domenica 17 marzo 2013

IL PRESIDENTE DELLA CAMERA, UN ORGOGLIO ANCHE PER SEL SEGRATE

DAL NOSTRO PRESIDENTE DELLA CAMERA, 

PAROLE CHE NON SI SENTIVANO DA LUNGO TEMPO

Durante la campagna elettorale, come SEL SEGRATE avevamo pubblicato due post

 (  LAURA BOLDRINI E SEL  )         (   LAURA BOLDRINI il perchè di una scelta ) che esprimevano grande soddisfazione per la scelta di Laura di presentarsi alle elezioni nelle liste del nostro partito

Due post, che non solo miravano a sostenere da parte nostra la sua candidatura alla Camera della Repubblica, ma anche  a far conoscere ai lettori del nostro blog, una grande personalità che ha dato veramente molto al nostro paese e che si è spesa molto nel mondo in difesa di obbiettivi, diritti e cause, che sono da sempre di tutti noi.

Ora per noi di Segrate, che l'habbiamo sostenuta fin dall'inizio, non può essere che un punto di grande orgoglio e soddisfazione che una personalità di tale levatura e nostra candidata, sia stata scelta per guidare la Camera dei Deputati 

Gia dal al suo discorso, ma noi non avevamo dubbi,  ha subito riconfermato obbiettivi , un modo di essere, di intenti e parole che non si sentivano da molto tempo, parole che unite a quelle pronunciate dal Sommo Pontefice Francesco, " una chiesa povera per i poveri" fanno sperare in un mondo e in un futuro migliore e più giusto per tutti noi e per l'intera umanità.

“Lotta alla povertà, non ai poveri”, “gli ultimi devono tornare cittadini”, “degli esodati noi non ci siamo mai dimenticati”. 

Queste frasi, e altre simili che esprimono la sofferenza a volte rassegnata e a volte rabbiosa in cui versa questo paese, sono risuonate pochi minuti fa dentro il cuore delle nostre istituzioni. Parole che non si sentivano da lungo tempo.

 Parole fin qui troppo spesso estromesse a tal punto da segnare la distanza, meglio ancora il distacco tra la politica e la vita reale delle persone. A pronunciarle, una donna, insieme ferma ed emozionata, dal nome e dal viso ai più fin qui sconosciuto.

 Una donna che ha speso gran parte della sua vita nel lavoro verso i poveri e verso gli ultimi, sempre lontana dai riflettori. Una donna a cui è stato proposto di testimoniare, con la sua candidatura, che vita reale delle persone e buona politica sono dentro il medesimo spazio, l’unico, a dire il vero, da cui la democrazia possa riemergere dalla nebbia che la sta avvolgendo. 

Dunque, esistono, anche dentro i partiti, figure, soggettività, competenze, esperienze che danno speranza e fiducia al cambiamento. Dietro quel discorso c’è tutto questo, e tutto questo potrà contribuire ad aggredire le ragioni di quella sofferenza del paese se verrà data la possibilità e il tempo di lavorare a questo Parlamento e alla sua nuova Presidente. 

Mentre Laura Boldrini parlava le immagini televisive inquadravano Vendola e Bersani, seduti l’uno a fianco dell’altro, intenti a seguire quel discorso così nuovo e profondo. Quella è l’immagine che, forse per la prima volta da mesi, fissa la bontà di una coalizione, così spesso assente in campagna elettorale. Vendola e Bersani hanno compiuto, insieme, la mossa vincente. 

Con trasparenza, senza mediazioni al ribasso, negli interessi generali di un paese in seria difficoltà e in sintonia con un sentire comune che chiede cambiamento, cambiamento e ancora cambiamento. Questo è il centrosinistra che vogliamo. Anzi, diciamolo più semplicemente: è la sinistra che vogliamo.




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