venerdì 26 ottobre 2012

REPORT DELLA COMMISSIONE IN PROVINCIA SULLA LUCCHINI

REPORT DELLA CRONISTORIA DELLA LUCCHINI E LE NOSTRE PROPOSTE
CHE  IL COMUNE SI ACCREDITI COME POTENZIALE CREDITORE
CHE LA PROVINCIA SI FACCIA CARICO LEI DI PRESIEDERE  UN TAVOLO DI CONCERTAZIONE



Lo scorso 24 aprile si è riunita la Commissione Ambiente convocata in Provincia sull’aggiornamento della situazione dell’area produttiva Lucchini-Artoni di Segrate.

Commissione che ha voluto fare chiarezza su diversi punti, a seguito delle interrogazioni presentate da molti consiglieri provinciali. Presenti in aula anche il dott. Redaelli e il dott. Siviglia dell’Ufficio Atmosferico e Rifiuti della Provincia di Milano ed il Sig. Vanoli in rappresentanza del Comitato locale “Cittadini e non sudditi” e ovviamente noi di Sel.

 Si è fatto un excursus sui vari passaggi che hanno interessato l’azienda negli ultimi anni, dai controlli, alle denunce, al sequestro per arrivare ad oggi. Inoltre, si è fatto presente che l’azienda nonostante il concordato chiesto ad agosto, di notte sta lavorando.
Da questo punto di vista la Provincia si è resa disponibile a effettuare, attraverso la Polizia provinciale dei controlli notturni.

Si è parlato delle analisi fatte dall’Arpa e dall’ufficio mobile ambientale della stessa Provincia ponendo l’attenzione sui forti danni subiti dai cittadini. E’ stato affrontato anche il problema della nuova autorizzazione a seguito della cessione di un ramo d’azienda dalla Lucchini Artoni a una ditta di Rodano e la Provincia ha assicurato che ci sarà la massima attenzione nella fase di verifica.
Si è concordato con la necessità di istituire un tavolo di concertazione tra le parti, un compito che è del sindaco di Segrate in quanto massimo responsabile della salute dei cittadini.

Diversi consiglieri sono intervenuti sull’argomento. Ovviamente Vanoli ha spiegato la situazione in modo chiaro e in finale della Commissione ho chiesto anche io la parola per precisare alcuni punti.


IL MIO IMTERVENTO
“Vorrei dare alcune risposte a delle domande poste in quest’aula e qualche suggerimento di approfondimento.
 La prima risposta al consigliere Turci sul fatto che la Lucchini Artoni abbia o meno un’autorizzazione come cava.
La Lucchini Artoni l’unica autorizzazione che ha avuto circa vent’anni fa è quella di deposito provvisorio di materiale da scavo su terreno agricolo. Da precisare che quella parte di terreno è ancora agricolo ed è soggetto al sequestro.

Vorrei parlare anche un po’ dei dubbi espressi dai consiglieri Biolchini e Gandolfi sull’azienda e su come l’amministrazione comunale di Segrate si sia mossa fino ad ora. 
Partendo dal fatto che è vero che voi avete rigettato la Vas, ma in Consiglio comunale quel progetto di ampliamento del capannone ci è stato venduto come la panacea per risolvere i problemi.

Tutti sapevano di un tacito accordo per cui la Lucchini Artoni in cambio avrebbe ceduto un piccolo terreno per il continuamento della viabilità speciale.

Quella Vas però era basata su una struttura abusiva. Mi chiedo come il Comune di Segrate possa non essersene accorto.
Il sequestro dell’aria nel ex Dogana è avvenuto a seguito di una segnalazione sul mio blog. Ci chiediamo e se lo è chiesto anche la Procura come noi cittadini si siano notati gli spostamenti notturni dei camion e l’amministrazione no.

Questi aspetti lasciano intendere che qualche dubbio come cittadini c'è lo abbiamo. Nessuno sa nessuno vede ma in tanto quella che ci va di mezzo è la nostra salute.

Se andate su google e guardate le informative sulla lavorazione del bitume si parla di cancro, dermatosi, asma cronico. Certo è riferito a chi lavora il bitume ma ci sono relazioni anche sulle sostanze cancerogene che questi prodotti possono produrre molecole pericolose che possono essere soggette a incendiarsi.

Di fatto dopo due settimane di fermo lavori, quando hanno riacceso il camino alla  Lucchini Artoni c’è stato un incendio.
Abbiamo chiesto da tempo dei controlli dell’aria. Per quanto riguarda la voltura, a quanto siamo a conoscenza noi, si tratta di una cessione di ramo d’azienda e crediamo che sia fatta ad hoc per continuare a gestire alcuni appalti all’interno del Comune di Milano e lasciare a noi la bonifica dell’area ex Dogana e dell’area Lucchini Artoni. A breve ci sarà la riunione davanti al Tribunale fallimentare e credo che il Comune di Segrate in quella sede debba presentarsi come un possibile creditore, in modo da preservarsi da una futura rivalsa per la bonifica.  

http://www.7giorni.info/cronaca/segrate/8013-il-caso-lucchini-artoni-approda-in-provincia.html 



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