giovedì 24 dicembre 2009

Tanti Auguri !!


Buon Natale a tutti 
Segrate Domani Augura un felicissimo Natale
a tutti i frequentatori del sito e del blog,
a tutti i cittadini,
a chi vuole davvero bene a questa città,
e fa di tutto per renderla un posto migliore.

Ci si rivedrà presto, nel 2010, e state pronti perche abbiamo un bel po' di sorprese pronte per tutti, e saranno sorprese col botto !!

Auguri, Auguri, Auguri...
.

Parole, Parole, Parole...

.
... E i fatti? A noi interessano solo quelli, delle parole non sappiamo che farcene.

Riceviamo la mail del signor Roberto Bordoni, unitamente all'autorizzazione alla pubblicazione, riguardo alla paralisi delle opere di modifica della viabilità del Villaggio Ambrosiano. Queste modifiche prevedono, tra le altre cose, che il transito per via Panperdù sia consentito solo ai residenti del Villaggio Ambrosiano e del quartiere Mulini, e proibisca il transito a furgoncini ed altri mezzi pesanti.
La proposta è nata direttamente da una richiesta dei cittadini durante un'assemblea convocata da Segrate Domani che aveva l'obiettivo di conoscere e risolvere i problemi del quartiere, ma successivamente ha visto il triste teatrino dell'amministrazione comunale che puntava a prendersi la paternità ed il plauso della soluzione che ha risolto un problema che andava avanti ormai da anni.

Tuttavia il signor Bordoni ci mostra come ora, lontano dai riflettori e dal clamore della nuova notizia, l'amministrazione dia il progetto come completo, fatto e finito mentre non è neppure lontanamente così.

Il signor Mauro Rana, della Segreteria del Sindaco, scrive così a Bordoni che chiede spiegazioni:

From: Rana Mauro
To: Roberto Bordoni
Sent: Thursday, December 17, 2009 11:52 AM
Subject: Viabilità Villaggio Ambrosiano - Mulini

Buongiorno Signor Bordoni.
La situazione viabilistica del Quartiere dei Mulini è costantemente al vaglio delle nostre attenzioni, la sperimentazione sembra aver dato buoni frutti, il traffico di attraversamento è drasticamente calato a parte qualche "furbetto" che ancora entra da Via Morelli.
Per quanto riguarda il discorso più ampio che lei fa' a livello "elettorale" sono convinto che gli abitanti sia del quartiere dei Mulini che il Villaggio Ambrosiano possano essere contenti dei lavori fatti che hanno interessato i due quartieri.
Rimango a disposizione per ogni ulteriore chiarimento o domanda.
A presto.

Dr.  Mauro Rana
Segreteria del Sindaco


In pratica Rana dice che sarebbe già stato fatto tutto, che la gente è già contenta e che quindi sarebbe tutt'ora disposta a votare per l'attuale sindaco.
...Convinto lui...
Ciò posto ecco la risposta di Bordoni, che ha modo di vedere come stanno davvero le cose.

From: Roberto Bordoni
To: Rana Mauro
Cc: Segrate Domani
Sent: Friday, December 18, 2009 8:29 PM
Subject: Re: Viabilità Villaggio Ambrosiano - Mulini


Buona giorno dr. Rana
Mi consenta di dissentire dalla sua affermazione che  il traffico di attraversamento tra il Villaggio ed i Mulini è drasticamente calato. Non so quali rilievi abbiate fatto, ma le assicuro che dalla posizione (purtroppo) "strategica" della mia abitazione, posso constatare quotidianamente come il traffico attraverso la via Panperdù non solo non è per nulla diminuito rispetto a prima della installazione dei cartelli, ma è addirittura aumentato. Come già vi ho segnalato, dalla famigerata strettoia passano in quantità non solo autovetture, ma anche mezzi commerciali, autocarri, ecc.
Le segnalazioni di traffico riservato ai residenti, vengono regolarmente "snobbate". Inoltre,molti automezzi provenienti da Vimodrone/Auchan, continuano a svoltare in via Morelli, in barba al divieto di accesso, creando pericoli di incidenti.
Nella sua mail non si fa cenno all'installazione di telecamere, a suo tempo promesse dal Sindaco. Credo che fino a quando esse non verranno installate ed attivate (sperando che quanto promesso venga mantenuto) il problema rimarrà irrisolto.
Se le famose telecamere non venissero attivate, l'annoso problema dell'attraversamento finirebbe, tanto per cambiare, a tarallucci e vino.
Confido, tuttavia che il Sindaco non vorrà disattendere le sue promesse e le chiedo di volermi cortesemente informare circa la tempistica dell'installazione.
Con l'occasione, vorrei sapere quando provvederete alla diversa colorazione degli ex-marciapiedi, ora divenuti piste ciclabili, per dividere la zona pedonale (nera) lato abitazioni, dalla residua pista ciclabile, sempre secondo l'impegno assunto dal sindaco durante la ben nota riunione sul traffico. Ciò per evitare scontri tra velocipedi e persone che escono da casa e/o vetture che escono dalle rimesse.
In attesa del suo cortese riscontro,
distinti saluti

Dr. Roberto Bordoni


Insomma... parole, parole, parole. Come se ci fosse da qualche parte ancora la convinzione che se si ripete più e più volte, allo stremo, una bugia alla fine qualcuno comincia a crederci e questa diventa la realtà. Fermo restando che i fatti sono altri, e i cittadini, ormai stufi, vogliono vedere solo quelli.
Le telecamere ancora non sono arrivate, i controlli sono pochi, il pericolo resta, i marciapiedi hanno ancora colorazioni che confondono rispetto alla loro destinazione d'uso...
Un bel lavoro a metà. E i cittadini? Sono davvero contenti? Lo vedremo... a Marzo.
.

mercoledì 23 dicembre 2009

Fw: Auguri di Buon Natale e di Buon Anno

 

 
 
 
Invio a tutti i nostri  amici il nostro migliore augurio di un Buon Natale e di un proficuo e Sereno 2010 !
 
Gregorio Barbara
 
 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fw: Auguri di Buon Natale e di Buon Anno

 

 
 
 
Invio a tutti i nostri  amici il nostro migliore augurio di un Buon Natale e di un proficuo e Sereno 2010 !
 
Gregorio Barbara
 
 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Ladri ancora in azione: duro colpo per "Il fruttaio"
Natale tristissimo per il fruttaio di San Felice. Un Natale con la più brutta delle prospettive: la chiusura. A dare il colpo di grazia a un'attività già provata dalla crisi, è arrivata nella notte tra domenica 20 e lunedì 21 la banda del buco che ormai frequenta con una assiduità sospetta il nostro quartiere. Hanno rubato i cesti natalizi che Gregorio Procopio e la moglie Barbara avevano preparato per i clienti - alcuni erano già stati pagati -,  bottiglie di champagne e una somma di denaro. Gregorio e la moglie sono disperati: gli introiti delle feste rappresentavano per loro una boccata d'ossigeno dopo mesi non proprio floridi, anche a causa di una frattura al braccio che nelle scorse settimane ha impedito al titolare di lavorare a pieno regime. Il sito www.sanfelice.it esprime tutta la sua vicinanza alla famiglia Procopio e invita gli abitanti di San Felice a manifestare segni concreti di amicizia a Gregorio. 
Ma tra i residenti serpeggia anche una domanda: perché tanti furti nei negozi? Perché i ladri agiscono indisturbati? In passato è stata saccheggiata la profumeria Marina, Giorgio IV, almeno un bar, e anche il pub nei giorni scorsi è stato vittima di un tentativo di scasso. Più d'uno si chiede se non sia venuto il momento di piazzare qualche telecamera di sorveglianza, che potrebbe coadiuvare l'opera delle nostre guardie.

