sabato 2 febbraio 2013

STOP ALLA EDIL BIANCHI EX LUCCHINI ARTONI DALLA PROVINCIA DI MILANO


Semaforo rosso da Milano Forni bloccati all’ex Lucchini

Senza volture la Edil Bianchi non può produrre bitume. Il portavoce Paolo Vanoli: «Per ora siamo soddisfatti ma la situazione va risolta»
di Patrizia Tossi
Paolo Vanoli, alla guida del comitato che denuncia gli abusi edilizi (Newpres)
Paolo Vanoli, alla guida del comitato che denuncia gli abusi edilizi (Newpres)
Segrate, 2 febbraio 2013 - Forni bloccati nello stabilimento di via Tiepolo, la nuova società Edil Bianchi non potrà riavviare la produzione di bitume della Lucchini e Artoni. Lo ha ribadito la Commissione ambiente di Palazzo Isimbardi, che nei giorni scorsi si è riunita per fare il punto della situazione. A tenere alta la bandiera dei residenti è stato Paolo Vanoli, ascoltato in audizione come portavoce del fronte popolare.
Una battaglia, quella aperta da Vanoli, che è riuscita a fermare la voltura delle autorizzazioni ambientali necessarie per le emissioni di fumi in atmosfera dalla Lucchini, un’azienda ormai in liquidazione, a favore della Edil Bianchi e di una nuova società di Pioltello. Il Comune ha bloccato la voltura e la Provincia ha sospeso il procedimento per concedere le nuove autorizzazioni.
«Nello stabilimento è tutto fermo - afferma Paolo Vanoli del Comitato Cittadini e Non Sudditi -, senza le nuove autorizzazioni le società che sono subentrate alla Lucchini non possono ricominciare a produrre bitume. Siamo soddisfatti di questo risultato, però la situazione non deve trascinarsi troppo alla lunga». Per il momento, la Provincia non sembra intenzionata a rilasciare il rinnovo dell’Aia, l’autorizzazione necessaria per riaccendere i forni di via Tiepolo.
Lo scorso ottobre, infatti, la Provincia ha scritto una nota in cui si ribadiva che «nessuna attività potrà essere svolta da altre aziende subentranti alla Lucchini». In quella comunicazione si riaffermava, comunque, che l’autorizzazione ambientale non è sufficiente ad esercitare attività senza le autorizzazioni previste dal regolamento comunale.
Bloccate anche quelle da parte dell’amministrazione comunale di Segrate. «Sulla vicenda della Lucchini Artoni di Segrate è fondamentale mantenere gli impegni presi - dice il capogruppo dell’Idv in Provincia, Luca Gandolfi-. Ci sono ancora delle indagini in corso. Dagli accertamenti sono emerse violazioni, da parte della Lucchini, alla normativa ambientale per gestione illecita di discarica di rifiuti che hanno portato al sequestro dell’area. Sequestro ancora in atto dalla Magistratura che non ha permesso di fatto ad oggi ancora la bonifica».

Nessun commento:

Posta un commento

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7/03/2001.
Chi lascia commenti ai post si assume ogni responsabilità civile e penale di ciò che scrive. L';autore del blog declina ogni responsabilità per i siti segnalati e per il loro contenuto.