venerdì 20 aprile 2012

NOVEGRO:MAGGIORI CONTROLLI PIU' SICUREZZA,E ANNI CHE LO CHIEDIAMO




Aveva offeso una connazionale, cingalese massacrato a Novegro


Premessa i fatti accaduti risalgono all'Aprile 2011,ma solo ora a conclusione delle indagini
ci sono stati 4 riconoscimenti,tra cui 2 tratti in arresto.Comunque a Novegro ultimamente
di questi episodi ne stanno accadendo tanti,e noi continuamo a chiedere un maggior controllo
da parte delle autorita' competenti,e all'Amministrazione comunale di Segrate.Per non far si che
non si creino altri episodi di violenza,che possano coinvolgere,persone estranee.E anni che chiediamo tutto cio',ma senza risultati.




L’hanno pestato a sangue, lasciandolo a terra agonizzante insieme con i due figli, sotto le finestre del condominio di via Dante 5, a Novegro. E sotto gli occhi increduli e terrorizzati di decine di residenti del palazzo che si sono affacciati allarmati dalle urla che provenivano dalla strada. La spedizione punitiva, un regolamento di conti tra cittadini dello Sri Lanka, è andata in scena mercoledì 18 aprile poco dopo la mezzanotte. Vittime W.M.A.C., 45enne residente a Novegro, finito al pronto soccorso del San Raffaele in fin di vita, privo di sensi per i colpi ricevuti, e i suoi due figli, di 17 e 20 anni, intervenuti in soccorso del padre ma anch’essi picchiati violentemente e medicati all’ospedale per contusioni e fratture. Aggressori, una banda di almeno dieci connazionali, due dei quali sono stati arrestati nelle scorse ore dai carabinieri di Segrate e San Donato in seguito ai primi, complessi, accertamenti.
Tutto è iniziato verso le 21, mercoledì 18 aprile, quando una donna residente del condominio ha notato lo strano movimenti di un gruppo di persone che percorreva il perimetro del condominio, in una sorta di ronda, osservando con insistenza gli ingressi. Un’ora dopo al primo nucleo si sono aggiunti altri connazionali, che hanno iniziato a dividersi nascondendosi dietro le auto parcheggiate nella via. Alle 23 il gruppo è poi tornato davanti al palazzo e uno degli uomini ha mostrato, sotto la maglietta, una lunga mazza di ferro incastrata nella cinghia dei pantaloni. La donna, sicura ormai che si trattasse di un agguato, ha allora chiamato i carabinieri. All’arrivo dei militari, però, i cingalesi erano spariti. Riapparendo solo due ore dopo e intercettando lo sfortunato obiettivo dei loro appostamenti. Il 45enne dello Sri Lanka è stato accerchiato e bloccato e immobilizzato con una catena attorno al collo e da qui è iniziato un pestaggio con bastoni, spranghe e bottiglie di vetro. Inutile l’arrivo dei figli, anche loro tramortiti dai colpi. L’aggressione è durata alcuni minuti, il tempo dell’arrivo dei carabinieri allertati dai residenti del condominio di via Dante che hanno assistito impotenti e sbigottiti alla terribile scena: al suono delle sirene, i cingalesi si sono dileguati nel buio lasciando a terra le vittime, soccorse pochi istanti dopo dalle ambulanze del 118.
Secondo le indagini dei carabinieri di San Donato, i motivi del pestaggio sarebbero legati ad alcuni commenti negativi fatti dall’uomo nei riguardi di una vicina di casa, connazionale, che si incontrava e conviveva con molti uomini. Da lei sarebbe quindi partita la richiesta ad alcuni di loro di punire l’offesa ricevuta. I carabinieri hanno identificato quattro dei responsabili dell’aggressione, per i quali il gip di Milano ha emesso altrettanti ordini di custodia cautelare. Due di loro, un 41enne e un 30enne, sono stati arrestati con l’accusa di tentato omicidio in concorso.

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