domenica 6 maggio 2012

CRONACA MILANO PUBLICA IL NOSTRO GRIDO DI DOLORE SULLA RISERVA

CRONACA MILANO RIPRENDE LA NOSTRA LETTERA SULLA RISERVA INVERNIZZI
http://www.cronacamilano.it/ambiente/23980-brebemi-milano-distrugge-la-riserva-naturale-invernizzi-la-protesta-per-salvaguardare-secoli-di-storia-natura-ed-emozioni.html

APPROFITTIAMO PER PUBLICARE UN PO' DI STORIA MILLENARIA DI Villa Litta Invernizzi

La Villa che risale al 1500, con annesso parco, è situata nella frazione Trenzanesio.
Il nome deriva da Retenate o meglio dalla Cascina di Retenate, che ancor oggi si può ammirare in buono  stato nella Tenuta Invernizzi in Trenzanesio. La chiesetta di Trenzanesio, le Cascine Torrazza, Bruciata, Trenzanesio e la Villa Litta, ora Invernizzi, fanno parte della Tenuta Trenzanesio.
La villa, a pianta quadrangolare con un salone passante che disimpegna tutti gli altri ambienti e termina in un portico sulla facciata principale, riproduce uno schema tipico di molte ville lombarde. È interessante notare che la villa è disposta ed organizzata lungo un asse in direzione est/ovest, con il giardino contenuto entro un perimetro rettangolare ad occidente ed i rustici con la chiesa, che costituiscono un vero e proprio piccolo borgo, ad oriente.
Il giardino intorno alla villa si è conservato intatto, con la grande peschiera rettangolare alimentata da copiosi fontanili che non seguono il perimetro della casa, ma se ne discostano per lasciare spazio a due piccoli giardini sopraelevati ed appartati immediatamente a contatto con la casa.
Alcuni studiosi ritengono che Villa Litta sia stata eretta nel 1540 a cura dell'architetto Giovanni da Pandemuro, allievo del Palladio; altri sostengono che sia nata esattamente un secolo dopo, nel 1640, per volere di Guido Litta, Vescovo di Milano. In effetti l’unica data certa della quale si è a conoscenza è il 1688, anno in cui Pompeo Litta e la di lui famiglia ottennero l'investitura feudale di Trenzanesio. Nel 1800 la villa passò per diritto di successione alla Famiglia Greppi. Negli anni ’40 e '50 fu sede di un colorificio e solo nel 1955 fu acquistata dalla Famiglia Invernizzi. Non essendoci eredi, dopo la scomparsa dei proprietari, la tenuta è passata in gestione ad una Fondazione.

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