venerdì 12 aprile 2013

LA SOLITA VERGOGNA ITALIANA,NESSUNO HA IMPEDITO CHE CIO' ACCADESSE!!!!!

Milano, 12 apr. (Adnkronos Salute/Ign) - Prime lettere di licenziamento per i lavoratori dell'ospedale San Raffaele di Milano. Lo hanno annunciato i sindacati e lo ha confermato l'azienda in una nota. Il provvedimento riguarda 40 dipendenti, su 244 licenziamenti previsti. I sindacati Fp Cgil, Cisl Fps e Uil Fpl hanno conseguentemente deciso di aprire lo stato di agitazione per riportare al tavolo di contrattazione l'azienda.

"L'ospedale San Raffaele conferma che le lettere di licenziamento rappresentano l'inevitabile esito del mancato accordo con la Rappresentanza sindacale unitaria (Rsu) e rappresentano oggi uno strumento necessario per affrontare il grave stato di crisi dell'ospedale", afferma la proprietà dell'Irccs di via Olgettina. "Purtroppo - continua l'azienda in una nota - l'intesa raggiunta con la Rsu il 21 gennaio 2013 presso il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali - intesa che consentiva, tramite altri strumenti, di evitare i licenziamenti - è stata respinta nel referendum interno con il 55% dei voti, e successivamente la Rsu ha anche respinto la mediazione del prefetto di Milano e rifiutato di indire un nuovo referendum come richiesto da una petizione firmata da 919 dipendenti".
Nelle prossime ore, fa sapere Margherita Napoletano, delegato Usb e membro della rappresentanza sindacale unitaria "ci riuniremo insieme agli altri colleghi per decidere le iniziative, ma già da ora è stata fissata per lunedì mattina un'assemblea dei lavoratori, e ci attiveremo per avviare la procedura per una nuova data di sciopero".
Stamattina, intanto, si è tenuto un incontro con il presidente e i capigruppo del Consiglio regionale lombardo, in cui i rappresentanti dei lavoratori hanno esposto le loro "proposte e chiesto un intervento immediato per bloccare i licenziamenti. Il presidente del consiglio regionale Raffaele Cattaneo, riferisce l'Usb, si è impegnato per il San Raffaele e la riapertura del tavolo di trattativa, "per rimuovere il problema dei licenziamenti e sollecitare un incontro con la Giunta Regionale, per gli aspetti di loro competenza". Poi la doccia fredda delle prime lettere partite.

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