martedì 12 giugno 2012

ANCHE A SEGRATE SERVE LAVORO NON CASE E PROMESSE


SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA’
                         SEGRATE
   Circolo Enrico Berlinguer

QUELLO CHE SERVE E IL LAVORO

Gli articoli usciti sulla stampa,  ci danno lo spunto per approfondire il grosso problema del lavoro e della presenza o meglio dire dell’abbandono, da parte delle attività produttive del territorio segratese.

In pochi anni, a causa della scarsa attenzione messa in campo da quest’Amministrazione nei confronti delle aziende e delle attività, molte hanno preferito abbandonare il nostro territorio e spesso verso i comuni a noi confinanti, come la 3M verso Pioltello o la Microsoft a Peschiera.

Quest’Amministrazione ha preferito concentrare tutti i suoi sforzi dalla gestione delle risorse, dello sviluppo delle infrastrutture e del territorio, indirizzandole nella più grande, immensa, e inutile cementificazione, indirizzata esclusivamente in un’assurda offerta abitativa.
Proprio nel momento in cui la richiesta andava sensibilmente calando, quanto già costruito spesso, rimaneva e rimane invenduto e nel mondo scoppiava la crisi, proprio a causa della bolla immobiliare, il nostro Sindaco puntava e punta con il nuovo PGT, a incrementare in pochi anni la popolazione da trentamila a cinquantamila.

A nulla è valso sapere, che nonostante l’enorme offerta abitativa, la popolazione segratese continua a rimanere ferma e non crescere, mentre continuano a crescere i palazzi sfitti o le crisi immobiliari, come quella di Santa Monica.
Probabilmente più che per incapacità manifesta, la scelta di non offrire garanzie, sostegno o appeal, da parte del nostro territorio alle attività produttive, è una scelta politica e voluta.
Non si capirebbe altrimenti, l’inesistente attenzione all’interno del PGT, da loro redatto e imposto, verso il mondo del lavoro se non con la scelta di far diventare Segrate, un bellissimo e affascinante quartiere dormitorio, per pendolari di lusso.
Questa scelta è sancita nella completa dismissione, se non imposta sicuramente invogliata, del comparto produttivo che affiancava San Felice.
In quel comparto, dopo l’abbandono della 3M e della Microsoft, rimane per ora un'unica grande struttura destinata a uffici e sedi aziendali, quella della Prunus.
L’aver cambiato all’interno del PGT la destinazione d’uso da servizi ad abitativo, di certo potrebbe invogliare la proprietà a dismettere l’attuale destinazione, per puntare certamente a un più proficuo e remunerativo nuovo quartiere residenziale.
In  questo modo l’Amministrazione dimostra una sottile, raffinata e subliminale scelta politica, di dismettere man mano ogni insediamento produttivo presente sul territorio, come tra l’altro è dimostrato dal comparto adiacente alla Lucchini, nuovo territorio reso edificabile e residenziale, dove per legge allo stato attuale sarebbe vietato.
Non può certo bastare, a sostenere e favorire l’insediamento di attività produttive e creare nuove e importanti opportunità di lavoro sul nostro territorio, l’aver istituito il SUAP, cosa per altro per nulla originale e presente in quasi tutti i comuni.
Serve una politica del territorio completamente e diametralmente opposta a quella messa in atto da questa Amministrazione, che ha puntato tutto sullo sviluppo abitativo e residenziale,  che  come dimostrato dal gettito IMU, è già fortemente caratterizzata dalla presenza  di seconde case.
Questa  Amministrazione non ha saputo e voluto, coniugare  e integrare  un progetto d’insieme, che in modo armonioso ed equilibrato,  tenga conto della effettiva richiesta abitativa  del necessario  e conseguente sviluppo  dell’ offerta lavorativa e della conseguente mobilità necessaria.

Sinistra Ecologia e Libertà Segrate
Circolo Enrico Berlinguer

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