venerdì 22 giugno 2012
BOFFALORA COME AL SOLITO,LE SOLITE PROMESSE
Boffalora a passo di lumaca.
La convenzione Comune-Vegagest su Milano Santa Monica (o Boffalora) è in scadenza
(luglio 2012) e andrebbe rinnovata (o annullata). Il 15 maggio 2012, l’assessore al Territorio
Zanoli aveva comunicato in commissione (vedi Flash n.350) di aver ricevuto una proposta
di nuova convenzione da parte di Vegagest. Non poteva presentarla perché non ne avevano
ancora discusso in maggioranza. Ieri, 21 giugno 2012 (più di un mese dopo!!), si scopre
che questa nuova proposta consiste di quattro righe quattro. Si chiede che l’area destinata
ad edilizia “libera” passi da 97.562 metri quadrati a 121.000 mq, che l’area per
l’edilizia “convenzionata” passi da 52mila a 47mila mq, che il commerciale scenda da 13mila
a 2mila mq e che l’alberghiero praticamente sparisca (da 13mila mq). I 5mila mq rimanenti
verrebbero ceduti al comune.
In sintesi, nella nuova proposta non si parla dei servizi previsti (albergo, scuole, asili, chiesa,
ecc.) e si chiede di poter incrementare la quota di residenziale. Si corre così il rischio di
trasformare quello che voleva essere un fiore all’occhiello per Segrate, “in un quartiere
popolare – commenta Rosa (Segrate Nostra) – come il “Satellite” di Pioltello”.
Resta, tra l’altro, da risolvere, per gli inquilini già residenti, il problema delle infiltrazioni
al secondo seminterrato. Secondo Zanoli, la proprietà ha dichiarato verbalmente che è sua
intenzione risolverlo, mentre a Margherita Napoletano (Comitato Boffalora) risulta che “i
gestori non collaborano con il perito degli inquilini”.
Comunque, dato per scontato che si vuole continuare nell’edificazione per non lasciare i pochi
palazzi costruiti in una landa desolata, il tema base del dibattito è sempre quello: visto che
nel PGT (Piano di Governo del Territorio), approvato all’inizio di quest’anno, esistono, per chi
vuole edificare, dei limiti (30% del terreno al costruttore e 70% al comune) ben superiori a
quelli di cui gode Vegagest, perché non cercare di applicarli alla nuova convenzione? Zanoli
afferma che il costruttore ha acquisito il diritto ai volumi a seguito delle delibere 2004/2005
del Consiglio Comunale. Non solo. Questi volumi sono stati riportati tali e quali anche nel
nuovo PGT del 2012. Facile il commento di Rosa: “Questo fatto è un neo tumorale inserito
nel PGT”.
A parere di Zanoli, resta quindi solo la possibilità di trattare, una volta chiusi tutti i problemi
ancora in sospeso (infiltrazioni, pompe, ecc.), su alcuni punti di base:
1. Esigere servizi (scuole, negozi di vicinato, ecc.) di qualità allo stesso livello di quelli
esistenti negli altri quartieri di Segrate e effettuare le realizzazioni previste (rotonda di
via Morandi, passerelle ciclopedonali, ecc.) pur a fronte di costi lievitati rispetto a quelli
previsti in convenzione.
2. Abbassare le volumetrie edificatorie (-20.000 mq?)
3. Definire delle quote di housing sociale
4. Esigere che le opere pubbliche (strade, ecc.) siano realizzate prima del residenziale.
Frettolosamente, visto che si era arrivati alla scadenza delle due ore canoniche di durata
delle commissioni, i commissari danno la delega a Zanoli di procedere secondo le direttive
sopra riportate.
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