domenica 30 maggio 2010
sabato 29 maggio 2010
INTERROGAZIONE PRESENTATA IN CONSIGLIO SULLE CENTRALINE E LE CURVE ISOFONICHE A REDECESIO
OSSERVATO CHE
CHIEDO DI SAPERE
venerdì 28 maggio 2010
ECCO LA RISPOSTA DEL SINDACO ALL' INTERROGAZIONE SU TREGAREZZO ,DOPO 2 ANNI DI PROMESSE MAI MANTENUTE
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SEGRATESI SIETE TUTTI INVITATI A PARTECIPARE
SPERANDO NELLA PRESENZA DEL SINDACO, ASSENTE IL 27 MAGGIO
giovedì 27 maggio 2010
COME AL SOLITO,INVITO SOLO PER POCHI.E GLI ALTRI?
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NOTIZIE DALL' ULTIMO CONSIGLIO COMUNALE DI SEGRATE
- l’amministrazione non ha le competenze operative per poter intervenire sul progetto;
- la strada in galleria non può essere realizzata a causa della falda acquifera alta;
- non si è in grado di determinare tempistica e costi del progetto;
- per quanto riguarda esercizi commerciali e produttivi, non si sa nulla.
Calcetto ai Mulini. Micheli (Segrate Nostra) presenta una interrogazione relativa al campo di calcetto, spostato da via Monviso a via Gran Sasso davanti alle villette, che causa disagi (rumore) specie nel primo pomeriggio e a tarda sera (fino alle 23). Era stato suggerito di dedicare lo spazio in questione ad attività meno rumorose: schettini o giochi per bambini. Per Rebellato (assessore ai Lavori Pubblici), che risponde per il sindaco, non tutti i residenti interpellati si sono dichiarati insoddisfatti della riqualificazione dell’area. Gli spazi verranno comunque dati in gestione e verranno definite le regole di utilizzo. L’interrogante Micheli si dichiara insoddisfatto (o deluso?).
Difensore Civico. Molto deluso anche il Difensore Civico Fabrizia Vaccarella. La sua funzione è stata eliminata per i comuni nell’ambito dell’ultima finanziaria. Vaccarella terminerà mandato e attività a giugno 2011. Raccomanda che dopo tale data non si ricorra ai difensori civici provinciali e regionali (che ancora sopravvivono) pagandoli: essi dovrebbero intervenire gratuitamente o con convenzioni in economia. Per quanto riguarda le attività svolte nel 2009 a Segrate, Vaccarella precisa che ha registrato 70 istanze, 7 delle quali ancora aperte, con particolare riguardo a viabilità, manutenzione delle strade e colonie feline. “Proprio quando i cittadini avevano incominciato a capire la funzione del Difensore Civico, questo viene abrogato”, è il commento di Rosa (Segrate Nostra).
Boffalora. Radaelli (PD) chiede l’istituzione di una commissione speciale (non retribuita) per analizzare la situazione del complesso residenziale Milano Santa Monica (già Boffalora) e presentare al Consiglio Comunale una proposta sulle azioni da intraprendere ora e in vista della scadenza della convenzione attuale (7-11-2011). La richiesta è approvata all’unanimità, dopo che il sindaco (affrettatosi a intervenire) ha presentato lo stato dell’arte:
- I vertici di Cassa di Risparmio di Ferrara (finanziatrice) e Vegagest sono stati recentemente azzerati;
- Il sindaco e il comitato Boffalora hanno incontrato i nuovi vertici, e viste le continue inadempienze di Vegagest, hanno minacciato l’escussione delle fideiussioni e il cambio di destinazione d’uso del terreno;
- Restano i problemi di impermeabilizzazione dei piani sotterranei che vengono continuamente allagati: si cerca di provvedere con pompe. Ma chi pagherà la loro gestione? Problema irrisolto;
- Sono partiti i primi rogiti (30).
