martedì 23 aprile 2013

LAVORATORI SAN RAFFAELE RICEVUTI IN CONSIGLIO REGIONALE.


Rappresentanti sindacali dell’Ospedale San Raffaele di Milano ricevuti in Consiglio regionale

Le rappresentanze sindacali dei lavoratori dell’Ospedale San Raffaele di Milano sono stati ricevute oggi a Palazzo Pirelli dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, che ha raccolto in tempo reale il loro allarme per l’avvio  delle procedure formali di licenziamento per 40 dipendenti. Oltre al Presidente Raffaele Cattaneo (PdL), erano presenti i Vice Presidenti Fabrizio Cecchetti (Lega Nord) e Sara Valmaggi (PD), i Consiglieri Segretari Daniela Maroni (Lista Maroni) e Eugenio Casalino(M5S), il co-capogruppo del PdL Claudio Pedrazzini, il capogruppo del PD Alessandro Alfieri, la capogruppo del Patto Civico di Ambrosoli Lucia Castellano, e i Consiglieri Jari Colla (Lega Nord) e Maria Teresa Baldini (Lista Maroni).
In un incontro durato oltre due ore, i rappresentanti sindacali presenti con una delegazione di dodici componenti guidata dalla coordinatrice RSU-USB Daniela Rottoli, sono stati lungamente ascoltati e hanno avuto modo di esporre e illustrare in modo dettagliato la situazione, sollecitando la Regione ad attivarsi per bloccare i licenziamenti in atto e per riaprire un tavolo di confronto con la proprietà e chiedendo anche di valutare le strade possibili per rendere l’Ospedale San Raffaele una struttura pubblica.

La tempestiva convocazione avvenuta oggi dei rappresentati sindacali dei lavoratori del San Raffaele -ha detto il Presidente Cattaneoè testimonianza concreta della grande attenzione e della disponibilità all’ascolto da parte dell’Assemblea regionale lombarda e di tutte le forze politiche. Una disponibilità che confido i lavoratori possano trovare ora anche nelle altre sedi competenti –ha aggiunto Raffaele Cattaneo-.Scriverò una lettera al Presidente della Giunta e agli assessori competenti, Mantovani e Aprea, per informare dei temi emersi durante l’incontro di questa mattina, sottolineando la necessità di trovare il modo di riaprire un tavolo di trattativa per trovare una soluzione immediata ad una vicenda critica come questa”.

“Ricevere oggi sindacati e lavoratori è stato un passaggio significativo che ci ha consentito di avere elementi di analisi importanti sulla situazione del San Raffaele –
ha detto il Vice Presidente Fabrizio Cecchetti (Lega Nord)-. Da parte nostra c’è tutta la volontà di lavorare per cercare di trovare una soluzione”.
La revisione delle modalità di accreditamento e la comparazione dei contratti pubblici e privati sono temi importanti ma proiettati nel medio periodo –ha evidenziato la Vice Presidente Sara Valmaggi (PD)-; oggi la priorità e l’emergenza sono invece la tutela dei posti di lavoro e la Regione deve fare la sua parte per chiedere il ritiro immediato delle procedure di licenziamento in atto e consentire la riapertura delle trattative. Mi auguro –ha concluso Sara Valmaggiche una volta insediata, la Commissione Sanità convochi subito in audizione la proprietà dell’ospedale”.
Per il Consigliere Segretario Eugenio Casalino “chiedere che il San Raffaele diventi un ospedale pubblico non è un obiettivo realistico: bisogna invece adoperarsi per il mantenimento dei livelli occupazionali esistenti, lavorando anche sulla progressiva riduzione dei costi strutturali e di funzionamento”. Un intervento forte e immediato dell’amministrazione regionale è stato chiesto dal capogruppo del Partito Democratico Alessandro Alfieri, mentre il co-capogruppo del PdL Claudio Pedrazzini ha assicurato la piena disponibilità dell’Assessore regionale alla Sanità Mario Mantovani a incontrare al più presto i rappresentanti sindacali dei lavoratori per affrontare insieme la situazione, confermando che uno dei primi atti della Commissione Sanità (che si insedierà martedì 16 aprile) sarà quello di convocare la proprietà del San Raffaele.
Attualmente all’Ospedale San Raffaele, complice anche il mancato accordo in sede ministeriale successivo all’esito negativo del referendum tenutosi il 29 gennaio sull’ipotesi di accordo inizialmente raggiunta tra l’azienda e le RSU, è aperta la procedura di mobilità per 244 dipendenti.

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