lunedì 12 marzo 2012

NELL' HINTERLAND DEGLI AFFARI TRUCCATI

L'ARTICOLO DELLA REPUBBLICA ( in fondo riportato)
STIMOLA LA FANTASIA  I RICORDI E LE DICERIE

Fra i ricordi, vi è la concessione  della licenza commerciale al "mostro" di Segrate, in deroga  al piano regionale della grande distribuzione che non ne prevedeva, l'assessore competente regionale era Nicoli Cristiani.

Fra i sostenitori del "mostro" e dell'accordo di programma, ritroviamo nomi eccellenti dell'ex  Vice presidenza Regionale. Filippo Penati, che a quei tempi era Presidente della Provincia, le cronache giornalistiche riportano un finanziamento lecito alla fondazione a lui riconducibile  ( chissa viste le spese elettorali se fù l'unico? )

 E Davide Boni,  se la memoria non ci inganna era Assessore Regionale, Lo stesso Davide Boni che scoffensso' la Lega Segratese (apparentemente contraria al Mostro, difatti taglio la testa all'unico Assessore segratese che si spese molto contro il mostro, Zinni ) mentre l'Assessore Regionale Boni fu fra i piu grandi sostenitori del "mostro" ne tesse le lodi e lo sostenne apertamente.


Piero Colaprico
La Repubblica – del 9 marzo 2012 (pag. 15)

Nell’hinterland degli affari truccati

I sospetti sul cantiere Bre-Be-MI

C’è una questione cruciale da non tacere. In questa zona della metropoli che arriva fino a Segrate approderà la nuova BreBeMi, l’autostrada nuova tra Milano e Brescia. Forse qualcuno ricorderà Piero Di Caterina, della Caronte, come l’accusatore principale di Filippo Penati, ds. Ma Di Caterina aveva raccontato anche di una mazzetta al sindaco di Segrate, Adriano Alessandrini, pdl. 40mila euro in un cesto d’alta gastronomia, tra caviale e champagne. Reale o inventato che sia quel “contributo”, chi oggi va in giro per le sette frazioni di Segrate sente parlare soprattutto di “terreni” che cambiano destinazione d’uso. Che da agricoli diventano edificabili. E andando in giro tra la statale Rivoltana e la Paullese, gli operai dei cantieri confermano che fervono iniziative per i nascenti centri commerciali, quelli che il bresciano Franco Nicoli Cristiani, arrestato per una mazzetta consegnata nel ristorante Da Berti, auspicava. Qui si capisce meglio perché i magistrati parlino di un sistema PdL-Lega.

Piero Colaprico
La Repubblica – del 9 marzo 2012 (pag. 15)

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