PRESIDIO di SENSIBILIZZAZIONE E PROTESTA
RITROVO ORE 18 DAVANTI AL PALASEGRATE
La notizia arriva tramite canali non convenzionali e soprattutto non istituzionali. Tra il passaparola e telefonate di accertamento scopriamo in modo quasi accidentale e fortuito che
Il sindaco presenterà il Piano di Governo del Territorio
giovedì 27 Maggio alle ore 18.30 presso il Palasegrate.
· La presentazione è stata decisa unilateralmente dall'amministrazione. Non ci risulta in questo momento che le forze politiche di opposizione siano state interpellate e/o avvertite
· Alla presentazione sono state invitate solo le Associazioni. Per quanto sia importante la partecipazione ed il coinvolgimento di queste ultime non è chiaro perchè l'incontro sia rivolto esclusivamente a loro, come se gli altri cittadini e le altre realtà operanti sul territorio (comitati, liste civiche, circoscrizioni, stampa...) non fossero interessati.
· Ogni Associazione avrà la possibilità di inviare un solo rappresentate. A nostro avviso il Palasegrate è abbastanza spazioso da poter contenere ben più persone di quelle preventivate. Pare chiaro il desiderio di mantenere contenuto il numero di persone che potrebbero protestare...
· La presentazione non ha affatto le caratteristiche di democrazia e condivisione che una occasione simile richiederebbe. Per le ragioni esposte risulta evidente che la situazione non sarà idonea per un dibattito o per un confronto di alcun genere dati i numeri in gioco e le presenze centellinate. Appare chiaro l'intento di limitarsi ad informare che una decisione generale è stata presa consentendo agli altri solo di prenderne atto.
· La riunione è stata decisa il 13 Maggio, due settimane fa, ma da allora ad oggi nessuno al di fuori della cerchia dei pochi eletti è stato informato
· Risulta che ci sarà anche un incontro "pubblico" ma anche in questo caso si è scelto strategicamente l' 1/6/2010. E' facile capire che in questa data molti ne approfitteranno per un "andare al mare" di Craxiana memoria piuttosto che occuparsi della cosa pubblica.
Ammesso e non concesso che ci siano tutti gli estremi legali (cfr Direttive Europee 2001/42/CE) rimane comunque evidente l'ennesima mancanza di trasparenza ed informazione alla cittadinanza, strategia tipica di questa amministrazione che nasconde il proprio operato dagli occhi dei cittadini per continuare indisturbata a portare avanti i propri interessi.
Per questi motivi
abbiamo organizzato una presidio di protesta
davanti al Palasegrate durante la presentazione
per testimoniare il nostro sdegno e la nostra volontà di essere partecipi ed attori nel futuro della nostra città. Non ci faremo mettere da parte. Vi aspettiamo numerosi e contiamo sul sostegno che sapremo dare, tutti insieme, per difendere la nostra città.
mercoledì 26 maggio 2010
LA NON DEMOCRAZIA A SEGRATE AVVISO NON AFFISSO IN GIRO PER SEGRATE COME MAI?NESSUNO DOVEVA SAPERE A PARTE LE ASSOCIAZIONI CHE SONO STATE INVITATE E COME MAI IL PRIMO GIUGNO DURANTE IL PONTE?
lunedì 24 maggio 2010
venerdì 21 maggio 2010
SIAMO SEMPRE QUI
Grazie Amico Nostro
Abbiamo letto con interesse una lettera pubblicata sul giornale IN FOLIO del signor Limonta, Preoccupato di non sentire la nostra voce.
Vorremmo rassicurare l'amico pubblicando qui la nostra risposta, e chiedergli di mettersi in contatrto con noi per percorrere insieme la strada che ci porterà al futuro
Egregio Signor Limonta, è con estrema soddisfazione che abbiamo letto la sua lettera, denota una giusta attesa ed un’importante attenzione, verso il lavoro ed il ruolo, da noi svolto in questi quattro anni (e non solo per le elezioni), per il bene dei nostri quartieri e della nostra città.
