martedì 16 luglio 2013

L'IMMAGINE DEGRADATA DELLA POLITICA SEGRATESE,LA MANCANZA DI RISPETTO VERSO I CITTADINI

Bilancio: maggioranza a picco.
Bilancio. Il punto forte della serata avrebbe dovuto essere l’approvazione del Bilancio Preventivo 2013. Il sindaco era al tavolo della Giunta con tre assessori: due “vecchi”, cioè Pedroni (PdL, per la Cultura e il Tempo libero) e Ronchi (Indipendenti, per le Pari Opportunità e i Servizi cimiteriali), e uno “nuovo”: Lazzari (Indipendenti). Mancava l’ipotetico quarto assessore e il sindaco si è guardato bene dallo specificare il perché della mancanza e quali sono le deleghe assegnate: voleva arrivare velocemente alla discussione e all’approvazione del Bilancio. Ma, ci sono sempre dei MA.
E’ partita la Lega con Donati: “Non abbiamo avuto nessun ruolo nella definizione di questa giunta, la quale approva un Bilancio che non ha definito lei. E’ una situazione sconcertante. Noi abbandoniamo l’aula”. Lo segue Borlone (della parte dissidente, con Casadio, del PdL): “Finché non sappiamo chi è il nuovo assessore al Bilancio e qual è la nuova compagine governativa, non vogliamo affrontare il Bilancio. Anche noi abbandoniamo l’aula”. Seracini (Scelta Civica) si associa: “Mentre chiediamo pari dignità politica, in pratica non siamo neppure informati su quanto sta succedendo. Verifichiamo il degrado dell’immagine della politica nei confronti della gente”. Vista la situazione, anche l’opposizione lascia l’aula. Alla prima verifica del numero legale, risultano presenti 12 consiglieri. Non bastano, ce ne vogliono almeno 16 su 31. Un quarto d’ora dopo, come da regolamento, alla seconda verifica, ce ne sono solo 10. Tutti a casa. Ci si rivede giovedì 18 luglio, in seconda convocazione, quando il numero legale scende a 11. Sperando che la maggioranza abbia risolto le sue contraddizioni.
Surroghe. Prima di quanto descritto sopra, si era proceduto ad alcune surroghe.
Fabrizio Ciapini (prima IdV e poi Insieme per Segrate), a seguito dell’obbligo per i consiglieri di denuncia della propria situazione patrimoniale e reddituale, decide di lasciare il Consiglio Comunale. Gli subentra Simone Marea, primo non eletto nelle liste IdV, che però non si presenta in aula.
Lazzari (prima PdL e poi Indipendente), con la nomina ad assessore, deve lasciare il Consiglio Comunale. Gli subentra Marco Romanelli, già consigliere nella precedente amministrazione. Entro i prossimi 15 giorni, Romanelli dovrà risolvere il tema dell’incompatibilità con il suo ruolo nella Sanità pubblica.
Ciapini decade anche da secondo vicepresidente del Consiglio Comunale. Berardinucci ritiene che la carica sia dovuta al suo partito, l’Italia dei Valori, e si candida alla posizione. Viene eletto con i voti della maggioranza (16). 3 voti finiscono a Rosa (Segrate Nostra), mentre il Pd (6 voti) si astiene. Il secondo vicepresidente toccava alla minoranza, che è riuscita comunque, ancora una volta, a dimostrare scarsa compattezza.
Notizie dal Consiglio Comunale a cura di Giancarlo Filipetta

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