venerdì 12 luglio 2013

COME SEMPRE UN UOMO SOLO AL COMANDO

Segrate 25 Il primo vertice di maggioranza per formare la nuova squadra non ha dato esiti GIUNTA: PDL E LEGA PUNTANO I PIEDI E IL SINDACO BALLA DA SOLO Braccio di ferro tra uomini del Cav e Carroccio sulle cariche di vicesindaco e presidente del consiglio comunale. C’è l’intesa con gli Indipendenti sul numero degli assessori Alessandrini, un uomo solo al timone  - Il nodo da affrontare per i partiti di maggioranza ora sono le cariche di vicesindaco e la presidenza del consiglio comunale. Ma il primo vertice di mercoledì scorso tra Indipendenti, Pdl e Lega non ha sortito risultati. Fumata nera, hanno riferito chi ha partecipato alla riunione seguita all’azzeramento lunedì scorso della giunta comunale da parte del sindaco Alessandrini. L’aggiornamento è fissato per oggi (mercoledì) alle 18.30. Sul dimezzamento del numero degli assessori, da otto a quattro, c’è la0 convergenza di tutte le forze della coalizione di governo. Resta lo scoglio di chi siederà sulle due principali poltrone, tolta quella di primo cittadino. Oggi il vice Alessandrini e il presidente del parlamentino locale sono entrambi esponenti del Carroccio, ma i lumbard non intendono rinunciare a questi ruoli avuti grazie ai numeri delle elezioni del 2010. Lega e Indipendenti, in queste ore, sono su posizioni più vicine; la parte del cattivo, o del terzo incomodo, la sta facendo il Pdl. A chi è rimasto fedele al Cav, dopo l’addio di massa dello scorso anno di una buona parte dei componenti del gruppo, la formula dei due assessorati agli Indipendenti, uno alla Lega e uno al Pdl starebbe anche bene, a patto che i padani rinuncino a una delle due poltrone. «Oggi il Pdl locale è compatto» spiega Paolo Borlone, consigliere berlusconiano investito della responsabilità delle trattative. «Sul riequilibrio dell’assetto politico siamo granitici. Gli accordi del 2010 non esistono più. L’azzeramento delle deleghe riporta tutto all’anno zero, da qui ripartiamo. Per questo al tavolo ci siederemo con la schiena dritta perché non possiamo essere subalterni a nessuno per questioni di numeri elettorali e di dignità politica. In quanto alla proposta della Lega di far lavorare gratis gli assessori, non la troviamo corretta. Chi fa bene il compito che gli viene assegnato deve essere giustamente ricompensato, anche perché non parliamo di cifre da capogiro». Nessun passo indietro, quindi, ma Borlone allontana la possibilità che si possa tornare al voto. «Saremo intransigenti, ma siamo tutte persone intelligenti e il Pdl è una forza di governo. Vogliamo proseguire su questa linea senza essere considerati l’ultima ruota del carro». O del Carroccio. Che non è intenzionato a mollare nulla. «L’accordo per ora non c’è» ribadisce Andrea Donati, capogruppo della Lega. «Vedremo mercoledì. Ma la nostra posizione resta quella di sempre nel rispetto dei patti pre-elettorali». Settimana scorsa per gli Indipendenti c’era Giovanni Sirtori che conferma: «Fumata nera. Ma l’intenzione di far quadrare il cerchio c’è da parte di tutti. Il Pdl punta i piedi? Logico che lo faccia e che si riparta da capo, consapevoli che noi abbiamo già dato». Alla porta, per ora, senza avanzare pretese ai colleghi di maggioranza, restano l’Udc, i due consiglieri del Gruppo Misto. Ma lo stallo nelle trattative arriva in un momento delicato per la macchina amministrativa del Comune. Ieri sera in aula il sindaco Alessandrini ha presentato da solo il bilancio di previsione che andrà in votazione lunedì prossimo. Dall’approvazione o meno del documento programmatico, una manovra da 45milioni.

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