Ladri ancora in azione: duro colpo per "Il fruttaio"
Natale tristissimo per il fruttaio di San Felice. Un Natale con la più brutta delle prospettive: la chiusura. A dare il colpo di grazia a un'attività già provata dalla crisi, è arrivata nella notte tra domenica 20 e lunedì 21 la banda del buco che ormai frequenta con una assiduità sospetta il nostro quartiere. Hanno rubato i cesti natalizi che Gregorio Procopio e la moglie Barbara avevano preparato per i clienti - alcuni erano già stati pagati -,  bottiglie di champagne e una somma di denaro. Gregorio e la moglie sono disperati: gli introiti delle feste rappresentavano per loro una boccata d'ossigeno dopo mesi non proprio floridi, anche a causa di una frattura al braccio che nelle scorse settimane ha impedito al titolare di lavorare a pieno regime. Il sito www.sanfelice.it esprime tutta la sua vicinanza alla famiglia Procopio e invita gli abitanti di San Felice a manifestare segni concreti di amicizia a Gregorio. 
Ma tra i residenti serpeggia anche una domanda: perché tanti furti nei negozi? Perché i ladri agiscono indisturbati? In passato è stata saccheggiata la profumeria Marina, Giorgio IV, almeno un bar, e anche il pub nei giorni scorsi è stato vittima di un tentativo di scasso. Più d'uno si chiede se non sia venuto il momento di piazzare qualche telecamera di sorveglianza, che potrebbe coadiuvare l'opera delle nostre guardie.

lunedì 21 dicembre 2009

L'anno finisce tra contenziosi vecchi ed altre novità...

.
Come è tradizione, anche quest’anno l’ultimo Consiglio Comunale del 2009 (giovedì 17 dicembre) è stato molto breve. Anche se c’erano parecchi punti all’Ordine del Giorno, alle 22 tutto era finito. Seguiva il brindisi, con gli auguri. Vediamo come è andata.
Lenisa lascia. Cesare Lenisa (Aria Nuova) comunica che, essendo stato nominato presidente della Cogeser (holding di un gruppo di imprese pubbliche che agiscono in alcuni comuni della Martesana nella gestione dell’energia), pur non essendoci vincoli di incompatibilità, lascia il posto di consigliere comunale. Gli subentra il primo dei non eletti nelle liste di Aria Nuova: Massimo Cotugno. Auguri a Lenisa e a Cotugno.
Nasce “Segrate Verde”. I “Verdi per la Pace”, che recentemente erano diventati “Ulivo per Segrate” (Vedi Flash n. 272), cambiano ancora nome. Visto che la Presidenza del Consiglio Comunale ha dichiarato l’impossibilità di usare il termine “Ulivo”, Carpinelli e Latino dichiarano che “per chiudere questo spiacevole e stucchevole siparietto”, danno vita alla lista civica “Segrate Verde”.
ICI E Irpef.  Per il 2010 vengono confermate le aliquote preesistenti per ICI (7 per mille per le seconde case) e per addizionale Irpef comunale (0,2%).
Contenzioso Previt. In via Morandi il comune aveva costruito la pista ciclabile, all’angolo con via degli Alpini, sul terreno della Previt. “Per errore”, secondo il Sindaco. Il tutto viene ora regolarizzato permettendo alla Previt di recintare il parcheggio adiacente. La stessa Previt si impegna a realizzare la pista ciclabile lungo la via degli Alpini (già fatto).
Contenzioso edicola. L’edicola all’entrata del Pronto Soccorso dell’Ospedale San Raffaele era stata edificata abusivamente su di un’area in parte di proprietà esclusiva e in parte ad uso pubblico. Il manufatto era stato condonato nel 1986. A sua volta, il comune di Segrate aveva eseguito delle opere di viabilità su parte delle aree di proprietà del privato. Si chiude il contenzioso, concedendo la piena proprietà al privato dell’area dell’edicola e di una piccola porzione di terreno dietro la stessa. In tutto 420mq. Il chiosco potrà così essere sistemato definitivamente. Il resto diventa di proprietà comunale.
Convenzione San Rocco. Si chiude anche la vertenza con la società Sicora, per la gestione della Casa di Riposo San Rocco. La Sicora non aveva rispettato gli accordi iniziali: favorire nell’accesso e nell’impiego i residenti di Segrate, istituire un Centro Diurno, ecc.. Nel nuovo accordo vengono modificati alcuni punti controversi della convenzione (numero di accessi di segratesi (15), rimborsi al comune, ecc.) e la Sicora verserà al comune 310.000 euro per il pregresso, entro marzo 2010. A Natale siamo tutti più buoni.

Resta lo spazio per augurarvi

BUON NATALE e UNO SPLENDIDO 2010


Da Flash n.278 del 19/12/2009 di Giancarlo Filipetta
.

Tra i tanti "litiganti" NOVEGRO NON GODE, come sempre rimane l'ultima ruota... del carrozzone...

.
Farmacie Comunali

La mozione. Mercoledì 16 dicembre 2009, la mozione di Ferrante (PSI) che chiede l’istituzione di nuove farmacie a Segrate Centro e a Novegro (vedi Flash n.268), è tornata in commissione per approfondimenti. “A Novegro non esiste una vera farmacia”, dice la mozione. C’è un dispensario aperto in orari predeterminati, per la vendita di prodotti di banco e per la prenotazione di farmaci veri e propri. La farmacia più vicina è all’aeroporto di Linate, non lontana in linea d’aria, ma difficile da raggiungere, specie per le persone anziane, visto che richiede l’attraversamento della Rivoltana. A Segrate Centro c’è invece il problema della continua crescita del numero dei residenti, a seguito dei nuovi insediamenti: Causa Pia d’Adda (in via San Rocco), Village, e i previsti Centro Parco Lotto I e Lotto II.
La situazione. Coari (assessore al Bilancio) relaziona sulla situazione. A Segrate ci sono 8 farmacie: 4 private (2 a Segrate Centro, 1 a San Felice e il dispensario di Novegro), e 4 pubbliche (Redecesio, Villaggio, Milano 2, Lavanderie). La legge prescrive 1 farmacia ogni 4.000 abitanti. Al 2 novembre 2009 i residenti a Segrate erano 33.955. Ne occorrono altri 46 (e ciò probabilmente capiterà a breve) per fare scattare il numero (34.000) che permetterà la richiesta di una nuova farmacia. Quindi, la Segrate Servizi, che ha come referente unico l'amministrazione comunale e che gestisce le farmacie comunali, sta pianificando l’apertura di una nuova farmacia a Segrate Centro. Per Coari, sono invece soddisfacenti gli orari di apertura del dispensario di Novegro, e lo stesso Coari ricorda che, con la realizzazione dell’intervento a Milano Santa Monica (ex Boffalora) è prevista l’apertura di una ulteriore farmacia nel nuovo quartiere.
La discussione. Rebellato (Lega) informa che, secondo una legge recente (D.L. 135/2009) le farmacie dovranno essere gestite da società che hanno in carico solo le farmacie. Quindi conglomerate tipo la Segrate Servizi, che gestisce più attività, dovranno rivedere organizzazione e obiettivi. Per Antona (PD), le farmacie comunali andrebbero addirittura vendute, e il ricavato dovrebbe essere re investito (anche se in perdita) dove ci sono delle difficoltà (leggi Novegro). Infatti, sempre secondo Antona, le farmacie sono diventate dei carrozzoni, con carichi eccessivi di dipendenti e di consigli di amministrazione. Antona dice queste cose a titolo personale. Infatti Nichetti (sempre del PD) è di parere opposto. I guadagni delle farmacie comunali, afferma Nichetti, è bene che siano re investiti in servizi. Un numero minore di farmacie comunali causerebbe la riduzione dei servizi forniti alla cittadinanza. “Non ha senso – conclude Nichetti – che se un’azienda va bene debba diventare privata, mentre, se va male, debba restare pubblica”.  Lo seguono su questi concetti d’Auria (Rifondazione), Lenisa e Monti (Aria Nuova) e Rosa (Margherita). Un altro problema è evidenziato da Chindemi (PdL): “A Segrate, almeno una farmacia dovrebbe restare aperta di notte. Altrimenti, per necessità urgenti, ci si deve spostare nei comuni vicini”. Lo supportano Travaglia (UDC), Latino (Ulivo) e Monti (Aria Nuova).
La conclusione. In commissione si è discusso per due ore, senza arrivare ad una richiesta condivisa. La mozione di Ferrante ritorna in Consiglio Comunale.


