Arriva BreBeMi, alberi addio Segrate: "E' una strage" Segrate, 5 maggio 2013 - Una cinquantina di alberi abbattuti per fare posto a catrame, traffico a singhiozzo e tanti disagi per gli abitanti di Segrate. È iniziato ieri mattina il taglio delle piante lungo lo spartitraffico della Rivoltana che si trova nel tratto antistante l’Idroscalo, dove gli operai hanno lavorato per tutto il giorno allo smantellamento di numerose piante ad alto fusto. I lavori per la Brebemi proseguiranno anche oggi e nei prossimi fine settimana fino al 2 giugno, dalle 7 alle 18. Il taglio verrà effettuato solo durante il week-end per limitare l’impatto sul traffico, visto che verrà attuato un restringimento della carreggiata per poter svolgere le opere in sicurezza. «È uno stillicidio di alberi - è la reazione di Dante Bigaroli, il portavoce del Comitato Tregarezzo -: i cantieri della Brebemi avanzano a passo spedito e sul tracciato stanno abbattendo alberi secolari e distruggendo ogni traccia storica, come i cancelli d’epoca della villa Invernizzi. È stata una strage di piante anche nell’area della Mondadori, proprio davanti alle case di Tregarezzo, dove hanno tagliato decine e decine di fusti per fare spazio al futuro ponte ciclopedonale». Il parcheggio «fantasma» della Mondadori, chiamato così dagli abitanti di Tregarezzo perchè non è mai entrato in funzione, è stato trasformato in una base di appoggio per i mezzi utilizzati dai cantieri della Brebemi. «I tronchi li stanno accatastando in questo parcheggio - continua Bugaroli - dove poi vengono distrutti. Davanti all’Idroscalo stanno abbattendo gli alberi per realizzare il sovrapasso che servirà alle auto dirette a Milano ad immettersi nella Brebremi». Gli abitanti hanno perso il ricorso al Tar in cui chiedevano la cancellazione della variante segratese per la Brebemi, un progetto approvato dalla giunta di Segrate e che, di fatto, ha cancellato l’ipotesi della delocalizzazione del quartiere. Settanta famiglie di Tregarezzo non verranno trasferite, ma dovranno sopportare tutto il traffico in arrivo da Tem e Brebemi. «L’unica speranza sarebbe appellarsi al Consiglio di Stato -dice Bigaroli - ma sarebbe una causa troppo costosa e i dai tempi eccessivamente lunghi. La Brebemi sta avanzando speditamente, il ricorso sarebbe inutile. Chiederemo però alla Brebemi una perizia tecnica delle nostre case, per poter mettere in sicurezza gli immobili prima dell’avvio del cantiere che sorgerà davanti al quartiere. Gli immobili sono sollecitati dal traffico pesante e spesso negli appartamenti tremano i pavimenti. Non vorremmo ritrovarci con ulteriori danni a causa degli scavi e delle gru. Il Tar non ha speso una parola sulla situazione degli abitanti, ha preso una decisione tecnica che non lascia scampo a chi ogni giorno vive soffocato da rumore e smog». patrizia.tossi@giorno.net
domenica 5 maggio 2013
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