venerdì 7 settembre 2012

NON SUCCEDE SOLO A SEGRATE CHE LA LEGA DICA SI AL CEMENTO.


IL CASO

Un ipermercato al posto del parco
l'assessore leghista dà il via libera

A Villasanta, in Brianza, l'insediamento del nuovo titolare all'Urbanistica ha cancellato
un progetto nel segno del verde. Obiettivo: 3mila metri quadri di cemento per Il Gigante

di GABRIELE CEREDA
Un centro commerciale al posto del parco. Il corridoio ecologico di Villasanta, sognato da ambientalisti e centrosinistra per unire il parco della Cavallera e quello del Lambro, rimane un sogno nel cassetto. A decretarne la fine sono state la giunta di centrodestra e la Provincia di Monza (dello stesso colore), che inizialmente si era schierata contro l’ampliamento dell’ipermercato e che ora, di fatto, ha dato il nulla osta. Ago della bilancia la nomina del nuovo assessore provinciale all’Urbanistica, il leghista Cristiano Crippa, fino allo scorso agosto assessore con il medesimo incarico a Villasanta. «Con il suo insediamento sono cambiate le carte in tavola. Prima la Provincia aveva espresso voto contrario, ora il parere è stato ribaltato», sintetizza Domenico Guerriero, capogruppo del Pd, che ha già presentato un’interrogazione in aula.

Da tempo l’ipermercato Il Gigante ha chiesto di ampliare la volumetria del suo punto vendita di via Tiziano Vecellio. Alla fine di una lunga trattativa, la giunta guidata dal sindaco Emilio Merlo ha concesso l’edificazione su 3mila metri quadrati per fare spazio a nuovi negozi, su una superficie oggi verde alle spalle dell’attuale struttura. Un progetto pensato proprio dall’allora assessore Crippa. All’indomani della sua approvazione, la Provincia si oppose alla decisione dell’amministrazione targata Pdl-Lega, presentando osservazioni contrarie alla sua realizzazione nel Piano territoriale di coordinamento provinciale.

«In quell’occasione
l’assessore Crippa disse che non era competenza del consiglio provinciale pronunciarsi sulla questione — ricorda Vittorio Pozzati, consigliere del Pd — Ora che è stato nominato assessore all’Urbanistica le cose sono cambiate e l’allargamento del complesso può avvenire senza problemi, senza chiedere il permesso vincolante della Regione». L’opposizione promette battaglia: «E’ ridicolo che i paladini del territorio calpestino i loro ideali in cambio di qualche onere di urbanizzazione», conclude Guerriero.    da Repubblica.it         
                        (06 settembre 2012)

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