Risparmio di Ferrara (ci si potrebbe domandare che c’entra Ferrara…), è stata commissariata, ha messo a rischio il risparmi dei clienti, è quasi fallita.
Sappiamo anche che gli alti funzionari che favorirono l’operazione sono tutti indagati, anche se proclamano di aver fatto tutto nell’interesse della banca (se fosse vero ci sarebbe una ragione in più per stargli alla larga, visto come è andata a finire).
Stiamo assistendo quasi increduli all’emergere di una vera e propria associazione a delinquere facente capo al San Raffaele, di cui pure si debbono riconoscere i meriti scientifici.
Abbiamo letto delle intercettazioni riguardanti il direttore lavori, titolare di una importante società di ingegneria, che promette a don Verzé di provocare un incendio al quadro elettrico di un impianto sportivo, il cui titolare si rifiuta di cedere i terreni.
 Per la cronaca don Verzé gli raccomanda di stare attento ai bambini dell’asilo e soprattutto ai cavalli, che appartengono all’ospedale.
 Questo signore, l’ingegner Roma, è anche il titolare della progettazione e direzione lavori di Santa Monica, mallevato dai Siano per quanto riguarda la mancata impermeabilizzazione degli edifici costruiti in piena falda.
Da costoro l’ingegner Roma, questo il suo nome, titolare della Polis Enginnering, avanza milioni di euro, mica bruscolini, che non sarà facile farsi pagare, visto il fallimento dell’operazione. Ciò non ostante l’ingegner Roma e i Siano rescindono consensualmente il contratto.
in questo ginepraio (nemmeno troppo difficile da districare) si inserisce di buon grado l’amministrazione di Pioltello. I Siano hanno bisogno di soldi freschi per pagare i debiti con la Cassa di Risparmio di Ferrara (è probabile che non siano gli unici): per questo vengono buoni i terreni nel parco delle cascine. il piano regolatore vigente però non basta, ci vuole dell’altro.
Ci vuole una variante. Parlano di farci lo stadio dell’Inter (hanno chiesto a Moratti?), poi assicurano che ci faranno l’Università (hanno chiesto al Rettore?). Va beh, il tempo stringe, mettiamoci le case e non parliamone più! Che importa se c’è la bolla immobiliare e le nuove urbanizzazioni stanno deprimendo l’economia.
Nel frattempo ha preso avvio la realizzazione del progetto nella vecchia Esselunga. Accuratamente smontato il progetto della precedente amministrazione si parte daccapo. Chi progetta e realizza? Ovviamente l’ingegner Roma e la Polis engineering. Può essere un caso?
In relazione all’inchiesta Penati i magistrato parlano ormai di una vera e propria associazione a delinquere. Caso Falck e parco delle cascine:  i mediatori sono gli stessi. Ma questa è un’altra storia. O meglio un altro capitolo della stessa storia.

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