Giù la maschera
Da un'intervista rilasciata dall'attuale Sindaco di Segrate Adriano Alessandrini a Milano Today, 9 marzo 2010:
“Per quanto riguarda il recente decreto Ronchi, che dispone il passaggio ai privati della gestione dell'acqua pubblica, lei come si colloca e come intende agire?
Sono contrario e faccio un discorso "campanilistico": Segrate è una realtà di eccellenza e non vogliamo l'efficienza del privato coinvolga determinati servizi pubblici. Nel momento in cui altri servizi pubblici, in altri luoghi, sono diventati "imprenditoriali", non ci sono stati grandi vantaggi: un pubblico come il nostro è intelligente e dà un servizio efficiente, magari a volte perdendoci, ma facendo solo ed esclusivamente l'interesse dei cittadini. Non vogliamo che si perda un servizio pubblico, che l'acqua deve necessariamente avere. Poi magari l'applicazione delle circolari del decreto sarà diversa, ma dovranno esserci salvaguardie per i cittadini… A naso, pur essendo liberista, ho qualche perplessità."
La posizione della Lega Nord sul tema dell'acqua pubblica è nota, tanto da aver provocato più di qualche dissapore tra la posizione assunta dai sindaci leghisti, contrari al decreto Ronchi, e i vertici "romani", in qualche modo vincolati a fornire il proprio appoggio allo stesso decreto.
Ebbene, questa sera, anzi questa notte, in consiglio comunale si è votata la mozione proposta dal PD segratese che di sotto si riporta per intero:
SEGRATE, 5/05/10
Al Presidente del Consiglio Comunale di Segrate
Sig. Luciano Zucconi
Visto il T.U.E.L, lo Statuto Comunale e l’art. 47 del Regolamento Comunale vigente, si presenta la seguente
MOZIONE
Da iscriversi all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale dedicato alle mozioni.
Oggetto: Acqua pubblica
L'acqua rappresenta fonte di vita insostituibile per gli ecosistemi, dalla cui disponibilità dipende il futuro degli esseri viventi;
L'acqua costituisce, pertanto, un bene comune dell'umanità, il bene comune universale, un bene comune pubblico, che appartiene a tutti;
Il diritto all'acqua è un diritto inalienabile: l'acqua non può essere proprietà di nessuno, bensì bene condiviso equamente da tutti, l’accesso all’acqua deve quindi essere garantito a tutti come un servizio pubblico;
L'accesso all'acqua, già alla luce dell’attuale nuovo quadro legislativo e sempre più in prospettiva, se non affrontato democraticamente, secondo principi di equità, giustizia e rispetto per l'ambiente, rappresenta una causa scatenante di tensione e conflitti all'interno della comunità internazionale. Questa vera emergenza democratica è un terreno obbligato per autentici percorsi di pace sia a livello territoriale, sia a livello nazionale e internazionale.
IL CONSIGLIO COMUNALE DI SEGRATE SI IMPEGNA A:
- riconoscere anche nel proprio Statuto Comunale il Diritto umano all'acqua, ossia l’accesso
all’acqua come diritto umano, universale, indivisibile, inalienabile e lo status dell’acqua come bene comune pubblico;
- a riconoscere inoltre l’accesso all’acqua potabile come un diritto umano fondamentale che non deve essere assoggettato a norme di mercato;
- confermare il principio della proprietà e gestione pubblica del servizio idrico integrato e che tutte le acque, superficiali e sotterranee, anche se non estratte dal sottosuolo, sono pubbliche e costituiscono una risorsa da utilizzare secondo criteri di solidarietà e principi di efficienza, efficacia ed economicità che sappiano garantire servizi di qualità, un ambiente sostenibile, diritti per i cittadini e per i lavoratori a tariffe eque;
- riconoscere anche nel proprio Statuto Comunale che la gestione del servizio idrico integrato è un servizio pubblico essenziale per garantire l’accesso all’acqua per tutti e pari dignità umana a tutti i cittadini, e quindi la cui gestione va attuata attraverso gli Artt. 31 e 114 del D. Lgs. n. 267/2000;
- affidare alla Conferenza dei Capigruppo lo specifico compito di integrare/modificare lo Statuto secondo le indicazioni sopra specificate ed assegna alla stessa il termine di gg. 30 per la conclusione dei lavori da sottoporsi all’approvazione del successivo Consiglio Comunale;
ED IMPEGNA L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE A:
1. Promuovere ulteriormente nel proprio territorio una Cultura di salvaguardia della risorsa idrica attraverso un’informazione continua rivolta alla cittadinanza relativamente agli importanti aspetti ambientali e gestionali di questa risorsa
2. Aderire e sostenere le iniziative del Coordinamento Nazionale “Enti Locali per l’Acqua Bene
Comune e per la ripubblicizzazione del servizio idrico integrato” recentemente costituitosi nell’ambito della Campagna Acqua Bene Comune che il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua sta portando avanti da circa tre anni.
3. Sottoporre all’Assemblea dell’Ambito Territoriale Ottimale l’approvazione delle proposte e degli impegni sopra richiamati oltre ai seguenti:
sensibilizzazione all’importanza della riduzione dei consumi di acqua in eccesso attraverso
a) informazione, incentivi, nonché attraverso una modulazione della tariffa tale da garantire la gratuità per la quantità giornaliera di acqua minima indispensabile alla vita della persona;
b) proposta di destinare un centesimo al metro cubo di acqua consumata per interventi di
costruzione di strutture di captazione e distribuzione di impianti idrici attraverso la cooperazione internazionale.
4.Trasmettere il provvedimento al Presidente della Regione Lombardia affinché sia avviato il ricorso presso la Corte Costituzionale su quanto previsto dall’art. 15 del D.L. n. 135 del 2009.
5. Trasmettere il provvedimento all’A.T.O. (Ambito Territoriale Ottimale) e a tutti i Sindaci del suo ambito.
La mozione, a seguito di lungo, sterile e polemico dibattito, centrato perlopiù su una ardita rampicata sugli specchi che verteva sulle decisioni prese in commissione e in conferenza capigruppo circa la opportunità di ritirare e ripresentare in una forma diversa (ma pare di capire dal medesimo contenuto) è stata proposta alla approvazione per punti.
L'esito, ripetuto uniformemente nelle tre votazioni tenutesi è stato:
14 CONTRARI 9 FAVOREVOLI
La mozione è stata respinta.
Così, elettori Segratesi, si comportano i vostri eletti al governo della città.
SIETE CONTENTI?
Franco Giongo
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