lunedì 24 giugno 2013

UN ACCORATO APPELLO DEI RESIDENTI DI SANTA MONICA

Spett.le Sindaco Adriano Alessandrini
Spett.li Assessori
Spett.li Consiglieri del Comune di Segrate

Siamo i cittadini dell’edilizia convenzionata residenti nel lotto 1 del Condominio Boffalora e abbiamo deciso di rivolgere a voi tutti, tramite questa lettera aperta, un appello affinché la nostra paradossale odissea possa avere in tempi brevi e soprattutto certi la parola fine.
Proprio in questi giorni cade la ricorrenza dei tre anni da quando i primi Segratesi hanno potuto finalmente entrare in possesso del loro nuovo appartamento nel quartiere denominato Milano Santa Monica; appartamento tanto sognato quanto sospirato per via delle varie e inquietanti vicende che hanno preceduto i rogiti.
Tre anni, dunque, in cui le nostre belle case, frutto d’indebitamento pluridecennale per la stramaggioranza di noi, si sono rivelate insopportabilmente onerose da mantenere, con spese condominiali che hanno spesso superato il costo del mutuo.
La causa di tale onerosità, come tristemente noto, si deve ad un macroscopico errore di progettazione che ha richiesto, a lavori di costruzione ultimati, l’introduzione di un potente e assai energivoro impianto di emungimento dell’acqua di falda, per consentire ai box ed alle cantine più profonde di essere preservate dagli allagamenti periodici dovuti alle carenze di impermeabilizzazione dei suddetti locali.
Il Condominio ha dovuto farsi carico fin da subito di tali spese nonché, per evidenti motivi, anche di ingenti esborsi legati all’azione giudiziaria che lo stesso Condominio ha dovuto intentare nei confronti dell’operatore. Causa che è tuttora pendente presso il Tribunale di Milano e che si preannuncia lunga nei tempi di risoluzione, benché considerevoli e difficilmente contestabili sono gli elementi e le prove che indicano inequivocabilmente le responsabilità.
Abbiamo sperato fin dall’inizio di questa vicenda, che l’intervento dell’Amministrazione comunale, trattandosi di edilizia convenzionata, potesse dare una svolta positiva al nostro contenzioso e riconosciamo al Sindaco Alessandrini di essersi impegnato di persona per cercare delle risposte alle nostre richieste di sostegno.

Inoltre è risultato sicuramente utile inserire nella delibera di giunta del 19 luglio 2012, “di statuire che la proposta di modificazione di merito del P.I.I., sarà oggetto di approvazione da parte dell’organo competente, solo ed esclusivamente se la causa a oggi pendente fra la Società “Vegagest Immobiliare SGR S.p.A” e il condominio “Cascina Boffalora lotto 1” sarà stata precedentemente definita”; concetto peraltro richiamato anche nella successiva delibera di giunta del 20 dicembre 2012 in cui è stata prorogata la scadenza della convenzione al 31 dicembre 2013.

Tale impegno inserito nelle suddette delibere, ha dato stimolo alla concretizzazione di una trattativa stragiudiziale tra il nostro studio legale e quello dell’operatore, immettendo fiducia nei cittadini coinvolti, speranzosi di vedersi fuori da questo ginepraio in cui, loro malgrado, si sono ritrovati.

Purtroppo nonostante dalla prima delibera siano passati dieci mesi e dalla seconda cinque, nulla pare delinearsi all’orizzonte poiché, a parole l’operatore si dice sempre disponibile a ricomporre il contenzioso attraverso una trattativa stragiudiziale, ma nei fatti, il tempo passa, le risposte non arrivano e i solleciti dei nostri legali restano lettera morta.

Siamo dunque a richiedere al Sindaco, alla Giunta e a tutti i Consiglieri del Comune di Segrate di mettere in atto quanto in loro potere, con tutti gli strumenti di cui dispongono, per imprimere una svolta a questa vicenda che sta assumendo sempre più i tratti di una tragedia; soprattutto considerando il particolare periodo storico in cui versano tante famiglie che hanno perso un reddito, se non due, e che realmente non sanno più come fare per arrivare a fine mese. Più il tempo passa più decine di migliaia di euro vengono letteralmente buttati al vento per pagare spese elettriche e di manutenzione dell’impianto di emungimento. Soldi che per molti, avendo già dato fondo a tutti i propri risparmi, non sono più disponibili.
Crediamo che, se non si vuole che questa vicenda diventi un caso di natura sociale, si debbano in tempi certi dare risposte ai cittadini che vi scrivono.
Fiduciosi di aver trovato in voi degli interlocutori attenti e disponibili, attendiamo un riscontro concreto alle nostre richieste.
I cittadini di via Caboto 2 e 4 di Segrate

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