giovedì 21 gennaio 2010

Continua la saga Fabietti-Alessandrini sul quartiere "Villaggio Ambrosiano-Mulini", pessima prova di stile del sindaco.


Continua la saga incentrata sulla viabilità del quartiere Villaggio Ambrosiano / Mulini di cui tanto abbiamo  già parlato [1] [2] (troppo a dire il vero rispetto a quanto realmente è stato fatto, promesso ed ottenuto).
In questo sterile inutile battibecco, che non porta alle conclusioni da più parti auspicate, è la volta di Adriano Alessandrini di ribattere, cosa che fa senza tradire troppo le aspettative, con un tono che non si addice ad un rappresentante delle istituzioni nel rivolgersi ad un cittadino.
Nell'articolo, che riportiamo, in buona sostanza Alessandrini esorta Fabietti a far rispettare le leggi (sembra assurdo ma è così! Dopo tante volte in cui è successo, a ragione, l'esatto contrario) e ad avere più senso civico (qui è lecito strabuzzare gli occhi) e a farsi da parte per non recare troppo disturbo al manovratore...
Sinceramente il (non troppo) velato accenno all'età di Fabietti ci pare quasi offensivo. Intende forse dire orse chi è in pensione non è più in grado di occuparsi del bene della città? Forse solo i più giovani sanno come si fa? Forse Alessandrini pensa che non invecchierà mai?
Evidentemente Alessandrini è ancora piccato per il fatto che Fabietti abbia smascherato la truffa del T-RED, e si sia esposto in prima persona per difendere i cittadini che sono stati ingiustamente salassati dall'amministrazione e dalla ditta fornitrice del macchinario che assieme si dividevano il maltolto.
Infine, riguardo i contenuti dell'articolo vorremmo puntualizzare le seguenti cose:
  1. Il fatto che non si ricordi nulla di eclatante durante il periodo di servizio di Fabietti è proprio la prova di quanto abbia svolto bene il proprio lavoro: il suo compito era quello di gestire il territorio, tenere tutto sotto controllo e fare si che non emergessero problemi. Forse proprio per questa ragione Fabietti durante il suo lavoro ha visto l'avvicendarsi di diversi Sindaci.
  2. Alessandrini non si è reso conto che Fabietti sta proprio esortando tutti a rispettare la legge, solo che (anche) stavolta deve farlo per prima l'Amministrazione.
  3. Per quanto riguarda i contatti con i cittadini e le occasioni in cui le soluzioni sono cercate assieme, noi c'eravamo, e ricordiamo benissimo quanti e quali cittadini fossero presenti. Alessandrini forse non distingue tra "i cittadini" e "gli yesman". Che i cittadini siano o meno arrabbiati con lui non saremo noi a ripeterglielo: se non se ne vuole rendere conto ora, forse lo farà a marzo.



      L'eco 12-01-2010
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