Da Flash n.277 del 16/12/2009 di Giancarlo Filipetta
.

venerdì 18 dicembre 2009

SEGRATE DOMANI SI PRESENTA ALLE ELEZIONI


Questo è l'articolo della Gazzetta della Martesana, che sancisce la presentazione di una propria lista civica da  parte di SEGRATE DOMANI.
Segrate domani nasce anni fa, dall'unione dei comitati cittadini, comitati di quartiere, presenti su tutto il territorio segratese, si presenta come un gruppo staccato dalle logiche di partito e di schieramento,
Ha fatto in questi anni tesoro del lavoro svolto a fianco dei cittadini e nei quartieri,si dichiara pronta ed aperta quindi, a dialogare con tutti quei cittadini, gruppi e partiti ,interessati al benessere ed allo sviluppo del proprio territorio in modo armonioso e nell'interesse dei cittadini stessi.
 Si propone come fulcro propositivo ed aggregante,di tutte quelle realtà, che vogliono rinnovare il modo di far politica ed amministrazione mettendo al centro la partecipazione e la condivisione  attiva dei cittadini e la trasparenza amministrativa.


Scansione
.

Si può dibattere democraticamente senza strappare gli striscioni dissenzienti...

Ancora un articolo sulla contrapposizione che vede schierati da una parte i cittadini di Segrate e Segrate Domani, che premono per tutelare la solo salute e la qualità della loro vita, e dall'altra l'amministrazione comunale e la SEA, che a quanto pare hanno interessi decisamente diversi.
Stavolta l'articolo apparso sulla Gazzetta della Martesana fa un breve quadro della situazione, e testimonia suo malgrado una cosa: l'articolo presenta la foto degli striscioni che i cittadini hanno appeso per testimoniare la loro protesta ed il loro disagio. Purtroppo però dobbiamo segnalare che gli striscioni sono durati davvero poco, in quanto una mano decisamente antidemocratica ha strappato per eliminare le tracce del dissenso.  Ancora una volta pare che "non bisogna parlare dei problemi per non turbare le candide (e sorde) coscienze".

mercoledì 16 dicembre 2009

Rassegna stampa... censurata


Il sito del Comune ha una sezione dedicata alla rassegna stampa online in cui dovrebbe raccogliere tutti gli articoli relativi a Segrate, all'amministrazione, al territorio.
Pare però che questa rassegna stampa sia mediata in qualche modo e che non tutti gli articoli godano di pari diritti. Accade così che se proviamo ad accedere alla pagina degli articoli di questo mese, troviamo l'articolo di risposta del sindaco su "il giorno del 5 Dicembre"... ma... risposta a cosa? Misteriosamente l'articolo apparso solo il giorno prima sulla stessa testata, a cui il sindaco dovrebbe rispondere, non appare.
Si tratta, guarda caso, delle due pagine interamente dedicate alla protesta di Segrate Domani e dei residenti del quartiere Redecesio in cui venivano esposte le condizioni in cui questi cittadini sono stati costretti e di come l'amministrazione comunale attuale si sia disinteressata di questo aspetto della vicenda, per interessarsi ad altri più interessanti economicamente
Forse alcune righe scomode è meglio nasconderle sotto il tappeto?

martedì 15 dicembre 2009

SOLIDARIETA' AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO


Ci associamo anche noi, nella condanna ferma e decisa, del vile atto di violenza contro il Presidente del Consiglio e tramite lui alle Istituzioni e alla libertà di pensiero e di libero e pacato confronto politico.

Esprimiamo al Presidente del Consiglio, la nostra più totale solidarietà e vicinanza associandoci e facendo nostra la posizione ferma del Presidente della Republica

"Rinnovato appello al civile confronto, stroncando ogni impulso e spirale di violenza"

Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano,
."Esprimo la più ferma condanna del grave e inconsulto gesto di aggressione nei confronti del Presidente del Consiglio - al quale va la mia personale solidarietà - e il più netto, rinnovato appello perchè ogni contrasto politico e istituzionale sia ricondotto entro limiti di responsabile autocontrollo e di civile confronto, prevenendo e stroncando ogni impulso e spirale di violenza"
.

sabato 12 dicembre 2009

Incontro a Redecesio





Continua la proposta di Segrate Domani per gli incontri con i Segratesi,
Dopo Novegro e Villaggio Ambrosiano, Milano 2, Rovagnasco e Lavanderie è il momento di Redecesio.
L’appuntamento è per Lunedì 14 Dicembre alle ore 21.00 presso il Circolo Pirola via delle Regioni 24 Redecesio

Domenica 13 Dicembre saremo presenti a Redecesio Est per la distribuzione dei volantini, abbiamo già  raccolto alcune segnalazioni, ma vorremmo ugualmente sentirvi tutti. Gli argomenti li scegliete voi: saremo lì per ascoltare  quello che avete da dire. Questa è una delle rarissime occasioni in cui il cittadino ha la possibilità di essere ascoltato per le questioni che lo riguardano, potendo esprimersi liberamente e facendo sentire la sua voce. Siamo noi cittadini che conosciamo meglio di chiunque altro le vere necessità dei nostri quartieri. Noi viviamo la quotidianità di Segrate: abbiamo il diritto di poter dire la nostra.

Partecipate numerosi a questo incontro e portate con voi il desiderio di migliorare il vostro quartiere, la volontà di renderlo più ospitale e vivibile, l’interesse a saperne di più… o anche soltanto la voglia di ascoltare gli altri.

Insieme possiamo migliorare le cose

venerdì 11 dicembre 2009

Cronaca di una passeggiata per le vie di Segrate Centro

SEGRATE CENTRO – via Morandi – Stazione 3 dicembre 2009

In un bel pomeriggio di dicembre, di quelli con il sole molto rari in questo mese, ho voluto fare un’ escursione per le vie di Segrate in una zona che ogni volta che ci torno è sempre meno riconoscibile da due anni a questa parte. Parlo della zona della stazione che solo due anni fa era ancora vergine costellata di orti e di campi ma per la parte pubblica molto mal tenuta quasi una discarica a cielo aperto. Ma il progresso avanza e bisogna adeguarsi.Dunque partendo da via Cellini in centro arrivo sulla via Modigliani e come era mia consuetudine cerco di arrivare in stazione proseguendo per via Cellini e poi via Sanzio. Traversata la Modigliani mi fermo però perché noto il cartello di divieto di transito per le auto. Osservo la nuova situazione e realizzo che per far posto a marciapiede e pista ciclabile la via che prima era a doppio senso è diventata a senso unico. Nulla di male dico, ma vediamo se un automobilista che arriva da Redecesio davanti a questa nuova situazione riesce a trovare la nuova strada che lo porta in stazione. Cerco qualche cartello nelle vicinanze e a circa venti metri in direzione “quadrato” vedo il vecchio cartello con il simbolo del treno perfettamente nascosto dietro un alberello di ligustro piantato da poco...

