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La sola corsia disponibile in direzione est, davanti alla Mondadori, ha creato per una settimana code chilometriche. Giovedì si terrà un nuovo vertice in Provincia |
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La coda a Tregarezzo
ATTUALITA' - Automobilisti, pendolari e abitanti di Tregarezzo sull’orlo di una crisi di nervi. Perché l’imbuto sulla carreggiata Sud della Rivoltana provocato da 50 metri di cantiere alla rete del gas per una settimana ha fatto collassare l’intera viabilità dell’Est Milano. Ingorghi e code chilometriche si sono sommate a quelle già provocate dai lavori di rifacimento del cavalcavia e di potenziamento della provinciale portati avanti dalla Brebemi.
Una sola corsia
Il restringimento a una corsia è di lunedì scorso. Da allora, in particolare negli orari di punta, è stato il delirio. Mezzi incolonnati, bus perennemente in ritardo e smog alle stelle. Il grave disagio, durato fino a lunedì sera (resta chiusa la corsia di immissione dalla Circonvallazione), è testimoniato anche da alcune foto scattate da un residente di Tregarezzo dal balcone di casa.
Lo sfogo di un automobilista
Ma c’è chi ha preso carta e penna e messo nero su bianco il proprio sfogo. È il caso di Matteo Peregalli che segue quello di Bruno Sfogliarini di settimana scorsa: «Non bollerei i nuovi lavori alla rete del gas come una beffa» scrive chiedendo di sapere l’artefice di tutto ciò per poterlo affettuosamente ringraziare, «ma di pura follia, incompetenza e menefreghismo di qualche tecnico, amministratore o funzionario di non so quale ente pubblico o società privata che sia. Chiuso nel suo ufficetto, ha pensato bene di provocare quello che sta succedendo sotto gli occhi di tutti ogni giorno, negli orari di punta e non solo. E non poteva essere diversamente alla luce della concomitante demenziale chiusura della rotonda e dell’esistenza di quattro semafori a chiamata nel raggio di cento metri. Al campione di tale progetto ovviamente non importerà nulla che 5/6mila persone di San Felice è come se fossero prigioniere in casa, che altre migliaia di cittadini di Peschiera Borromeo debbano fare giri estenuanti per raggiungere le loro abitazioni, e che tante altre persone che lavorano, o per necessità debbano transitare in quella zona, passino ore in coda con tutto quel che ne consegue di costi e inquinamento».
Smog e rumore a Tregarezzo
In questo ultimo caso sono appunto i residenti di Tregarezzo a soffrire maggiormente delle polveri che fuoriescono dai tubi di scarico di auto, camion e pullman fermi in coda. Per gli abitanti della frazione così, ai problemi di udito certificati da una relazione che evidenzia il superamento costante oltre la soglia dei decibel consentiti, ora si sommano e si moltiplicano anche quelli di respirazione.
Le centraline di rilevamento
I rappresentanti locali di Sinistra Ecologia Libertà sono tornati a chiedere che venga installata al più presto una centralina che riveli a quali problematiche sono sottoposti quotidianamente i residenti.
Si riparla del rondÒ provvisorio
Ma la buona notizia è di lunedì. A darla è direttamente il sindaco Adriano Alessandrini che ha fatto l’ennesimo sopralluogo con i tecnici della Provincia e della Brebemi sulla Rivoltana. «Stiamo cercando in qualsiasi modo di trovare una soluzione per aprire in tempi rapidi la rotonda provvisoria sulla Rivoltana» commenta il primo cittadino consapevole dei disagi creati dal cantiere. «L’imbuto per i lavori alla rete del gas è stato risolto, ma non è finita qui perché altri piccoli cantieri si dovranno aprire sulla strada nel corso dell’opera. Per questo bisogna assolutamente aprire il rondò provvisorio».
Il vertice in Provincia
Domani pomeriggio, giovedì 24 gennaio, alle 16 il sindaco sarà a Palazzo Isimbardi per un vertice con la Provincia.
L’ipotesi semaforo
Si dovrà decidere se modificare gli attuali raccordi di immissione rendendoli più sicuri, oppure semaforizzare gli incroci. Quest’ultima soluzione, già proposta lo scorso settembre, fu poi scartata perché, si disse, avrebbe creato lunghe file di auto incolonnate. Viste le code formatisi nei giorni scorsi, però, questa opzione pare essere tornata d’attualità come male minore.
L’interrogazione in consiglio provinciale
Chi invece guarda a ciò che non è stato fatto in passato, piuttosto che a quello che bisogna fare nell’immediato è il pioltellese Roberto Biolchini (foto sotto). Il consigliere provinciale del neonato movimento Con Monti per l’Italia giovedì scorso ha presentato un’interrogazione in consiglio provinciale e parlando di «esasperazione dei pendolari e di cittadini che abitano in zona», ha puntato anche il dito sulla lentezza della costruzione della bretella alle spalle dell’Ibm che risolverebbe in parte alcuni problemi viabilistici: «Capisco che per motivi di sicurezza oggi non si possa aprire la rotonda provvisoria alle porte di San Felice, ma trovo inaccettabile e non scusabile che non esista ancora una data certa di avvio dei lavori per la realizzazione della bretella che dovrà unire la Mirazzano-Vimodrone e la Circonvallazione dell’Idroscalo. Questa strada che crea una viabilità alternativa, avrebbe dovuto essere aperta prima dell’avvio dei cantieri per la riqualificazione della Rivoltana. I comuni di Segrate e Peschiera devono prendere contatti con la Provincia per accelerare i tempi di questa realizzazione fondamentale. Ora ci viene detto che in primavera aprirà il cavalcavia. Mi sembra un modo di fare politica e amministrare molto approssimativo e senza alcuna programmazione».
La risposta dell’assessore De Nicola
«Tenteremo di conservare la stessa congestione pre-inizio lavori». Questa la frase finale della risposta data a Biolchini dall’assessore di Palazzo Isimbardi, Giovanni De Nicola, già vicesindaco di Segrate. Il delegato alla Viabilità del presidente Podestà ha spiegato che nulla verrà fatto prima che venga sistemata la rotatoria sulla Rivoltana davanti a San Felice, e che i lavori per il sovrappasso ciclopedonale al rondò di Tregarezzo inizieranno solo quando sarà completata la tangenzialina alle spalle dell’Idroscalo che sta completando l’iter burocratico e di autorizzazioni.
25 Gennaio 2013
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