martedì 12 febbraio 2013

UNA SPERANZA PER I LAVORATORI DELLA JABIL


Jabil, si apre uno spiraglio per riportare il lavoro a Cassina


L'azienda di ponti radio chiusa a dicembre potrebbe lasciare tutti i macchinari in fabbrica favorendo l'ingresso di nuovi imprenditori
di Gabriele Gabbini
I lavoratori della Jabil sfilano al Pirellone (Newpress)
I lavoratori della Jabil sfilano al Pirellone (Newpress)
Cassina de' Pecchi, 12 febbraio 2013 - Dopo 18 mesi di burrasca finalmente sembra aprirsi uno spiragliodi sole per i lavoratori Jabil, la fabbrica di ponti radio cassinese chiusa lo scorso dicembre lasciando a casa da un giorno all'altro 325 operaiIeri un primo incontro in Comune con le istituzioni e il nuovo amministratore delegato dell'azienda per l'Europa ha prodotto un dialogo "molto importante", secondo gli stessi lavoratori, in cui il dirigente Jabil avrebbe aperto all'eventualità di lasciare "in dote" macchinari e tecnologie presenti nello stabile, e finora difese coi denti dalle tute blu, alle aziende che fossero interessate a subentrare nel sito sulla Provinciale Padana Superiore.
Una decisione che sarebbe fondamentale per favorire il lavoro di Invitalia (Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa), cui il Ministero dello Sviluppo economico ha dato mandato di trovare nuovi imprenditori che possano riportare il lavoro nel sito industrialecassinese, un tempo eccellenza del settore delle telecomunicazioni e oggi caduto in disgrazia.

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