Io che sono a piedi lo vedo stando molto vicino, però se fossi in auto questo cartello non lo potrei proprio vedere; sembra quasi che gli abbiano messo davanti un albero di proposito. Ma questo non è possibile, sarà stato una mancanza di coordinamento tra diversi enti comunali. Vabbè, ma se io arrivo da Redecesio come vado in stazione? Non posso mica scendere dalla macchina e cercarlo, dev’ esserci qualcos’ altro. Cerco invano ma niente. Procedo allora a tentoni sapendo dove si trova la stazione basandomi sull’ istinto di orientamento.Vado in fondo a Modigliani e giro a destra, con la speranza che alla rotonda prima del ponte degli specchietti ci sia qualche informazione.

Per fortuna mia la Stazione (che stazione non è ma solo fermata) è segnalata con due cartelli che dicono che devo prendere alla rotonda la prima a destra. Il secondo è nel centro della carreggiata sull’ attraversamento della ciclabile. A destra invece è segnalato l’ attraversamento di una ciclabile quella cioè che consente di passare dalla sinistra di via Morandi alla destra perché a destra si trova la nuova ciclabile del ponte degli specchietti, attraversamento presente da tempo ma molto pericoloso tant’ è che ho visto spesso i ciclisti attraversarlo a piedi.
Pericoloso anche perché essendo in prossimità della rotonda non è munito neanche di un lampeggiante. Ma il problema non è tutto qui, perché il ciclista che deve andare sul ponte, appena ha attraversato via Morandi deve subito attraversare via Benvenuto Cellini senza che quest’ ultimo sia minimamente protetto mancando completamente la segnaletica orizzontale, passaggio pedonale, lampeggiante ecc..; infatti gli automezzi che devono andare in stazione e devono svoltare a destra vedono il primo attraversamento ciclabile ma non s’ aspettano a 90° un secondo attraversamento. I segnali posti come nella foto non servono a nulla per chi sta svoltando a destra come dimostra la foto. Mi sembra che per la sicurezza dei ciclisti anche quando la situazione della viabilità sarà a regime è molto ma molto critica. E infine le bici che arrivano dal ponte arrivano in discesa a velocità sostenuta e c’è il serio rischio che finiscano per sbattere contro qualche ostacolo mobile.
E’ chiaro che le piste ciclabili qui attorno sono posticce, arrangiate sugli avanzi della viabilità studiata per gli automezzi. Più che una passeggiata il ciclista che si muove per diporto è sottoposto ad una serie di gimcane e ad uno stress da incidente incombente ad ogni pedalata. Figuriamoci chi la bicicletta la usa per il lavoro. Ma torniamo alla stazione!
Procedo sulla via Cellini alla ricerca della stazione ed all’ altezza dell’ ufficio vendite del Segrate Village ben visibile vedo l’ indicazione della Stazione. Finalmente! Ma rifletto; se fossi stato in auto ed avessi guardato i cartelli sulla mia destra di sicuro non l’ avrei visto quindi come se non ci fosse. ,tanto più che quella strada non posso imboccarla perché c’è di mezzo lo spartitraffico in cemento. Devo trovare un’ altra via di accesso e decido di andare avanti. Arrivo alla nuova rotonda Cellini – Sanzio. L’intuito mi dice che devo girare attorno alla rotonda per tornare indietro all’ incrocio che ho visto e decido in tal senso. Il mio cervello in azione sul cosa fare viene però interrotto da una voce che mi chiede: “scusi, sa indicarmi la strada per la stazione? “
La voce viene da un’ automobile che mi si è accostata e che sta girando alla ricerca della strada per la stazione. A questo punto non ho dubbi. Non è solo un’ impressione mia. Manca effettivamente un cartello all’ inizio della rotonda che dica di tornare indietro. Con mio compiacimento do le indicazioni all’ autista e procedo. Come in tanti bei film gialli la soluzione è alla fine. Infatti dopo aver girato la rotonda, quando cioè non hai più alternative trovi l’indicazione di andare diritto. Ma sarei stato costretto ad andare diritto anche senza il cartello. Ma chi ha messo i cartelli in questo modo? Non ho tempo per capire mi dico, andiamo avanti! Imbocco finalmente la strada della foto e comincio a percorrerla. E guardando in basso a sinistra vedo il simbolo della ciclopedonale e la striscia gialla ben visibile MA Meraviglia delle Meraviglie anziché vedere biciclette vedo un autotreno parcheggiato. Mi sembra strano sarà qualche autista disattento in sosta temporanea, ma rischia perché se passano i vigili sono guai, è come se senza autorizzazione mettessi la mia auto nell’ area dei diversamente abili. Procedo ma le mie perplessità aumentano, perché subito dietro questo un secondo TIR e poi un terzo. Mi sorge il sospetto che abbiano sbagliato la segnaletica. Ma non scherziamo, ci sono fino alla stazione autotreni parcheggiati. Ma com’è possibile? Faccio delle foto e mi si avvicina un cittadino che mi chiede perché fotografo. Gli spiego le mie perplessità e lui che probabilmente ha i miei stessi dubbi mi spiega che passa molte volte al giorno di li e che quei TIR parcheggiati sono una costante tutto il giorno. Gli chiedo: Ma perché?
Dice che il parcheggio della stazione è pieno e purtroppo questi camionisti devono fare carico /scarico e a volte anche riposarsi e altri parcheggi non ce ne sono quindi occupano la ciclopedonale. Ma è pazzesco dico, perché in stazione ci va tanta gente in bici, e dove passano? E poi i vigili cosa fanno quando passano?

 Mi dice che i vigili passano sempre alla stessa ora e quando passano (alla mattina presto) non ci sono ancora i TIR. E’ chiaro che i vigili magari chiudono un occhio e ci passano sopra perché questa gente deve pure lavorare e da qualche parte devono anche parcheggiare. Ma allora si guarda sempre un certo tipo di lavoro. Chi per lavoro deve usare la bici non esiste? Possibile che non c’erano soluzioni diverse?
C’è poi da considerare che questa stradina a doppio senso a questo punto non ha né passaggio pedonale né ciclabile ed è di fronte al cantiere del Village e durante tutto il giorno c’è un’ ulteriore traffico di automezzi al cantiere e poi ci sono gli automezzi Caronte che vanno su e giù ogni mezz’ora!! E poi c’è il traffico privato sempre alla stazione. E poi e poi….
Mi sembra che pedoni e bici che si avventurano su questa strada rischiano grosso. Stando così le cose non si poteva mettere su questa strada come avevano fatto a suo tempo col ponte degli specchietti il divieto di transito a pedoni e biciclette? Ma in caso di incidenti ? Vabbè mi dico, mi pongo troppe domande, tanto il comune ha stipulato un’ assicurazione gratuita per tutti i segratesi, anche se uno ci lascia la pelle l’assicurazione paga. Ma è veramente così? Anche se uno viene arrotato qui? Boh, andiamo avanti che di questo passo alla stazione non ci arrivo più. E allora finalmente ci arrivo. C’è il tabellone dei lavori al Village. Dice inizio lavori 23 marzo 2008; durata lavori: 663 giorni. Mi costringe a fare i conti; se lavorassero anche i sabati e le domeniche dovrebbero terminare il 15 gennaio 2010. Ma dandola in quella forma e non come “data fine lavori” vuol dire che lasciano aperta la porta a ritardi. Il parcheggio è occupato quasi al completo, ma non penso siano tutti utenti della stazione visto che gli operai che lavorano alle case del Village (e sono tanti) parcheggiano tutti qui. Ma questo non importa solo che non so farmi un’ idea di quanti con l’automobile usano la stazione. Vedo solo qualche moto e un paio di bici parcheggiate. Entro nella stazione che si presenta molto male; sembra una stazione abbandonata tipo quelle che si vedevano nei film del far west. Faccio un giro veloce nei sottopassaggi e sull’ altro lato e la situazione che vedo è da terzo mondo. La stazione è deserta, non c’è traccia di presenza umana, muoversi qui è angosciante. Viene quasi paura.
Tutte le pareti (si salvano forse i soffitti) sono intensamente da murales verniciati da “writers”. Non vedo neanche cose di valore artistico. Di sicuro a determinate ore ci sono (state) persone che con tutto comodo si sono messe a trasformare gli intonaci dei sottopassaggi senza che nessuno se ne accorga. Ma questi lavori sono costati alla collettività. E’ questo il modo di curarli? Basterebbero un impianto con due o tre telecamere protette in punti chiave della stazione che mandino immagini in time sharing su un tavolo dei vigili e che registrino il tutto per 24 ore (e che costerebbe molto molto poco rispetto ai danni che vengono fatti). Oggi con la tecnologia non è nemmeno necessaria la presenza fisica come deterrente.
Vado a vedere gli orari per parlare con qualche utente che usa la stazione. Torno di sopra e vado ai tabelloni. Mi si presenta una scena indescrivibile. Sembra che siano passati i vandali. E sono anche troppo buono. I vetri delle bacheche dove ci sono gli orari sono sfondati in più punti e per non cadere a pezzi qualche volenteroso l’ ha riparata con nastro neanche trasparente. Data l’umidità e la condensa che si forma dentro non si legge assolutamente nulla. Per fortuna ci sono due bacheche. Mi sposto sull’ altra. Peggio che peggio. Sull’ altra devono addirittura averci sparato sopra; si vede benissimo il foro del proiettile. Ma dove mi trovo? 
Almeno poter consultare gli orari. Ma chi ha la responsabilità almeno degli orari? Quelli del Passante Ferroviario cui si paga un bel biglietto per il suo uso. Forse il comune non è informato, perché come minimo dovrebbe protestare. Ma forse ci si è rassegnati agli atti di vandalismo ripetuti che rendono nulle le riparazioni? Penso ci sia una situazione di scaricabarile. E non è una situazione transitoria. E’ da anni che si sente dire che la stazione è un disastro. Io conosco bene le stazioni del passante e sono tutte non dico uno specchio ma quasi. Come mai? Viviamo su un altro pianeta?

