giovedì 21 giugno 2012

FLASH N.353 A CURA DI GIANCARLO FILIPETTA


Desolante presentazione del progetto BreBeMi. Martedì 19 giugno sono stati convocati in Sala Consiliare i tecnici preposti alla realizzazione della BreBeMi (l’autostrada che collegherà Brescia a Melzo) e al potenziamento della Cassanese e della Rivoltana, allo scopo di illustrare i lavori della Rivoltana davanti a Tregarezzo. Lo sapevamo già che il cavalcavia davanti al ponte degli Specchietti verrà abbattuto per costruirne uno nuovo, raddoppiando le corsie. Che la strada davanti alle case di Tregarezzo verrà spostata verso sud (verso la Mondadori) per permettere la realizzazione di una duna alberata e di una barriera fonoassorbente, alta 3,5 metri, per ridurre i disturbi causati dal traffico. Che verrà costruito un Ponte Verde ciclopedonale (largo circa 20 metri) che scavalcherà la Rivoltana e permetterà l’accesso da Segrate Centro a San Felice e all’Idroscalo. Non si è parlato invece della bretella che, al confine sud di San Felice, dovrebbe collegare la Mirazzano-Vimodrone alla Circonvallazione Idroscalo, per evitare il passaggio del traffico davanti a San Felice: il sindaco Alessandrini aveva assicurato in Consiglio Comunale, (vedi Flash n.352), che la realizzazione sarebbe stata a carico della BreBeMi. Ma ai tecnici questo non risulta. Ma molte sono state le domande che non hanno avuto le risposte attese dai circa cento cittadini presenti. Innanzi tutto è stata richiesta una tabella dei tempi previsti per la realizzazione delle varie fasi. Si è capito che il tutto dovrebbe essere terminato entro dicembre 2013. Niente è stato detto sulle fasi intermedie: abbattimento del cavalcavia, suo ripristino, realizzazione del raddoppio della strada davanti a Tregarezzo, ecc.. O meglio, è stato detto che: “Le fasi sono dettate dall’eliminazione dei vincoli delle interferenze”. Frase tipica da tecnici. Dante Bigaroli, che ha preso il testimone dalla moglie Daniela nella difesa degli interessi degli abitanti di Tregarezzo, stigmatizza così: “Non si rendono conto che, per noi, questo non è un incontro tecnico, ma un incontro di vita”. Si parla anche di delocalizzazione. Bigaroli legge una mail ricevuta dall’assessore Cattaneo della Regione Lombardia. dove si dichiara che, nell’ambito dell’Accordo di Programma per il Centro Polifunzionale: “Si è deciso in maniera definitiva la cessione al comune di aree idonee alla costruzione di edifici in prossimità del Village”. Ma, per il sindaco Alessandrini,: “Non ci sono più soldi. Quelli risparmiati rispetto ai progetti precedenti sono stati investiti in altre migliorie: Ponte Verde, duna, ecc.”. Altre domande sono state fatte dalla memoria storica di Segrate, Giuseppina Limentani: “Come faremo a uscire da San Felice durante i lavori? Cosa succederà al traffico quando confluirà nelle strettoie di via Corelli o del Forlanini all’altezza dei ponti della ferrovia a Milano?”. O cosa succederà agli abitanti di Tregarezzo quando, durante la realizzazione delle corsie centrali, il traffico fluirà sulla stradina di servizio davanti alle case e sui relativi parcheggi? Le risposte dei tecnici (oltre alla domanda: “Ma San Felice dov’è?”) sono risibili: “Provvederemo a tutto”, oppure, addirittura: “Le nuove strutture (BreBeMi, Tem, ecc.) permetteranno di ridurre il traffico”, mentre sino a oggi si è sempre scritto di altre 60.000 auto giornaliere portate dalla BreBeMi sul territorio di Segrate. Non dimentichiamo la voce di Monica Gabelli che chiede giustificazioni per lo scempio causato dall’abbattimento dei pioppi della Villa Invernizzi (patrimonio pubblico) a Trenzanesio. “E come mai – chiede Procopio – visto che è stato fatto un ricorso al Tar contro quanto pianificato, si va avanti lo stesso?”. Le domande insoddisfatte saranno comunque raccolte da Paola Monti (Insieme per Segrate), alla quale potete farle pervenire all’indirizzo montipaolagio@gmail.com. Lei le invierà a sua volta all’ing. Englaro (BreBeMi o BBM) per le risposte.
Notizie dal Consiglio Comunale

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