Lavorare davvero con il cuore, per questi due importanti obiettivi, non richiede obbligatoriamente appuntarsi o fare sfoggio di medaglie o dare necessariamente visibilità a se stessi ed al proprio impegno, partecipando od organizzando reboanti inaugurazioni.
E’ proprio perché crediamo nel nostro impegno civile, per non tradire le attese di tanti amici come lei (che ci anno premiato con un risultato importante), abbiamo dato in passato tutto noi stessi per il bene dei nostri quartieri e di Segrate e continueremo a darlo con altrettanto vigore, attenzione e passione anche nel futuro.
Stimo Partecipando alla raccolta firme, per mantenere pubblica l’acqua e gli impianti di distribuzione perché crediamo che un bene essenziale cosi importante debba rimanere tale, pubblico.
-Abbiamo appena tenuto una interessante e molto partecipata assemblea pubblica a Redecesio, per parlare di viabilità all’interno del quartiere e di rumore aeroportuale.
-Stiamo seguendo attivamente e con ancora più attenzione, argomenti fondamentali per il futuro di Segrate come il Golfo Agricolo, la Brebemi, Boffalora e la viabilità speciale.
Durante la campagna elettorale non ci siamo fermati nel seguire e cercare di risolvere problemi esistenti.
Il giornale che gentilmente ci ospita, sempre attento al nostro impegno e vista l’attenzione e le attese dei suoi lettori verso di noi, vorrà certamente darcene ancora di più e concederci ancora più spazio, può essere di questo testimone, avendo pubblicato nostri articoli e nostre denunce, anche in piena campagna elettorale, omettendo correttamente di scrivere in quel delicato momento il nostro nome.
Non si preoccupi caro amico, per noi non è un lavoro, non è mosso da interessi personali o di lobby, viene tutto dalle nostre tasche, il nostro incedere è dettato dalla passione civile, dalla volontà di impegnarci per il futuro della nostra città e dei nostri figli.
Grazie Sign. Limona, perché le sue attese e le sue attenzioni, danno a noi ed al nostro impegno civile, ancora più vigore e convinzione certi ora ancor più di prima, di essere sulla giusta strada.
Procopio Gregorio Andrea
20 maggio 2010
lunedì 17 maggio 2010
NOTIZIE DAL COMITATO REDECESIO VIVIBILE,ASSEMBLEA SULLE PROBLEMATICHE DEL QUARTIERE
Assemblea a Redecesio |
Notizie dal Comune - Flash | |
Scritto da Giancarlo Filipetta | |
Lunedì 17 Maggio 2010 10:05 | |
Visto che il Consiglio Comunale non inizierà le sue sessioni se non tra un paio di settimane, ci ha pensato il comitato Redecesio Vivibile (Angelo Golin, Mario Nadin e Mario Sormani) a dare inizio alle attività politiche sul territorio. Il comitato ha organizzato per giovedì 13 maggio una assemblea aperta per illustrare a cittadini e consiglieri comunali (vecchi e nuovi) i problemi del quartiere. Buona l’accoglienza dei residenti: 70 persone erano presenti.
