I contrari al locale pubblico di via San Rocco al momento sono una cinquantina
GLI ABITANTI NON VOGLIONO IL BAR NEL PARCO
E AVVIANO UNA RACCOLTA FIRME
 Il primo foglio di raccolta firme
ATTUALITA' - Non è una chiacchiera da bar. La raccolta firme avviata da alcuni cittadini contro il locale pubblico in fase di costruzione all’interno del Centro Parco è reale. Ed ha raggiunto in pochi giorni una cinquantina di adesioni. I fogli protocollo con lo spazio per le firme distribuite nei condomini di via Primo Maggio e San Rocco sono undici. Gli abitanti che si affacciano sull’area verde sono preoccupati. Perché l’esperienza degli anni scorsi del chiringuito nel parco di via Morandi non è passata sotto silenzio. Musica ad alto volume e schiamazzi fino a notte inoltrata non sono un vicino di casa facile da digerire. Da qui la levata di scudi. I lavori per la realizzazione del bar verandato hi-tech da 700 metri quadrati con pannelli fotovoltaici sul tetto e impianto geotermico per la climatizzazione, sono iniziati nei giorni scorsi e termineranno a fine ottobre. Ad aggiudicarsi l’appalto, mettendo sul piatto 475mila euro, è stata una ditta brianzola. Il cantiere, settimana scorsa, è stato oggetto anche delle telefonate a carabinieri e polizia locale di cittadini che lamentavano la mancata recinzione dell’area di scavo, vicino al parco giochi, e del cartello con le informazioni a norma di legge. Mancanze a cui l’impresa ha rimediato nel giro di qualche ora. Se per Sel e Segrate Nostra di un bar nel parco non se ne sentiva l’esigenza, a difendere l’opera è l’ex assessore ai Lavori Pubblici Martino Rebellato: «Ci sono i contrari, ma anche tanti a favore. Sono sicuro che una volta ultimato sarà un punto di riferimento molto frequentato. E nel finanziamento è inserito anche il completamento della pista ciclabile da Lavanderie alla Cassanese e la riqualificazione della rotatoria verso Milano 2 sulla provinciale».
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