venerdì 26 ottobre 2012

ORAMAI SI TRATTA NON PIU' IN COMUNE,MA IN CONDOMINIO LE QUESTIONI CITTADINE


Indovina chi viene a … Segrate Mercoledì 24 ottobre i componenti della commissione Cultura hanno visitato l’interno del comune vecchio di via XXV aprile che è in fase di ristrutturazione. I consiglieri hanno verificato che sono state completate le strutture basilari dell’edificio, con i suoi molteplici accessi, mentre mancano ancora pavimentazioni e rifiniture: molti fili pendono dalle pareti e tubature varie sono ancora a vista. Per i responsabili, l’obiettivo è consegnare l’edificio entro fine febbraio 2013. Sarà poi necessario provvedere all’allestimento dei vari locali. Le strutture interne sono state definite per dare spazio non solo alla Biblioteca Civica di Segrate, ma anche alla Fondazione della Biblioteca di via Senato di Milano, creatura del senatore Marcello Dell’Utri. Le planimetrie le trovate agli indirizzi: http://www.mapweb.it/segrate/data/documenti/00002883400002A.pdf http://www.mapweb.it/segrate/data/documenti/00002883400003A.pdf (in rosso sono le aree assegnate alla Fondazione e in blu quelle assegnate alla Biblioteca di Segrate). Si è poi tornati in sala commissioni per discutere la mozione presentata da Berardinucci (IdV), che chiede che dell’assegnazione degli spazi alla Fondazione ”se ne parli anche in Consiglio Comunale, di modo che tutti i partiti si possano esprimere”. Seracini (FLi) e Monti (Insieme per Segrate) ritengono che Berardinucci debba richiedere che l’accoglimento della Fondazione sia deciso dal Consiglio Comunale e non dalla sola Giunta (come successo finora). Il Segretario Generale, interpellato successivamente da Berardinucci, afferma che la richiesta non può essere accettata in quanto non prevista dai Regolamenti. Più puntuale Micheli (Segrate Nostra), che vorrebbe sapere: 1) L’accordo con la Fondazione è stato chiuso?; 2) i locali saranno affittati ad un certo valore, o saranno a titolo gratuito?; 3) una parte dei libri della Fondazione resta in via Senato?; 4) il personale della Fondazione viene a Segrate? E chi lo paga? La risposta dell’assessore alla Cultura, Pedroni, è agghiacciante: “Tutti i contatti sono stati tenuti dal sindaco Alessandrini, che, a Milano 2, abita proprio di fronte a Dell’Utri. Non so quali siano gli accordi e a che punto siano. Comunque non si tratta di una biblioteca di consultazione, ma la chiamerei un’iniziativa museale, con libri antichi e di pregio”. Toglie il velo alle false ipocrisie Mongili (PD): “Il problema non è l’iniziativa, ma il personaggio dell’Utri”, padre-padrone della Fondazione. La supporta Ciapini (IdV): “Il senatore Dell’Utri è stato condannato a 9 anni per associazione mafiosa. Recentemente, per evitare un eventuale carcere, ha preso la cittadinanza a Santo Domingo. Non vogliamo che il nostro nome sia associato a questo personaggio”. Comunque sono troppe le domande senza risposta. Se la Fondazione porta a Segrate solo 50.000 dei 140.000 volumi posseduti, Segrate diventa solo un magazzino e anche i prospettati dibattiti culturali restano a Milano? Gli spazi sono già stati assegnati e non sappiamo neppure quanti libri arriveranno? La Fondazione serve realmente ai cittadini segratesi, o toglie solo spazi alle associazioni locali? In conclusione, nessuno sa nulla di quanto ci aspetta, ma intanto la Giunta, con delibera del 31 maggio 2012, ha “valutato favorevolmente la richiesta di insediamento della Fondazione, ha approvato la variante esecutiva del progetto di rifunzionalizzazione della ex sede municipale”, prima ancora che sia stato firmato un qualunque tipo di convenzione. Se ne riparlerà in Consiglio Comunale il 12 novembre.
Notizie dalle Commissioni

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