Durante lo studio condotto da Asl, Arpa e Regione saranno analizzate qualità di vita e salute di 400 cittadini tra i 45 e i 70 anni
di Patrizia Tossi
Segrate, 22 luglio 2012 - Una lente di ingrandimento sullo stato di salute degli abitanti
del Sud-Est Milanese, dove una squadra di ricercatori universitari studierà
gli effetti dell’inquinamento ambientale prodotto dall’aeroporto di Linate.
Verranno presi a campione 400 abitanti di tutto il territorio aeroportuale,
per un’indagine sulla salute di chi ogni giorno è esposto al rumore
e all’inquinamento atmosferico generato dagli aerei e dal traffico
stradale.
del Sud-Est Milanese, dove una squadra di ricercatori universitari studierà
gli effetti dell’inquinamento ambientale prodotto dall’aeroporto di Linate.
Verranno presi a campione 400 abitanti di tutto il territorio aeroportuale,
per un’indagine sulla salute di chi ogni giorno è esposto al rumore
e all’inquinamento atmosferico generato dagli aerei e dal traffico
stradale.
Si tratta dello studio Sera, un progetto nazionale finanziato dal Centro nazionale
per la prevenzione e il controllo della malattia del Ministero della Salute.
Sul territorio del Sud-Est, la ricerca sarà condotta
dall’Università degli Studi di Milano, in collaborazione con Asl Milano 2, Arpa e Regione.
Lo studio riguarderà 400 persone di età compresa tra i 45 e i 70 anni,
che risiedono delle vicinanze dell’aeroporto di Linate da almeno cinque anni.
Ad alcuni cittadini è già stata inviata la lettera di invito a partecipare al progetto,
su base volontaria.
per la prevenzione e il controllo della malattia del Ministero della Salute.
Sul territorio del Sud-Est, la ricerca sarà condotta
dall’Università degli Studi di Milano, in collaborazione con Asl Milano 2, Arpa e Regione.
Lo studio riguarderà 400 persone di età compresa tra i 45 e i 70 anni,
che risiedono delle vicinanze dell’aeroporto di Linate da almeno cinque anni.
Ad alcuni cittadini è già stata inviata la lettera di invito a partecipare al progetto,
su base volontaria.
I ricercatori andranno casa per casa con un questionario. «Le domande riguarderanno
la storia abitativa e le caratteristiche dell’abitazione - spiega Pier Alberto Bertazzi, responsabile scientifico del progetto -, la salute o lo stile di vita, la formazione
e il lavoro, l’esposizione al rumore e le opinioni in merito». Durante l’intervista,
ai volontari verrà misurata tre volte la pressione sanguigna.
la storia abitativa e le caratteristiche dell’abitazione - spiega Pier Alberto Bertazzi, responsabile scientifico del progetto -, la salute o lo stile di vita, la formazione
e il lavoro, l’esposizione al rumore e le opinioni in merito». Durante l’intervista,
ai volontari verrà misurata tre volte la pressione sanguigna.
Il giorno successivo, i volontari dovranno effettuare altre due misurazioni
con un apparecchio fornito dall’ospedale: una la sera prima di andare a dormire
e una il giorno dopo, prima di colazione. «Siamo certi che lo studio fornirà risultati
interessanti - spiegano Angelo Golin e Mario Sormani, due cittadini di Redecesio
risarciti in sede giudiziale per il danno biologico causato dalle rotte aeree -
, noi abbiamo già fornito le prove del danno biologico causato dalla sovraesposizione
del rumore aereo. La nostra vita è un inferno».
con un apparecchio fornito dall’ospedale: una la sera prima di andare a dormire
e una il giorno dopo, prima di colazione. «Siamo certi che lo studio fornirà risultati
interessanti - spiegano Angelo Golin e Mario Sormani, due cittadini di Redecesio
risarciti in sede giudiziale per il danno biologico causato dalle rotte aeree -
, noi abbiamo già fornito le prove del danno biologico causato dalla sovraesposizione
del rumore aereo. La nostra vita è un inferno».
Esattamente un anno fa, il Tribunale di Milano aveva condannato
, con una sentenza record unica in Italia, la Sea, il Ministero dei Trasporti
ed Enac a risarcire 27 abitanti di Redecesio. Un risarcimento pari a 750mila euro
, per ora congelato da un ricorso.
, con una sentenza record unica in Italia, la Sea, il Ministero dei Trasporti
ed Enac a risarcire 27 abitanti di Redecesio. Un risarcimento pari a 750mila euro
, per ora congelato da un ricorso.
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