Di sicuro quello che si sente dire in giro (e lo sto constatando di persona) il comune più ricco dell’ hinterland milanese ha la stazione ferroviaria più scalcinata e malmessa che si possa immaginare. L’ immagine che ne viene fuori per un estraneo che mette piede nella cittadina più ricca del milanese per la prima volta arrivando dal passante deve essere sicuramente scioccante.
Non so cosa possono fare i volontari che verso sera all’ora del rientro dei pendolari, quando la stazione si anima di persone che più che uscire sembra che scappino per rifugiarsi in macchina o sui bus di Caronte. Ci ho parlato di persona con questi volontari che di norma sono in gruppo di tre o quattro (che me l’ han detto loro non vogliono essere assolutamente assimilati alle ronde) che dalle 18 alle 21 presidiano la stazione. Ad ogni arrivo di treno schizzano nei due o tre punti di uscita dei viaggiatori e controllano il regolare flusso di entrata e di uscita, quasi che da un momento all’altro possa succedere qualcosa di brutto. Si rammaricano che dalle 21 alle 23 la stazione non è controllata da nessuno. In conclusione durante il giorno (ore non di punta) il luogo è completamente in abbandono, per cui al di la dei cittadini che usano il passante per motivi di lavoro tutto il resto degli utenti che volessero usare il passante fuori da questi orari e parlo di pensionati/e, mamme con bambini, studenti ecc.. sono fortemente scoraggiati da questa idea. Poi, e questo si lega a quanto detto per la pista ciclabile occupata dagli autotreni,manca un servizio di pattugliamento da parte della polizia locale che non penso manchi a Segrate e che faccia la spola verso la stazione con una certa frequenza, visto che sono presenti abbastanza sul territorio in altre parti ma sempre e comunque a far multe negli orari di traffico. Ci si aspetterebbe negli orari normali che le stesse pattuglie sorvegliassero magari anche zone un pò critiche che a Segrate non mancano certo.






































Ciclisti anche giovani che a fine lavoro utilizzano la pista ciclopedonale del ponte specchietti visti dal piazzale della stazione. Ma perché è più comodo portare la bici a mano o in spalla anziché pedalare?!

Enzo Scaparrotti

BONIFICHE SCANDALOSE

COMPAGNE:CHE SBAGLIANO

  di Gianni Barbacetto

     Lo scandalo delle bonifiche che ha coinvolto Giuseppe Grossi e il suo amico Gianfranco Abelli, uomo forte di Roberto Formigoni in Lombardia, ha portato alla ribalta anche la moglie di Abelli, Rosanna Gariboldi, messa nei guai dal marito che l'ha fatta entrare in politica (imponendola come assessore a Pavia) e in affari (era intestato a lei il conto "Associati" a Montecarlo su cui arrivavano i soldi di Grossi). Ora Lady Abelli è finita in cella e il marito, malgrado le molte visite in carcere, non è ancora riuscito a tirarla fuori dai guai. Era andata meglio, qualche tempo fa, a Lady Giorgetti. Giancarlo Giorgetti è uno dei maggiori leader della Lega nord, per anni segretario della Lega lombarda e parlamentare del Carroccio. Sua moglie, Laura Ferrari, nel 2008 fu coinvolta in una brutta storia di corsi fantasma, finanziati con i soldi dell'Unione europea. Un furto di denaro comunitario che la Lega ha sempre denunciato e criticato, quando avviene nelle regioni del sud. Peccato che questa volta tutto sia accaduto tra Milano, Varese e Busto Arsizio. La vicenda parte nel 2006, quando viene messo in carcere Giuseppe Landucci, presidente di una onlus chiamata Forma Moda. Accusa: aver incamerato, attraverso la regione Lombardia, oltre 750 mila euro dell'Unione europea, per corsi di formazione che avevano tutto, tranne gli alunni. "Presentai in regione, per ottenere i finanziamenti, dodici progetti formativi e Laura Ferrari mi disse: te li faccio approvare io". Così ha raccontato Landucci ai magistrati di Busto. Segue riunione alla sede del consiglio regionale, con Lady Giorgetti e il capogruppo della Lega, Davide Boni. Quest'ultimo (almeno secondo Landucci) "assicurò che avrebbe fatto approvare i corsi, di cui due dovevano svolgersi a Varese ed essere affidati a Laura Ferrari o a persone scelte da lei". Detto, fatto: i progetti approvati sono addirittura sei. Due di questi, un corso per "operatori di campagna" a Varese e uno di equitazione per disabili ad Angera, sono tenuti personalmente dalla signora Ferrari. Eppure i corsi non avrebbero dovuto essere approvati, perché nessuno aveva un numero sufficiente di iscritti. Ma niente paura: la banda padana falsifica le liste delle iscrizioni, le firme sui moduli, i registri delle presenze...   La truffa viene scoperta dai magistrati di Busto Arsizio, che mettono in carcere Landucci e chiedono l'arresto anche per Lady Giorgetti. La signora, per decisione del giudice per le indagini preliminari, riesce a rimanere libera. Non solo: riesce anche a uscire dalla brutta vicenda giudiziaria cavandosela con un bel patteggiamento. Ma attenzione: perché i giudici accettino il patteggiamento, è necessario che l'indagato prima restituisca il malloppo. Lady Giorgetti restituisce al volo 20 mila euro alla regione. Grazie a un vero e proprio miracolo politico e burocratico, scoperto da un cocciuto consigliere dell'Italia dei valori, Stefano Zamponi: "In una sola seduta della giunta regionale, è stato transato il danno, sentito il parere positivo dell'avvocato della regione, che si era costituita parte civile e aveva nominato il suo avvocato solo dieci delibere prima". Tutto in una mattinata. Efficienza lombarda.

