martedì 27 marzo 2012

BOFFALORA UNA SCELTA INEVITABILE CONTINUAMENTE RINVIATA

 BOFFALORA -  DANNI, RINVII, SOLUZIONI E PROMESSE BIPARTISAN, E A RIMETTERCI COME SEMPRE I CITTADINI.

ORA BASTA

Abbiamo sempre considerato quell'intervento uno schiaffo al buon senso, e ad un'urbanizzazione e costruzione corretta della nostra Segrate.

Non abbiamo mai capito perchè, Segrate rifiutò tirandosi indietro sulla linea del traguardo, la costruzione congiunta con altri comuni adiacenti, del più grande parco dell'est Milano che partendo dal parco delle cascine di Pioltello, passando per il parco della cascina Boffalora ed il golfo agricolo si ricongiungeva all'enorme parco della Martesana.

Lo abbiamo capito tutti e fin da subito, che con la scusante degli appartamenti ad edilizia agevolata, ( quelli che tutti ora adorano chiamare auting sociale) andavamo ad inbarcarci in una gigantesca operazione di speculazione immobiliare, che nulla aveva ed ha che vedere con le finalità tanto sbandierate.

Per una Segrate che ha sofferto da sempre, anche economicamente, dell'enorme frammentazione del suo territorio in quartieri divisi e lontani fra loro, non aveva e non avrebbe alcun senso urbanistico immaginare e autorizzare l'ennesimo lontanissimo quartiere.

I fatti alla lunga purtroppo ci danno ragione, e boffalora si è dimostrata per quel che realmente è, una distruttiva speculazione finanziaria.

Una speculazione che ha portato al fallimento molte persone, che ha rovinato  banche e banchieri, che ha visto l'intervento della Banca D'Italia e sopratutto l'intervento pesante della finanza e della magistratura.

Di mezzo a tutto cio' purtroppo, vi è andato il nostro territorio e non solo per la perdita dell'opportunità della costruzione di un grande polmone verde, ma per la ferita aperta e ancora li tutta da vedere, che quel  fantomatico quartiere (se cosi lo si può definire) rappresenta.

Di mezzo vi sono andati tutti quei cittadini che hanno creduto al sogno che una pressante campagna pubblicitaria dei costruttori e l'esaltazione del progetto perpretata dall'allora Sindaco ed Assessore competente misero in campo.

Come non credere a un cosi bel progetto, sponsorizzato fin sulla metropolitana, presentato dalla giunta come l'ennesima  isola felice segratese, presentazione addirittura ripresa da un memorabile servizio del TG3 che invitiamo tutti ad andare a rivedere.

Come non credere a questo sogno e non investire i risparmi di una vita, la liquidazione, perchè non accendere un mutuo per la realizzazione di un sogno a " buon mercato", per ritrovarsi poco più tardi con un pugno di mosche e l'acqua alla gola, e non è un eufemismo visti i garage.

Ma questa e storia vecchia, nell'attuale quando la bomba della speculazione finanziaria era evidente e ormai non più sommersa, quando i problemi sono venuti al pettine, vecchi attori e nuovi protagoinisti si son dati molto da fare per salvare il salvabile, non abbiamo ancora modo di capire, se nel reale interesse degli sfortunati compratori o della speculazione edilizia.

Tempo fa, una Commissione Consiliare creata specificatamente per porre rimedio e dare una soluzione definitiva nell'interesse dei cittadini che avevano avuto la fortuna di credere a quel sogno, ci abbaglio' con con alcuni splendidi risultati, l'ottenimento di ulteriori promesse e assicurazioni da parte dei costruttori.

 La possibilità di recedere dall'acquisto da parte dei compratori, ma non di quelli che i problemi e le conseguenze le stanno gia subendo, ma sopratutto la possibilità per i costruttori di continuare a costruire a loro piacimento, senza per questo che si vedano le opere necessarie per rendere vivibile un fantomatico quartiere, opere  previste dalla convenzione

Il tempo è passato ed i problemi restano e vendono al pettine, ora è scaduta la convenzione e certo bisognera' pensare in modo approfondito come coniugare l'interesse di chi sfortunatamente ha deciso di credere al sogno e gli interessi del nostro territorio e della nostra comunità, che non dovra pagare ulteriormente l'incapacità e l'arroganza di speculatori privi di ogni scrupolo.


Cascina Boffalora nei guai Scade accordo con immobiliare

Il consiglio cerca la quadra

Il grande progetto edilizio, il rione Milano Santa Monica, torna in discussione in commissione Territorio del Comune a causa della scadenza imminente della «convenzione Santa Monica».
di Patrizia Tossi

cantiere
cantiere
Segrate, 27 marzo 2012 - Torna sotto i riflettori il caso Boffalora, un progetto edilizio di portata faraonica al palo da troppi anni. Nessun quartiere di lusso è mai decollato in zona, così il rione Milano Santa Monica è rimasto sulla carta a causa delle vicende finanziarie e delle difficoltà economiche che hanno coinvolto negli ultimi anni l’immobiliare Vegagest.
Il caso Boffalora verrà discusso giovedì pomeriggio dalla commissione Territorio del Comune, che dovrà affrontare un nodo importante per il futuro degli acquirenti delle case già realizzate, ovvero la scadenza della «convenzione Santa Monica». Si tratta di un accordo siglato dal Comune nel 2005 che, oltre a stabilire le volumetrie previste nel comparto, metteva nero su bianco tutte le opere pubbliche al servizio del quartiere che la Vegagest doveva realizzare a scomputo oneri.
ServiziI importanti - come strade, illuminazione pubblica, scuole e parcheggi - che se non verranno portati a termine in tempi stretti rischiano di trasformare la vista dei residenti in un incubo. Solo disagi e disservizi. A luglio scadrà la convenzione, così il 29 marzo i commissari discuteranno di rinnovo. Senza accordo, la società che gestisce il progetto Santa Monica non potrà continuare a edificare.
Dopo mesi di trattative e un blocco dei cantieri durato a lungo, l’anno scorso è stato firmato un patto tra Comune e Vegagest, un impegno formale che ha consentito alla società di proseguire i lavori e che ha garantito la giunta sulle fideiussioni versate dal privato a completamento delle opere pubbliche previste dalla convenzione edilizia, soldi versati da Vegagest in un conto vincolato del Comune.
di Patrizia Tossi

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