domenica 30 settembre 2012

NON MOLLEREMO MAI,SIGNOR SINDACO TUTELA LA NOSTRA SALUTE!


"Vogliamo tornare a respirare": protesta contro la Lucchini Artoni

In centinaia in piazza, Comune assente

  COME AL SOLITO.  ANCHE SE PER LORO
ERAVAMO MENO COME GIA' HANNO DETTO E SCRITTO E' STATO UN SUCCESSO PER LA PRIMA ,MA
NON ULTIMA MANIFESTAZIONE PER TUTELARCI LA SALUTE DALL'INDIFFERENZA DEL NOSTRO SINDACO
ASSENTE.



Vincenzo Bianchi, rappresentante della Lucchini Artoni di Segrate
Vincenzo Bianchi, rappresentante della Lucchini Artoni di Segrate
di Patrizia Tossi
Segrate, 30 settembre 2012 — Quattrocento persone in corteo sulle strade cittadine per fermare i camini della Lucchini & Artoni, il bitumificio di via Tiepolo accusato di rendere l’aria irrespirabile dai residenti di Segrate e Pioltello. È stata un successo la manifestazione di protesta organizzata ieri mattina dagli attivisti del Comitato Cittadini Non Sudditi. Nessuna bandiera politica, solo la tenacia dei cittadini che vivono sulla propria pelle i disagi provocati dai fumi dello stabilimento.
«Basta essere prigionieri della puzza», hanno urlato i manifestanti, che dopo aver camminato sotto la pioggia hanno steso gli striscioni davanti ai cancelli della Lucchini. Grande assente il sindaco e l’amministrazione comunale. «Stiamo valutando l’ipotesi di scendere in campo con un’azione legale - spiega Emanuela Ferrari, un’abitante di vai Allende -, inoltre stiamo raccogliendo dei contributi tra i cittadini per autofinanziarci delle analisi dei fumi emessi dalla Lucchini. Affideremo l’incarico a un laboratorio specializzato».
L’Arpa ha realizzato delle prime misurazioni, ma i risultati delle analisi non convincono i cittadini. «Il Comune ha speso 34mila euro per commissionare le analisi ad Arpa - continua Paolo Vanoli, portavoce del Comitato - senza avere dei risultati concreti. Vogliamo sapere quali sostanze tossico nocive sono presenti nei fumi emessi dai camini della Lucchini, la puzza è insopportabile, noi cittadini continuiamo a respirare un’aria pesante che provoca irritazioni alle vie respiratorie». L’azienda esiste dal 1923, ma i problemi seri sono iniziati tre anni fa quando, probabilmente, è cambiato il ciclo produttivo del bitume.
«È una puzza insopportabile che provoca forti mal di testa e bruciori alle vie reporatorie - afferma Diego Dimalta, un abitante di via Morandi -. Da tre anni a questa parte, è peggiorata la qualità della nostra vita. Quando l’azienda emette i fumi, non si riesce a uscire di casa, una volta facevo le grigliate in terrazza, oggi non riesco più nemmeno a mangiare con le finestre aperte».
Sono tante le zone tartassate dalla puzza, via Allende è una di queste. «È un odore pesante, che una volta entrato in casa persiste a lungo - dicono Mura Simonato e Roberta Valenti -: se i fumi arrivano durante la notte al mattino ci svegliamo con la gola in fiamme e gli occhi che bruciano». Stesso problema a Rugacesio, un quartiere di Pioltello che confina con via Tiepolo. «Di notte l’odore ci ammazza - confermano Giovanna Muratori e Rosa Corrado, residenti in via Rugacesio -. Il 16 agosto abbiamo chiamato i carabinieri». Il consigliere provinciale dell’Udc, Roberto Biolchini, ha annunciato ieri la presentazione di un’interrogazione a Palazzo Isimbardi.

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