 

BONIFICHE SCANDALOSE

COMPAGNE:CHE SBAGLIANO

  di Gianni Barbacetto

     Lo scandalo delle bonifiche che ha coinvolto Giuseppe Grossi e il suo amico Gianfranco Abelli, uomo forte di Roberto Formigoni in Lombardia, ha portato alla ribalta anche la moglie di Abelli, Rosanna Gariboldi, messa nei guai dal marito che l'ha fatta entrare in politica (imponendola come assessore a Pavia) e in affari (era intestato a lei il conto "Associati" a Montecarlo su cui arrivavano i soldi di Grossi). Ora Lady Abelli è finita in cella e il marito, malgrado le molte visite in carcere, non è ancora riuscito a tirarla fuori dai guai. Era andata meglio, qualche tempo fa, a Lady Giorgetti. Giancarlo Giorgetti è uno dei maggiori leader della Lega nord, per anni segretario della Lega lombarda e parlamentare del Carroccio. Sua moglie, Laura Ferrari, nel 2008 fu coinvolta in una brutta storia di corsi fantasma, finanziati con i soldi dell'Unione europea. Un furto di denaro comunitario che la Lega ha sempre denunciato e criticato, quando avviene nelle regioni del sud. Peccato che questa volta tutto sia accaduto tra Milano, Varese e Busto Arsizio. La vicenda parte nel 2006, quando viene messo in carcere Giuseppe Landucci, presidente di una onlus chiamata Forma Moda. Accusa: aver incamerato, attraverso la regione Lombardia, oltre 750 mila euro dell'Unione europea, per corsi di formazione che avevano tutto, tranne gli alunni. "Presentai in regione, per ottenere i finanziamenti, dodici progetti formativi e Laura Ferrari mi disse: te li faccio approvare io". Così ha raccontato Landucci ai magistrati di Busto. Segue riunione alla sede del consiglio regionale, con Lady Giorgetti e il capogruppo della Lega, Davide Boni. Quest'ultimo (almeno secondo Landucci) "assicurò che avrebbe fatto approvare i corsi, di cui due dovevano svolgersi a Varese ed essere affidati a Laura Ferrari o a persone scelte da lei". Detto, fatto: i progetti approvati sono addirittura sei. Due di questi, un corso per "operatori di campagna" a Varese e uno di equitazione per disabili ad Angera, sono tenuti personalmente dalla signora Ferrari. Eppure i corsi non avrebbero dovuto essere approvati, perché nessuno aveva un numero sufficiente di iscritti. Ma niente paura: la banda padana falsifica le liste delle iscrizioni, le firme sui moduli, i registri delle presenze...   La truffa viene scoperta dai magistrati di Busto Arsizio, che mettono in carcere Landucci e chiedono l'arresto anche per Lady Giorgetti. La signora, per decisione del giudice per le indagini preliminari, riesce a rimanere libera. Non solo: riesce anche a uscire dalla brutta vicenda giudiziaria cavandosela con un bel patteggiamento. Ma attenzione: perché i giudici accettino il patteggiamento, è necessario che l'indagato prima restituisca il malloppo. Lady Giorgetti restituisce al volo 20 mila euro alla regione. Grazie a un vero e proprio miracolo politico e burocratico, scoperto da un cocciuto consigliere dell'Italia dei valori, Stefano Zamponi: "In una sola seduta della giunta regionale, è stato transato il danno, sentito il parere positivo dell'avvocato della regione, che si era costituita parte civile e aveva nominato il suo avvocato solo dieci delibere prima". Tutto in una mattinata. Efficienza lombarda.

 

giovedì 10 dicembre 2009

Condoglianze al Sindaco Alessandrini

In una così triste circostanza, l'espressione del nostro cordoglio giunga al Sindaco Adriano Alessandrini per la perdita del padre.

Segrate Domani

mercoledì 9 dicembre 2009

Lettera aperta al Sindaco da Mario Nadin


Settimana scorsa "Il Giorno" ha dedicato due intere pagine al problema che Segrate e soprattutto Redecesio vive quotidianamente nella sua lotta contro l'inquinamento acustico portato dal vicino aereoporto di Linate. Il Sindaco Alessandrini, preso in contropiede, non ha perso tempo e pochi giorni dopo ha presentato la sua legittina risposta.
Ancora una volta però vediamo come si continuino ad ignorare i fatti, i documenti ufficiali, le proprie stesse parole e promesse alla cittadinanza per una comoda via di fuga fatta di promesse e sorrisi.
Molto più difficile è rispondere ai fatti con i fatti, ai numeri con i numeri. Molto più semplice aggirare la realtà con la fantasia. Ma dopo quest'ultima è ancora la volta dei fatti, portati da Mario Nadin per Segrate Domani, che in questa lettera aperta risponde punto per punto lasciando davvero poco spazio di fuga. Anche se, a ben vedere a questa stregua, gli specchi potrebbero non essere poi un terrento tanto impervio sebbene in salita....


Rispondo solo oggi alla sua intervista su Il Giorno pubblicata sabato 5 dicembre solo perché, come dice un vecchio detto, "prima di parlare conta sino a dieci".
Ma non possono passare impunemente e senza alcuna smentita con i fatti,le sue affermazioni relativamente al rumore aeroportuale su Redecesio.

  1. Le curve isofoniche sono frutto di una SIMULAZIONE e, come Lei dovrebbe sapere, le discordanze tra una simulazione e l’effettivo rumore rilevato dalla centralina fissa registrano una differenza di almeno 3,5/4 decibel.
  2. I dati della centralina fissa di Redecesio sono di gran lunga superiori a quelli della simulazione e la centralina di Redecesio è installata 400 metri più a Nord della linea ferroviaria
  3. La piantina della isofonica simulata 2004 che definisce il limite dei 65 decibel sulla ferrovia (allegata al verbale della commissione Aeroportuale), è stata sistematicamente  e immediatamente smentita dalle rilevazioni della centralina fissa con i seguenti valori:



    • Anno 2005 decibel 66.1
    • Anno 2006 decibel 67.3
    • Anno 2007 decibel 66.3
    • Anno 2008 decibel 65.8
    La piantina di queste isofoniche sono pubblicate da SEA/ARPA. Non è disponibile la grafica dell’anno 2004 mentre lo sono i rilevamenti di monitoraggio ambientale su Linate pubblicati da ARPA nello stesso anno.



  4. A novembre 2007 la spalmatura delle rotte. La centralina di Redecesio non registra il passaggio di circa 50 aerei al giorno (25% del traffico sulla pista 36)
  5. Da novembre 2007 a marzo 2008 la centralina di Redecesio è stata inattiva per un incendio e, nell’ultimo trimestre dell’anno il problema Alitalia ha drasticamente ridotto il numero dei voli in decollo da Linate. Tutti sappiamo che alla riduzione dei voli corrisponde una riduzione dell’inquinamento acustico e ambientale.
  6. Per l’anno 2009, nonostante le aspettative di riduzione del rumore grazie alla nuova isofonica, su Redecesio si registrano a settembre ancora valori di 64.8 decibel e siamo a oltre 400 metri dalla linea ferroviaria.
Come vede la rumorosità su Redecesio non è nei limiti previsti e, non lo dico io, ma i dati di rilevamento forniti da SEA, indicati più sopra, pubblicati sul suo sito e da tutti verificabili. A mio avviso poi, le centraline poste sulla rotta 36, quella che per intenderci sorvola i quartieri di Novegro e Redecesio sono 2 e non 3: una è posta sulla scuola di Novegro e una al Campo sportivo di Redecesio, quello dove è stata approvata l’edificazione residenziale in barba a tutte le regole, ma di questo avremo occasione di parlarne in altro momento.

