martedì 17 aprile 2012

DELOCALIZZIAMO LA LUCCHINI ARTONI

Non vogliamo la chiusura ma solo la delocalizzazione

- SEGRATE 

«NON VOGLIAMO la chiusura dell'azienda, ma la delocalizzazione in una zona dove le emissioni dei fumi non creino problemi alla popolazione». È questo l'obiettivo del Comitato segratese Cittadini Non Sudditi e a spiegare i motivi della battaglia è il portavoce Paolo Vanoli. «Abbiamo vinto una piccola battaglia, ma la guerra è ancora tutta da combattere - continua Vanoli-. L'insediamento della Lucchini è incompatibile con la vicinanza delle case. Continueremo a lottare per la sospensione della produzione in via Tiepolo. Chiediamo che gli enti pubblici sospendano la licenza per quel sito, ma non vogliamo che l'azienda cessi definitivamente le attività, basterebbe delocalizzare lo stabilimento in un territorio meno urbanizzato». Ma non solo. «Il Comune potrebbe aiutare la Lucchini a riconvertire il terreno su cui sorge lo stabilimento costruendo capannoni industriali da rivendere o affittare. Con quelle risorse, l'azienda potrebbe spostare la lavorazione del bitume nella zona dell'Adda o dell'alto lodigiano, visto che a Segrate non ci sono aree idonee a questo tipo di trattamento. Le nostre case sono invase da odori nauseanti, che fanno irritare la gola e il naso, sintomo che qualcosa non va nelle sostanze che vengono emesse».

Pa.Tos. dal giorno la martesana del 17 aprile 2012

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