mercoledì 20 marzo 2013

RISERVA INVERNIZZI ASSASSINATA E VIOLENTATA

SECOLI DI STORIA DISTRUTTI NELL'INDIFFERENZA E IL  CONSENSO DELLE ISTITUZIONI, 
IL COLPEVOLE SILENZIO DELLA STAMPA
 E LA LATITANZA DELLA SOVRAINTENDENZA

Avevamo gia denunciato nel post    2012/05/brebemi-riserva-invernizzi-secoli-distrutti.  lo scempio che si stava perpretando su un parco protetto dalla sovraintendenza, sui ricordi e l'emozione di intere generazioni, publicando più che una denuncia, un grido di dolore e di strazio.

Un grido che aveva finalmente colpito la sensibilità di molti giornalisti e di quache politico fino all'ora disattento, molti di loro come www.cronacamilano.it avevano ripreso e pubblicato il nostro dolore.

In tutte le riunioni, incontri istituzionali, colloqui e incontri con CAL e BreBeMi, ci avevano tutti  assicurato che solo la parte meno pregiata sarebbe stata toccata (quella verso Rodano)

Ci avevano tutti garantito che quella verso la villa, i suoi filari, i suoi monumenti, i suoi cancelli  non sarebbero stati toccati, ma non era vero, non dicevano la verità e forse sapendo di non dirla, perchè quella parte l'hanno distrutta come l'altra, perchè quei meravigliosi filari di alberi sono stati abbattuti, perchè parte del parco è stato spianato.

Ma non bastava, hanno  continuato a prenderci in giro, ci hanno detto che tutto sarebbe stato salvato e tutto riposizionato, che i cancelli, le  statue, le catene antiche,  i fregi e i capitelli sarebbero stati salvati, smontati e riposizionati, ma non era vero.

Stamane abbiamo visto degli operai intenti a "distruggere" e siamo stati assaliti dalla rabbia, da un ira inrefrenabile, da una rabbia interiore che veniva dal profondo dell'anima, dal cuore.
Fermandoci abbiamo assalito i poveri malcapitati con parole inpronunciabili e la rabbia è andata aumentando quando abbiamo scoperto chi erano e ascoltato le loro parole.
Chi stava cercando di salvare il salvabile erano i custodi del parco, che avvisati solo ieri da BreBeMi cecavano in tutta fretta di smontare almeno i vecchissimi e antichi cancelli.
BreBeMi ieri, solo ieri,  ha avvisato che domani  sarebbe intervenutra con le ruspe ad abbattere tutto, tutto quello che è nella storia del nostro territorio, che doveva riposizionare, che la sovrintendenza avrebbe dovuto  salvaguardare.

Quello che ci fa ancor più rabbia delle continue prese in giro, delle falsità, delle bugie, dello scempio e vedere che nessuno se ne interessa, che nessuni interviene, e ascoltare il silenzio di chi dovrebbe salvaguardare quelle opere, perchè tutto si può salvare e chi può intervenga entro domani e fermi l'inreparabile

Pubblichiamo i link per vedere un video su  you tube come era, e la distruzione in corso, alcune foto di oggi e di ieri, e in fondo l'appello di qualche mese fà

Procopio Gregorio
Segretario Sinistra Ecologia e Libertà Segrate






BREBEMI-Riserva Invernizzi, secoli di storia ed emozioni cancellati in silenzio

CANCELLATA LA STORIA, IL PAESAGGIO E LE EMOZIONI
CON IL COLPEVOLE ASSENSO 
DEI PARTITI, DELLE ISTITUZIONI E DELLA STAMPA
La riserva naturale Invernizzi e in particolare il suo vialone alberato, ha rappresentato per molte generazioni, uno dei paesaggi storici, ambientali ed emozionali, fra i più rinomati e ammirati dell’hinterland est di Milano.
Quanti carretti nei secoli, si son recati a passeggiare in quel lungo viale alberato.
Quanti bambini portati in gita a dondolarsi fra le possenti catene che adornano le entrate, o ad ammirar quei leoni, che possenti, sembrano sian lì a salvaguardar il parco e il viale, da vandali e deturpatori.
Chissà quanti nonni, padri e figli, nell’album del loro matrimonio, hanno le foto scattate sotto quelle fronde, con alle spalle quell’immenso filare di tigli
Anche il mattino o la sera, a volte in coda, dopo una dura giornata di lavoro, fra quegli alberi l’attesa diventava meno opprimente, sopportabile quasi svaniva.
Svaniva la rabbia, la stanchezza e la mente e lo sguardo andavano lontano, quasi sognante, con la sensazione di ritrovarsi in un paesaggio antico e bellissimo, liberi nonostante la coda.
Ora quello che per secoli c’era non ci sarà più, sacrificato impunemente allo sviluppo di una mobilità sbagliata, cieca e ottusa, che passa sopra la nostra storia e le nostre emozioni, senza neanche il tentativo di preservarle, distruggendole e appiattendole per sempre.
Ci passa sopra con il consenso silente dei partiti, delle istituzioni preposte a salvaguardare i beni culturali, paesaggistici e ambientali.
Ci passa sopra con il colpevole silenzio degli organi d’informazione, che in tutti questi anni, avrebbero potuto prestare più attenzione alle nostre richieste di salvaguardare quel viale.
Quel silenzio omaggiato allo sviluppo di , una mobilità, frutto e al servizio d’interessi economici, che non dovrebbero e non potrebbero mai passare sopra la nostra storia e le nostre emozioni,
Uno sviluppo, che quella storia, quel paesaggio e quelle emozioni, sarebbe dovuto essere obbligato a trovare le soluzioni per salvaguardarle.
Procopio Gregorio Andrea

























































2 commenti:

  1. Che dire ragazzi...le parole non servono e non riescono più a venire fuori..
    E' uno scempio, uno strazio...si lascia devastare e cancellare la storia, i ricordi, le tradizioni di un territorio in nome di cosa??? So bene quale sarebbe la volgare risposta..
    Mi sento estraneo a questa realtà, a questo modo di concepire la vita. Si è perso oramai il senso più profondo e vero dell'esistenza e della sua bellezza..
    Provo una rabbia e un disgusto totali che vorrei fuggire via a migliaia di chilometri e riuscire a trovare un luogo dove la poesia e la bellezza della vita vengono preservate..

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  2. ho interrotto il video
    non ce l'ho fatta a vedere lo scempio fino in fondo
    è vergognoso come quello che è stato fatto dall'altra parte della tenuta sulla Cassanese
    .... non ho parole

    RispondiElimina

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