Apprendo anche che “stiamo acquistando altre tre centraline da posizionare nei punti strategici di Redecesio” ma l’acquisto non era già stato effettuato nel giugno scorso? Nel caso non ricordasse Le sue affermazioni vada a rileggersi i verbali della Commissione Ambiente e del Consiglio Comunale dove Lei è stato costretto da me e dal Comitato Segrate Domani a mostrare i risultati della Commissione Aeroportuale sempre tenuti nascosti.

Per quanto riguarda il “sanzionamento dei velivoli che non rispetteranno le rotte e quindi far rispettare i diritti dei nostri cittadini” La invito a rileggersi il verbale della Commissione anche da Lei controfirmato che cita testualmente:”la Commissione approva la mappa risultante dagli studi ARPA/SEA con l’impegno del rigoroso rispetto delle rotte, fatte salve le esigenze di sicurezza nelle operazioni di gestione del traffico aereo”ecc.ecc.…..questo significa che la procedura sanzionatoria non verrà applicata forte dell’esigenza di sicurezza del volo e dei passeggeri e, anche nel caso lo fosse, la sanzione incrementerà il bilancio SEA e a noi resterà sempre il rumore e l’inquinamento.

Ma un’altra cosa mi preme sottolineare: quella che molti hanno definito con un eufemismo“La Furbata” del nostro Sindaco che, con questo accordo, ha accontentato i pochi singoli che potranno liberamente edificare sul territorio di Redecesio condannando TUTTI gli abitanti di questo quartiere a subire sistematicamente e continuamente il rumore e l’inquinamento ambientale senza poter usufruire degli eventuali interventi SEA. Le ricordo che, per legge, il 7% del bilancio SEA deve essere dedicato alla riduzione dell’inquinamento ambientale.

Relativamente poi alla battaglia legale dei residenti di Redecesio Le consiglio di interessarsi delle sue funzioni di Sindaco e lasci al magistrati di fare il loro lavoro. Quanto poi alla sua affermazione che noi abbiamo già perso due cause devo ricordarLe come sarebbe opportuno che Lei raccontasse la verità  e non facesse affermazioni avventate a danno di tutti noi. Prima di esprimere giudizi legga le motivazioni e, se non le ha lette ora gliele scrivo:

  1. La prima causa promossa dal Comune di Segrate e da altri 220 cittadini (vedi sentenza giudice dr. Marangoni del 5/2/2004) ordinava al Ministero dei Trasporti e all’Enac  di adottare nel termine di 180 giorni quelle misure tecniche e organizzative necessarie a ridurre il livello del rumore aeroportuale nella frazione di Redecesio. Assegna alle parti ricorrenti trenta giorni per l’inizio della causa di merito.
  2. In data 18 giugno 2007 il giudice Dott. Paola Gandolfi “pur riconoscendo che il livello di rumorosità sulla frazione di Redecesio supera i 65 decibel, inaccettabile in quanto superiore ai valori di soglia e come tale illecito, rigetta la richiesta di risarcimento dei danni perché non determina automaticamente la compromissione del bene della salute di tutti i soggetti che ne sono investiti”.
  3. Incombeva quindi l’onere di provare le asserite conseguenze lesive alla salute patite da ciascuno. Invece si rinvengono agli atti solo 9 certificati medici attestanti condizioni ecc. ecc……



    Anche il Comune di Segrate non si è minimamente offerto di provare di avere dovuto adottare cautele ed effettuare esborsi al fine di adempiere al suo obbligo istituzionale di garantire che la salute dei suoi abitanti non subisse compromissioni. In conclusione le domande sono rimaste prive di adeguato supporto probatorio e devono essere rigettate
    COME VEDE, IN QUESTA CAUSA NOI NON SIAMO MAI STATI COINVOLTI E LA RESPONSABILITA’ E’ DA ADDEBITARE TOTALMENTE AL COMUNE DI SEGRATECHE NON HA SAPUTO O NON HA VOLUTO PROTEGGERE I SUOI CITTADINI.





  4. La seconda causa promossa da cittadini di Redecesio sempre contro il Ministero dei Trasporti, Enac e Comune di Segrate, aveva due obiettivi: il primo, ordinare alle amministrazioni resistenti di cui sopra la riduzione del livello di rumore aeroportuale su Redecesio: il secondo, la sospensione della delibera del Comune di Segrate per il Programma Integrato di Intervento Redecesio Est fino al momento in cui il livello di rumorosità sarà ricondotto al limite dei 65decibel. Per la prima parte il giudice ci ha dato ragione autorizzandoci il ricorso per il risarcimento dei danni; per la seconda parte aveva respinto il ricorso in quanto il comune di Segrate non aveva alcuna responsabilità diretta rispetto al livello di rumorosità... Ma noi non avevamo mai incolpato il Comune di essere provocatore di rumorosità  ma chiedevamo la sospensione temporanea della delibera sino al rientro nelle norme di legge. 
Come vede anche questa volta, come in altre occasioni, Le rispondo con dati certi e certificati. Mi creda personalmente non ho nulla contro di Lei ma non sopporto tutti coloro che raccontano favole

Mario Nadin, Redecesio 8 dicembre 2009
.

martedì 8 dicembre 2009

Flash n. 275 dal Consiglio Comunale:“EDILIZIA CONVENZIONATA, CITTADINANZA ABBANDONATA”, PAA in "CORSO DI DEFINIZIONE"... VANNO BENE SOLO LE INAUGURAZIONI... ad opere ancora da completare...





Boffalora. Se ne vanno delusi i 50 cittadini che hanno acquistato un appartamento in edilizia convenzionata a Milano Santa Monica (ex Boffalora), e che erano venuti in Consiglio Comunale giovedì 3 dicembre 2009 per sentire le risposte del Sindaco alla interrogazione di Paola Monti (Aria Nuova). Si sono presentati con uno striscione: “EDILIZIA CONVENZIONATA, CITTADINANZA ABBANDONATA”. Monti è stata molto puntuale  nelle sue osservazioni. Dopo tanti ritardi, il costruttore ha promesso che i primi appartamenti saranno pronti per febbraio 2010: ma i cantieri sono fermi. La centrale di teleriscaldamento (anche se provvisoria) non c’è. I servizi (scuole, Centro Civico, strade, ecc.) non si vedono. Sono stati assegnati solo 137 appartamenti sui 600 previsti. I palazzi sorgono in mezzo al nulla. E il comune cosa sta facendo? Al solito, il sindaco, o il suo naturale sostituto nel caso Boffalora, cioè l’assessore al Territorio Zanoli, non ci sono. Legge le risposte Coari (assessore al Bilancio). “Relata refero”, è l’esordio, per poi addossare la colpa del tutto alla crisi economica mondiale, citando “i continui contatti dell’amministrazione con i costruttori”, rassicurando sul proseguimento delle operazioni previste. “Dire che la risposta è evasiva, è un eufemismo”, commenta Monti. Le famiglie hanno bisogno di sicurezze , anche sui tempi di disponibilità degli appartamenti, per pianificare al meglio, ad esempio, la vendita del vecchio appartamento, per ottenere le risorse economiche richieste. “E quali tutele sono state attuate dall’amministrazione – continua Monti – nei confronti dei cittadini?” Sembra proprio che non ce ne siano. E gli acquirenti degli appartamenti se ne vanno delusi.
Verifica del rispetto delle curve isofoniche. Monti presenta una interrogazione anche sulla verifica del rispetto delle curve isofoniche, stabilite nel maggio 2009 dalla commissione aeroportuale di Linate. Lo sappiamo (vedi Flash n. 262), sono state una “finzione” desiderata dal sindaco per effettuare operazioni edilizie tipo Redecesio Est (vedi Flash n. 270). Ma le nuove centraline di rilevamento sono state acquistate, o almeno ordinate? I dati del rumore da giugno a settembre sono disponibili? [Sono stati resi disponibili il giorno prima, cioè il 2 dicembre]. E’ stato dato l’incarico per aggiornare il Piano di Azzonamento Acustico (PAA)? E’ stato attivato un piano per la mitigazione del rumore? A tutte queste domande puntuali, le risposte, lette dal solito Coari, sono riassumibili in: “sono in corso di definizione”. Troppo poco per soddisfare Monti. E per soddisfare i cittadini di Redecesio e di Novegro.
Rapporti con i patronati. La serata si era aperta, alla presenza dei rappresentanti dello SPI-CGIL di Segrate, con una interrogazione di Nichetti (PD) sui rapporti del comune con i patronati segratesi. Per Nichetti: “Non c’è un progetto per gli anziani”, che rappresentano una fetta consistente (21% gli over 65) della popolazione segratese. Coari snocciola i dati delle attività della “Segrate Servizi” e della “Acquamarina”, società possedute dal comune (li abbiamo già presentati nel Flash n.272).  In particolare si sofferma sui Servizi di Assistenza Domiciliare (SAD), sulla partecipazione ai Piani di Zona sovracomunali, sulle convenzioni per valutazioni di ISEE e dei bonus per elettricità e gas, e sugli accordi con le associazioni di volontariato locali. Per Nichetti: “Si può fare di meglio. In particolare, attraverso la partecipazione, vanno valorizzate le risorse ancora valide che si rendono disponibili a seguito dell’allungamento della vita media della popolazione”.
Parco Giochi al Tempietto. Vicino al Tempietto, ci sono 1570 mq recintati, ma destinati ad uso pubblico. “Che ne sarà di questo terreno?” chiede Carpinelli (Ulivo). Nel giro di poche settimane sarà ristrutturato per farne un parco giochi, è la risposta di Coari.