Tanti quindi i problemi da affrontare, che solo un ritrovata concordia tra le forze di minoranza permetterà di risolvere. |
domenica 16 maggio 2010
ECCO DOVE SARANNO UBICATI I BANCHETTI PER FIRMARE IL REFERENDUM
LE ULTIME NOTIZIE SULLA BOFFALORA- SANTA MONICA,E ORA SI MUOVA L' AMMINISTRAZIONE COMUNALE A DIFESA DEI CITTADINI SEGRATESI
COME AL SOLITO LE PROMESSE NON MANTENUTE DELLA NOSTRA AMMINISTRAZIONE SULLA STAZIONE
La lettera
mercoledì 12 maggio 2010
LE SOLITE PROMESSE NON MANTENUTE
Il passante infernale |
Campagne - Viabilità | |
Scritto da Administrator | |
Lunedì 10 Maggio 2010 10:26 | |
Di seguito una lettere inviata al Corriere della Sera che racconta la disastrosa esperienza di un viaggio sul passante ferroviario partendo dalla non-stazione di Segrate. Egregio Sig.Andrea Galli 02-05-2010 Corriere della Sera Dopo aver letto il suo articolo del 29 aprile che riguardava le pessime condizioni del Passante Ferroviario,non faccio che confermare quanto esposto dai lettori del suo quotidiano. Anzi aggiungo quanto è successo a noi, Sergio e Beppe. Partenza stazione di Segrate in condizioni disastrose,sporcizia,cartelloni orari distrutti,graffiti ovunque. Da cittadini ligi cerchiamo i biglietti, manco l’ombra. Saliamo sul treno e vado subito dal capotreno per pagare la corsa. Ma pure lui è sprovvisto di biglietti. Noi insistiamo per pagare,ma in definitiva ci restituisce i soldi e ci raccomanda di pagare al controllore quando scenderemo alla nostra fermata. Durante la corsa cerchiamo,con attenzione, di guardare dal finestrino le varie fermate. Ma sono talmente luridi che non si vede nulla. Morale,sbagliamo la fermata,ma in compenso non paghiamo la corsa perché del controllore non c’è neppure l’ombra. Viva l’ItaliaSergio Cadei Beppe Podda |
COMITATO REDECESIO VIVIBILE
SULLE PROBLEMATICHE DEL QUARTIERE
Il comitato redecesio vivibile organizza un incontro con i cittadini per discutere le poroblematiche del quartiere
GIOVEDI 13 MAGGIO 2010
ALLE ORE 21
CENTRO CIVICO REDECESIO di via verdi
verranno trattati i seguenti argomenti
. VIABILITA' NEL QUARTIERE
. RUMORE AEROPORTUALE
. NUOVI PIANI DI INSEDIAMENTO
.POTENZIAMENTO DEL COMITATO
presenziera' l'AVVOCATO DINI
legale per la causa contro il rumore degli aerei
SONO STATE INVITATE TUTTE LE FORZE POLITICHE SEGRATESI
lunedì 10 maggio 2010
ASPETTANDO LA VERITA' SUI T-RED
T-Red: tante bugie e mezze verità |
News - Giornali | |
Scritto da Administrator | |
Lunedì 10 Maggio 2010 10:39 | |
Dopo lo scandalo che ha recentemente colpito l'amministrazione di Segrate e le notizie sul sindaco,alcune novità sono recentemente emerse dal ministero dei trasporti, e già si cerca di fare confusione per confondere le idee e per salvarsi in corner. Il ministero infatti avrebbe dichiarato che i T-Red, come strumento in se, nel momento in cui sono regolarmente tarati ed omologati, sono strumenti idonei alla regolazione del traffico e rilevazione delle infrazioni. Attenzione però: questo non vuole assolutamente dire che l'amministrazione comunale ed il sindaco siano assolti dalle precedenti accuse. Le indagini proseguono in quanto ad Alessandrini non è stato contestato il fatto di aver utilizzato i T-Red, ma:
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ACQUA UNA FIRMA INDISPENSABILE
Nel quasi totale silenzio dei mezzi di informazione si sta compiendo la privatizzazione dell’acqua che porterà i privati a possedere almeno il 40% degli acquedotti entro dicembre 2011, arrivando ad oltre il 70% nel 2015. Tali leggi garantiscono ai privati utili del 7% e dispongono che gli stessi derivino esclusivamente dalle tariffe, imponendo quindi ai cittadini di fatto una tassa che pagheremo con l’aumento delle costo dell’acqua.
Dove già si è realizzata tale privatizzazione l’aumento dei costi per il cittadino è stato molto elevato nonostante il servizio sia spesso peggiorato.
