domenica 18 luglio 2010

PGT LA COLATA - ANCHE A SEGRATE IL PARTITO DEL CEMENTO AVANZA E NON SI FERMA PIU'

VI SEGNALIAMO DA PORTARE IN VACANZA,UN LIBRO INTERESSENTE

SPUNTO PER RIFLETTERE E CAPIRE QUELLO CHE AVVIENE

COME IL TERRITORIO SI SIA TRASFORMATO IN MERCE DI SCAMBIO E DENARO 

SEGRATE ORMAI A SUPERATO ABBONDANTEMENTE LA SOGLIA DI VIVIBILITA EPPURE SI VUL COSTRUIRE ANCORA.

PER GIUSTIFICARE IL VOTO CONTRARIO AD UNA MOZIONE CHE IMPEGNAVA IL COMUNE A MANTENERE L'ACQUA E LA SUA DISTRIBUZIONE PUBBLICA
LA MAGGIORANZA SI E' APPELLATA ALL'APLICAZIONE DELLA  DIRETTIVA EUROPEA IN MATERIA

ASPETTIAMO ORA CHE RISPETTI TUTTE LE DIRETTIVE EUROPE,  IN PARTICOLAR MODO QUELLE SUL CONSUMO DEL TERRITORIO E SULLA SOGLIA DI VIVIBILITA' RISCRIVENDO COMPLETAMENTE IL PGT

“INDIGNATEVI, RAPIDAMENTE. NON LASCIATE CHE DETURPINO PER SEMPRE IL VOSTRO BENE PIÙ PREZIOSO, IL TERRITORIO"
P. G.A

LA COLATA. Il partito del cemento che sta cancellando l’Italia e il suo futuro

Dall'11 Giugno è in libreria “"LA COLATA. Il partito del cemento che sta cancellando l’Italia e il suo futuro". Il PARTITO DEL CEMENTO avanza e non lo ferma più nessuno. Dal nord al sud la febbre del mattone coinvolge banchieri, cardinali, sindaci, deputati di destra e di sinistra. Tutti vogliono guadagnarci, a partire dai Comuni.

L’Italia è uno dei paesi più belli al mondo. Ha la maggiore concentrazione di beni culturali e centri storici, le più famose città d’arte. Tutto questo è la nostra ricchezza. Rischiamo di perderla, per sempre.

Il PARTITO DEL CEMENTO avanza e non lo ferma più nessuno. Dal nord al sud la febbre del mattone coinvolge banchieri, cardinali, sindaci, deputati di destra e di sinistra. Tutti vogliono guadagnarci, a partire dai Comuni. Così la ricchezza degli italiani vola via. Pensate che tra il 1990 e il 2005 sono stati divorati 3,5 milioni di ettari, cioè una regione più grande di Lazio e Abruzzo messi insieme (la Liguria tra il 1990 e il 2005 si è mangiata quasi la metà del territorio ancora libero!). Il tutto a un ritmo di 244.000 ettari all’anno (in Germania 11.000 all’anno). Ciò nonostante troppi italiani sono senza casa perché mancano gli alloggi “sociali” (solo il 4 per cento sul totale contro il 18 per cento della Francia, il 21 per cento del Regno Unito). Intanto 5500 comuni su 8000 sono a rischio di dissesto idrogeologico. I soldi per il ponte di Messina ci sono, per le frane no.

Gli autori di questo libro sono andati a vedere l’ITALIA COM’È e la raccontano con nomi e cognomi di affaristi, banchieri, cardinali, sindaci e deputati: la SARDEGNA di nuovo in mano agli speculatori, le LANGHE trasformate in shopville, l’invasione di seconde case sulle ALPI (costruiscono persino sulla Marmolada!), il BRENTA violentato, gli affari della CHIESA nelle CITTÀ LIGURI, le grandi operazioni di Ligresti e dei soliti noti a MILANO, di Caltagirone e dei soliti noti a ROMA, la storia triste di BAGNOLI. Neanche SIENA e FIRENZE vengono risparmiate. E ritorna la febbre da stadi e autodromi, nuove occasioni per ulteriori speculazioni.

Ma cosa gliene viene agli italiani di tutto questo? Meno male che non tutti abbassano la testa. COMITATI DI CITTADINI si stanno formando in Veneto, Toscana, a Milano, in tanti centri grandi e piccoli. La legge del 1986 che stabilisce le norme per danno ambientale è dalla loro. Per questo adesso molti la vogliono cambiare.

“INDIGNATEVI, RAPIDAMENTE. NON LASCIATE CHE DETURPINO IL VOSTRO BENE PIÙ PREZIOSO, IL TERRITORIO... CHIAMATE A RACCOLTA TUTTI.”

Luca Mercalli, meteorologo

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