LEGITTIMO IMPEDIMENTO E LEGITTIMO SOSPETTO
PER IL DE RICHELIEU SEGRATESE
Siamo costernati e affranti, per la "non inaspettata" dipartita, dalla politica amministrativa dell'Assessore Zanoli, emulatosi alla causa del Sindaco per non fargli fare la oramai consueta figura, di non rispettare gli impegni presi.
D 'altronde il Sindaco, aveva annunciato solennemente ai quattro venti, che avrebbe ridotto drasticamente il numero degli Assessori, che l'unico indispensabile e quindi intoccabile, era proprio l'assessore Zanoli.
L'unico con cui dialogava e si confrontava,l'unico che aveva voce in capitolo e diritto a decidere,visto che gli altri erano, a suo dire e sintetizzando le sue dichiarazioni, "inutili e incapaci.
E invece, la figuraccia era alle porte e la prima marcia indietro il Sindaco era stato già costretto a farla, demandando per la prima volta ai partiti e a quegli stessi collaboratori " insulsi", una decisione da prendere in vece sua.
E in presenza di un Sindaco che non impone la sua decisione da Sindaco, i partiti che si guardano bene da assumersi la resposabilità di una promessa non loro che sacrificherebbe qualche ambita poltrona, ecco il salvatore della patria, l'occabile e insostituibile Zanoli.
Tutto questo ragionamento fa pensare a un legittimo impedimento dell'Assessore a continuare in un sodalizio indissolubile che dura ormai da quindici anni, che nel bene e nel male lo ha legato al Sindaco come una coppia solidale e fedele e che proprio come nei migliori dei matrimoni vi è sempre uno che si sacrifica all'altro.
Ma per colpa forse della tempistica, manca meno di due anni alle elezioni Comunali e soprattutto ancor meno manca all'entrata in vigore della legge, la n. 213 del 7 dicembre 2012, che, obbliga gli amministratori pubblici pubblicare i dati di reddito e di
patrimonio con particolare riferimento ai redditi annualmente
dichiarati; i beni immobili e mobili registrati posseduti; le
partecipazioni in società quotate e non quotate; la consistenza degli
investimenti in titoli obbligazionari, titoli di Stato, o in altre
utilità finanziarie detenute anche tramite fondi di investimento, sicav o
intestazioni fiduciarie. .
Un legittimo Sospetto, sulle reali e più profonde motivazioni di queste inderogabili dimissioni, ci nasce dopo le dichiarazioni di un Consigliere Regionale che ha dichiarato che a Segrate
"C’è un potente
esponente della maggioranza che è molto molto contario a rendere
pubblica la propria situazione economica, che è socio o amministratore
di società dove sono pure soci altre persone che hanno interessi
immobiliari a Segrate. Forse non ha piacere che si sappia che decisioni
che lui contribuisce a prendere arricchiscono suoi soci in affari."
IL SOSPETTO DOPO TUTTO CIO' E' LEGITTIMO e la tempistica non può che acuire il dubbio.
Un dubbio e un sospetto che può macchiare per sempre una vita dedicata alla politica, un percorso politico e soprattutto amministrativo di prim'ordine:
Risultati e scelte che, a ragione o a torto, sono e rimarranno nella storia di Segrate, un dubbio che può gettare un ombra pesantissima, anche su quella coppia indissolubile e legata ad un unico filo, che sono stati l'Assessore e il Sindaco.
Noi confidiamo che l'ormai ex Assessore, non voglia in nessun modo avere ombre sulla sua brillante vita politica, passata e futura, che non voglia lasciare dubbi sul lavoro svolto, i risultati ottenuti e sulle scelte fatte, che non voglia, per forza di cose, che quei dubbi si estendano al suo partner indissolubile, il Sindaco, e al lavoro fatto insieme.
Confidiamo quindi che, anche se non obbligato perché dimessosi, l'Assessore vorrà rendere pubblico il suo stato patrimoniale, come previsto dalla legge, sul sito del Comune, prima che il Consiglio ratifichi per sempre le sue dimissioni e forse quelle di qualche altro, ratificando per sempre il legittimo sospetto su di lui e il Sindaco per cui dice di essersi emulato
Procopio Gregorio Andrea
Segretario cittadino SEL SEGRATE
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