GDf, sequestrata un'area di 30 mila mq
per lo smaltimento illecito di rifiuti
La Lucchini Artoni, operante nel settore delle demolizioni avrebbe trasportato grossi quantitativi di rifiuti speciali
MILANO - Un'area di 30mila mq a Segrate per lo smaltimento illecito di rifiuti, denominata «area ex dogana», è stata sequestrata dai finanzieri del nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza di Milano e dagli uomini del corpo della polizia provinciale di Milano. Le attività investigative hanno permesso di accertare - si legge in una nota della Guardia di Finanza - che una nota società, operante nel settore delle demolizioni, scavi e movimento terra, avrebbe trasportato, smaltito e comunque gestito illecitamente, senza alcuna valida autorizzazione, grossi quantitativi di rifiuti speciali, fra cui fresato d'asfalto, spostandoli in modo definitivo da un sito di proprietà a un' area di circa mq. 30.000 destinata, tra l'altro, alla realizzazione di un centro commerciale. Sono stati sottoposti a sequestro preventivo, inoltre, sette automezzi pesanti, di proprietà o in uso alla società, che sarebbero stati utilizzati durante le operazioni di trasporto, carico e scarico dei rifiuti. Sono inoltre in corso perquisizioni e sequestri presso diverse società, nonchè acquisizioni documentali nei Comuni di Segrate e Milano.
LA DENUNCIA - È nata in seguito ad alcuni esposti degli abitanti della zona che segnalavano interramenti di rifiuti da parte della Lucchini Artoni. Il 26 ottobre del 2011, la polizia provinciale, aveva sequestrato d'urgenza, dopo un sopralluogo, parte dell'area su cui sorge l'attività della società, ravvisando i reati di realizzazione e gestione di discarica abusiva. Indagini successive avrebbero poi fatto emergere - si legge nel decreto di sequestro - «un incessante movimento di mezzi pesanti i quali partendo dalla sede di Segrate della Lucchini Artoni trasportavano ingenti carichi di materiale in un'area, sempre a Segrate, in via Redecesio, denominata 'ex doganà apparentemente non autorizzata a ricevere rifiuti».
A parte le ovvie considerazioni riguardo assoluta mancanza di controlli da parte di chi doveva controllare, sono estremamente preoccupato per il destino della viabilità speciale.
RispondiEliminaOra che l'iter giudiziario avrà fatto il suo corso e saranno stati fatti i lavori di bonifica la Brebemi sarà terminata e a quel punto non oso pensare cosa succererà!
Il "Do ut des" applicato sistematicamente e a qualsiasi costo questa volta mi sa che non ha funzionato ...