martedì 6 novembre 2012

ALMENO METTIAMOCI UNA MANO SULLA COSCIENZA


RIPUBBLICHIAMO L'ARTICOLO SU LEONARDO E NICOLA. SOTTOLINEANDO LA GRAVITA' DELL'ACCADUTO,IL 27 OTTOBRE SCORSO ALL' INGRESSO DI VINO E DINTORNI.STAVOLTA A PUBBLICARLO E' STATO UN BLOG CHE SI OCCUPA DI DISABILI. A SEGRATE  NIENTE NESSUNO HA DENUNCIATO L'ACCADUTO, A PARTE NOI.
MA ANCOR PIU' GRAVE CHE GLI AUTORI DEL GESTO NON SI SONO NEANCHE SCUSATI CON LEONARDO E NICOLA,E TERMINIAMO COME L'ARTICOLO STESSO,METTIAMOCI  UNA MANO SULLA COSCIENZA SE ANCORA A SEGRATE NE POSSEDIAMO UNA,






In questi ultimi tempi, si sono moltiplicate le notizie sui giornali, in televisione ma soprattutto sul web, riguardanti le proteste dei disabili.
Purtroppo queste persone, già provate da malattie, che in taluni casi annientano le forze, sono costrette invece a combattere battaglie che non vorrebbero fare, solo ed unicamente per poter sopravvivere. Perché è questo, quello che alla fine si chiede, di vivere un’esistenza degna di questo nome nonostante la disabilità.
Ed eccoci quindi a Segrate, non un paesino sconosciuto nel sud dell’Italia, dove due disabili, il mese scorso, esattamente il 27 ottobre, hanno manifestato pacificamente in difesa dei diritti dei diversamente abili.
La protesta si è tenuta al parco di Segrate in occasione di “Vino & Dintorni”.
Qualcosa però di veramente increscioso è capitato. I disabili, sono stati allontanati dallo staff del Sindaco, perché disturbavano.
Lotte disabili
Da tener presente che, Leonardo Tencati, tetraplegico da 26 anni a causa di un tuffo in acque basse e Nicola Casini, uno dei 60.000 d’italiani affetti da sclerosi multipla, erano tranquillamente seduti sulle loro compagne di vita (la sar), ma per ribellione, si erano fatti “crocifiggere”. Forse una scelta forte, quella di farsi tappare la bocca con del nastro adesivo e con una croce posta alle loro spalle; sicuramente il simbolo di quello che ogni giorno devono portare.

Alla fine, che cosa chiedevano di così assurdo? L’applicazione della Legge 162/98.  Manifestavano quindi, contro la riduzione dei fondi per l’autosufficienza, che prevede l’esclusione del finanziamento ai soggetti con un ISEE superiore a 15mila euro.
Per questa esternazione di disappunto contro la normativa, i due disabili sono stati mandati via come fossero volgari teppisti.
In un momento come questo, in cui l’Italia ha grossi problemi, è possibile che le persone con un certo “grado di potere” non si fermino e guardandosi negli occhi si domandino: “Che cosa stiamo facendo?”.
E’ inaccettabile che un bisognoso di cure, sia costretto a mendicare il suo diritto di vivere. Mettiamoci veramente una mano sulla coscienza… se ancora ne possediamo una.
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