giovedì 29 settembre 2011

LA LUCCHINI ARTONI REPLICA COSI'

Nessuna irregolarità alla Lucchini Artoni Arpa e Asl sono testimoni"

Residenti di Segrate allarmati in via Tiepolo per le attività del bitumificio Lucchini-Artoni a due passi dalle case. La replica dell'azienda

Vincenzo Bianchi, proprietario della Lucchini Artoni
Vincenzo Bianchi, proprietario della Lucchini Artoni

Segrate, 29 settembre 2011 - Solo semplici scavi di consolidamento, non c’è nessun allarme veleni e l’Arpa ha fatto i tutti i controlli del caso. Questa, in sintesi, la replica dei vertici della Lucchini Artoni di Segrate alle tante proteste dei cittadini. Ma partiamo dal principio, con quegli scavi che tanto hanno messo in apprensione i residenti: «Ma quali veleni - la reazione di Vincenzo Bianchi, amministratore delegato dell’impresa segratese -. Stavamo semplicemente cercando di liberare l’area da tutto il materiale inerte», ovvero quella grande montagna di ghiaia che gli stessi residenti vogliono vedere sparire.
«Per far arrivare i camion fino a lì però abbiamo dovuto rinforzare il terreno, anche a causa delle pioggie degli ultimi giorni che l’hanno trasformato in poltiglia - spiega il patron -, ed ecco spiegati gli scavi».
La buca però, a detta dei residenti, sembrava profonda diverse decine di metri, e gli scarichi ripetuti più volte. «Ma solo perché quel terreno di trova almeno un paio di metri sopra il livello della strada, ecco perché dai balconi di chi “ci controlla” poteva sembrare più profonda di quella che era realmente». Nessuno scarico di veleni dunque, stando alla Lucchini, solo ghiaia e bitume per rinforzare il terreno. «Non ci credete? - rilancia il titolare - Bene, allora invito qualsiasi cittadino a suonare al mio campanello. Chiunque voglia fare qualsiasi tipo di analisi privatamente è invitato a presentarsi, io non mi opporrò».

Poi rilancia: «Proprio mentre qualche residente si lamentava - procede Bianchi - noi eravamo in sala riunioni per fare la certificazione Iso 14001, quella ambientale. Non bastasse, abbiamo ricevuto lo scorso giovedì gli uomini dell’Arpa e, il giorno seguente, quelli della Asl. Effettuiamo rigorosi controlli ogni 6 mesi, ci teniamo a fare le cose in tutta trasparenza». E infine un accenno al passaggio dei camion: «Sappiamo di disturbare, ma d’altronde siamo qua da 88 anni, ben prima che ci costruissero affianco le case» la replica. Poi aggiunge: «Inoltre di notte abbiamo chiesto al Comune di poter sfruttare l’altra uscita su via Modigliani. I camion non potrebbero passare sul cosiddetto “ponte degli specchietti” ma noi abbiamo chiesto il permesso di transito solo dalle 22 alle 6 del mattino. Facciamo il possibile per convivere al meglio con i nostri vicini».
Polvere e odori gli ultimi capi d’accusa: «Non dubito che una fabbrica di pasticcini possa avere un odore migliore, ma questo è il nostro, ed è certificato che non sia nocivo. La polvere invece è parte del nostro lavoro, non l’ho fatto io il Pgt, mettendo delle case in una zona industriale. Noi ripuliamo due volte al giorno via Tiepolo (comunale) a nostre spese. Cosa dovrei fare di più?».
di Gabriele Gabbini
Aggiungiamo una nota:da come dice il Signor Bianchi le colpe sono di chi ha fatto il PGT o di chi non ha controllato e fatto rispettare i regolamenti,che ha permesso alla Lucchini Artoni nell' arco degli anni di allargarsi dalla sua sede originaria.

Nessun commento:

Posta un commento

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7/03/2001.
Chi lascia commenti ai post si assume ogni responsabilità civile e penale di ciò che scrive. L';autore del blog declina ogni responsabilità per i siti segnalati e per il loro contenuto.