lunedì 27 maggio 2013

UN PASSO AVANTI NEL PROCESSO T-RED,SI PROSPETTANO NOVITA'


SEGRATE
Processo T-Red In aula la ricostruzione delle Fiamme Gialle
Segrate – Un nuovo passo in avanti nel caso T-red, che da Segrate ha coinvolto a macchia d’olio mezza Penisola. Oggetto del discorso sono sempre i famigerati semafori “succhiasangue” che avrebbero mietuto centinaia di migliaia di vittime , multate per essere passate con il rosso, quando però, stando al pm Alfredo Robledo, la durata del giallo sarebbe stata colpevolmente e volontariamente ritoccata al ribasso “per fare cassa”.
L’altro giorno sono stati ascoltati gli ufficiali della polizia giudiziaria che hanno svolto le indagini. “La guardia di finanza ha spiegato il suo operato – le parole dell’avvocato Maria Francesca Fuso – in una deposizione di quasi cinque ore”. In soldoni sarebbero state esibite le “prove documentali che dimostrano l’esistenza di un cartello o di accordi sottobanco” sia per la spartizione dei bandi che per “invitare “ alle gare solo certe ditte. Non solo, si sarebbe anche “reso evidente attraverso alcune e-mail che la stessa relazione sui T-red firmata dal vicecomandante dei ghisa di Segrate Dario Zanchetta sarebbe stata curata proprio dalla Cts, ditta che aveva in esclusiva la distribuzione di questi “impianti intelligenti””. Prossimo appuntamento fissato per mercoledì 5 giugno, quando parleranno i testimoni dell’avvocato Fuso, tra cui l’ex comandante dei ghisa Franco Fabietti, che per primo bocciò i “semafori intelligenti”.
Gabriele Gabbini
Il Giorno – Grande Milano del 25 maggio 2013 (pag. XXIV)

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