LUCCHINI E CAVA LA CURIOSITA' DEI
DUE PESI E DUE MISURE
Nell'apprendere della cessata possibilità di svolgere gare nel lago al centro di Segrate, siamo stati pervasi da quattro distinte emozioni ed un unica curiosità.
La prima e quella di ecologisti convinti, che vedeva finalmente preservato e messo al sicuro, un ecosistema delicatissimo, che avrebbe potuto essere messo a rischio, da uno sfruttamento non consono o eccessivo.
La seconda e da sportivi , fermamente convinti che, la crescita e lo sviluppo dell'offerta culturale e sportiva verso i cittadini, l'accessibilità alla portata di tutti, sia uno degli obbiettivi da percorrere e raggiungere.
La terza e dettata dall'orgoglio segratese, per un'attività che fa conoscere la città di Segrate a livello Europeo e Mondiale, che la porta su tutti i giornali sportivi del mondo, conferendo alla nostra Città attenzione e lustro internazionale.
La quarta e dettata da essere si ecologisti ma non ottusi, qundi non escludendo dalla nostra attenzione l'estrema importanza di coniugare il rispetto dell'ambiente con il mondo del lavoro e dell'imprenditoria, che crea occupazione e ricchezza per la Città.
Qust'ultima considerazione è quella che ha generato tutta la nostra curiosità e le nostre domande.
Perchè, chi è preposto più di noi ( l'Amministrazione), a preservare le attività imprenditoriali, ad offrire alle imprese, supporto, mezzi, strutture e sostegno, che li invoglino a rimanere o insediarsi sul nostro territorio, si comporta cosi duramente con una di esse?
Per pura scelta ecologica?
Forse una delle probabili risposte è facile da ottenere e trovare, basta andare sul sito del centro parco e ci si rende conto che dell'ecologia non vi è traccia e solo uno splendido parco al "servizio" della vendita dell'insediaminto abitativo.
CERTO sarà un parco pubblico.....MA?..quando sarà tutto circondato dai comparti ? io lo mantengo e tu te lo vendi.
Il nuovo parco urbano di
Segrate: le fasi del CentrOparco
DATI DIMENSIONALI:
Parco completo mq
1.159.000
Comparto attuativo 0 mq 112.000
(2007-2008)
Comparto attuativo 1 mq 127.000
(2008-2012)
Comparto attuativo 2 mq
396.000
Comparto attuativo 3 mq
54.000
Comparto attuativo 4 mq
273.000
Comparto attuativo 5 mq
98.000
Comparto attuativo 6 mq 99.000
Per informazioni:
Giacomo Valtolina
Corriere della Sera – (Milano) del 27 maggio 2012 (pag. 1)
Addio al laghetto che ha consentito di praticare lo sport a migliaia di appassionati.
L’ordinanza affonda lo sci d’acqua
C’era una volta lo sci nautico a Milano. Più precisamente alla scuola Asd Parco Sud della cava Binella di
Segrate, teatro di un campionato del mondo, tre Europei e degli
assoluti italiani. Tutte kermesse di successo, elogiate anche all’estero
e con rosee prospettive di sviluppo.
“C’era
una volta” perché oggi non c’è più, con le strutture “divorate” dalle
ruspe, migliaia di euro sprecati e altrettanti appassionati “dirottati”
verso mete lontane, nelle zone di Brescia e Novara. A dicembre, dopo una
guerra di ordinanze e ricorsi, implacabile è arrivato lo sgombero.
Bizzarra “precarietà “ all’italiana. “Abbiamo sempre stipulato contratti
a termine – dicono al Comune -. Anche per le strutture installate, gli
accordi sono stati chiari”. Uso “precario”.
Tuttavia, “se le promesse/premesse erano altre”, secondo il presidente Gianni Andronico. “Avevamo un quartier generale a Buccinasco,
contratto commerciale, zero preoccupazioni. Il sindaco Alessandrini
volle spostare qui gli Europei, e noi ottenemmo forti garanzie per il
futuro, nonostante i contratti a termine. Sia quando l’area era privata
(della Holcim),
sia quando diventò comunale. Altrimenti mica avrei speso 200mila euro
per soli 3.500 euro di rimborsi …”. Soluzione cercasi. Idroscalo? “Sì,
ma la provincia non ci vuole...”.
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