                                                        Giancarlo Filipetta




"Se volete ricevere direttamente i Flash di Giancarlo Filipetta sul vostro PC, scrivete a gcfilipetta@libero.it"
.

lunedì 7 dicembre 2009

NUOVE ROTTE AEREE- chi ci perde-chi ci guadagna

LE NUOVE ROTTE AEREE USCITE DALL'ACCORDO SODDISFANO, ALCUNI FANNO ARRABBIARE ALTRI

 

I CONTENTI:

Le compagnie aeree:

sembra che possano continuare a fare quello che vogliono, senza che nessuno le riprenda o le zanzioni.

L'ENAC - DIREZIONE AEREOPORTO:
A messo tutti d'accordo non scontentando nessuno,sopratutto continuano a svolgere il suo ruolo di controllore e controllato.

I COSTRUTTORI EDILI:
Sembrerebbero i più avvantaggiati dalle nuove rotte e dai limiti imposti, tutti i terreni edificabili sono rimasti tali e sono aumantate le possibilità volumetriche.
Molti altri terreni,(quei pochi rimasti verdi)prima non erano edificabili,ORA LO SONO.

GLI SCONTENTI:


I CITTADINI:
Tutti i cittadini che da anni subiscono i disagi ed i danni economici e biologici e di qualità della vita.
Per loro, la situazione è peggiorata ed addirittura, alcuni non avrebbero più diritto alle compensazioni.

Molti quartieri:
I disagi ed i sorvoli vanno aumentando, con le nuove simulazioni (non dati reali), oltre a ritrovarsi in fasce ,che non prevedono le compensazioni ecustiche ed economiche, vedono quei pochi lembi di verde rimasti,liberi di essere edificati.

LA SALUTE PUBLICA:
Sembra che non interessi nessuno,nonostante le conferenze internazionale,dati allarmanti e appelli illustri,non ultimo quello del SANTO PADRE.
Sempre in secondo piano,Tutto a favore dell'interesse economico e di parte, privilegiando gli interessi delle compagnie aeree e dei grandi speculatori edili.

Sotto pubblichiamo la mappa del rumore presunto e non reale (il desiderato) ed un articolo uscito sulla Gazzetta della Martesana il 7 Dicembre 2009

 

NUOVE ROTTE AEREE- chi ci perde-chi ci guadagna

LE NUOVE ROTTE AEREE USCITE DALL'ACCORDO SODDISFANO, ALCUNI FANNO ARRABBIARE ALTRI

 

I CONTENTI:

Le compagnie aeree:

sembra che possano continuare a fare quello che vogliono, senza che nessuno le riprenda o le zanzioni.

L'ENAC - DIREZIONE AEREOPORTO:
A messo tutti d'accordo non scontentando nessuno,sopratutto continuano a svolgere il suo ruolo di controllore e controllato.

I COSTRUTTORI EDILI:
Sembrerebbero i più avvantaggiati dalle nuove rotte e dai limiti imposti, tutti i terreni edificabili sono rimasti tali e sono aumantate le possibilità volumetriche.
Molti altri terreni,(quei pochi rimasti verdi)prima non erano edificabili,ORA LO SONO.

GLI SCONTENTI:


I CITTADINI:
Tutti i cittadini che da anni subiscono i disagi ed i danni economici e biologici e di qualità della vita.
Per loro, la situazione è peggiorata ed addirittura, alcuni non avrebbero più diritto alle compensazioni.

Molti quartieri:
I disagi ed i sorvoli vanno aumentando, con le nuove simulazioni (non dati reali), oltre a ritrovarsi in fasce ,che non prevedono le compensazioni ecustiche ed economiche, vedono quei pochi lembi di verde rimasti,liberi di essere edificati.

LA SALUTE PUBLICA:
Sembra che non interessi nessuno,nonostante le conferenze internazionale,dati allarmanti e appelli illustri,non ultimo quello del SANTO PADRE.
Sempre in secondo piano,Tutto a favore dell'interesse economico e di parte, privilegiando gli interessi delle compagnie aeree e dei grandi speculatori edili.

Sotto pubblichiamo la mappa del rumore presunto e non reale (il desiderato) ed un articolo uscito sulla Gazzetta della Martesana il 7 Dicembre 2009

 

NUOVE ROTTE AEREE- I CONTENTI ED I FREGATI

LE NUOVE ROTTE AEREE USCITE DALL'ACCORDO SODDISFANO ALCUNI FANNO ARRABBIARE ALTRI



I CONTENTI:

Le compagnie aeree:

sembra che possano continuare a fare quello che vogliono senza che nessuno le riprenda o le zanzioni.


L'ENAC - DIREZIONE AEREOPORTO:
A messo tutti d'accordo non scontentando nessuno,sopratutto continuano a svolgere il suo ruolo di controllore e controllato.

I COSTRUTTORI EDILI:
Sembrerebbero i più avvantaggiati dalle nuove rotte e dai limiti imposti, tutti i terreni edificabili sono rimasti tali e sono aumantate le possibilità volumetriche.
Molti altri terreni,(quei pochi rimasti verdi)prima non erano edificabili,ORA LO SONO.

GLI SCONTENTI:

I CITTADINI:
Tutti i cittadini che da anni subiscono i disagi ed i danni economici e biologici e di qualità della vita.
Per loro, la situazione è peggiorata ed addirittura, alcuni non avrebbero più diritto alle compensazioni.

Molti quartieri:
I disagi ed i sorvoli vanno aumentando, con le nuove simulazioni (non dati reali), oltre a ritrovarsi in fasce ,che non prevedono le compensazioni ecustiche ed economiche, vedono quei pochi lembi di verde rimastogli,libero di essere edificato.

LA SALUTE PUBLICA:
Sembra che non interessi nessuno,nonostante le conferenze internazionale,dati allarmanti e appelli illustri,non ultimo quello del SANTO PADRE.
Sempre in secondo piano,Tutto a favore dell'interesse economico e di parte, privilegiando gli interessi delle compagnie aeree e dei grandi speculatori edili.

Sotto publichiamo la mappa del rumore presunto e non reale (il desiderato) ed un articolo uscito sulla Gazzetta della Martesana il 7 Dicembre 2009.