lunedì 4 marzo 2013

IL DISINTERESSE DEL SINDACO ALESSANDRINI SUI PROBLEMI DEI CITTADINI

Giovedì 28 febbraio alle ore 15:00 il Comitato Segratese per la Vita Indipendente si è ritrovato di fronte al Comune di Segrate in via 1 maggio per protestare contro la mancata attivazione dei progetti di vita indipendente e per chiedere al sindaco l'attivazione di questi progetti personalizzati di vita indipendente il più presto possibile. Eravamo un piccolo gruppo di quattro persone con disabilità fisica grave e permanente, pochi ma agguerriti e determinati. Per un paio d'ore abbiamo sostato di fronte al Comune insieme ad amici, familiari, sostenitori e giornalisti. Purtroppo nonostante si trattasse già della quinta manifestazione in cinque mesi il sindaco, come accaduto nelle volte precedenti, non si è fatto trovare. Il sindaco Alessandrini insiste a dire che non spetta a lui finanziare questi progetti di assistenza indiretta spetterebbe invece, secondo la sua opinione, allo Stato, il quale però ha purtroppo azzerato i fondi stanziati per la non autosufficienza. Il Comitato Segratese per la vita indipendente nonostante ciò ritiene che il Comune altro non sia che un'emanazione dello Stato spetta quindi anche a lui sopperire alle carenze dello Stato centrale e occuparsi dei propri cittadini più deboli. Chiediamo al sindaco che appronti un capitolo di spesa per i progetti di vita indipendente. Chiediamo che le persone con disabilità fisica grave e permanente possano avere assistenza indiretta adeguata e personalizzata alle loro esigenze specifiche. Un assistente personale costa minimo € 20.000 l'anno. Il nostro Comune è uno dei più ricchi d'Italia può senz'altro trovare le risorse necessarie per assistere adeguatamente i pochi disabili gravi fisici presenti nel suo territorio. Basterebbe risparmiare in settori non indispensabili ad esempio su feste, concerti, fuochi artificiali, opere di abbellimento, rotonde eccetera eccetera. Chiediamo che in base ai principi della Vita Indipendente le persone con disabilità possano preparare e presentare il proprio progetto di vita indipendente autonomamente, oggi sono gli assistenti sociali infatti che preparano il progetto di vita indipendente. La Vita Indipendente è un diritto sancito dalla costituzione, dalla legge 162/98 e dall'articolo 19 della Convenzione Onu sulle persone con disabilità per questo non accettiamo che la sua erogazione sia subordinata all'ISEE del richiedente. Chiediamo che il Comune faccia un'indagine per capire quante siano le persone con disabilità fisica grave e permanente fra i 15 e 65 anni residenti sul proprio territorio.


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