In Europa, dove questa esperienza è già stata fatta (ad esempio a Parigi), sono tornati indietro obbligati dalle proteste dei cittadini arrabbiati per il peggioramento del servizio e per l’aumento dei costi.
L’acqua è una necessità, un bene di tutti, non è una merce su cui fare profitti per pochi sulla pelle dei cittadini. Per questo motivo vi invitiamo a firmare per i 3 referendum abrogativi proposti dal Forum italiano dei Movimenti per l’acqua.
Per maggiori informazioni, nonché per consultare un database costantemente aggiornato sulle inziative e sui luoghi di raccolta, vi rimandiamo al sito:
www.acquabenecomune.org
ACQUA UNA FIRMA INDISPENSABILE
Nel quasi totale silenzio dei mezzi di informazione si sta compiendo la privatizzazione dell’acqua che porterà i privati a possedere almeno il 40% degli acquedotti entro dicembre 2011, arrivando ad oltre il 70% nel 2015. Tali leggi garantiscono ai privati utili del 7% e dispongono che gli stessi derivino esclusivamente dalle tariffe, imponendo quindi ai cittadini di fatto una tassa che pagheremo con l’aumento delle costo dell’acqua.
Dove già si è realizzata tale privatizzazione l’aumento dei costi per il cittadino è stato molto elevato nonostante il servizio sia spesso peggiorato.
In Europa, dove questa esperienza è già stata fatta (ad esempio a Parigi), sono tornati indietro obbligati dalle proteste dei cittadini arrabbiati per il peggioramento del servizio e per l’aumento dei costi.
L’acqua è una necessità, un bene di tutti, non è una merce su cui fare profitti per pochi sulla pelle dei cittadini. Per questo motivo vi invitiamo a firmare per i 3 referendum abrogativi proposti dal Forum italiano dei Movimenti per l’acqua.
Per maggiori informazioni, nonché per consultare un database costantemente aggiornato sulle inziative e sui luoghi di raccolta, vi rimandiamo al sito:
www.acquabenecomune.org
CRISI? QUALCOSA BISOGNA PUR FARE
CRISI?
QUALCOSA BISOGNA PUR FARE
Riceviamo e publichiamo una interessante riflessione DI Mario de gaspari
Una domanda insistente, ma solo sussurrata, serpeggia da qualche tempo nelle nostre città. La domanda, silenziosa per timore di procurare danni, si è fatta quasi angosciosa con lo scorrere sui nostri teleschermi delle immagini della Tragedia Greca. "Come siamo messi in Italia?" Eh sì, bisogna cercare di rispondere in qualche modo, perché le risposte tutte politiche hanno perso di credito, da quando è stata posta la pregiudiale dell'ottimisto per forza. Se si sostiene in premessa che bisogna solo dire parole di ottimismo è difficile che poi le parole di ottimismo vengano consederate del tutto sincere! È uno dei più classici paradossi della comunicazione, uno dei primi esempi che si fanno nei corsi di psicologia: la premessa conta più di tutto il resto. Se ti dico che "da questo momento in poi racconterò frottole", è impossibile che tu possa credere a quello che dico dopo.
Eppure l'Italia, non ostante le debolezze storiche del nostro paese, possiede alcuni punti di forza importanti. Solo che, in questo clima di pubblicità progresso, si fa fatica a distinguere il vero dal falso, ciò che è importante da ciò che è secondario. Soprattutto in un mondo così grande e nello stesso tempo così piccolo, non è facile darsi un ruolo, prendersi delle responsabilità. La tentazione di cambiare canale è molto forte.
