IL DOLORE PER LA SUA SCOMPARSA
CON UN CERINO ILLUMINAVA L’OSCURITA’ PER MOSTRARE CHE IL SENTIERO
ERA SULL’ORLO DELL’ABISSO
SCOMPARE UN GRANDE INTTELLETTUALE DI QUELL’EUROPA CHE NON C’E’ E CHE DOVREMMO COSTRUIRE
Un anno fa, in una lunga intervista dell’Unita’ Antonio Tabucchi ricordava che “gli artisti e gli intellettuali non fanno cadere i regimi, ma con un cerino illuminano l’oscurita’ in tempo per mostrare a chi abbia occhi quando il sentiero percorso e’ sull’orlo dell’abisso”. Ci piace ricordarlo cosi’.
Lo afferma Nichi Vendola, presidente di Sinistra Ecologia Liberta’, ricordando lo scrittore scomparso oggi.
Per anni - prosegue il leader di Sel – con rigore intellettuale e con passione politica, Tabucchi, ci ha illuminato con i suoi romanzi, con le sue sferzanti e al tempo stesso dolci parole, con le invettive civili sulle tristezze della politica italiana contemporanea e su una classe dirigente inadeguata a comprendere il mondo intorno a se’.
La sottovalutazione da parte della sinistra e delle forze progressiste verso una nuova destra europea liberista, fatta di slogan semplici e di buone maniere ma che nasconde di fatto la disegueglianza sociale; la necessita’ di una sobrieta’ della politica, una lotta senza quartiere alla corruzione rimangono alcune sue lezioni memorabili.
Non scompare – conclude Vendola – un grande intellettuale italiano. Per lui le frontiere non esistevano. Scompare un grande e moderno intellettuale di quell’Europa che vorremo costruire, tanto diversa dall’attuale.
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