I SEGRATESI
DISINFORMATI E ABBANDONATI A SE STESSI
CHE l'AMMINISTRAZIONE SI VERGOGNI
Quando scrivemmo una lettera aperta al Sindaco con frasi come questa (Pensiamo
che sia gravissimo che non sia stato ancora approntato e reso pubblico
un piano alternativo del traffico in fase di cantierizzazione, un piano
che tenti di sopperire agli enormi disagi e certi intasamenti che
tiederanno la città e i cittadini.)( Prima Lettera ottobre 2011) ( le proponevamo di iniziare a discutere un progetto di viabilità
alternativa, da presentare poi ai cittadini, per non farli trovare
impreparati ad affrontare gli enormi disagi che ci attendono).(seconda lettera) ci rispose con una e-mail che eravamo solo dei provocatori.
Di provocatorio e sconcentarte è solo l'atteggiamento avuto dall'Amministrazione nel non affrontare per tempo, o meglio nel non affrontare per nulla, le problematiche conseguenti la cantierizzazione della Brebemi.
Nonostante i nostri appelli nulla di quanto era logico e doveroso aspettarsi è stato fatto.
Non è stato approntato per tempo un piano alternativo del traffico, vie preferenziali per per i mezzi di soccorso e i mezzi pubblici, non sono state affrontate per tempo soluzioni alternative che alleggerscano i disagi, come la bratella fra San Felice e L'idroscalo, ma sopra tutto non si è informato nessuno.
Solo qualche giorno fa, e dopo una ulteriore nostra protesta, sul sito del Comune è stato pubblicato un comunicato di inizio lavori.
Non un cartello che indichi l'inizio lavori, non un manifesto per illustrare i percosi obbligati o alternativi, non un avviso o un cartina sul sito del comune, non una qual che si voglia informazione e stata data alla cittadinanza.
Sarebbe bastato e utile almeno informare per tempo, se non si aveva voglia di "lavorare" bastava pubblicare (come hanno fatto tutti i comuni) le immagini prodotte e divulgate dalla Brebemi in CC.
Ora il Sindaco dell'Ultimo istante, dell'ultimo respiro, cerca di correre ai ripari inviando messaggi dal sito del Comune, coinvolgendo le associazioni del territrorio chiedendogli di sostituirsi al Comune e divulgare la notizia, ma solo dell'inizio lavori, e il resto?
Il resto sara il caos, con camion indirizzati verso Redecesio, la via Morandi un inferno impraticabile una camera a gas, uscire dal Villaggio o ancor peggio da San Felice sarà un impresa epocale, che sarà "impossibile" da Segrate centro immettersi sulla Rivoltana a meno che non si abbia molte ore a disposizione, e siamo solo all'inizio.
Eppure girando per i quartieri del Comune più premiato per le informazioni alla cittadinanza, nessunno ne sa nulla o poco.
Nessuna sa che per andare a Milano uscendo "forse" da San Felice bisogna incolonnarsi verso Pioltello fino alla rotonda che piange per noi, per poi sempre in colonna tornare verso Milano.
Per chi venendo da Melzo vuole entrare a San Felice, deve andare sempre incolonnato su un unica corsia fino alla rotonda dell'Idroscalo, per poi tornare in dietro immettendosi sempre in un unica corsia.
Neanche per i pedoni e per i ciclisiti sarà vita facile, per i primi bastera' sorbirsi polvere ed inquinamento fino al semaforo di Tregarezzo per poi attraversare e tornando indietro recarsi in stazione.
Per i ciclisti vale lo stesso percorso degli automobilisti,con un unica avvertenza, state attenti la pista ciclabile non c'è e dovrete condividere la strada con automobilisti giustamente, inferociti ed esasperati.
Forse l'Amministrazione dovrebbe imparare che non si affrontano i problemi il giorno prima che scoppino, i problemi si prevengono, ma forse dovrebbe imparare anche a spendere meglio i soldi dei contribuenti.
Invece di pagare lo spettacolo di una festa privata e di privati cittadini con i soldi del bilancio pubblico, avrebbe potuto investirli meglio in informazione preventiva, in cartelloni, in assemblee nei quartieri, in riviste patinate che illustrassero i percorsi ai cittadini,
Ma si sa certe riviste servono a magnificarsi, altre come questa avrebbero potuto dimostrare ai cittadini l'assenza di questa Amministrazione e del suo Sindaco, ne preservare e fare gli interessi della città in tutto il lungo percorso del progetto BREBEMI.
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