L'Italia dunque ha qualche asso di riserva, ma deve giocarlo bene. Il nostro sistema bancario è solido: l'affermazione è vera, ma non in assoluto, perché anche le nostre banche speculano in borsa, giocano coi derivati e si sono inserite in maniera irresponsabile in troppe avventure immobiliari. Altri paesi hanno fatto di peggio: anche questo è vero, ma le distanze si stanno riducendo. Se cambiamo la tendenza degli ultimi anni possiamo ancora mantenere un certo vantaggio, altrimenti tra un po' saremo come loro. Ci vorrebbe un provvedimento che vietasse alle banche di partecipare ai fondi immobiliari. In America stanno pensando a qualcosa di simile.
L'Italia ha un forte debito pubblico, ma in compenso le famiglie sono meno indebitate che negli altri paesi europei. Anche questo è vero, ma anche qui le distanze si stanno riducendo: dall'entrata in vigore dell'euro ad oggi l'indebitamento delle famiglie italiane è quasi raddoppiato e tocca ormai il 60% del reddito disponibile. Il vantaggio c'è ancora, ma gli altri, per quanto spompati, sono in rimonta. Se perdiamo tutti i vantaggi rimarranno sono gli svantaggi, e allora saranno dolori!
Il problema, dicono tutti gli economisti, è che il paese torni a crescere. È vero, ma è come dire a un malato che sarebbe meglio che guarisse. Ricordo che da ragazzi a u amico non particolarmente attraente che non riusceva mai a combinare niente con le ragazze, c'era qualcuno che consigliava di diventare più bello. Ma si capiva che lo stava prendendo in giro! Ammettiamo pure per un momento che per crescere occorra lavorare di più, rinunciare alla visione del posto di lavoro sicuro, essere più disponibili a rischiare. Ma come possiamo tenere insieme tutto questo con una prospettiva in cui l'idebitamento è l'unica possibilità per costruirsi un futuro? Se non hai un lavoro sicuro non ti danno il prestito per la casa, e se non hai una casa è difficile che tu riesca a organizzare la tua vita in modo da trovarti un buon lavoro e crearti una famiglia.
Il problema della casa oggi tiene veramente assieme territorio, economia, benessere presente e sicurezza per il futuro. Se vogliamo che la gente, soprattutto i giovani, siano più disponibili, più creativi, più disposti a rischiare, bisognerebbe almeno offrir loro una certa sicurezza alloggiativa. Se puoi cambiare casa con una certa facilità, puoi accettare di buon grado un trasferimento lavorativo in un'altra città. Risolviamo il problema della casa e liberemo una montagna di energie! Quelle energie che oggi sono compresse, mortificate e depresse nella ricerca della casa e, quando va bene, nel pagamento di un mutuo che per trent'anni ha già ipotecato il tuo fututo. Un po' di alloggi in edilizia convenzionata a 3.000 euro al metro quadro in cambio della speculazione non risolvono nulla e continuano ad aggravare i problemi, peggiorando i fondamentali del paese. Bisogna assolutamente creare un mercato di case in affitto, è lì che devono essere investite le risorse. Occorre assolutamente chiudere i rubinetti alla speculazione e aprire i rubinetti per costruire case per chi ne ha bisogno. I comuni hanno tutti gli strumenti per poter giocare bene questa partita.
CRISI? QUALCOSA BISOGNA PUR FARE
CRISI?
QUALCOSA BISOGNA PUR FARE
Riceviamo e publichiamo una interessante riflessione DI Mario de gaspari
Una domanda insistente, ma solo sussurrata, serpeggia da qualche tempo nelle nostre città. La domanda, silenziosa per timore di procurare danni, si è fatta quasi angosciosa con lo scorrere sui nostri teleschermi delle immagini della Tragedia Greca. "Come siamo messi in Italia?" Eh sì, bisogna cercare di rispondere in qualche modo, perché le risposte tutte politiche hanno perso di credito, da quando è stata posta la pregiudiale dell'ottimisto per forza. Se si sostiene in premessa che bisogna solo dire parole di ottimismo è difficile che poi le parole di ottimismo vengano consederate del tutto sincere! È uno dei più classici paradossi della comunicazione, uno dei primi esempi che si fanno nei corsi di psicologia: la premessa conta più di tutto il resto. Se ti dico che "da questo momento in poi racconterò frottole", è impossibile che tu possa credere a quello che dico dopo.
Eppure l'Italia, non ostante le debolezze storiche del nostro paese, possiede alcuni punti di forza importanti. Solo che, in questo clima di pubblicità progresso, si fa fatica a distinguere il vero dal falso, ciò che è importante da ciò che è secondario. Soprattutto in un mondo così grande e nello stesso tempo così piccolo, non è facile darsi un ruolo, prendersi delle responsabilità. La tentazione di cambiare canale è molto forte.
L'Italia dunque ha qualche asso di riserva, ma deve giocarlo bene. Il nostro sistema bancario è solido: l'affermazione è vera, ma non in assoluto, perché anche le nostre banche speculano in borsa, giocano coi derivati e si sono inserite in maniera irresponsabile in troppe avventure immobiliari. Altri paesi hanno fatto di peggio: anche questo è vero, ma le distanze si stanno riducendo. Se cambiamo la tendenza degli ultimi anni possiamo ancora mantenere un certo vantaggio, altrimenti tra un po' saremo come loro. Ci vorrebbe un provvedimento che vietasse alle banche di partecipare ai fondi immobiliari. In America stanno pensando a qualcosa di simile.
L'Italia ha un forte debito pubblico, ma in compenso le famiglie sono meno indebitate che negli altri paesi europei. Anche questo è vero, ma anche qui le distanze si stanno riducendo: dall'entrata in vigore dell'euro ad oggi l'indebitamento delle famiglie italiane è quasi raddoppiato e tocca ormai il 60% del reddito disponibile. Il vantaggio c'è ancora, ma gli altri, per quanto spompati, sono in rimonta. Se perdiamo tutti i vantaggi rimarranno sono gli svantaggi, e allora saranno dolori!
Il problema, dicono tutti gli economisti, è che il paese torni a crescere. È vero, ma è come dire a un malato che sarebbe meglio che guarisse. Ricordo che da ragazzi a u amico non particolarmente attraente che non riusceva mai a combinare niente con le ragazze, c'era qualcuno che consigliava di diventare più bello. Ma si capiva che lo stava prendendo in giro! Ammettiamo pure per un momento che per crescere occorra lavorare di più, rinunciare alla visione del posto di lavoro sicuro, essere più disponibili a rischiare. Ma come possiamo tenere insieme tutto questo con una prospettiva in cui l'idebitamento è l'unica possibilità per costruirsi un futuro? Se non hai un lavoro sicuro non ti danno il prestito per la casa, e se non hai una casa è difficile che tu riesca a organizzare la tua vita in modo da trovarti un buon lavoro e crearti una famiglia.
Il problema della casa oggi tiene veramente assieme territorio, economia, benessere presente e sicurezza per il futuro. Se vogliamo che la gente, soprattutto i giovani, siano più disponibili, più creativi, più disposti a rischiare, bisognerebbe almeno offrir loro una certa sicurezza alloggiativa. Se puoi cambiare casa con una certa facilità, puoi accettare di buon grado un trasferimento lavorativo in un'altra città. Risolviamo il problema della casa e liberemo una montagna di energie! Quelle energie che oggi sono compresse, mortificate e depresse nella ricerca della casa e, quando va bene, nel pagamento di un mutuo che per trent'anni ha già ipotecato il tuo fututo. Un po' di alloggi in edilizia convenzionata a 3.000 euro al metro quadro in cambio della speculazione non risolvono nulla e continuano ad aggravare i problemi, peggiorando i fondamentali del paese. Bisogna assolutamente creare un mercato di case in affitto, è lì che devono essere investite le risorse. Occorre assolutamente chiudere i rubinetti alla speculazione e aprire i rubinetti per costruire case per chi ne ha bisogno. I comuni hanno tutti gli strumenti per poter giocare bene questa partita.